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Argomento: frazionamento terreni di lotto urbano-chi firma?

Autore Risposta

dioptra

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 15:43

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Salve

Lo schema è giusto.

Il fatto è che questo caso ha fatto sorgere una discussione familiare.

Mia figlia è geometra libero professionista.

Io sostengo che, per tracciare quella linea rossa in mappa e quindi dividere il mappale 100 c'è bisogno delle firme di tutti i comproprietari del fabbricato, mentre l'altra tesi è quella di fare sottoscrivere il tipo solo dal proprietario di uno dei subalterni.

La realtà è che i due si odiano e non si parlano, ma questo non centra con la legge e la sua applicazione.

I mappali 200 e 300 sono rispettivamente graffati ai subalterni adiacenti e sono intestati ai rispettivi proprietari.

Nell'atto di proprietà c'è scritto che i due sub sono proprietà esclusiva cielo-terra dei due contendenti.

Da quì la proposta di discussione su Geolive.

A mio parere abbiamo ragione un po' tutti.

Ma forse la tesi che , di fatto, il terreno è già diviso e basta solo il frazionamento per confermare la realtà dei fatti.

Uno dei due contendenti potrebbe firmare l'atto da solo, il censuario dovrebbe prevedere stralcio senza cambiare il numero della particella originaria 100, accendendo un nuovo numero per l'altra parte.

Ad esempio il terreno sottostante la 100/a diventerebbe AAA.

In successiva pratica il mappale AAA andrebbe fuso con il mappale 300.

Quello che anche io non capisco è perchè di tutta questa baldoria.

cordialmente

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 16:39

"dioptra" ha scritto:
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Salve

Lo schema è giusto.

Il fatto è che questo caso ha fatto sorgere una discussione familiare.

Mia figlia è geometra libero professionista.

Io sostengo che, per tracciare quella linea rossa in mappa e quindi dividere il mappale 100 c'è bisogno delle firme di tutti i comproprietari del fabbricato, mentre l'altra tesi è quella di fare sottoscrivere il tipo solo dal proprietario di uno dei subalterni.

La realtà è che i due si odiano e non si parlano, ma questo non centra con la legge e la sua applicazione.

I mappali 200 e 300 sono rispettivamente graffati ai subalterni adiacenti e sono intestati ai rispettivi proprietari.

Nell'atto di proprietà c'è scritto che i due sub sono proprietà esclusiva cielo-terra dei due contendenti.

Da quì la proposta di discussione su Geolive.

A mio parere abbiamo ragione un po' tutti.

Ma forse la tesi che , di fatto, il terreno è già diviso e basta solo il frazionamento per confermare la realtà dei fatti.

Uno dei due contendenti potrebbe firmare l'atto da solo, il censuario dovrebbe prevedere stralcio senza cambiare il numero della particella originaria 100, accendendo un nuovo numero per l'altra parte.

Ad esempio il terreno sottostante la 100/a diventerebbe AAA.

In successiva pratica il mappale AAA andrebbe fuso con il mappale 300.

Quello che anche io non capisco è perchè di tutta questa baldoria.

cordialmente



Salve Udino

Il mappale originale 100 è censito all'urbano con ditte diverse, per cui la firma deve essere di tutti, non esiste scappatoia, oppure delega a favore di uno che si assume l'incarico da tutti gli altri.

Personalmente ritengo che questo lavoro che vuoi eseguire serva a ben poco, le proprietà giuridiche e di diritto non cambiano.

Anche se ci fossero delle servitù in essere sarebbero comunque mantenute, una cosa da non sotto valutare è il costo di questa operazione che sarà molto ma molto salato.

Saluti rispettosi

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 17:05

"SIMBA64" ha scritto:
"dioptra" ha scritto:
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Salve

Lo schema è giusto.

Il fatto è che questo caso ha fatto sorgere una discussione familiare.

Mia figlia è geometra libero professionista.

Io sostengo che, per tracciare quella linea rossa in mappa e quindi dividere il mappale 100 c'è bisogno delle firme di tutti i comproprietari del fabbricato, mentre l'altra tesi è quella di fare sottoscrivere il tipo solo dal proprietario di uno dei subalterni.

La realtà è che i due si odiano e non si parlano, ma questo non centra con la legge e la sua applicazione.

I mappali 200 e 300 sono rispettivamente graffati ai subalterni adiacenti e sono intestati ai rispettivi proprietari.

Nell'atto di proprietà c'è scritto che i due sub sono proprietà esclusiva cielo-terra dei due contendenti.

Da quì la proposta di discussione su Geolive.

A mio parere abbiamo ragione un po' tutti.

Ma forse la tesi che , di fatto, il terreno è già diviso e basta solo il frazionamento per confermare la realtà dei fatti.

Uno dei due contendenti potrebbe firmare l'atto da solo, il censuario dovrebbe prevedere stralcio senza cambiare il numero della particella originaria 100, accendendo un nuovo numero per l'altra parte.

Ad esempio il terreno sottostante la 100/a diventerebbe AAA.

In successiva pratica il mappale AAA andrebbe fuso con il mappale 300.

Quello che anche io non capisco è perchè di tutta questa baldoria.

cordialmente



Salve Udino

Il mappale originale 100 è censito all'urbano con ditte diverse, per cui la firma deve essere di tutti, non esiste scappatoia, oppure delega a favore di uno che si assume l'incarico da tutti gli altri.

Personalmente ritengo che questo lavoro che vuoi eseguire serva a ben poco, le proprietà giuridiche e di diritto non cambiano.

Anche se ci fossero delle servitù in essere sarebbero comunque mantenute, una cosa da non sotto valutare è il costo di questa operazione che sarà molto ma molto salato.

Saluti rispettosi



premesso che non ho mai proceduto ad un frazionameto di fabbricati perche' da noi sono anni che non sono accettati/ben visti.

dico che il ragionamento vale come sopra l'avevo espsoto, anche se l'esempio da me fatto era diverso......percioi' il mappale 100 non e' cenisto all'urbano con ditte diverse, ma e' diviso in sub. di ditte diverse, visto che gia' di fatto ognuno e' prop. esclusivo da cielo a terra della propria porzione, non esistono parti comuni.

per cui se il prop. del 100/a vuole procedere alla divisione per identificare solo cio' che e' gia' identificato all'urbano, con un solo mappale, il 300, in questo caso puo' , basta che mantenga il 100 per il map.100/b, e firma solo 100/a, io la vedo cosi'.



Ciao

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 17:19

"bioffa69" ha scritto:
"SIMBA64" ha scritto:
"dioptra" ha scritto:
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Salve

Lo schema è giusto.

Il fatto è che questo caso ha fatto sorgere una discussione familiare.

Mia figlia è geometra libero professionista.

Io sostengo che, per tracciare quella linea rossa in mappa e quindi dividere il mappale 100 c'è bisogno delle firme di tutti i comproprietari del fabbricato, mentre l'altra tesi è quella di fare sottoscrivere il tipo solo dal proprietario di uno dei subalterni.

La realtà è che i due si odiano e non si parlano, ma questo non centra con la legge e la sua applicazione.

I mappali 200 e 300 sono rispettivamente graffati ai subalterni adiacenti e sono intestati ai rispettivi proprietari.

Nell'atto di proprietà c'è scritto che i due sub sono proprietà esclusiva cielo-terra dei due contendenti.

Da quì la proposta di discussione su Geolive.

A mio parere abbiamo ragione un po' tutti.

Ma forse la tesi che , di fatto, il terreno è già diviso e basta solo il frazionamento per confermare la realtà dei fatti.

Uno dei due contendenti potrebbe firmare l'atto da solo, il censuario dovrebbe prevedere stralcio senza cambiare il numero della particella originaria 100, accendendo un nuovo numero per l'altra parte.

Ad esempio il terreno sottostante la 100/a diventerebbe AAA.

In successiva pratica il mappale AAA andrebbe fuso con il mappale 300.

Quello che anche io non capisco è perchè di tutta questa baldoria.

cordialmente



Salve Udino

Il mappale originale 100 è censito all'urbano con ditte diverse, per cui la firma deve essere di tutti, non esiste scappatoia, oppure delega a favore di uno che si assume l'incarico da tutti gli altri.

Personalmente ritengo che questo lavoro che vuoi eseguire serva a ben poco, le proprietà giuridiche e di diritto non cambiano.

Anche se ci fossero delle servitù in essere sarebbero comunque mantenute, una cosa da non sotto valutare è il costo di questa operazione che sarà molto ma molto salato.

Saluti rispettosi



premesso che non ho mai proceduto ad un frazionameto di fabbricati perche' da noi sono anni che non sono accettati/ben visti.

dico che il ragionamento vale come sopra l'avevo espsoto, anche se l'esempio da me fatto era diverso......percioi' il mappale 100 non e' cenisto all'urbano con ditte diverse, ma e' diviso in sub. di ditte diverse, visto che gia' di fatto ognuno e' prop. esclusivo da cielo a terra della propria porzione, non esistono parti comuni.

per cui se il prop. del 100/a vuole procedere alla divisione per identificare solo cio' che e' gia' identificato all'urbano, con un solo mappale, il 300, in questo caso puo' , basta che mantenga il 100 per il map.100/b, e firma solo 100/a, io la vedo cosi'.



Ciao



Fabio

La nuova linea dividente a quanto pare cade esattamente a metà, e la metà di chi è?? del lato est o del lato ovest?? Il catasto quando riceve il tipo di frazionamento va a vedere chi sono intestati al catasto urbano e trova due ditte, per cui chiede la firma di entrambi, a meno che io non riesca a dimostrare che la nuova dividente cade tutta da una parte, cosa molto ardua da fare.

Poi ti chiedo, se venisse demolito completamente il fabbricato sulla particella 100, di chi è la proprietà della superfice secondo te??

Saluti

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 17:25

Non vorrei metter zizzania tra padre e figlia ma io la firma di tutti i proprietari la esigerei ed a maggior ragione se sono in lite. È' inevitabile che il cliente pensi che cosí facendo si toglie dagli impicci, ma così non è, e la fortunata nostra collega deve farlo ragionare.

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 17:56

....capisco sia il ragionamento di Stefano che di Antonio, ma a mio avviso, firma solo chi procede alla pratica, visto che non modifico la consistenza ne l'identificativo del confinante.

..per Stefano se il fabbricato fosse demolito, si procederebbe alla demolizione anche all'urbano , dove si creerebbero due aree urbane, ognuna di prop. esclusiva, per cui il ragionamento non cambia.....per quanto riguarda i controlli dell'agenzia, so' per certo che i tecnici dei terreni , se si fraziona un ente urbano, non fanno nemmeno una visura per vedere di chi e' all'urbano......se la facessero a mio avviso sempre, non ci sarebbero problemi, la linea e' virtuale e' gia' esistente ed identifica il confine.

...io la vedo cosi, diciamo che io quoto la figlia di dioptra.



Saluti

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 19:09

"bioffa69" ha scritto:
....capisco sia il ragionamento di Stefano che di Antonio, ma a mio avviso, firma solo chi procede alla pratica, visto che non modifico la consistenza ne l'identificativo del confinante.

Be Fabio il mappale 100/b a dire il vero diviene un'altro identificativo, e [color=#ff0000]a quel punto bisogna cambiarlo all'urbano. [/color]


..per Stefano se il fabbricato fosse demolito, si procederebbe alla demolizione anche all'urbano , dove si creerebbero due aree urbane, ognuna di prop. esclusiva, per cui il ragionamento non cambia.....per quanto riguarda i controlli dell'agenzia, so' per certo che i tecnici dei terreni , se si fraziona un ente urbano, non fanno nemmeno una visura per vedere di chi e' all'urbano......se la facessero a mio avviso sempre, non ci sarebbero problemi, la linea e' virtuale e' gia' esistente ed identifica il confine.

Qui io volevo dire che demolisco il fabbricato e poi passo la particella al catasto terreni, ecco la mia perplessità di chi sarà la proprietà sulla part. 100 e soprattutto con quali quote.


...io la vedo cosi, diciamo che io quoto la figlia di dioptra.



Saluti



Saluti serali

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gaetano59

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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 20:51

Ciao Udino,

non mi risulta che si possa frazionare un fabbricato già in mappa, l'eventuale corte si ma il cassone no.

I fabbricati si suddividono al C.F. non al C.T. ( in sub, non in p.lle)

Nel tuo caso potresti formare una unica u.i.u. graffata (sub del fabbricato + corte su altra p.lla)

Saluti

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 21:11

"gaetano59" ha scritto:
Ciao Udino,

non mi risulta che si possa frazionare un fabbricato già in mappa, l'eventuale corte si ma il cassone no.

I fabbricati si suddividono al C.F. non al C.T. ( in sub, non in p.lle)

Nel tuo caso potresti formare una unica u.i.u. graffata (sub del fabbricato + corte su altra p.lla)

Saluti



la tua considerazione è giusta e condivisibile ma non riesco a immaginare quale causale possa riportare l'ufficio che giustifichi la mancata approvazione di questo tipo di frazionamento.

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 21:15

"gaetano59" ha scritto:
Ciao Udino,

non mi risulta che si possa frazionare un fabbricato già in mappa, l'eventuale corte si ma il cassone no.

I fabbricati si suddividono al C.F. non al C.T. ( in sub, non in p.lle)

Nel tuo caso potresti formare una unica u.i.u. graffata (sub del fabbricato + corte su altra p.lla)

Saluti



Ciao gaetano

se il fabbricato è divisibile da cielo a terra si può dividere, tagliare, frazionare, chiamala come vuoi, tranquillamente. Tanti anni fa c'era una circolare che vietava di frazionare enti urbani al catasto terreni, ma dopo è stata superata.

Saluti serali

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gaetano59

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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 21:26

"totonno" ha scritto:


......
la tua considerazione è giusta e condivisibile ma non riesco a immaginare quale causale possa riportare l'ufficio che giustifichi la mancata approvazione di questo tipo di frazionamento.



In questo momento non ricordo bene il riferimento, se mi verrà in mente... lo tiro fuori, comunque ricordo che tempo fa affrontai in modo approfondito la questione, e il risultato fu che ..... T.F. (al ct.) per i terreni e divisione in subalterni (al c.f.) per i fabbricati.

Qualche eccezione, da concordare con l'ufficio, solo in caso di errori fatti nella formazione della mappa, con dati di diritto alla mano.

Senz'altro non per fabbricati introdotti con regolare tipo mappale, con regoalre ditta.



..... Totonno..... ti credevo già a Roma.



saluti

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 23:00

"gaetano59" ha scritto:


..... Totonno..... ti credevo già a Roma.

saluti



Gaetano! Accidenpola, non andrò a Roma. Mannaggia. Ho deciso da tempo di non andarci per motivi miei personali ed ho preso quindi impegni con la mia famiglia. Ho informato Ezio con MP tempo fa sulla mia decisione.

So per certo comunque che L'EVENTO avrà un successo planetario !!

Ciao.

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 23 Marzo 2013 alle ore 13:37

"SIMBA64" ha scritto:
"bioffa69" ha scritto:
....capisco sia il ragionamento di Stefano che di Antonio, ma a mio avviso, firma solo chi procede alla pratica, visto che non modifico la consistenza ne l'identificativo del confinante.

Be Fabio il mappale 100/b a dire il vero diviene un'altro identificativo, e [color=#ff0000]a quel punto bisogna cambiarlo all'urbano. [/color]


..per Stefano se il fabbricato fosse demolito, si procederebbe alla demolizione anche all'urbano , dove si creerebbero due aree urbane, ognuna di prop. esclusiva, per cui il ragionamento non cambia.....per quanto riguarda i controlli dell'agenzia, so' per certo che i tecnici dei terreni , se si fraziona un ente urbano, non fanno nemmeno una visura per vedere di chi e' all'urbano......se la facessero a mio avviso sempre, non ci sarebbero problemi, la linea e' virtuale e' gia' esistente ed identifica il confine.

Qui io volevo dire che demolisco il fabbricato e poi passo la particella al catasto terreni, ecco la mia perplessità di chi sarà la proprietà sulla part. 100 e soprattutto con quali quote.


...io la vedo cosi, diciamo che io quoto la figlia di dioptra.



Saluti



Saluti serali





....premetto sempre che da noi i fabbricati non si frazionano da una vita, comunque e' un e.u., per cui in fase di frazionamento il mappale 100, varia solo di sup. ma rimane, e costituisco il la nuova porzione che fondo col map.300.



il mappale del confinante non cambia ne all'urbano ne ai terreni, a lui non cambia niente!

....se demolisci il fabbricato e porti la particella ai terreni, sei obbligato ad identificare la dividente che divide le due proprieta' , le due unita' sono divise da cielo a terra, non si fondono le proprieta' nemmeno se demolisci il fabbricato, per cui non vedo problemi, il ragionamento a mio avvisio e' lo stesso,



...quoto sempre la figlia di dioptra.

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lucanto

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 0 -  0 - Inviato: 23 Marzo 2013 alle ore 20:44

Il frazionamento che identifica il confine tra due proprietà, deve essere firmato da entrambe le proprieta', non possono esserci dubbi in merito.

Inoltre, il nuovo numero deve essere assegnato a colui che vuole frazionare.

Se c'è fusione di particelle con il lotto limitrofo, è frazionamento e mappale.

buon lavoro

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 23 Marzo 2013 alle ore 21:00

"lucanto" ha scritto:
Il frazionamento che identifica il confine tra due proprietà, deve essere firmato da entrambe le proprieta', non possono esserci dubbi in merito.

Inoltre, il nuovo numero deve essere assegnato a colui che vuole frazionare.

Se c'è fusione di particelle con il lotto limitrofo, è frazionamento e mappale.

buon lavoro





Salve

Sono d'accordo su tutto, poi mi piace il suggerimento che chi vuole frazionare si sobbarca il nuovo numero, così almeno non andiamo a modificare niente dall'altra parte, bella osservazione.

Ed è anche vero che se c'è fusione ci deve essere anche il tipo mappale.

Sentiamo adesso cosa ne pensa fabio e la figlia di Udino.

Ciao e buon lavoro.



P.S. Stasera mi ubriaco con un bel litro di acqua perchè non mi ero accorto che sono diventato topografo.

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