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Argomento: Frazionamento ente urbano con 2 enti urbani come risultante
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SIMBA4
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"EALFIN" ha scritto:
Pertanto, qualora la normativa catastale lo consentissse (non ho approfondito la materia perché ritengo superfluo un costoso frazionamento necessario allo scopo) al massimo procederei a detto frazionamento di ente urbano e di fabbricato in mappa nella sola ipotesi di unica omogenea ditta possessore del cosiddetto "Ente Urbano". buongiorno EALFIN a che serve frazionare per un caso come quello sopra?, di solito se si fraziona un ente urbano è per motivo di compravendita, ma ci possono essere anche altri scopi. Se si fraziona un ente urbano comprensivo anche del fabbricato e poi si va dal notaio per compravendere, cedere, donare, usucapire ecc. si imposta l'atto pubblico con tutto quello che serve sia dal punto di vista delle u.i. che dei diritti sul terreno. Per cui EALFIN io non vedo tutte le problematiche che hai elencato nel tuo intervento precedente. cordiali saluti
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EALFIN
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Infatti ho precisato: - non ho approfondito la materia; - "al massimo" farei questo o quello. Nella realtà ho sempre agito frazionando gli enti urbani il minimo necessario in mappa. L'ho fatto solo in pochi casi per stralciare aree come ad esempio aree scoperte di enti urbani che di fatto ricadevano nell'area recintata di altra ditta e/o comunque aree non direttamente possedute e/o utilizzate dai possessori delle unità ricadenti nell'ente urbano. Per di più, per via della tipologia di clientela e dei luoghi in cui opero, detti enti urbani frazionati appartenevano tutti ad identica ditta omogenea (della serie quasi mai opero nel contesto di condomini complessi). Non ho mai frazionato un corpo di fabbrica ente urbano e mai lo farei, salvo casi particolari qualora fossero richiesti dal cliente e salvo se la cosa si possa fare da un punto di vista catastale/giuridico. Fino a che un problema non mi si pone non lo approfondisco. Al massimo partecipo alle discussioni in merito dicendo la mia e sottolineando la mia poca esperienza ovvero i mancati studi al riguardo. Tutto qui.
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totonno
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La circolare 30E tratta gli stralci di corte annessa al fabbricato gia censito. NON tratta il frazionamento al terreni del fabbricato. Non ti specchiare, EFFEGI. Modera i termini e prendi una camomilla o della valeriana per tranquillizzarti. Saluti
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EFFEGI
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"totonno" ha scritto: La circolare 30E tratta gli stralci di corte annessa al fabbricato gia censito. NON tratta il frazionamento al terreni del fabbricato. Non ti specchiare, EFFEGI. Modera i termini e prendi una camomilla o della valeriana per tranquillizzarti. Saluti Contento tu.... comunque io aspetto ancora che citi la circolare o la norma che vieta il frazionamento di un "Ente Urbano". E come dice SIMBA ciò che non è vietato è permesso. P.S.: Io sono sempre stato moderato nei termini e nei modi... a volte si fanno delle battute aggiungendo le faccine sorridenti, se non le comprendi forse è bene che la camomilla te la prendi tu. Io non ho mai offeso nessuno come invece fai tu, soprattutto ai neofiti che si avvicinano per la prima volta alla professione, e non ho la presunzione di sapere tutto. Nella vita non si finisce mai di imparare, ricordalo. Diceva John Ruskin: la presunzione può gonfiare un uomo, ma non lo farà mai volare. Se non ti piace ciò che dico non rispondermi, evita.... io non ho la presunzione di dover rispondere per forza a tutti i post per far sembrare di sapere tutto a proposito di nulla. Saluti.
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totonno
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"EFFEGI" ha scritto:
Contento tu.... comunque io aspetto ancora che citi la circolare o la norma che vieta il frazionamento di un "Ente Urbano". E come dice SIMBA ciò che non è vietato è permesso. P.S.: Io sono sempre stato moderato nei termini e nei modi... a volte si fanno delle battute aggiungendo le faccine sorridenti, se non le comprendi forse è bene che la camomilla te la prendi tu. Io non ho mai offeso nessuno come invece fai tu, soprattutto ai neofiti che si avvicinano per la prima volta alla professione, e non ho la presunzione di sapere tutto. Nella vita non si finisce mai di imparare, ricordalo. Diceva John Ruskin: la presunzione può gonfiare un uomo, ma non lo farà mai volare. Se non ti piace ciò che dico non rispondermi, evita.... io non ho la presunzione di dover rispondere per forza a tutti i post per far sembrare di sapere tutto a proposito di nulla. Saluti. La circolare 30E tratta lo scoporo di corte. Saluti
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EFFEGI
f.g.
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"totonno" ha scritto: "EFFEGI" ha scritto:
Contento tu.... comunque io aspetto ancora che citi la circolare o la norma che vieta il frazionamento di un "Ente Urbano". E come dice SIMBA ciò che non è vietato è permesso. P.S.: Io sono sempre stato moderato nei termini e nei modi... a volte si fanno delle battute aggiungendo le faccine sorridenti, se non le comprendi forse è bene che la camomilla te la prendi tu. Io non ho mai offeso nessuno come invece fai tu, soprattutto ai neofiti che si avvicinano per la prima volta alla professione, e non ho la presunzione di sapere tutto. Nella vita non si finisce mai di imparare, ricordalo. Diceva John Ruskin: la presunzione può gonfiare un uomo, ma non lo farà mai volare. Se non ti piace ciò che dico non rispondermi, evita.... io non ho la presunzione di dover rispondere per forza a tutti i post per far sembrare di sapere tutto a proposito di nulla. Saluti. La circolare 30E tratta lo scoporo di corte. Saluti NON HAI CAPITO NULLA, RILEGGILA. CITA TU LA CIRCOLARE CHE LO VIETA.
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totonno
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Riporto la pagina 13 della circolare 30E che EFFEGI ha indicato dalla quale si evince che il frazionamento di ente urbano consentito riguarda lo scorporo di corte. L'agenzia nella redazione della circolare ha ritenuto opportuno inserire tra le tipologie che si possono presentare un specifico caso di frazionamento di ente urbano che altrimenti senza non sarebbe stato possibile registrare, proprio perchè il divieto di frazionamento di ente urbano generico avrebbe inglobato tutti i casi anche di scorporo di corti di lotti edificati e la costituzione di aree urbane. Riguardo queste ultime due tipologie la circolare catastale 4 del 2009 dispone l'obbligo di redigere il tipo di frazionamento e non mappale o tramite EP. Non si è ritenuto apportuno precisare altro sui frazionamenti di edifici censiti all'urbano proprio perchè tale frazionamento si EFFETTUA ALL'URBANO tramite docfa con elaborato planimetrico. Inoltre essendo operazione inutile frazionare al terreni un fabbricato non è necessario vietare per iscritto un procedimento che è superfluo e che quindi nessuno si mette ad affrontarlo per buttar via soldi e per poi redigere comunque pratica docfa con EP. La convenienza di fare solo il docfa è clamorosa. Saluti e buon fine settimana. A chi capisce e a chi capisce meno. Clicca sull'immagine per vederla intera
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EFFEGI
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"totonno" ha scritto: Riporto la pagina 13 della circolare 30E che EFFEGI ha indicato dalla quale si evince che il frazionamento di ente urbano consentito riguarda lo scorporo di corte. L'agenzia nella redazione della circolare ha ritenuto opportuno inserire tra le tipologie che si possono presentare un specifico caso di frazionamento di ente urbano che altrimenti senza non sarebbe stato possibile registrare, proprio perchè il divieto di frazionamento di ente urbano generico avrebbe inglobato tutti i casi anche di scorporo di corti di lotti edificati e la costituzione di aree urbane. Riguardo queste ultime due tipologie la circolare catastale 4 del 2009 dispone l'obbligo di redigere il tipo di frazionamento e non mappale o tramite EP. Non si è ritenuto apportuno precisare altro sui frazionamenti di edifici censiti all'urbano proprio perchè tale frazionamento si EFFETTUA ALL'URBANO tramite docfa con elaborato planimetrico. Inoltre essendo operazione inutile frazionare al terreni un fabbricato non è necessario vietare per iscritto un procedimento che è superfluo e che quindi nessuno si mette ad affrontarlo per buttar via soldi e per poi redigere comunque pratica docfa con EP. La convenienza di fare solo il docfa è clamorosa. Saluti e buon fine settimana. A chi capisce e a chi capisce meno. Non divagare, come è tuo solito pur di avere l'ultima parola. E' inutile arrampicarti sugli specchi se dici che non si può fare riporta la circolare che lo dice, poichè io avendone fatto alcuni (due o tre per la precisione), non la conosco. Resto in attesa che mi illumini. Grazie mille. Saluti a tutti.
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totonno
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"EFFEGI" ha scritto:
Non divagare, come è tuo solito pur di avere l'ultima parola. E' inutile arrampicarti sugli specchi se dici che non si può fare riporta la circolare che lo dice, poichè io avendone fatto alcuni (due o tre per la precisione), non la conosco. Resto in attesa che mi illumini. Grazie mille. Saluti a tutti. Lo so che sei bravo. Ti illumini da solo. Ma la differenza tra uno scorporo di corte graffata a un lotto edificato e un frazionamento di fabbricato, dove la vogliamo mettere ?
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Orlando1973
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"EFFEGI" ha scritto: "totonno" ha scritto: Riporto la pagina 13 della circolare 30E che EFFEGI ha indicato dalla quale si evince che il frazionamento di ente urbano consentito riguarda lo scorporo di corte. L'agenzia nella redazione della circolare ha ritenuto opportuno inserire tra le tipologie che si possono presentare un specifico caso di frazionamento di ente urbano che altrimenti senza non sarebbe stato possibile registrare, proprio perchè il divieto di frazionamento di ente urbano generico avrebbe inglobato tutti i casi anche di scorporo di corti di lotti edificati e la costituzione di aree urbane. Riguardo queste ultime due tipologie la circolare catastale 4 del 2009 dispone l'obbligo di redigere il tipo di frazionamento e non mappale o tramite EP. Non si è ritenuto apportuno precisare altro sui frazionamenti di edifici censiti all'urbano proprio perchè tale frazionamento si EFFETTUA ALL'URBANO tramite docfa con elaborato planimetrico. Inoltre essendo operazione inutile frazionare al terreni un fabbricato non è necessario vietare per iscritto un procedimento che è superfluo e che quindi nessuno si mette ad affrontarlo per buttar via soldi e per poi redigere comunque pratica docfa con EP. La convenienza di fare solo il docfa è clamorosa. Saluti e buon fine settimana. A chi capisce e a chi capisce meno. Non divagare, come è tuo solito pur di avere l'ultima parola. E' inutile arrampicarti sugli specchi se dici che non si può fare riporta la circolare che lo dice, poichè io avendone fatto alcuni (due o tre per la precisione), non la conosco. Resto in attesa che mi illumini. Grazie mille. Saluti a tutti. Solita guerra dei poveri tra i soliti . Riporta tu la circolare che si puo' fare senza dire che se non è scritto che non si puo' fare allora vuol dire che si puo' fare . Come gia' detto io quando mi è capitato di dover frazionare un'ente urbano , e non parlo di stralcio di corte oppure frazionare una parte dell'area scoperta , l'ufficio provinciale dove opero di solito (Sondrio) me lo ha sempre negato . Che senso ha alzare la voce , come se chi lo facesse piu' forte ha ragione ? Ognuno riporta le proprie esperienze professionali , magari anche senza conoscere la tal circolare , eppoi chissegnefrega del pensiero di Effegi o Totonno ? Tanto bisogna confrontarsi con il proprio ufficio provinciale ..... Che faccio mi respingono un TF di un'ente urbano faccio causa al catasto dicendo che si puo' fare ? Al cliente , checche se ne dica , non gli importa niente di avere un numero proprio in mappa del proprio edificio , gli importa solo di spendere il meno possibile della pratica catastale e sicuramente quella di frazioanre l'edifcio con nuovi numeri è quella piu' costosa .
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SIMBA4
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"Orlando1973" ha scritto:
Ognuno riporta le proprie esperienze professionali , magari anche senza conoscere la tal circolare , eppoi chissegnefrega del pensiero di Effegi o Totonno ? Tanto bisogna confrontarsi con il proprio ufficio provinciale ..... Che faccio mi respingono un TF di un'ente urbano faccio causa al catasto dicendo che si puo' fare ? Al cliente , checche se ne dica , non gli importa niente di avere un numero proprio in mappa del proprio edificio , gli importa solo di spendere il meno possibile della pratica catastale e sicuramente quella di frazioanre l'edifcio con nuovi numeri è quella piu' costosa . Salve io invece ragiono un pò diversamente da te, la scelta di come fare un frazionamento di un lotto edificato e censito all'urbano, se consentito dalla normativa catastale la concordo e scelgo io assieme al cliente se permetti (per tutta una serie di motivazioni). Se tu vai a visionare le ultime circolari di docfa vedrai che non trovi mai un divieto esplicito di quanto si sta discutendo, questo significa che se avrebbero voluto mettere il divieto dovevano scriverlo e sottolineralo in rosso (vedi cir. 4/2009). Ora la tua agenzia vieta il frazionamento ai terreni di un fabbricato censito all'urbano che citino la norma, altrimenti stanno solo facendo un abuso. Se tu ti adegui alla tua agenzia non fai nient'altro che assecondarla, contento tu contento anch'io. Ma il messaggio che deve passare è che non vi è un divieto esplicito, per cui è consentito. cordiali saluti
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totonno
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La circolare 4.2009 obbliga a fare il frazionamento dello scorporo di corte quando il lotto edificato muta di consistenza per il trasferimento di area urbana ad altro lotto edificato confinante. Questo perchè prima era consentito frazionare l'ente urbano con il solo docfa per tutti i casi di divisione di lotto edificato purchè censito al fabbricati. Detta circolare quindi obbliga a fare il frazionamento in determinati casi. NON è citato il caso del frazionamento dell'edificio perchè quello è già previsto farlo con l'EP in docfa, quindi non c'è bisogno di alcun obbligo. E' evidentemente sbagliato procedere al terreni per frazionare un edificio censito al fabbricati, tanto che non c'è proprio bisogno di specificarlo, visto la completa inutilità della procedura di frazionamento al terreni, oltretutto dispendiosa per il contribuente tra esecuzione del rilievo agganciato ai PF e contributi, senza considerare che il docfa con EP va fatto comunque. Chissà come ha risolto l'autore del post.., probabilmente ha fatto solo il docfa e ha risolto (spero) e non è ingrullito inutilmente. Saluti
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Orlando1973
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Salve io invece ragiono un pò diversamente da te, la scelta di come fare un frazionamento di un lotto edificato e censito all'urbano, se consentito dalla normativa catastale l a concordo e scelgo io assieme al cliente se permetti (per tutta una serie di motivazioni). Se tu vai a visionare le ultime circolari di docfa vedrai che non trovi mai un divieto esplicito di quanto si sta discutendo, questo significa che se avrebbero voluto mettere il divieto dovevano scriverlo e sottolineralo in rosso (vedi cir. 4/2009). Ora la tua agenzia vieta il frazionamento ai terreni di un fabbricato censito all'urbano che citino la norma, altrimenti stanno solo facendo un abuso. Se tu ti adegui alla tua agenzia non fai nient'altro che assecondarla, contento tu contento anch'io. Ma il messaggio che deve passare è che non vi è un divieto esplicito, per cui è consentito. cordiali saluti[/quote] Come detto io riporto solo la mia esperienza professionale senza dire che puoi o non puoi frazionare un'edificio al CT , poi per me cio' che fai è indifferente . Ma il riferimento di quando si ha un problema catastale non è proprio l'agenzia ? Quale organo potrebbe essere piu' competente ? A chi chiedo ? La scelta di frazionare o meno un'edificio al CT è da attribuire al solo tecnico senza tirare in ballo il cliente , che non ne capisce nulla , e la cui unica preoccupazione è di spendere il meno possibile per la pratica catastale .
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SIMBA4
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"totonno" ha scritto: La circolare 4.2009 obbliga a fare il frazionamento dello scorporo di corte quando il lotto edificato muta di consistenza per il trasferimento di area urbana ad altro lotto edificato confinante. Questo perchè prima era consentito frazionare l'ente urbano con il solo docfa per tutti i casi di divisione di lotto edificato purchè censito al fabbricati. Detta circolare quindi obbliga a fare il frazionamento in determinati casi. NON è citato il caso del frazionamento dell'edificio perchè quello è già previsto farlo con l'EP in docfa, quindi non c'è bisogno di alcun obbligo. E' evidentemente sbagliato procedere al terreni per frazionare un edificio censito al fabbricati, tanto che non c'è proprio bisogno di specificarlo, visto la completa inutilità della procedura di frazionamento al terreni, oltretutto dispendiosa per il contribuente tra esecuzione del rilievo agganciato ai PF e contributi, senza considerare che il docfa con EP va fatto comunque. Chissà come ha risolto l'autore del post.., probabilmente ha fatto solo il docfa e ha risolto (spero) e non è ingrullito inutilmente. Saluti Salve appunto, la circ. 4/2009, obbliga in alcuni casi e non vieta altri, per cui totonno il non vietare è consentito. ciao e buona giornata
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SIMBA4
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"Orlando1973" ha scritto:
Come detto io riporto solo la mia esperienza professionale senza dire che puoi o non puoi frazionare un'edificio al CT , poi per me cio' che fai è indifferente . Ma il riferimento di quando si ha un problema catastale non è proprio l'agenzia ? Quale organo potrebbe essere piu' competente ? A chi chiedo ? La scelta di frazionare o meno un'edificio al CT è da attribuire al solo tecnico senza tirare in ballo il cliente , che non ne capisce nulla , e la cui unica preoccupazione è di spendere il meno possibile per la pratica catastale . Salve E' normalissimo fare riferimento ad esperienze personali, devi chiedere alla tua agenzia perchè non ti permette o ti rigetta il frazionamento di un fabbricato censito ad ente urbano, solo loro te lo possono giustificare non so però con quale circolare catastale. cordiali saluti
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