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Autore frazionamento 3 particelle 2 fabbricati

simmy

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18 Dicembre 2007

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 0 -  0 - Inviato: 18 Aprile 2019 alle ore 12:16

Buongiorno, ho redatto un frazionamento con tipo mappale, dove 2 particelle contengono entrambi 1 edificio (quindi qual.282), metre la terza particella quella centrale, ho dovuto modificare il modello censuario, perch' il mio cliente all'urbano la vuole come F1 e quindi per trasferirla l'ho modificata con qualita 282, rispetto a quello che mi dava in automatico dopo proposta di aggiornamento confermata. Dato che devo prima depositare il frazionamento presso il comune, volevo avere conferma di quanto ho prodotto, oppure se c'è una procedura diversa da effettuare al momento della proposta di aggiornamento in Pregeo. Grazie

Di seguito Modello censuario da me modificato

Frazionamento

O A xxxx xxxx 000 00000 59 80 SN 002 4

S A xxxx xxxx 000 00000 00 00 000

C A xxxx 000 a AAA 00000 21 60 SN 000

C A xxxx 000 b BBB 00000 16 58 SN 000

C A xxxx 000 c CCC 00000 21 62 SN 000



Mappale

O A xxxx AAA 000 00000 21 60 SN 000

V A xxxx AAA 000 00000 21 60 SN 282

O A xxxx CCC 000 00000 21 62 SN 000

V A xxxx CCC 000 00000 21 62 SN 282

O A xxxx BBB 000 00000 16 58 SN 000

V A xxxx BBB 000 00000 16 58 SN 282 (qui ho modificato qualita')

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Autore Risposta

EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 18 Aprile 2019 alle ore 15:35

Primo:

- poiché alla fine tutta la particella originaria passa a qualità 282 non serve il frazionamento (ti risparmi anche 93,00 Euro).

Secondo:

- la particella BBB ha le caratteristiche di area urbana oppure deve rimanere, come per Legge, censita al C.T. con attribuzione di R.D. e R.A. ?

Terzo:

- mi risulta che si definiscono aree urbane quelle superfici di corte, prive di fabbricati, dai connotati urbani che non possiedono più le caratteristiche per essere censite come terreno agricolo

Nel tuo caso sui 1658 mq. cosa vi ricadono ovvero delle piante, un prato, ecc. oppure si tratta di terreno sterile avente le caratteristiche di corte di fabbricato, in cui sono depositati materiali edili, ecc.?

Infine:

- non condivido i discorsi dei colleghi che dicono: il mio cliente mi ha detto di fare questo e quindi io faccio quello che il cliente mi richiede.

Io faccio quello che mi dice il mio cliente solo se conforme alla norma; in caso contrario mi rifiuto di farlo.

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simmy

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18 Dicembre 2007

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 0 -  0 - Inviato: 18 Aprile 2019 alle ore 15:46

Grazie e scusa, nella fretta ho detto il mio cliente...., ma hai fini del progetto urbanistico presentato la particella centrale e' area destinata a verde.

Grazie Simona

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 18 Aprile 2019 alle ore 16:13

Il problema non è quello che risulta in progetto ma quello che risulta in loco.

Se Catasto, poiché dal 2017 ha l'obbligo di confrontare l'atto di aggiornamento con le orto foto ad alta definizione, rilevasse la presenza nell'area urbana, ad esempio di una piantagione di uliveto, potrebbe costringere il tecnico a retrocedere la particella interessata da area urbana a particella del C.T. con tanto di R.D. e R.A.

Quindi il tecnico sarebbe costretto, a proprie spese visto che il Cliente gli risponderebbe "tu sei il tecnico e tu lo dovevi sapere se la cosa si poteva fare", a ripristinare il tutto con oneri a suo carico, salvo eventuali sanzioni disciplinari.

Pertanto il mio consiglio per i giovani colleghi è sempre quello di assecondare le richieste del cliente ma solo dopo aver studiato la materia e verificato la fattibilità di quanto richiesto.

Posso dire che in quasi 30 anni di attività vi sono state varie volte in cui ho evitato danni, spese, sanzioni, brutte figure, ecc. proprio perché non ho fatto quello che il cliente mi voleva far fare nonostante non si potesse fare.

Esempio:

- molti anni fa, in un caso, un ex cliente aveva un fabbricato a meno di 5,00 metri dal confine reale, a più di 5,00 metri dal confine catastale;

- il confine reale era determinato da un canaletto dove scorreva e scorre tuttora acqua permanente;

- in sede di riconfinazione anche per apposizione di termini (alla fine non eseguita), presente anche l'altro tecnico della contro parte, dei testimoni esterni ai proprietari avevano asserito che il canale era sempre stato il confine reale nonostante in Catasto risultasse diversamente;

- ho detto quindi al mio cliente, che doveva soprelevare il suo edificio, che solo nel caso in cui si fosse definito il confine avrei proceduto a presentare il progetto;

- dopo qualche settimana il cliente mi viene e mi dice di aver trovato un collega (ha l'età di mio padre) che gli avrebbe redatto il progetto ugualmente;

- ho detto che per me nulla osta e che erano fatti suoi;

- dopo la soprelevazione il vicino fa causa al mio ex cliente il quale per far fronte alle spese del giudizio ha dovuto contrarre un mutuo (che sta tuttora acceso);

- alla fine il mio cliente ha avuto torto e ha anche dovuto risarcire il confinante il quale ha accettato l'indennità visto che la demolizione del solo piano primo non gli avrebbe permesso di guadagnare distanze dai fabbricati in caso di edificazione sul suo lotto (visto che il P.T. del mio cliente, poi soprelevato e contestato dal confinante, era ormai presente da prima del 1967).

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simmy

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 0 -  0 - Inviato: 18 Aprile 2019 alle ore 16:23

Buonasera, proseguo la mia risposta:

la particella centrale e' gia predisposta per essere giardino a servizio degli immobili delle alptre due particelle, quindi sono sicura che quell'area sara' a verde, volevo quindi sapere se il mio atto di aggiornamento, cosi' predisposto era corretto, prima di presentarlo al comune.

Grazie per le delucidazioni

Simona

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 18 Aprile 2019 alle ore 17:13

Come atto di aggiornamento così come predisposto, salvo il fatto che non serve fare il frazionamento ma basta fare il tipo mappale dove si sopprime la particella originaria e si costituiscono 3 enti urbani AAA, BBB e CCC, il tutto dovrebbe andare bene.

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simmy

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 0 -  0 - Inviato: 18 Aprile 2019 alle ore 17:19

Grazie, devo frazionare, perchè solo uno dei 2 fabbricati è terminato e posso inserirlo al Catasto Urbano, l'altro è in finitura, ma la soluzione del tipo mappale con 3 enti urbani non so come si faccia.

Grazie

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 18 Aprile 2019 alle ore 17:32

Per il fabbricato non terminato non cambia nulla per il tipo mappale se la sagoma è già definita ovvero se le finiture riguardano un corpo di edificio già definito nella sagoma orizzontale e verticale ovvero nel suo volume. Basta solo accatastare l'edificio in corso di costruzione.

Se invece vuoi accatastare in un secondo tempo il corpo di edificio in costruzione puoi comunque evitare il frazionamento.

Infatti il frazionamento contestuale ad un tipo mappale è una facoltà e non un obbligo così come richiesto erroneamente da alcuni tecnici catastali.

Naturalmente se vuoi evitare di accatastare il lotto con edificio in costruzione devi, per forza, o accatastare l'area urbana oppure lasciare il lotto in costruzione insieme all'area urbana tale che con secondo tipo mappale successivo si possa procedere a dividere il lotto edificato dall'area urbana, ad accatastare il fabbricato ora da ultimare sul lotto edificato, ad accatastare l'area urbana.

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