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Argomento: ditta uguale ma diversa!?!?!?

Autore Risposta

CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 13:15

"MARIUS83" ha scritto:
Capisco che se ti è capitato tu segua questa linea ma sono fermamente convinto che il Notaio in questione non abbia agito in maniera corretta. La modifica di un atto può avvenire solo da chi lo ha stipulato (le parti, tutte non solo alcune), non il notaio o gli eredi in quanto sono altre persone fisiche!
Probabilmente è stato fatto perchè l'errore era, secondo loro, non rilevante ma giuridicamente non è fattibile perchè l'atto è sottocritto da tizio e caio; sempronio, anche se erede legittimo, non può entrare in merito ad accordi regolarmente presi da tizio e caio e quindi modificare l'atto.
Penso invece che inserendo in successione i dati dell'immobile e specificando che deriva dall'atto numero X dove c'è stato l'errore di trascrizione del nominativo, nel nuovo atto il notaio inserirà, una volta accertato che l'immobile era di proprietà di tizio, una postula in cui spiega la continuità storica della proprietà dell'immobile.
Saluti


se permetti se la cosa è fattibile giuricamente o meno lo deve stabilire il notaio(non penso che si espone a un rischio così grosso)
io credo che trattandosi di un atto precisativo non si incorre in alcuna dichiarazione mendace....
metti il caso che a sbagliare sia stato il notaio(magari per un errore di battitura) che si fà il problema non si risolve???

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MARIUS83

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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 15:34

Allora ho fatto qualche ricerca...
Esiste la possibilità in caso di errore di dato anagrafico (Pasquale/Pasqualino) di recarsi nel comune di nascita del soggetto interessato e farsi fare una dichiarazione in cui il sindaco attesta che in quel comune, in quella data è nato solo ed esclusivamente Pasquale e che non esiste alcun Pasqualino, e che quindi tutti i documenti in cui compaiono Pasqualino o Pasqualetto sono da rifersirsi a Pasquale..nel caso assurdo di omonimia e stessa data di nascita si risale ai genitori ecc....
Con questa dichiarazione (o comunque una certificazione certa di identità) il Notaio può rettificare l'atto. Tra l'altro il D.Lgs 110 del 02/07/2010 ha introdotto le nuove modalità di rettifica degli atti notarili da parte del Notaio anche in assenza delle parti in causa dell'atto; Naturalmente sono dei casi ben delineati e specifici.
Nel caso specifico questa certificazione può essere allegata alla successione e quindi il nuovo atto nasce in maniera corretta senza bisogno di rettificare il vecchio..sono possibili tutte e due le soluzioni.
La rettifica dell'atto deve, naturalmente, riguarda solo parti che non modificano il senso dell'accordo stabilito tra le parti. Un tipo di rettifica NON possibile è il caso in cui un mappale sia stato frazionato e quindi inseriti i nuovi numei di mappa. In questo caso si tratta di modificare i "termini dell'accordo fra le parti" e può avvenire solo in presenza e con il consenso di tutte le parti.
E' stata una discussione molto interessante e si è riuscito a trovar qualche rifermento normativo specifico, naturalmente se qualcuno è a conoscenza di nuove leggi in materia i commenti sono ben accetti. Consiglio a mascant82 di allegare la suddetta dichiarazione al TM (previo colloquio con la sua AdT), non dovrebbero esserci problemi...
Cordialità

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tony240588
tony88

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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 15:49

quindi caro mascant...ricapitolando, vai al comune, fai fare il certificato all'anagrafe e poi scegli:
1)lo alleghi alla successione insieme all'atto e non hai problemi...
2)vai dal notaio, gli dai il certificato, gli dai 1500-2000 euro e poi fai quello indicato al punto 1...

ps: io opterei per la prima, di questi tempi se al cliente fai risparmiare ste cifre non e' poco...

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 16:39

"tony240588" ha scritto:
quindi caro mascant...ricapitolando, vai al comune, fai fare il certificato all'anagrafe e poi scegli:
1)lo alleghi alla successione insieme all'atto e non hai problemi...
2)vai dal notaio, gli dai il certificato, gli dai 1500-2000 euro e poi fai quello indicato al punto 1...

ps: io opterei per la prima, di questi tempi se al cliente fai risparmiare ste cifre non e' poco...


NO.....
sarebbe più corretto prima rettificare l'atto e poi fare la successione in morte del sig. PASQUALE.......
logicamente attendere i tempi della trascrizione dell'atto rettificativo ai fini di poter richiedere i certificati catastali(da allegare alla successione) a nome del sig.Pasquale

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tony240588
tony88

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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 16:42

hai capito mascant??...fai come dice cesko altrimenti si arrabbia 8)

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MARIUS83

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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 16:55

ahahahah!!! Spero non ci si arrabbi per la scelta di un'opzione o di un'altra!! Come già detto sono possibili tutti e due le opzioni, l'atto finale è comunque valido e corretto, si può rettificare il primo e fare la successione dopo o fare la successione con allegata la dichiarazione del comune e fare l'atto, anche in questo caso è valido e giuridicamente corretto. Non so, in questo caso specifico di rettifica, se ci sono spese notarili oltre la registrazione e a chi vanno accollate, ma ripeto è possibile e soprattutto corretto agire in tutti e due i modi; se la rettifica dell'atto comporta delle spese per il cliente io consiglieri la prima opzione; un buon professionista, a mio parere, deve fare gli interessi del cliente sempre (naturalmente all'interno della deontologia professionale), anche dal punto di vista economico, senza contare che un risparmio per il cliente oggi potrebbe essere un guadagno per noi domani.
Saluti

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 17:07

"MARIUS83" ha scritto:
Allora ho fatto qualche ricerca...
Esiste la possibilità in caso di errore di dato anagrafico (Pasquale/Pasqualino) di recarsi nel comune di nascita del soggetto interessato e farsi fare una dichiarazione in cui il sindaco attesta che in quel comune, in quella data è nato solo ed esclusivamente Pasquale e che non esiste alcun Pasqualino, e che quindi tutti i documenti in cui compaiono Pasqualino o Pasqualetto sono da rifersirsi a Pasquale..nel caso assurdo di omonimia e stessa data di nascita si risale ai genitori ecc....
Con questa dichiarazione (o comunque una certificazione certa di identità) il Notaio può rettificare l'atto. Tra l'altro il D.Lgs 110 del 02/07/2010 ha introdotto le nuove modalità di rettifica degli atti notarili da parte del Notaio anche in assenza delle parti in causa dell'atto; Naturalmente sono dei casi ben delineati e specifici.
Nel caso specifico questa certificazione può essere allegata alla successione e quindi il nuovo atto nasce in maniera corretta senza bisogno di rettificare il vecchio..sono possibili tutte e due le soluzioni.
La rettifica dell'atto deve, naturalmente, riguarda solo parti che non modificano il senso dell'accordo stabilito tra le parti. Un tipo di rettifica NON possibile è il caso in cui un mappale sia stato frazionato e quindi inseriti i nuovi numei di mappa. In questo caso si tratta di modificare i "termini dell'accordo fra le parti" e può avvenire solo in presenza e con il consenso di tutte le parti.
E' stata una discussione molto interessante e si è riuscito a trovar qualche rifermento normativo specifico, naturalmente se qualcuno è a conoscenza di nuove leggi in materia i commenti sono ben accetti. Consiglio a mascant82 di allegare la suddetta dichiarazione al TM (previo colloquio con la sua AdT), non dovrebbero esserci problemi...
Cordialità



Il problema sta tutto su quanto evidenziato in rosso. La successione NON è un atto, ma una dichiarazione. Per quanto tale NON rettifica il vecchio errato. Il certificato di nascita o non-nascita è la motivazione che giustifica la correzione dell'atto giuridico, per dire che l'errore sta tutto lì, nel nome Pasqualino al posto di Pasquale e la dimostrazione sta nel documento che si allega all'atto di correzione.
Figuriamoci se poi la questione si possa correggere solo catastalmente, quando mai. Neanche con la dichiarazione di successione, dove il Notaio non interviene, si corregge l'atto di provenienza errato proprio perchè non si interviene sul titolo.

Saluti.

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tony240588
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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 17:09

totonno marius si riferiva all'atto dopo la successione, non alla successione in se

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MARIUS83

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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 17:21

Totonno ti ringrazio per avermi insegnato che la successione non è un atto notarile ma una dichiarazione. Grazie ma ne ero già a conoscenza. Come hanno capito sia Tony240588 che Cesko io mi riferivo all'atto dopo la successione ma evidentemente mi esprimo in maniera non comprensibile per tutti, lo scrivo in maniera più chiara. Se tu vai dal notaio con la successione e la dichiarazione fatta dal Sindaco (in rappresentanza del Comune in cui è nato il decuius) dove vi è scritto che esiste solo Pasquale e non Pasqualino e che tutto ciò che è riferito a Pasqualino è in realtà riferito a Pasquale, il notaio redige il nuovo atto senza alcun problema.
Così dovrebbe esser più chiaro, alemno spero, se poi devo specificare (visto che si mettono in dubbio conoscenze elementari senza che ve ne sia traccia di richiesta in tal senso, cose come la differenza tra atto e successione) ulteriormente sono a disposizione.
Cordialità

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 17:28

"tony240588" ha scritto:
totonno marius si riferiva all'atto dopo la successione, non alla successione in se



Ok. Concordo. Nel caso di atto da stipularsi dopo la successione è possibile provvedere alla obbligatoria rettifica del vecchio titolo anche contestualmente alla sottoscrizione della redazione del nuovo atto.

Concordo anche sul fatto di parlare preventivamente con l'Adt per l'allineamento delle ditte, chiedendo se è possibile rettificare l'intestazione errata producendo il documento del comune di non esistenza della persona con il nome sbagliato. L'Agenzia potrebbe rispondere con esito positivo o negativo, dipende.

Saluti.

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tony240588
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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 17:32

...ovvero chiarire nel nuovo atto l'incongruenza riscontrata nel vecchio atto, con certificazione anagrafica, vecchio atto e successione agli atti...

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 17:38

"tony240588" ha scritto:
...ovvero chiarire nel nuovo atto l'incongruenza riscontrata nel vecchio atto, con certificazione anagrafica, vecchio atto e successione agli atti...



Sì, ma non è un chiarimento, è un'atto di rettifica inserito nel nuovo atto.

Saluti.

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tony240588
tony88

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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 17:44

no

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Mascant82

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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 18:15

ragazzi la discussione la sto seguendo con molta attenzione, volevo precisare una cosa importante e cioè che il nome corretto del decuius è Pasqualino e non come comunemente si trova Pasquale, per quanto riguarda l'aspetto catastale ho trovato un accordo con il catasto dichiarando che questo atto di aggironamento e propedeutico ad una successione ed ad un successivo atto di divisione, ho specificato il tutto in relazione e ho inserito la lettera di incarico n° 3 così come mi è stato detto dall'ufficio di cosenza, adesso parlerò con il notaio che devi stipulare l'atto per poter capitre se lui può inserire una postilla dove spacifica che gli atti precedenti sono con il nome del decuius errato. vi terrò aggiornati

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MARIUS83

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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2012 alle ore 18:51

Ok Mascant, Pasquale o Pasqualino ha poca importanza :wink: l'importante è il senso!!! Come pensavo l'AdT ha trovato una soluzione senza necessità della rettifica dell'atto; per quanto riguarda il successivo atto, sono sicuro che il notaio lo redigerà senza problemi, l'unica documentazione a corredo dovrebbe essere la dichiarazione fatta dal Comune e comunque, non ci sarà bisogno di rettificare il vecchio, al massimo specificherà nel nuovo atto che "Pasquale è in realtà Pasqualino come da dichiarazione allegata prot. n___ ecc"... ma potrebbe anche essere che una volta che lui lo accerta con la dichiarazione (la terrà agli atti) non specifichi nulla nel nuovo atto.. ad ogni modo sono disquisizioni tecniche che riguardano il notaio non te come tecnico l'importante è che rediga il nuovo atto in maniera corretta e in più il tuo cliente dovrebbe aver risparmiato le spese della rettifica del vecchio atto, che non è poco...facci sapere come va!!
Saluti

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