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remo
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così come hai esposto le cose... direi che hai torto. però sinceramente non ho capito bene quello che è successo... fammi capire bene la questione e poi ti dirò. :roll:
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m1977
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In sostanza ho sbagliato a predisporre la proposta di aggiornamento ma non ho sbagliato il libretto delle misure, quidi si è verificato: 1- Situazione di mappa (errata) 2- Superfici delle particelle (errate) 3- Libretto delle misure (corretto) Da questa storia sono nate delle consulenze che oggi vogliono paghi io.
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robeci
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ma le superfici reali delle porzioni discostano più del 5% di quelle nominali ?
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m1977
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"robeci" ha scritto: ma le superfici reali delle porzioni discostano più del 5% di quelle nominali ? premesso che non esistono SR però facendo un riconfinamento sicuramente scostano di più del 5%. ciao.
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remo
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se hai sbagliato il posizionamento della dividente mi sa tanto che devi pagare. per le consulenze non saprei... ma se dovesse nascere una controversia e quindi un giudizio, le spese sostenute sono a carico di chi perde.
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m1977
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"remo" ha scritto: se hai sbagliato il posizionamento della dividente mi sa tanto che devi pagare. per le consulenze non saprei... ma se dovesse nascere una controversia e quindi un giudizio, le spese sostenute sono a carico di chi perde. La dividente è sbagliata in mappa ma è OK se ricostruisci il rilievo.
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remo
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ora che ci penso voglio farti una domanda cosi tanto per capire meglio "sul posto la dividente è posizionata bene?" se si forse non è poi tanto grave la cosa :roll:
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remo
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bene in pratica devi fare un tipo di frazionamento a correzione del precedente però non devi cambiare le particelle ma devi riconfermare quelle che hai in mappa. cosi facendo ti ritroverai, o meglio gli attuali proprietari avranno quello che gli spetta come sancito nell'atto stipulato.
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wiki
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Ma scusa M 1977 ma quando hai riportato il tutto su pregeo non ti sei reso conto che la recinzione materializzata sul posto non era il reale confine della particella? Comunque come saprai non sei tenuto ad avere SR (e quindi non sei neanche tenuta a fare le dimostrazioni del caso), sopratutto se il lotto che stavi frazionando ha una superficie molto vasta. Bando alle ciance Tu comunque hai ammesso l'errore (è da apprezzare), ti sei offerto di rettificare il tutto a tue spese e questo secondo me è più che sufficiente Non capisco a cosa servano Ingegneri, Architetti ecc. visto che comunque la parte catastale della rettifica la fai tu e penso che il notaio sia in grado da solo di fare un atto di rettifica (O NO?) ............ Saluti
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robeci
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secondo me defi fare un partcellae per ogni porzione con doppia dimostrazione che evidenzi l'incongruenza grafica (c'è un decreto che non ricordo che specifica il tutto)
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m1977
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Credo che sia semplicemente un problema di probatorietà. E predominante un libretto delle misure fatto bene o la mappa e relative superfici errate?????????????
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robeci
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io sto affrontando un caso simile (se cerchi dovrebbe essere sul forum), secondo me quello che conta è che la dividente sia posizionata bene in modo analitico e cioè che il FRZ non sia stato fatto a tavolino. quanto alle superfici se sono sballate perchà in fase di approvazione non ti è stato sospeso ? non ho capito se graficamente la dividente è posizionata bene o no. perchè se la dividente è posizionata correttamente le superfici che vengono dalla proposta "sballerebbero" con quelle in visura ed il pregeo dell'uffico lo bloccherebbe
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rubino
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(GURU)
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Potenza
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"m1977" ha scritto: Mi serve una consulenza tecnico legale. Mi viene chiesto di risarcire dei danni per aver mal predisposto una proposta di aggiornamento. Mi spiego meglio , se riesco, ho effettivamente "orientato ed adeguato male" una proposta di aggiornamento di un frazionamento col risultato che due acquirenti hanno comprato delle particelle con superfici errate (SN) e vi è uno stato di mappa non conbaciante con la realtà. L'errore è dovuto ad aver fatto riferimento ad una recinzione che pareva posta sul confine ma non lo era. Parliamo di particelle ai terreni e le diffrenze sono per me trascurabili. Il libretto delle misure è ovviamente OK. Per risolvere il problema sono necessarie: 1- TF in rettifica (mi sono offerto di farlo gratis) 2 - Atto notarile di rettifica per superfici errate (mi sono offerto di pagarlo io) Oggi uno dei due proprietari mi fa scrivere dall'avvocato chiedendomi di sostenere le spese per consulenze, infatti lo stesso nella vicenda si è fatto "aiutare" da un avvocato ed un archietto che oggi vuole che paghi io. Ma non l'ho micca invitato io ad andare dall'avvocato!!!!!!!! Preciso che io da costui non ho mai avuto nessun incarico semmai dal suo venditore, lui ha comprato a frazionamento già fatto da un po' e dopo è venuto fuori l'errore. Spero di essere stato chiaro. Grazie. Ciao, nessun processo e nessuna condanna deve mai essere consentita ad un avvocato e ad un architetto. Premesso questo, è vero che il tecnico redattore è l'unico responsabile dell'atto d'aggiornamento, però nella Circ. 2/88 c'è scritto che l'elemento di massima importanza sono “… le informazioni metriche contenute nel documento tecnico di aggiornamento – direttamente osservate sul terreno…“ disponendo inoltre che l’elaborazione dei dati di campagna avvenisse “… senza modificare tali elementi con alcuna operazione di compensazione che potrebbe essere suggerita dalla preesistente realtà grafica della mappa” e soprattutto che “… il professionista dovrà considerare l’immobile … indipendente dall’ambito cartografico; dovrà comunque individuare e misurare la maglia dei punti fiduciali contenente l’oggetto del rilievo, fornendo solo le misure direttamente osservate … ignorandone … anche in questo caso, la loro posizione cartografica”. Per cui, alla luce di quanto dispone la normativa, sarebbe opportuno chiarire subito la questione dell'inserimento in mappa: è l'atto d'aggiornamento - e come tale intendo soprattutto il libretto delle misure, che tu stesso scrivi essere corretto - che sostituisce la mappa e non il contrario: è proprio la Circ. 2/88 che la "declassa" ad abbozzo di campagna. In merito alle superfici, tutte nominali, se sul posto non vi erano confini certi e nessuno ti ha chiesto di procedere col riconfinamento, considerato che, come dici, si discosterebbero del 5% (sarebbe opportuno discutere in termini di tolleranza effettiva) e supponendo che l'atto sia a corpo e non a misura, come fanno questi "consulenti" a fare affermazioni così gravi? Ti hanno informato che stavano verificando il tuo lavoro? Come e chi ha fatto le verifiche? Sono state eseguite in contraddittorio? Con quali competenze un avvocato ed un architetto sostengono queste tesi? Facci capire bene, per favore: c'è da ragionare parecchio prima di condannarti.
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francescox
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Salentino
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Forse la disponibilità del collega a farsi carico delle spese di frazionamento e del notaio è stata valutata come elemento di debolezza e di assunzione di colpa in toto, così il tizio mi sembra ne stia approfittando per farsi qualche solderello! A parte l'alto e documentato rilievo della risposta precedente che evidenzia come sia il libretto delle misure ad essere probatorio, mi chiedo se abbia titolo l'acquirente a richiedere un risarcimento al collega, evidentemente incaricato dal venditore!
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