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teo_bo
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it9gvo
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trappeto
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Sulle riconfinazioni rimando all'interessante e competente dispensa di Carlo Cinelli che si può scaricare su questo stesso sito alla voce "Cartografia" Buon... riconfinamento!
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mapo55
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cagliari
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Al 90% non uso mai la tipologia modesta entità, faccio sempre il tipo mappale per variazione rilevando tutto e se nel caso correggendo tutto. Per tre buoni motivi, il primo è che l'originario tipo in genere è stato redatto con vecchia procedura, magari fatto in periodo di condono, il secondo è l'introduzione in mappa ed il terzo la vetorizzazione delle mappe raster. Quello che ne viene fuori è una situazione completamente difforme sia per le linee di confine sia per quelle del fabbricato. Onestà professionale mi impone di fare le cose per bene anche a costo di rimetterci.
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dioptra
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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)
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Salve prendo spunto da questo post per proporre una questione a cui tengo particolarmente. In questo periodo sono preso dalla implementazione nel mio programma della predisposizione automatica e senza l'utilizzo di Pregeo di tutte le Modeste entità. Ad esempio le 8, 9, 10, 24. In modo semplice provo a spiegarmi: con il programma esporto in DXF il file EMP. Su questo file con autocad o cloni disegno il contorno finale del fabbricato in questione. Chiaramente questo contorno può derivare sia da rilievo con staz totale sia dal progetto del fabbricato opportunamente canneggiato per verifica e così via. Fatto sta che sul dxf dell'estratto si deve disegnare il contorno finito del fabbricato. Se è un ampliamento si disegna l'intera sagoma del fabbricato ampliato e se è parzialmente demolito si disegna la sagoma del fabbricato risultante. Alla fine si DEVE disegnare una Polilinea corispondente a questo contorno. Si salva il dxf e, sempre con lo stesso programma, si produce un libretto per coordinate, in automatico, e si produce anche la Proposta di aggiornamento completa e il modello censuario. Tutto viene fatto dal programma in AUTOMATICO. Tutto viene salvato in Pregeo sempre in automatico e si può passare direttamente alla Predisposizione dell'atto di aggiornamento. Vi posso portare a suffragio tipi regolarmente approvati in automatico e validati. La mia domanda: A Vostro parere questa procedura, cioè l'utilizzo del libretto per sole coordinate, anche nel caso di rilievo con stazione totale e la successiva trasformazione in coordinate è "deontologicamente" corretto? Poichè la "critica" bonaria che mi è stata fatta da alcuni amici, propone il fatto che con Pregeo e un Libretto celerimetrico si DEVE utilizzare orienta e adatta, mentre con le sole coordinate ciò non avviene. Vorrei conoscere il Vostro spassionato parere. Mi scuso se questo mio post può sembrare pubblicitario ma non è questa la mia intenzione e non trovo altro sistema per chiedere lumi a Voi. cordialmente
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teo_bo
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studioessetia
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by geopec
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condivido quanto esposto da "dioptra" e soprattutto nel fatto che le misure di campagna possano esser trasformate in coordinate . Se si può "saltare" l'orienta ed adatta" della proposta di Pregeo ben venga l'implementazione del programma al fine di evitare la deformazione delle risultanze grafiche del ns oggetto di aggiornamento. Fermo restando che i punti utente di appoggio per l'inserimento dell'oggetto del rilievo nel sistema coordinate catastale, devono correttamente rappresentati in mappa (in impianto o in visura). Penso che se disponiamo di un supporto WEGIS non idoneo, dobbiamo evitare tecnicamente di peggiorarlo. per teo_bo il mio metodo è forse un pò antiquanto..... rilievo di campagna appoggiato possibilmente a due PF di impianto ed alcuni punti vertice esterni al fabbricato oggetto di ME restituzione del rilievo e sovrapposizione su mappa di impianto , visura e sovrapposizione su mappa WEGIS il libretto pregeo lo mantengo in "polari" come righe 2 e non lo trasformo in righe 8 (mi comporterebbe un passaggio in più) la proposta la aggancio ai punti vertice possibilmente vicini al fabbricato ed al fabbricato stesso se correttamente restituito in mappa con un adatta max 0.10 per il resto concordo con te nel fatto che abbiamo a disposizione WEGIS non all'altezza della precisione . Per la precisione delle mappe allego link del Catasto fondiario con degli esempi visivi .... c'è da preoccuparsi ...... www.provincia.bz.it/catasto-librofondiar...
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dioptra
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"teo_bo" ha scritto: "dioptra" ha scritto: Salve prendo spunto da questo post per proporre una questione a cui tengo particolarmente. In questo periodo sono preso dalla implementazione nel mio programma della predisposizione automatica e senza l'utilizzo di Pregeo di tutte le Modeste entità. Ad esempio le 8, 9, 10, 24. In modo semplice provo a spiegarmi: con il programma esporto in DXF il file EMP. Su questo file con autocad o cloni disegno il contorno finale del fabbricato in questione. Chiaramente questo contorno può derivare sia da rilievo con staz totale sia dal progetto del fabbricato opportunamente canneggiato per verifica e così via. Fatto sta che sul dxf dell'estratto si deve disegnare il contorno finito del fabbricato. Se è un ampliamento si disegna l'intera sagoma del fabbricato ampliato e se è parzialmente demolito si disegna la sagoma del fabbricato risultante. Alla fine si DEVE disegnare una Polilinea corispondente a questo contorno. Si salva il dxf e, sempre con lo stesso programma, si produce un libretto per coordinate, in automatico, e si produce anche la Proposta di aggiornamento completa e il modello censuario. Tutto viene fatto dal programma in AUTOMATICO. Tutto viene salvato in Pregeo sempre in automatico e si può passare direttamente alla Predisposizione dell'atto di aggiornamento. Vi posso portare a suffragio tipi regolarmente approvati in automatico e validati. La mia domanda: A Vostro parere questa procedura, cioè l'utilizzo del libretto per sole coordinate, anche nel caso di rilievo con stazione totale e la successiva trasformazione in coordinate è "deontologicamente" corretto? Poichè la "critica" bonaria che mi è stata fatta da alcuni amici, propone il fatto che con Pregeo e un Libretto celerimetrico si DEVE utilizzare orienta e adatta, mentre con le sole coordinate ciò non avviene. Vorrei conoscere il Vostro spassionato parere. Mi scuso se questo mio post può sembrare pubblicitario ma non è questa la mia intenzione e non trovo altro sistema per chiedere lumi a Voi. cordialmente Posso solo condividere il tuo metodo in quanto è il medesimo che adotto per i tipi ME. La proposta è sempre andata a buon fine anche nelle AdT in cui opero. La questione era nata in realtà sull'utilizzo delle coordinate di impianto (quando possibile), mi piacerebbe avere un tuo parere. Il mio pensiero è che anche se appoggio il rilievo (eseguito con il metodo più idoneo in loco) a coordinate prelevate dalla mappa d'impianto, poi comunque tutta questa bella precisione la devo versare su una mappa di visura. Saluti. Salve Per quanto ne so: la Modesta entità prevede l'appoggio ad almeno un segmento del fabbricato esistente in mappa, cioè alla sagoma vettoriale rappresentata dalle righe 7 e 8 del file EMP. Scusate se io ragiono, come se fossi pregeo, in termini matematici e non in concetti catastali o relistici. In pratica Pregeo utilizza numeri e io mi calo in questo contesto. La dicitura "in aderenza" viene verificata utilizzando punti e segmenti. Se invece, come alcuni, vengono utilizzate le coordinate di Impianto e libretti con PF, si esula dal contesto vero e proprio della Modesta entità. Si rientra in altri tipi di libretti i quali prevedono la risagomatura del contorno del fabbricato e il suo riposizionamento all'interno della particella. Altro concetto: Il Libretto celerimetrico, anche senza PF, permette questo riposizionamento dinamico e potrà essere utilizzato nella ricomposizione cartografica. Se la mappa aggiornata con le coordinate venisse assogettata a "Ricomposizione cartografica", cosa di la da venire, tutto dovrebbe essere ricalcolato in modo "parametrico-dinamico" ma solo ciò che lo può essere. Le coordinate di un libretto di sole righe 8 NON potrà essere riparametrato ma solo georeferenziato assieme alla particella in cui è inserito e per questo il libretto di coordinate resterà per forza di cose "blindato". Quello che io produco con il programma sono coordinate assolutamente coerenti con la mappa. Vengono desunte direttamente dal dxf che è stato prodotto dall'EMP, senza rotazioni, scalature o rotazioni. Unico vincolo almeno un lato per mantenere il concetto di "aderenza". Per il resto, non è necessario inserire PV o altri riferimenti al contorno della particella. E neppure il tecnico catastale ha bisogno di questi riferimenti in quanto tutto è relativo al contorno del fabbricato esistente in mappa. Se dovessi riposizionare il fabbricato NON potrei utilizzare la Modesta entità ma Libretti con i PF. Ritengo perciò assolutamente INUTILE l'utilizzo delle Coordinate di impianto in quanto NON congruenti con il sistema Mappa definito dalle coordinate del fabbricato nel file EMP. cordialmente
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it9gvo
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trappeto
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La domanda di DIOPTRA: """ A Vostro parere questa procedura, cioè l'utilizzo del libretto per sole coordinate, anche nel caso di rilievo con stazione totale e la successiva trasformazione in coordinate è "deontologicamente" corretto? Poichè la "critica" bonaria che mi è stata fatta da alcuni amici, propone il fatto che con Pregeo e un Libretto celerimetrico si DEVE utilizzare orienta e adatta, mentre con le sole coordinate ciò non avviene. Vorrei conoscere il Vostro spassionato parere. """ ----------------------------------------------------------------- Ribalto la domanda e ne faccio io un'altra: ma cos'è la Proposta di Aggiornamento? Non è altro che un grafico (coincidente con la mappa vettoriale) nel quale viene rappresentata la nuova geometria particellare riferita ad altri punti di riferimento di volta in volta differenti: Punti Fiduciali, Punti Ausiliari, Punti cartografici per Tipi di Modesta, Trigonometrici. E' ormai chiaro che la rappresentazione finale prodotta sarà tanto più corrispondente alla realtà dei luoghi tanto più l'estratto di mappa vettoriale sarà coerente con la nuova geometria rossa prodotta col Tipo. Il comando "Adatta" di Pregeo non è altro che uno strumento necessario per cercare di aggiornare la mappa stirando o accorciando il rilievo reale per renderlo quanto piu' possibile coerente con la mappa, ripartendo in modo proporzionale le differenze riscontrate. Questo lavoro che oggi fa il professionista, una volta lo faceva il disegnatore del Catasto direttamente sulla mappa cartacea; un esempio: In caso di frazionamento in due parti uguali di una particella lunga metri 101 reali, la dividente veniva posta (sul terreno) a metri 50.50 reali; ma se la p.lla era lunga in mappa metri 102, il disegnatore ripartiva la differenza sulla lunghezza e poneva la dividente a metri 51 anzichè 50,50. Questo è quello che fa o dovrebbe fare il professionista sulla Proposta. Quindi, rispondendo a Dioptra, nessun problema sulla procedura che adotti, perchè tu fai in Cad quello che faresti in Pregeo, nè più nè meno; quello che conta è il risultato: la migliore e più coerente introduzione in mappa dell'oggetto del rilievo. In particolare il rilievo di Modesta Enrtità effettuato con il geodimetro e trasformato in coordinate, richieste dalla Procedura Pregeo, darà senz'altro un risultato migliore. Buon lavoro P.S.: ATTENZIONE: per i motivi citati, se in sede di presentazione del Docfa il tecnico dell'Ufficio cerca di verificare una corrispondenza tra Planimetria e Proposta di Aggiornamento, invitatelo a verificarla esclusivamente sullo schema di rilievo!!!
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jema
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in giro in giro creek
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"studioessetia" ha scritto: ... io preferisco , anche se di modesta entità, rilevare i contorni di aggiornamento con il"trabiccolo" appoggiando il rilievo a due PF preferibilmente di impianto (o a due punti di mappa di cui si hanno le coord. di impianto) . ... Molto meglio un piccolo rilievo con teodolite o gps ..... si perde un pò di tempo in campagna ma lo si guadagna in ufficio in fase di restituzione (si salvaguarda anche la salute da attacchi di nervoso) piccolo sondaggio , cosa ne pensate? Sono dell'idea (in linea di massima) che sei sulla buona strada, ma (detto tra noi) se l'incarico è quello di aggiornare la mappa, dobbiamo adattarci a quello che troviamo e non cercare di risalire all'impianto per ottenere un risultato migliore. Se la mappa wegis sulla quale dobbiamo operare è decente otterremo un risultato discreto, al contrario se la stessa non è adatta neppure per operazioni di pulizia igienico-sanitarie personali, dovremo cercare di fare il meglio possibile ma di certo con il nostro lavoro non potremo salvare l'Agenzia del Territorio. D'altra parte per gli aggiornamenti di modesta entità è la normativa stessa che lo prevede, come sottolineato correttamente da it9gvo. "it9gvo" ha scritto: ... la normativa sugli aggiornamenti di Modesta Entità non impone affatto la scelta di punti d'impianto cui appoggiare i rilievi. "dioptra" ha scritto: A Vostro parere questa procedura, cioè l'utilizzo del libretto per sole coordinate, anche nel caso di rilievo con stazione totale e la successiva trasformazione in coordinate è "deontologicamente" corretto? Poichè la "critica" bonaria che mi è stata fatta da alcuni amici, propone il fatto che con Pregeo e un Libretto celerimetrico si DEVE utilizzare orienta e adatta, mentre con le sole coordinate ciò non avviene. Come ho cercato di spiegare ieri sera dopo la seconda birra, il mio caso personale rientrava in una ipotesi particolare: esso consisteva nel passaggio di 2 vecchi fabbricati da FR all'urbano, con la ridefinizione di entrambi i contorni in seguito ad un'analisi che aveva evidenziato un'errata rappresentazione grafica degli stessi. Il rilievo effettuato in campagna, mi ha permesso di riscontrare tale anomalia e spiegando il tutto nell'Atto di Aggiornamento sono riuscito a farlo evadere in modalità semplificata P9, da quel Tecnico catastale particolarmente pignolo di cui si accennava ieri sera. :wink: Sono inoltre convinto, come anticipato privatamente per posta elettronica stamattina, che una buona Relazione Tecnica possa chiarire molte cose sul "come si arriva a determinate coordinate" (= risultato finale), ma devi anche considerare che un bel messaggio di avvertimento sul rischio di affidarsi ad un programma come il Tuo (che ritengo essere a dir poco straordinario) non sarebbe del tutto inopportuno. Il motivo dell'avviso è dovuto al fatto che le straodinarie potenzialità che si possono sviluppare con il Tuo programma, potrebbero indurre i cosiddetti "schiaccia-bottoni" a comportarsi come avveniva (da parte dei meno esperti) alla nascita di Pregeo: unico obiettivo portare a casa il lavoro, senza preoccuparsi di valutarne la Qualità! Saluti 8)
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teo_bo
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teo_bo
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it9gvo
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trappeto
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"teo_bo" ha scritto: "teo_bo" ha scritto: Buongiorno, nella redazione di libretto in modesta entità con punti definiti per coordinate gli s.q.m. risultano essere tutti pari. a 4.000, chiedo per quale motivo? 0|06052011|25|A290A|0090|5869|TEO BO|GEOMETRA|VARESE| 9|0|10|20|1468200|PREGEO 10.00-G,Stda 4.09|TM|Nota:| 8|1|5068015.881|1468233.813|SF| 8|2|5068017.030|1468230.454|SF| 8|3|5068016.084|1468230.130|SF| 8|4|5068016.473|1468228.995|SF| 8|5|5068017.419|1468229.319|SF| 8|6|5068017.581|1468228.846|SF| 8|7|5068026.995|1468232.068|SF| 8|8|5068025.294|1468237.035|SF| 6|CONTORNO PARZIALE FABBRICATO| 7|8|1|2|3|4|5|6|7|8|RC| Teo_bo, ma non ti è stato già risposto? Buon lavoro
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dioptra
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"teo_bo" ha scritto: "dioptra" ha scritto:
Salve Per quanto ne so: la Modesta entità prevede l'appoggio ad almeno un segmento del fabbricato esistente in mappa, cioè alla sagoma vettoriale rappresentata dalle righe 7 e 8 del file EMP. Scusate se io ragiono, come se fossi pregeo, in termini matematici e non in concetti catastali o relistici. In pratica Pregeo utilizza numeri e io mi calo in questo contesto. La dicitura "in aderenza" viene verificata utilizzando punti e segmenti. Se invece, come alcuni, vengono utilizzate le coordinate di Impianto e libretti con PF, si esula dal contesto vero e proprio della Modesta entità. Si rientra in altri tipi di libretti i quali prevedono la risagomatura del contorno del fabbricato e il suo riposizionamento all'interno della particella. Altro concetto: Il Libretto celerimetrico, anche senza PF, permette questo riposizionamento dinamico e potrà essere utilizzato nella ricomposizione cartografica. Se la mappa aggiornata con le coordinate venisse assogettata a "Ricomposizione cartografica", cosa di la da venire, tutto dovrebbe essere ricalcolato in modo "parametrico-dinamico" ma solo ciò che lo può essere. Le coordinate di un libretto di sole righe 8 NON potrà essere riparametrato ma solo georeferenziato assieme alla particella in cui è inserito e per questo il libretto di coordinate resterà per forza di cose "blindato". Quello che io produco con il programma sono coordinate assolutamente coerenti con la mappa. Vengono desunte direttamente dal dxf che è stato prodotto dall'EMP, senza rotazioni, scalature o rotazioni. Unico vincolo almeno un lato per mantenere il concetto di "aderenza". Per il resto, non è necessario inserire PV o altri riferimenti al contorno della particella. E neppure il tecnico catastale ha bisogno di questi riferimenti in quanto tutto è relativo al contorno del fabbricato esistente in mappa. Se dovessi riposizionare il fabbricato NON potrei utilizzare la Modesta entità ma Libretti con i PF.Ritengo perciò assolutamente INUTILE l'utilizzo delle Coordinate di impianto in quanto NON congruenti con il sistema Mappa definito dalle coordinate del fabbricato nel file EMP. cordialmente Non concordo totalmente sulla riga evidenziata: Nel libretto delle misure da me riportato nel primo messaggio di questo post si può notare che la riga 7 è tutta rossa per un miglior inserimento in mappa del contorno esistente con ampliamento. Il risultato è il seguente: (Io ritengo sia un tm ME con nuovo contorno minore del 50% dell'esitente) Clicca sull'immagine per vederla intera ">[img]http://img862.imageshack.us/img86... Per arrivare a ciò: rilievo in loco con stazione totale del perimetro del fabbricato con programma topografico scarico le misure lette e le converto in coordinate : ottengo la restituzione grafica del rilevo; inserisco il dxf dell'estratto mappa rilasciato dall'AdT sovrappongo i punti rilevati ai punti dell'estratto mappa dxf (verificando che non ci siano scostamenti notevoli tra la realtà e la mappa): ottengo le coordinate corrispondenti a ciò che ho rilevato ma nello stessa sistema di coordinate dell'estratto mappa. Esporto in pregeo. Concordate? saluti.
Salve Ritengo che l'esempio riportato NON sia un riposizionamento in quanto viene rispettata la "aderenza" in almeno un lato ma una Modesta entità bella e buona. Per ciò che riguarda il contorno nuovo e completamente in rosso, ritengo altresì corretta tale prassi in quanto pure permessa da pregeo e notevolmente utile quando piccoli scostamenti dalle linee nere di mappa portano a errori di sovrapposizione e ad impedimento a proseguire con pregeo. Peraltro l'errore di sovrapposizione viene segnalato anche e arbitrariamente da pregeo apag ultima versione. cordialmente
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Geompeppeb
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Io per trovare le coordinate dei punti per redigere i tipi di ME procedo nel seguente modo: 1) rilievo sul posto della parte da trattare e della parte esistente (interno ed sterno); 2) genero il file cad dxf con l'ausilio di estratto2000 (il quale mi restituisce le coordinate degli spigoli del fabbricato esistente da ampliare) dal wegis rilasciato dall'adt; 3) riporto sul file dxf precedentemente ricavato ciò che ho rilevato sul posto e con il semplice posizionamento del cursore del cad sugli spigoli ricavati mi leggo le coordinate (in basso a sx) e le annoto. Successivamente redigo il libretto nel seguente modo: 6|tipo mappale di modesta entità| 8|1|1855.959|3734.215|spig. vecchio fabb.| ( coordinate prese sull' estratto wegis ) 8|2|1850.118|3729.922|spig. nuovo fabb.| ( coordinate calcolate ) 8|3|1851.078|3728.617|spig. nuovo fabb.| ( coordinate calcolate ) 8|4|1848.689|3726.861|spig. nuovo fabb.| ( coordinate calcolate ) 8|5|1848.831|3726.668|spig. nuovo fabb.| ( coordinate calcolate ) 8|6|1845.443|3724.177|spig. nuovo fabb.| ( coordinate calcolate ) 8|7|1844.400|3725.719|spig. vecchio fabb.| ( coordinate prese sull'estratto wegis ) 6|Punti di Inquadramento Catastale| 7|1|1|PV| 7|1|7|PV| 6|Delimitazione contorno fabbricato| 7|5|2|3|4|5|6|RC| 7|4|1|2|7|6|NC| in questo modo PreGeo aggancia il tuo rilievo perfettamente sulla sagoma del fabbricato, non ci sarebbe nemmeno bisogno di orientare ed adattare. Cordiali saluti
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dioptra
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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)
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Salve 1 precisazione: ritengo i PV NON necessari, in quanto non necessita fare Orienta, si può passare direttamente ad adatta. Pensa ma solo per un istante, che tutta questa procedura si possa fare SENZA usare Pregeo, con lo stesso identico risultato, e SENZA usare, con tutto il rispetto e l'ammirazione dovuta a Toni Cutrì, estratto2000. Compresa la redazione del Modello censudario e di tutto quanto serve per dare l'opera finita a regola d'arte, come si usa nei capitolati. Tutto in automatico in meno di 30 secondi. Ebbene.... questo programma esiste. cordialmente
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