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Argomento: Contestazione frazionamento
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geoalfa
(GURU)
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per far comprendere la cosa nel senso giusto, porto un esempio: un agricoltore ha acquistato due poderi confinanti, formati da diverse particelle di diverse qualità e classi. per sua scelta, applica una monocoltura e quindi la precedente suddivisione colturale è scomparsa e non più praticabile, però non ha fatto alcuna domanda o denuncia per far modificare la banca dati e continua a praticare la sua monocoltura come seminativo ( che per le migliorie e bonifiche fatte ritengo anche di buona classe ). georocap, che faresti, tu se dovessi frazionare questo podere?
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gaetano59
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"georocap" ha scritto: "gaetano59" ha scritto:
In caso contrario, se la lunghezza del lato 105 - 106 è maggiore alla profondità grafica della 200, non c'è dubbio che la p.lla 300 andava frazionata, indipendemente dalla posizione della cabina. Quindi, questa misura com'è, e maggiore o inferiore? saluti la lunghezza del lato 105-106, nella realtà, è maggiore della profondità grafica della particella 200 partendo dalla strada vicinale. Va anche detto però che con riferimento allo spigolo della particella della casa del mio cliente, PV104, la linea 105-102 corrisponde graficamente con quanto riportato nello schizzo planimetrico e cioè che è posizionata più interna rispetto alla dividente tra le particelle 200 e 300. Secondo me, in questo caso, non ci sono se e ma che tengano, la p.lla 300 andava frazionata, indipendendemente da tutti gli altri discorsi. Saluti.
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georocap
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allego una immagine sulla situazione reale esistente sul posto: imageshack.us/photo/my-images/823/248924... Si nota in modo evidente che la distanza del fabbricato del mio cliente rispetto alla strada vicinale è più arretrata; o nel corso degli anni la strada vicinale ha cambiato andamento rispetto a quanto rappresentato in mappa oppure il fabbricato del mio cliente è posizionato male; lo stato dei luoghi corrisponde a quanto riportato nella foto e nel libretto delle misure. Un dato comunque è certo: e cioè l'andamento della strada vicinale rappresentato in mappa non è rettilineo come quello esistente sul posto e ci sono evidenti anomalie. Comunque per non alimentare polemiche o dilungare all'infinito questo scambio di opinioni ritengo certamente che una analisi più profonda probabilmente andava fatta ma avendo rappresentato con le mie misure lo stato dei luoghi senza artifizi alcuno ritengo di poter dimostrare la mia buona fede con misure reali che tengono conto dello stato dei luoghi. Mi sembra esagerato che per creare 2 linee di frazionamento io debba fare rilievi su rilievi per dimostare che in mappa o la cabina enel è sbagliata, o la casa del mio cliente è sbagliata, o l'andamento della strada vicinale è sbagliato, ecc.ecc.....ritengo invece che se esistono anomalie cartografiche debba essere l'ADT, dietro segnalazioni, ad effettuare rilievi per correggere eventuali difformità....io come tecnico penso di non avere il diritto di dichiarare e dimostare che il fabbricato di un'altra proprietà sia errato come rappresentazione in mappa o che una strada vicinale ha cambiato andamento con tutte le ripercussioni di carattere giuridico e tecnico che possono sorgere. Io ritengo che il valore determinante sia lo stato dei luoghi.....se questo fosse alterato o sbagliato rispetto a quanto esistente allora il discorso avrebbe altre ripercussioni ma, come detto, se lo stato dei luoghi non è rispondente con quanto rappresentato in mappa catastale ritengo che le misure reali ricostruibili sul posto siano quelle per le quali si debba tenerne conto.
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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Mi sembra che si continui a fare una gran confusione che la metà basterebbe e su un forum dove si affacciano e leggono migliaia di persone certi messaggi non possono passare. Perdonatemi ma c'è il dovere di essere precisi su cose molto importanti. Caro georocap, bisogna assolutamente che tu capisca come non c'entrano niente le misure del frazionamento con le eventuali responsabiilità di aver omesso particolari importanti e determinanti. Quì non stiamo discutendo se tu hai fatto misure corrette o meno. Al mio bambino di 8 anni se gli dico come si fa a battere dei punti con lo strumento e poi gli indico quali (piccheto di legno, spigolo cabina enel e altro picchetto su strada) lui lo fa. Non sta lì la difficoltà, la bravura e la professionalità. Di queste cose ce n'è bisogno quando ti devi confrontare con la cartografia e soprattutto quando hai a che fare con situazioni come le tue. Non puoi fare introduzioni speditive quando hai linee vicine alla tua dividente: DEVE SUONARE IL CAMPANELLO. Sennò è meglio fare un altro lavoro. Quì mi piacerebbe aprire una discussione sull'importanza della cartografia e sul perché ho sempre detto che il CATASTO non è TOPOGRAFIA DI SERIE B. Sono molto d'accordo con Piercarlo quando dice che tanti frazionamenti sono stati fatti con estrema superficialità. DIVIDENTE di COLTURA caro georocap è un termine serio in cartografia catastale. Non te la puoi cavare con il fatto che oggi c'è la stessa coltura sul terreno. Le dividenti colturali erano linee che sulla mappa di Impianto avevano una attendibilità inferiore. Ma noi non sappiamo nemmeno se è una linea di Impianto...... Gaetano, che c'entra la profondità reale dalla strada al vertice 105? E se la strada fosse in altra posizione? Non può essere una verifica attendibile. L'unica verifica possibile e seria era prendere dei punti buoni nelle vicinanze per capire cosa è buono in quel caso di fattispecie e usarli come PV per l'introduzione in mappa. Inoltre sarebbe stato opportuno fare una verifica/ricostruzione della dividente 200/300 partendo dalla conoscenza della sua genesi. Cordialmente Carlo Cinelli
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georocap
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"geocinel" ha scritto: Mi sembra che si continui a fare una gran confusione che la metà basterebbe e su un forum dove si affacciano e leggono migliaia di persone certi messaggi non possono passare. Perdonatemi ma c'è il dovere di essere precisi su cose molto importanti. Caro georocap, bisogna assolutamente che tu capisca come non c'entrano niente le misure del frazionamento con le eventuali responsabiilità di aver omesso particolari importanti e determinanti. Quì non stiamo discutendo se tu hai fatto misure corrette o meno. Al mio bambino di 8 anni se gli dico come si fa a battere dei punti con lo strumento e poi gli indico quali (piccheto di legno, spigolo cabina enel e altro picchetto su strada) lui lo fa. Non sta lì la difficoltà, la bravura e la professionalità. Di queste cose ce n'è bisogno quando ti devi confrontare con la cartografia e soprattutto quando hai a che fare con situazioni come le tue. Non puoi fare introduzioni speditive quando hai linee vicine alla tua dividente: DEVE SUONARE IL CAMPANELLO. Sennò è meglio fare un altro lavoro. Quì mi piacerebbe aprire una discussione sull'importanza della cartografia e sul perché ho sempre detto che il CATASTO non è TOPOGRAFIA DI SERIE B. Sono molto d'accordo con Piercarlo quando dice che tanti frazionamenti sono stati fatti con estrema superficialità. DIVIDENTE di COLTURA caro georocap è un termine serio in cartografia catastale. Non te la puoi cavare con il fatto che oggi c'è la stessa coltura sul terreno. Le dividenti colturali erano linee che sulla mappa di Impianto avevano una attendibilità inferiore. Ma noi non sappiamo nemmeno se è una linea di Impianto...... Gaetano, che c'entra la profondità reale dalla strada al vertice 105? E se la strada fosse in altra posizione? Non può essere una verifica attendibile. L'unica verifica possibile e seria era prendere dei punti buoni nelle vicinanze per capire cosa è buono in quel caso di fattispecie e usarli come PV per l'introduzione in mappa. Inoltre sarebbe stato opportuno fare una verifica/ricostruzione della dividente 200/300 partendo dalla conoscenza della sua genesi. Cordialmente Carlo Cinelli prendo atto di una sentenza della quale non condivido quasi nulla ma che rispetto come opinione personale. Ti sei mai chiesto perchè nel corso di questi decenni la mappa catastale non ha mai assunto valore di probatorietà se non quando non ci sono altri mezzi per dimostrare la posizione di un confine?...il valore "grafico" più attendibile di una mappa d'impianto è legato alla posizione di fabbricati in quanto inamovibili e non certo alla posizione di confini rappresentati in mappa come linee e rilevati senza contraddittorio....per non parlare poi delle divisioni colturali nell'ambito della stessa proprietà le quali spesso venivano introdotte in modo speditivo se non visivo per meglio diversificare le varietà colturali, ecc.,ecc....!!!! Ti sei mai chiesto perchè il codice civile, in caso di controversie, permette il ricorso alla mappa solo in limitate occasioni? ...non mi dilungo oltre ma di certo la tua sarebbe la classica sentenza impugnabile per un ricorso in quanto non tiene conto dell'elemento probatorio più importante in un rilievo..."la veridicità di quanto riscontrato sul posto in campagna" e non l'appiglio cartografico effettuato su una mappa "stiracchiata-dilatata-adattata" in special modo poi in presenza di una linea dividente di coltura come sopra riportato.
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topogeo
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Saluzzo (CN)
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Caro Gerocap ... mi pare che stai sparando al bersaglio sbagliato..! Pochi hanno l' esperienza e la competenza di Carlo Cinelli in merito alla validità della mappa e tutto cio' che ne consegue. Non sono sempre d'accordoc on lui .. ma sui fondamentali non si puo' transigere . E' vero non la mappa non è probatoria ma neanche carta da formaggio ! ( e quando parlo di mappa ..intendo in senso lato ..) Condivido appieno l' osservazione di Carlo: fare un tipo NON vuol dire BATTERE correttamente dei punti e STOP .. troppo facile ! e spesso ..INSUFFICIENTE .. come il tuo caso ( FORSE) sta a dimostrare . Dico FORSE perche' non e' detto che la il tuo frazionamento sia errato ( nota : ho detto frazionamento ..perche' intendo il lavoro nle suo COMPLESSO: le misure in lodo sono Ok ...ma il resto ..forse si .. forse no .. non l' hai ancora verificato ..) E poi fare MISURE su MISURE mica richiede chissà quale impegno . Se diventa parassi normale .. georiferire una mappa di impianto ( ammesso che il Collegio le abbia scansionate) e poi su queste una mapap di visura , battere in campagna qualche decina di punti in piu' e poi sovrapporli con una rototraslaizone ai minimi quadrati puo' richiedere 2- 3 ore ( diciamo 4 va..) un piu' .. sono troppe ? Piercarlo
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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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Rispondo solo per quel principio di verità al quale sono legato e non certo per continuare a battibeccare. Su un forum che vuol fare "FORMAZIONE" vera certi concetti non possono passare. Io credo, caro georocap, che tu non sappia bene di cosa stai parlando. La mappa catastale non è "probatoria" ma non per i motivi che adducevi tu. C'è tutta una storia legata alla individuazione, delimitazione e terminazione delle particelle che ci vorrebbe un libro per parlarne. E poi non è nemmeno vero che non sia probatoria. Perché è probatorio ciò che è mezzo di prova e la mappa è mezzo di prova; residuale ma lo è. Poi quando dici "il valore "grafico" più attendibile di una mappa d'impianto è legato alla posizione di fabbricati in quanto inamovibili e non certo alla posizione di confini rappresentati in mappa come linee e rilevati senza contraddittorio...." A parte l'italiano che è simile alla libretta delle misure, cosa vuoi dire? Per tua conoscenza le linee di confine riportate sulla mappa di impianto derivano dal contraddittorio tra i possessori e da rilievi assai accurati. Ma quello che continui a non capire (azz...) è che i tuoi problemi nascono da tue negligenze. Cordialmente Carlo Cinelli
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gaetano59
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"geocinel" ha scritto: .......Gaetano, che c'entra la profondità reale dalla strada al vertice 105? E se la strada fosse in altra posizione? Non può essere una verifica attendibile. L'unica verifica possibile e seria era prendere dei punti buoni nelle vicinanze per capire cosa è buono in quel caso di fattispecie e usarli come PV per l'introduzione in mappa. Inoltre sarebbe stato opportuno fare una verifica/ricostruzione della dividente 200/300 partendo dalla conoscenza della sua genesi. Cordialmente Carlo Cinelli Carlo, hai ragione, non ho precisato che avevo dato per scontato che la posizione del confine sulla strada fosse coincidente con la mappa, visto che nulla ha detto in proposito georocap. Il senso del ragionamento è questo,....... se mi trovo ad avere una dividente più lunga della grafica, per forza mi si deve accendere la lampadina e per capire cosa sto facendo devo, o aver verificato il confine con la strada (e quindi non c'è dubbio che il frazionamneto interessa anche la 300), o come tu giustamente dici, devo "riconfinare" il confine tra la 200 e la 300, il tutto indipendemente dalla posizione della cabina e del fabbricato. Dalle ultime risposte di georocap, mi pare di capire che vuole sentire solo la musica che gli piace. saluti
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geoalfa
(GURU)
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"gaetano59" ha scritto: .............. Dalle ultime risposte di georocap, mi pare di capire che vuole sentire solo la musica che gli piace. saluti quoto...... e suggerirei di chiudere qui, ...... sennò mi metto a piangere :!: :lol: :lol:
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georocap
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grazie a tutti per le non risposte, tranne qualche rara eccezzione, che avete saputo dare. Credevo in un confronto costruttivo ma il solito "saccente" di turno ha saputo dare solo bacchettate dimostrando, dall'alto della sua presunzione, che il Vangelo e la verità è nelle sue mani; ogni contraddittorio o ipotesi o tesi difensiva se in contrasto con i suoi principi non è discutibile. Tutto questo mi dà ancora più forza e certezza nel portare avanti la mia tesi difensiva confidando nelle lacunose risposte che molti esperti di turno, di volta in volta, hanno cercato di fornire non suffragate da certezze di alcun tipo. In ogni caso un saluto a tutti i partecipanti per questo forum molto interessante sia per i contenuti che le informazioni legate alla nostra professione.
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gianni04
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[quote] grazie a tutti per le non risposte, tranne qualche rara eccezzione, che avete saputo dare. Credevo in un confronto costruttivo ma il solito "saccente" di turno ha saputo dare solo bacchettate dimostrando, dall'alto della sua presunzione, che il Vangelo e la verità è nelle sue mani; ogni contraddittorio o ipotesi o tesi difensiva se in contrasto con i suoi principi non è discutibile. Tutto questo mi dà ancora più forza e certezza nel portare avanti la mia tesi difensiva confidando nelle lacunose risposte che molti esperti di turno, di volta in volta, hanno cercato di fornire non suffragate da certezze di alcun tipo. In ogni caso un saluto a tutti i partecipanti per questo forum molto interessante sia per i contenuti che le informazioni legate alla nostra professione. [/quote] questa è la dimostrazione di come un insignificante personaggio che non conosce e nemmeno si sogna la professione di geometra, ma purtroppo per i suoi clienti esercita per il solo fatto che ha superato l'esame ! ma tant'é ! questo signore è stato consigliato in vari modi, forse qualche volta anche in forma incompleta, ma tutti, in varie maniere lo hanno indirizzato verso soluzioni al suo caso, che non ha mai completamente spiegato completamente, perchè conscio che il risultato del suo lavoro era compromesso da errori di fondo. ecco ora resosi conto di trovarsi in un tunnel senza scapo, per la sua cocciutaggine ed impreparazione, cosa fa? : insulta coloro che gli hanno indicato la strada migliore per uscrire dal pantano in cui è caduto!
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rompi
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"gianni04" ha scritto: ...... ecco ora resosi conto di trovarsi in un tunnel senza scapo, per la sua cocciutaggine ed impreparazione, cosa fa? : insulta coloro che gli hanno indicato la strada migliore per uscrire dal pantano in cui è caduto! Gianni, non solo! ha offeso anche tutti gli altri che hanno partecipato e tutti quelli che hanno letto la discussione che pareva interessante! però un lato buono in tutta la vicenda c'è stato e si è dimostrato come non si può usare con leggerezza pregeo, anche quando consente alcune operazini apparentemente di poco conto.
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