1.
i dipendenti pubblici pagano in termini di credibilità: 0,00
Quando mia moglie fu ricoverata all'ospedale (se ci penso tremo ancora...) e tutto poi andò per il meglio, io inviai una lettera al giornale per ringraziare i Dottori che l'avevano curata per la loro umanità, gentilezza e professionalità.
In tempi di malasanità io parlai di buonasanità.
Ebbene, in tanti e tanti anni di vita catastale, io non ricordo un solo grazie, uno che sia uno,
per una grossa grana sbrogliata,
per un accatastamento da vomito che se non lo accetti la fabbrica chiude, per una porcata di accatastamento che se non l'accetti l'ente di assistenza tal dei tali perde il finaziamento,
che se non mi accetti ora il frazionamento domani cambia la procedura e lo prendo in quel posto,
perchè ho dovuto raccontare una balla al cliente, per favore aiutami
perchè .... perchè .... per tutto quello che in decine di anni hanno visto i miei occhi.
Però, ripensandoci, ho sbagliato.
I grazie arrivano. Ma arrivano sussurrati all'orecchio, lontano da chiunque possa sentire.
Vuoi mettere invece per le cose storte?
Carrettate di guamo che ti scaraventano addosso, in delegazione, con voce tonante, e magari qualche lettera al giornale magari da parte di qualche scrittore ben felice di tratteggiare il suo "pezzo di costume".
Non ho mai visto un ordine/collegio professionale ringraziare i dipendenti di un ufficio quando le pratiche venivano consegnate entro la settimana.
Ho visto invece più ordini/collegi criticare i dipendenti di un ufficio quando le pratiche venivano consegnate dopo mese.
Quindi i dipendenti statali (quelli seri, degli altri non mi curo) pagano.
Pagano per i grazie (pochi) ricevuti sussurrati e per i vaffa... (molti) urlati in pubblico, per le contumelie ("ignorante" è l'epiteto più gentile) che si leggono ovunque.
Dunque i dipendenti pubblici pagano.
Il sovrapprezzo poi lo paga chi si impegna ed è persona seria.
2.
se arrivasse A. C. sarei contento,
se arrivasse N. N. sarei ugualmente contento