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Autore Catasto ai Comuni: eppur NON si muove ...

anonimo_padovano

(GURU)

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14 Giugno 2005

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241

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 0 -  0 - Inviato: 29 Dicembre 2005 alle ore 10:57

(Tratto dal Sole 24 Ore del 27.12.2005).

Il passaggio del Catasto ai Comuni è stato prorogato al 26 febbraio 2007. La proroga, prevista dall’art. 25 del D.L. 22.12.2005, si è resa necessaria perché:
a) su 8100 Comuni soltanto 2000 risultavano collegati con il sistema informatico catastale;
b) l’art. 65 del Dlgs n. 112/98 e l’art. 6 del Dcpm 19.12.2000 non prevedono il decentramento graduale.


Domanda ad alta voce: Ai Professionisti conviene o non conviene che il Catasto passi ai Comuni?

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Autore Risposta

seza

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30 Agosto 2003

Messaggi:
159

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brescia

 0 -  0 - Inviato: 29 Dicembre 2005 alle ore 11:56

Risposta ad alta voce.
NO!
non conviene, come ex dipendente comunale sono fermamente convinto che non ci conviene.
Ci lamentiamo della scarsità dei dipendenti del Catasto, i Comuni sono messi molto peggio, in certi casi finirebbero per fare consorzi, altri baracconi, altre clientele, altre procedure. ecc.
Apertura degli uffici in orari variegati, in giorni alternati, ecc. responsabili (o irresponsabili) che entrano nel merito degli accatastamenti con teorie a dir poco bizzarre o fantasiose (in comune non sanno niente di Catasto).
Pur con tutti i problemi attuali è megli che il catasto resti dov'è, almeno su base provinciale vi è una quasi uniformità di vedute, un posto unico dove si trovano gli archivi e così via.

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Anonymous

Iscritto il:
10 Novembre 2000

Messaggi:
1479

Località

 0 -  0 - Inviato: 29 Dicembre 2005 alle ore 14:47

"seza" ha scritto:
Risposta ad alta voce.
NO!
non conviene, come ex dipendente comunale sono fermamente convinto che non ci conviene.
Ci lamentiamo della scarsità dei dipendenti del Catasto, i Comuni sono messi molto peggio, in certi casi finirebbero per fare consorzi, altri baracconi, altre clientele, altre procedure. ecc.
Apertura degli uffici in orari variegati, in giorni alternati, ecc. responsabili (o irresponsabili) che entrano nel merito degli accatastamenti con teorie a dir poco bizzarre o fantasiose (in comune non sanno niente di Catasto).
Pur con tutti i problemi attuali è megli che il catasto resti dov'è, almeno su base provinciale vi è una quasi uniformità di vedute, un posto unico dove si trovano gli archivi e così via.



caro collega seza io non sono d'accordo con tè, però adesso non ho tempo di illustrare le mie motivazione perche devo scappare, ti farò sapere salutiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

Messaggi:
12189

Località
-

 0 -  0 - Inviato: 29 Dicembre 2005 alle ore 16:50

Anonimo_Padovano scrive:
""" Domanda ad alta voce:
Ai Professionisti conviene o non conviene che il Catasto passi ai Comuni? """"

direi che su questo argomento non si debba " fare di ogni erba un fascio ",
ma fare delle distinzioni fra quello che deve essere il catasto e quello che deve essere l'utilizzo dei dati catastali.

direi che bisogna riconoscere che allo stato attuale è già difficile ottenere un catasto efficiente ed utilizzabile, figuriamoci se a gestirlo saranno 8500 personaggi più o meno preparati.

per fare un pò di cronistoria, premetto che ero presente ad un convegno di Rimini, quando l'allora Mega Direttore Supergalattico Ing. De Santis, con fare arrogante e spocchioso ne fece una anteprima del tutto fuori luogo, (non si era reso conto ancora di dirigere un ente gigante quanto vuoi, ma di vetro o con i piedi di argilla ) tanto da fa andare su tutte le furie il nostro buon Piero Panunzi il quale rispose con le dovute rime.

(molto sommariamente, se la memoria non mi tradisce ) rispose che non era pensabile approfittare così spudoratamente della nostra buona fede, per avallare una operazione del tutto impropria data la non attendibilità dei dati catastali e dato che prima di proporre una operazione del genere a dei politici ( che quando vogliono - e questa volta lo sono sicuramente -sono dei perfetti ignoranti in materia ).

sì di primo acchitto potrà sembrare redditizio cancellare la struttura arrugginita che è il catasto italiano.

ma se ben ci pensate, distruggere una macchina arrugginita formata da tante 103 repubblichette, ma solida, e sostituirla con tanti ( più di 8000 ) scatoloni vuoti e insignificanti e contraddittori, basta solo togliere la ruggine, modificare qualche bullone, insomma renderla moderna è sicuramente più redditizio per l'utenza tutta sia essa tecnica che privata.

ai comuni sarà forse troppo concedere di utilizzare i dati immagazzinati.
lo dimostra il fatto che quelli più efficienti hanno dato la gestione a società di servizi per ....... e qui non mi pronuncio.

quindi il problema non è se a noi - professionisti e catastali - ci conviene o meno, il problema è che dobbiamo ristrutturare il catasto, espellere tutto quanto fa eccessiva burocrazia e personale non idoneo a gestire dati tecnici, trasformare le 103 repubblichette in 103 bracci tecnologicamente avanzati con personale tecnico, che aggiornerà i dati all'atuale, dopodichè si potrà solo far utilizzare questi dati sia per scopi istituzionali (imposte ecc ) che per scopi divulgativi all'utenza privata.

a noi, rimestare nel mare putrido di scartoffie non aggiornate, non ci porta alcun beneficio, ma ce lo porta se possiamo liberamente, serenamente e uniformemente in tutta la penisola, produrre tutta quella documentazione che sarà necessaria per ottnere una foto reale dell'Italia.

vista la cosa sotto questo aspetto rispondo al alta voce:

NON CONVIENE NE' AI CATASTALI, NE' AI PROFESSIONISTI E SOPRATTUTTO NON CONVIENE AI CITTADINI SULLE CUI SèPALLE E PORTAFOGLI GRAVERA' TUTTO L'AMBARADAM, CONSENTIRE CHE I COMUNI POSSANO GESTIRE IL CATASTO!!!!!

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