"- legando le misure a punti identificabili e perfettamente riconoscibili
posti sul perimetro del limite di confine della particella in aggiornamento."

La domanda per i più probabilmente risulterà banale, ma essendo un principiante ho un dubbio sulla porcedura da adottare:
se ho una particella identificata interametne da fossi il cui confine corrisponde con gli assi degli stessi e devo predisporre un Tipo Mappale con stralcio d'area, come considero gli assi dei fossi?
Mi spiego: un asse fosso non è certamente perfettamente riconoscibile, ma porta in sé un grande margine di errore, non è come uno spigolo di una recinzione, che é quello e sempre nel tempo a meno che non venga demolito.
In questo caso come ci si comporta? Si rileva l'asse e si precisa in relazione che lo stesso non è considerabile però come elemento sicuro? Si omette il rilievo degli assi in quanto i confini non perfettamente riconoscibili e ci si aggancia a fabbricati vicini (producendo però un porbabile errore nel posizionamento in mappa del fabbricato e della dividente)?

non hai nessun elemento sul posto che ti delinei chiaramente i confini per cui non puoi appoggiarti a punti non attendibili devi per forza adottare altri punti (spigoli di fabbricato, termini in pietra, ecc.) di cui tu abbia corrispondenza geometrica sul posto e sulla mappa.
Se nel caso si è interessati, puoi proporre al tuo committente il riconfinamento...cmq per ridurre l'errore il più possibile rileva più punti che puoi nell'ambito "locale" prossimo all'oggetto del rilievo in modo da ridurre gli scarti e posizionare al meglio fabbricato e dividente. :wink:

Quindi sarebbe un errore seguire la strada indicatami da alcuni colleghi che mi dicevano di rilevare gli assi dei fossi e precisare in relazione tecnica che, non essendo materializzati sul posto e non essendo oggetto di riconfinazione, gli stessi devono essere considerati al solo fine cartografico (magari come PV)?

no, non è un errore, ma non sono punti "attendibili" in quanto non saldamente materializzati sul posto e durevoli nel tempo e non ti sono di appoggio per l'inquadramento in mappa dell'oggetto del rilievo.

Forse, mi sono espresso male io: puoi rilevare tutti i punti che vuoi (pali ENEL, spallette di ponti, chiusini, ecc.) che ti possono essere utili per altri fini (redazione di planimetria di dettaglio del luogo, ad esempio), ma per l'inserimento cartografico solo alcune tipologie (e di queste non tutti purtroppo!!) con determinare caratteristiche (durabilità, definizione almeno planimetrica certa,...) lo sono.

Puoi anche rilevare i quattro assi (ovvero quelli che tu presupponi essere tali), ma ai fini veri e propri del tuo operato, la vedo una cosa poco rilevante (presupponendo che il tuo incarico sia di svolgere la pratica di aggiornamento presso l'AdT competente e basta).

CIAO

Scusate se torno sull'argomento.
Tempo fa ho presentato un tipo mappale con stralcio d'area senza dare riferimenti sulla conformazione del lotto in quanto appunto era ed è tutt'ora individuato per 3 lati da fossi ed il quarto parzialmente da una recinzione che però non arriva alle estremità (ai vertici del perimetro). Avevo dato in aggiunta dei PV riferiti ad un fabbricato vicino. Ovviamente il posizionamento fatto dall'Agenzia (la mappa in quel momento non era rasterizzata) non coincide con la realtà.
Il tecnico che mi ha affidato l'incarico contesta il mio operato e mi chiede di rettificare la posizione del fabbricato appoggiandola agli assi dei fossi eventualmente in corrispondenza della recinzione. Ora, partendo dal presupposto che se non ho operato bene non ho problemi ad assumermi le mie responsabilità, mi chiedo se effetivamente devo provvedere ad una rettifica oppure no.
Chiedo inoltre se la procedura corretta per una eventuale rettifica sia quella di fare un nuovo tipo mappale o un tipo particellare.
Ringrazio chiunque risponda ed in particolar modo geobax per le risposte già fornite.

Come già ho asserito, se i vertici della particella non sono materializzati in modo univoco non li puoi rilevare quali punti di appoggio per l'inquadramento locale. Stessa considerazione la si può fare per la recinzione: infatti nulla dice che la stessa sia posizionata sul confine oppure che quest'ultimo coincida con l'asse della recinzione metallica piuttosto che con uno degli spigoli (ext o int) del muretto che la sostiene.
Quindi, a meno che, non si voglia procedere ad un riconfinamento del lotto, previo avviso a tutti i confinanti e poi al rilievo dei vertici così materializzati, potresti pensare a queste altre alternative:
- con PREGEO 7.52 era l'ufficio ad effettuare gli inserimenti in mappa, nulla vieta che possano aver sbagliato loro quindi, fai un estratto del posto e utilizzalo per regigere un autoallestito; elabora il tuo vecchio libretto così com'era e prova, redigendo la proposta d'aggiornamento, se ottieni ancora gli stessi risultati;
- se, come ho capito, per il vecchio rilievo hai utilizzato PV appartenenti ad un unico fabbricato limitrofo, può essere che sia la posizione di questo affetta da errore e che quindi il tuo inserimento in mappa sia stato viziato in questo senso. Ripeti il rilievo (o se già ai tempi avevi rilevato altri vertici usali) e posiziona i 3 PV su altrettanti fabbricati (io di solito cerco di tracciare un triangolo di PV attorno all'oggetto del rilievo o nei pressi) in modo da constatare meglio la "bontà" di ognuno e ottenere un miglior risultato. In questo caso potresti in effetti rilevare la recinzione e quelli che tu presumi essere gli assi dei fossi e verificare, una volta inquadrato il rilievo sui PV, dove questi punti vanno a cadere in cartografia;
- per la rettifica della posizione devi, secondo me, fare un nuovo TM precisando in relazione il motivo per cui lo presenti che è lo stesso motivo per cui, a tale TM, non farà seguito un DOCFA, oppure farà seguito solo un DOCFA specifica su di una parte in aggiornamento (ampliamento, ecc.)

CIAO