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Argomento: TM ampliamento > 50 % : possibilità operative
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SIMBA6464
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09 Giugno 2021 alle ore 15:08
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Salve Per comprendere al meglio si può vedere una grafica? Cordiali saluti
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picchetto_miniato
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SIMBA6464
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"picchetto_miniato" ha scritto: l'immagine dello schema di cui si parla è visionabile al seguente link: bayimg.com/IaboPAaBJ[/quote] Salve Modesta entità tranquillamente. Richiedere estratto anche della particella limitrofa. Buon lavoro
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rilevando
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"3L" ha scritto: "utilizzando come superifice di raffronto oltre a quella del fabbricato oggetto di ampliamento e della medesima ditta anche quello di altra ditta (sempre aderente agli ampliamenti)". Nell'unico caso esposto in precedenza avevo utilizzato n. 2 fabbricati limitrofi di proprietà di terzi, oltre al fabbricato oggetto dell'ampliamento, per giungere ad una superficie che mi consentisse di restare nel 50% della sagoma esistente in mappa. Ma di casi con una sola particella/fabbricato di altra ditta confinante (con l'ampliamento da denunciare o con la porzione esistente da ampliare) ne ho eseguiti diversi sempre a buon fine. In passato sul sito, a mia espressa richiesta di quale fosse il limite di particelle confinanti che si possono utilizzare per operare con la modalità semplificata, qualcuno rispondeva di non porre alcun limite visto che normative/disposizioni di prassi non ne pongono. "se sia, o meno, lecito e possibile procedere (i) con due tipi distinti" Non escluderei del tutto la possibilità di operare anche con due distinti T.M. in modesta entità eseguiti in successione in quanto non mi risultano indicazioni normative contrarie. Specie se poi gli ampliamenti risalgono ad epoche di realizzazione differenti e la parte proprietaria intende far risultare la cronologia degli interventi. Peraltro, nei decenni passati, diversi funzionari dell'U.T.E. della mia provincia sostenevano frequentemente che, avendo il catasto anche funzione storica, gli atti di aggiornamento dovevano seguire la effettiva successione temporale, magari richiedendo più pratiche distinte in luogo di unica pratica riepilogativa. Sarebbe interessante conoscere esperienze dirette in merito. per mera curiosità tecnica/operativa , come hai predisporto la proposta di aggiornamento? nello stralcio di estratto di mappa devono essere selezionate tutte le particelle, comprese quelle di terzi, altrimenti non vengono conteggiate nella somma delle superfici, giusto? Poi comfermi il loro numero di particella, senza ovviamente variarne la geometria, cosa che invece fai con la particella da ampliare di propietà del tuo committente. tutte le particelle trattate nella proposta di aggiornamento compariranno nel censuario (compreso quelle di terzi) ma così facendo non dovrebbero firmare tutti gli intestatari di tutte le particelle interessate? (o comunque usare la lettera di incarico) perdonami se ho scritto cavolate, vorrei capire la procedura utilizzata.
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Topgun
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"picchetto_miniato" ha scritto: l'immagine dello schema di cui si parla è visionabile al seguente link: bayimg.com/IaboPAaBJ I due edifici originari non sono contigui, quindi l'ampliamento non può andare in modesta entità.
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picchetto_miniato
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Se è per questo ( ovvero che i due fabbricati preesistenti debbano essere attigui tra loro), sull'altro lato vi è un altro fabbricato preesistente, di altra ditta, che è adiacente sia al fabbricato oggetto di ampliamento che all'ampliamento stesso. SI VEDA IMMAGINE ALLEGATA CHE è UNA SCHEMATIZZAZIONE MAGGIORMENTE ADERENTE ALLA REALTA' RISPETTO AL PRECEDENTE SCHEMA SEMPLIFICATIVO : bayimg.com/JAbocaaBJ
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Topgun
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"picchetto_miniato" ha scritto: Se è per questo ( ovvero che i due fabbricati preesistenti debbano essere attigui tra loro), sull'altro lato vi è un altro fabbricato preesistente, di altra ditta, che è adiacente sia al fabbricato oggetto di ampliamento che all'ampliamento stesso. SI VEDA IMMAGINE ALLEGATA : bayimg.com/JAbocaaBJ Considerando i due fabbricati adiacenti su particelle 200 e 300 e il fatto che l'ampliamento sia inferiore al 50% della superficie occupata dai due edifici adiacenti, si può considerare la modesta entità.
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SIMBA6464
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Adria Città Etrusca
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Salve la normativa è qesta: CIRCOLARE N. 44/E del 14-12-2016 4 REGOLE PER LA PREDISPOSIZIONE DI PARTICOLARI ATTI DI AGGIORNAMENTO 4.1 Tipi Mappali relativi ad ampliamenti di fabbricati già rappresentati in mappa Come è noto (cfr. circolare n. 2 del 10 marzo 2011), le costruzioni realizzate in aderenza a fabbricati già presenti in mappa, anche se insistenti su una o più particelle adiacenti, possono essere dichiarate secondo le modalità semplificate, qualora ne ricorrono le condizioni di cui al decreto del Ministro delle finanze 2 gennaio 1998, n. 28. Per consentire alla procedura il riconoscimento automatico della fattispecie, è necessario che i fabbricati da ampliare, insistenti sulle particelle contigue, siano presenti nell’Estratto di mappa, e nell’Estratto di mappa aggiornato conseguente alla elaborazione della proposta di aggiornamento. I dati censuari degli stessi fabbricati, funzionali alla sola determinazione della superficie preesistente da ampliare, non devono essere riportati nel modello per il trattamento dei dati censuari. Le modalità operative che devono essere osservate per la predisposizione degli atti di aggiornamento rientranti in tale fattispecie sono descritte nel paragrafo 10.3 dell’allegato tecnico. cordiali saluti
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3L
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Lecce S
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"tutte le particelle trattate nella proposta di aggiornamento compariranno nel censuario (compreso quelle di terzi)" NO. Non vanno trattate nel censuario, solo nella proposta di aggiornamento. Come da stralcio circ. pubblicata sopra da SIMBA64. Da nessuna parte ho mai rilevato che l'atto debba essere sottoscritto anche dai terzi proprietari di fabbricati in mappa che vengono utilizzati ai soli fini grafici. Inoltre la relazione strutturata genera ulteriore dichiarazione tipo: Le particelle 200, 300, 400 ecc...., estranee all’oggetto del rilievo e pertanto non presenti nel modello per il trattamento dei dati censuari, sono utilizzate ai soli fini del corretto censimento dell’ampliamento.
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rilevando
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Ok, ho capito perfettamente. Grazie
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bertone
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"Topgun" ha scritto: "picchetto_miniato" ha scritto: l'immagine dello schema di cui si parla è visionabile al seguente link: bayimg.com/IaboPAaBJ I due edifici originari non sono contigui, quindi l'ampliamento non può andare in modesta entità. Già fatto e funziona, anzi ti dirò di più: nel mio caso avevo la mia particella senza fabbricati e fabbricati esistenti di altra proprità a DX ed a SX, ho inserito in mappa il nuovo fabbricato che collegava sia quello di DX che quello di SX. Il mio caso quindi era più estremo di quello proposto in figura.
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geoalfa
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picchetto_miniato
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CIRCOLARE N. 44/E del 14-12-2016 REGOLE PER LA PREDISPOSIZIONE DI PARTICOLARI ATTI DI AGGIORNAMENTO 4.1 Tipi Mappali relativi ad ampliamenti di fabbricati già rappresentati in mappa Come è noto (cfr. circolare n. 2 del 10 marzo 2011), le costruzioni realizzate in aderenza a fabbricati già presenti in mappa, anche se insistenti su una o più particelle adiacenti, possono essere dichiarate secondo le modalità semplificate[/size], qualora ne ricorrono le condizioni di cui al decreto del Ministro delle finanze 2 gennaio 1998, n. 28. Per consentire alla procedura il riconoscimento automatico della fattispecie, è necessario che i fabbricati da ampliare, insistenti sulle particelle contigue, siano presenti nell’Estratto di mappa, e nell’Estratto di mappa aggiornato conseguente alla elaborazione della proposta di aggiornamento. I dati censuari degli stessi fabbricati, funzionali alla sola determinazione della superficie preesistente da ampliare, non devono essere riportati nel modello per il trattamento dei dati censuari. Le modalità operative che devono essere osservate per la predisposizione degli atti di aggiornamento rientranti in tale fattispecie sono descritte nel paragrafo 10.3 dell’allegato tecnico. Mi sembra di intendere, dalla lettura della circolare 44/E del 2016, che le particelle attigue/adiacenti all'ampliamento debbano essere presenti nell'estratto di mappa, e trattate nella proposta di aggiornamento al fine di averle anche nell'estratto di mappa aggiornato. Ma al contempo le stesse non debbano essere riportate nel modello censuario. Nel censuario va trattata soltanto la particella oggetto di ampliamento della medesima ditta. Ho pertanto predisposto l'atto seguendo queste indicazioni: ovvero le particelle attigue ( di altra ditta) sono state tutte richieste nell'edm, e sono state poi tutte trattate nella proposta di aggiornamento; ma sono state escluse dal modello censuario, ove compare soltanto la particella ampliata della medesima ditta. Infatti pregeo, in automatico, mi fa "spuntare" la seguente relazione che mi appare congrua con la normativa succitata : " Il tipo mappale ha in oggetto costruzioni realizzate in aderenza a fabbricati gia' inseriti in mappa e comportanti un incremento di superficie coperta minore o uguale al 50% della superficie occupata dal corpo di fabbrica preesistente. Le particelle 100 | 101, estranee all'oggetto del rilievo e pertanto non presenti nel modello per il trattamento dei dati censuari, sono utilizzate ai soli fini del corretto censimento dell'ampliamento." Una volta inviato il tipo, mi viene però in automatico rigettato per le seguenti motivazioni: Motivazione di respingimento: Particella derivata 100 citata nella Proposta Di Aggiornamento assente nel ModelloCensuario. [ps] Particella derivata 101 citata nella Proposta Di Aggiornamento assente nel ModelloCensuario. [ps] Particella 100 presente nell' Estratto Di Mappa NON citata nel Modello Censuario e [ps] non utilizzata per dichiarare fabbricati in aderenza. [ps] Effettuare lo stralcio prima di produrre la Proposta Di Aggiornamento. [ps] Particella 101 presente nell' Estratto Di Mappa NON citata nel Modello Censuario e [ps] Dove sbaglio ?
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Topgun
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Difficile intuire dove sbagli. Forse perchè nello stralcio in PdA devi richiamare solo le particelle che ti interessano ed escludere le altre.
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picchetto_miniato
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"Topgun" ha scritto: Difficile intuire dove sbagli. Forse perchè nello stralcio in PdA devi richiamare solo le particelle che ti interessano ed escludere le altre. se nello stralcio nella proposta di aggiornamento richiamo solo la particella oggetto di ampliamento, ed escluso le altre adiacenti di altra ditta, quando vado a creare l'atto di aggiornamento mi viene segnalato che il tipo deve essere vincolato ai p.f.; questo accade poichè, non avendo richiamato anche le altre particelle comunque attigue all'ampliamento, viene meno il presupposto dell'ampliamento < 50 % e scatta la necessità del rilievo vincolato ai p.f. io invece, come da circolare, nell'edm richiesto ho fatto inserire oltre alla particella oggetto di ampliamento anche quelle adiacenti; pertanto nel predisporre la proposta di aggiornamento nello stralcio ho richiamato anche le particelle adiacenti di altra ditta, ma nel modello censuario ( come indicato dalla circolare) non le ho inserite; conformemente alla circolare richiamata il programma mi chiede, quindi, di confermare che le particelle presenti nell'edm e nella proposta di aggiornamento, ma assenti nel censuario, siano d'ausilio al corretto censimento dell'ampliamento. Pertanto tutto risulta corretto e non vi sono segnalazioni d'errore anzi, come già detto, le conseguenti relazioni prestrutturate del pregeo sono in linea con la circolare e con quanto predisposto. Purtroppo al momento dell'invio del mappale in catasto, immediatamente dopo, in automatico quindi, il tipo viene rigettato per le motivazioni riportate nel mio post precedente. voglio ricapitolare in sintesi come ho redatto il tipo : edm richiesto: presenza di tutte le particelle attigue all'ampliamento stralcio proposta di aggiornamento: seleziono e richiamo tutte le predette particelle modello censuario: presenza della sola particella oggetto di ampliamento relazione prestrutturata pregeo: in linea con quanto redatto e con la circolare, viene chiesto di confermare che le particelle presenti nella PdA e assenti nel Mod Censuario siano utilizzate per il corretto censimento dell'ampliamento
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