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Argomento: SEMIASSE ELLISSE ERRORE
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totonno
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"robeci" ha scritto:
Io dicevo montando il primsa su un secondo cavalletto e poi, sostituendo la stazione totale ed il prisma con l'antenna GPS (stile centraggio forzato). Lo spigolo invece viene rilevato con misura laser da stazione totale. con questo metodo è impossibile sbagliare e l'errore è inferiore ad 1 cm Vero, ma la distanza tra i due cavalletti deve essere superiore alla distanza tra la stazione e il PF. Non è il secondo cavalletto, che sostiene il prisma, che aumenta la precisione, ma è la distanza tra la stazione totale e il prisma, entrambi posizionati su punti rilevati da GPS. "kemplen" ha scritto: Scusa Totonno, ma chi serebbero i "tutti noi"? Noi che stiamo scrivendo su questo topic? Tutti i geometri che si occupano di catasto? Puoi gentilmente precisare? Te lo chiedo perché io penso invece che, sull'ellisse d'errore, i geometri italiani che sanno effettivamente: "kemplen" ha scritto: Come si determina? Da cosa è generato? Quali errori rileva e come questi si sono propagati nel rilievo? li conti sulle dita di due mani (ad essere ottimisti). Tutti quelli come noi, geometri italiani, che adoperano pregeo e fanno rilevamenti catastali sanno cosa sia, da cosa è generato e come fare a contenerlo. Saluti
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EFFEGI
f.g.
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"robeci" ha scritto:
Io dicevo montando il primsa su un secondo cavalletto e poi, sostituendo la stazione totale ed il prisma con l'antenna GPS (stile centraggio forzato). Lo spigolo invece viene rilevato con misura laser da stazione totale. con questo metodo è impossibile sbagliare e l'errore è inferiore ad 1 cm Ciao Robeci giusto quello che dici, ma se parliamo di lavori catastali allora parliamo di andare a dividre un capello in due. Un errore di 2-3 cm rientrano perfettamente nelle tolleranze. Per altri lavori giusto utilizzare maggiori accortezze.
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totonno
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"EFFEGI" ha scritto:
giusto quello che dici, ma se parliamo di lavori catastali allora parliamo di andare a dividre un capello in due. Un errore di 2-3 cm rientrano perfettamente nelle tolleranze. Per altri lavori giusto utilizzare maggiori accortezze. Visto che la precisione assoluta non esiste, ritengo non si debba assolutamente parlare di errore quando si hanno differenze che rientrano nei limiti delle tolleranze ammesse. Aggiungo che l'errore sul semiasse dell'ellisse non è commesso ma è quello che con più probabilità potrebbe essere commesso in riferimento a quello specifico punto più a rischio tra tutti i punti rilevati. Saluti
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kemplen
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"totonno" ha scritto: Tutti quelli come noi, geometri italiani, che adoperano pregeo e fanno rilevamenti catastali sanno cosa sia, da cosa è generato e come fare a contenerlo. Questa tua è una pia illusione, credimi Totonno. Te lo dice uno che ha svolto corsi e seminari a decine di migliaia di geometri italiani. Del resto tu stesso non ne dai una definizione del tutto appropriata quando dici: "totonno" ha scritto: che l'errore sul semiasse dell'ellisse non è commesso ma è quello che con più probabilità potrebbe essere commesso in riferimento a quello specifico punto più a rischio tra tutti i punti rilevati. L'ellisse d'errore su un qualsiasi punto del rilievo deriva dalla legge di propagazione degli errori. Significa che il semiasse fuori tolleranza su un determinato punto può avere origine anche molto lontano dal punto stesso ed essersi via via incrementato man mano che il rilievo ha interessato il punto in cui si manifesta. Se poi basta far uscire il semaforo verde su Pregeo, allora va bene tutto. Ma non è più topografia. A presto, geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: kemplen81@gmail.com
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robeci
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"EFFEGI" ha scritto:
...... Ciao Robeci giusto quello che dici, ma se parliamo di lavori catastali allora parliamo di andare a dividre un capello in due. Un errore di 2-3 cm rientrano perfettamente nelle tolleranze. Per altri lavori giusto utilizzare maggiori accortezze. Utilizzando questo pseudo centramento forzato si possono rilevare anche vertici, facendo triangoli un "pò più spinti del normale" con base stretta e lati lunghi, sempre nel limite della ragionevolezza. Riguardo all'errore di 2-3 cm in ambito catastale, so bene che si tratta di uno spreco di precisione, considerando che lo stesso errore molte volte è dovuta all'intonaco ammalorato di una facciata, ma ormai si lavora più per soddisfazione personale che per il profitto
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samsung
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"EFFEGI" ha scritto: Un errore di 2-3 cm rientrano perfettamente nelle tolleranze. Questo è vero, ma come ricordava Kemplen, esiste la propagazione degli errori. Se ci accontentiamo di 2cm qua, tre là, 1 su, tre giù e via dicendo alla fine la sommatoria potrebbe avvilirci. A scuola gli errori si compensano, nella realtà si sommano.
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EFFEGI
f.g.
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"samsung" ha scritto: "EFFEGI" ha scritto: Un errore di 2-3 cm rientrano perfettamente nelle tolleranze. Questo è vero, ma come ricordava Kemplen, esiste la propagazione degli errori. Se ci accontentiamo di 2cm qua, tre là, 1 su, tre giù e via dicendo alla fine la sommatoria potrebbe avvilirci. A scuola gli errori si compensano, nella realtà si sommano.  Condivido quanto da te asserito samsung, perché per la legge di murphi (non so se lo scritto bene  quello che é poco probabile che accada quasi sicuramente accadrà, e se applicato agli errori, oltre alla teoria di Gauss, l'improbabile diventa probabile. Quando parlavo dei due - tre cm parlavo dell'errore su uno spigolo di fabbricato utilizzato come PF (oggetto del quesito postato). Sui punti di stazione il discorso non vale. Anche che la tolleranza catastale sulla misura tra andata e ritorno tra due stazione é di 4 cm non mi riterrei per nulla soddisfatto del rilievo con tale errore. Ecco perché io non utilizzo il sistema della trilaterazione, ma soltanto il rilievo con stazione totale. Saluti.
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totonno
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"kemplen" ha scritto: "totonno" ha scritto: Tutti quelli come noi, geometri italiani, che adoperano pregeo e fanno rilevamenti catastali sanno cosa sia, da cosa è generato e come fare a contenerlo. Questa tua è una pia illusione, credimi Totonno. Te lo dice uno che ha svolto corsi e seminari a decine di migliaia di geometri L'ellisse d'errore su un qualsiasi punto del rilievo deriva dalla legge di propagazione degli errori. Significa che il semiasse fuori tolleranza su un determinato punto può avere origine anche molto lontano dal punto stesso ed essersi via via incrementato man mano che il rilievo ha interessato il punto in cui si manifesta. Se poi basta far uscire il semaforo verde su Pregeo, allora va bene tutto. Ma non è più topografia. A presto, geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: kemplen81@gmail.com Credimi Kemplen chi non sa cosa sia l'ellisse non riesce a far uscire il semaforo verde in pregeo. La tua spiegazione sull'ellissi è talmente complessa e poco chiara che chiunque la legge non la riesce a capire. Compreso me che sono un bravo topografo. Robeci puoi spiegare cosa si intende per bravo topografo ? Mi aiuti a spiegarlo a kemplen ? Saluti
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kemplen
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"totonno" ha scritto: Credimi Kemplen chi non sa cosa sia l'ellisse non riesce a far uscire il semaforo verde in pregeo. Non è vero per niente. Prendi proprio il caso della trilaterazione su spigoli di fabbricato a partire da vertici GPS. Sai cosa fanno i colleghi che hanno il rosso di Pregeo in questi casi? Quello che diceva Fausto: simulano, con il software di cui dispongono, di aver rilevato il punto direttamente con il GPS, tanto, passato il vaglio di Pregeo, non c'è nessuno che si mette a verificare se quella era una rilevazione possibile. E il semaforo rosso diventa verde, ellisse o non ellisse, chi se ne frega. "totonno" ha scritto: La tua spiegazione sull'ellissi è talmente complessa e poco chiara che chiunque la legge non la riesce a capire. La determinazione dell'ellisse d'errore è effettivamente complessa. Al corso di Maseroli e Surace è servito quasi tutto il primo modulo (8 lezioni da 3 ore) per arrivare a sviluppare il tutto. Ma ne è valsa veramente la pena. Sempre per chi è appassionato di topografia ovviamente. "totonno" ha scritto: Robeci puoi spiegare cosa si intende per bravo topografo ? Mi aiuti a spiegarlo a kemplen ? Totonno, se vuoi metterla sul solito clima da osteria, dimmelo che abbandono volentieri il topic. A presto, geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: kemplen81@gmail.com
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robeci
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Totonno, Io sono un modesto geometra che si diletta in pratiche catastali e rilievi topografici. Spesso faccio anche consulenze telefoniche a qualche collega in difficoltà oppure mi diletto a rispondere sui vari forum specializzati a qualcuno che chiede spiegazioni. Tutto questo per passione, visto che ormai i guadagni sono ridotti al limite e nessuno ti paga più nemmeno i lavori fatti. E dopo aver studiato tanto per capire cosa sono gli sqm, mi trovo in concorrenza con sprovveduti che fanno pratiche catastali soltanto per arraffare due euro.
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totonno
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"robeci" ha scritto: Totonno, Io sono un modesto geometra che si diletta in pratiche catastali e rilievi topografici. Spesso faccio anche consulenze telefoniche a qualche collega in difficoltà oppure mi diletto a rispondere sui vari forum specializzati a qualcuno che chiede spiegazioni. Tutto questo per passione, visto che ormai i guadagni sono ridotti al limite e nessuno ti paga più nemmeno i lavori fatti. E dopo aver studiato tanto per capire cosa sono gli sqm, mi trovo in concorrenza con sprovveduti che fanno pratiche catastali soltanto per arraffare due euro. Capisco il tuo disagio e lo condivido. Ci faccio continue battaglie sull'argomento e a volte mi lascio trascinare dalla rabbia anche qui su Geolive. Ma tu che sei un topografo, ritieni che si possa eseguire un rilievo catastale e elaborarlo con pregeo senza sapere cosa siano gli sqm ? Grazie.
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robeci
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"totonno" ha scritto:
.... Capisco il tuo disagio e lo condivido. Ci faccio continue battaglie sull'argomento e a volte mi lascio trascinare dalla rabbia anche qui su Geolive. Ma tu che sei un topografo, ritieni che si possa eseguire un rilievo catastale e elaborarlo con pregeo senza sapere cosa siano gli sqm ? Grazie. Senza dubbio si può fare un rilievo catastale, elaborarlo e farselo approvare con pregeo senza conoscere cosa siano gli sqm e magari senza nemmeno essere al corrente della loro esistenza. In tutto questo però va tenuto conto che pregeo non è un programma di topografia, ma un software/interfaccia che il Catasto ha scelto per elaborare i rilievi ed inserirli in mappa. L'elaborazioni, le corrdinate e le restituzioni grafiche che fa pregeo hanno ben poco a che fare con la topografia classica, però se vuoi che un frazionamento o un tipo mappale vengano inseriti in atti, devi sottoscare a quel tipo di software. La topografia e la cartografia hanno ben poco da spartire con l'attuale catasto e pregeo in particolare (vedi elaborazione con le TAF variabile ed adattamento proposta di aggiornamento). Dal mio punto di vista un buon Tecnico, deve fare un rilievo che rispecchi i canoni della topografica i cui vertici siano facilmente rintracciabili inequivocabilmente in futuro dai tecnici che verranno. Qui però si ferma il lavoro del Topografo ed inizia quello dell'aggiornamento Catastale che deve rispettare ben altre regole (fiscali e legali).
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totonno
(GURU)
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Roberto se noi non scolleghiamo la cartografia catastale dal rilievo topografico che serve per determinare la posizione dell'oggetto tra noi colleghi non ci si capisce. Dimentichiamoci la cartografia catastale. Quello è solo uno schema grafico sommario ! Tornando invece al rilievo che si fa in campagna, noi lo elaboriamo con pregeo e con i risultati ottenuti noi e tutti i colleghi che verranno dopo di noi, dovremo essere in futuro in grado di ritrovare, individuare esattamente sul posto i punti rilevati da quello specifico libretto riprendendo le coordinate risultanti fornite da pregeo. Qui non ci sta la topografia ? Lasciamo stare poi chi sgarra. Quelli ci saranno sempre. Saluti
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robeci
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"totonno" ha scritto: Roberto se noi non scolleghiamo la cartografia catastale dal rilievo topografico che serve per determinare la posizione dell'oggetto tra noi colleghi non ci si capisce. Dimentichiamoci la cartografia catastale. Quello è solo uno schema grafico sommario ! Tornando invece al rilievo che si fa in campagna, noi lo elaboriamo con pregeo e con i risultati ottenuti noi e tutti i colleghi che verranno dopo di noi, dovremo essere in futuro in grado di ritrovare, individuare esattamente sul posto i punti rilevati da quello specifico libretto riprendendo le coordinate risultanti fornite da pregeo. Qui non ci sta la topografia ? Lasciamo stare poi chi sgarra. Quelli ci saranno sempre. Saluti Secondo me l'elaborazione del rilievo topografico anche se ai fini catastali, è meglio non farla con pregeo. Pregeo (sempre secondo me) va bene solo per il calcolo degli elementi da introdurre in mappa e non viceversa. Per quanto i tecnici che verranno dopo il nostro TM o TF, mi auguro che andranno a ripristinare i vertici partendo dalle misure del libretto di campagna e non dalle coordinate elaborate di pregeo, come spesso e purtroppo ho visto fare. Faccio presente che queste sono le mie opinioni, e non è detto siano le più giuste o corrette.
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samsung
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"robeci" ha scritto: Secondo me l'elaborazione del rilievo topografico anche se ai fini catastali, è meglio non farla con pregeo. Pregeo (sempre secondo me) va bene solo per il calcolo degli elementi da introdurre in mappa e non viceversa. Mi pare di buon senso. Non riuscirei peraltro ad immaginare un lavoro caatstale che non passi prima per un "trattamento topografico" con adeguati software, e solo dopo il passaggio in PREGEO. Comunque raffrontatando le due elaborazioni, finchè gli sqm di pregeo stanno entro i due cm, le differenze sono millimetriche, ma anche meno, alzandosi gli sqm tali differenze aumentano fino ad uscire addirittura dalle tolleranze catastali, anche se vengono rispettati i 10 cm. Ma come dice giustamente robeci va considerato il libretto e non le coordinate risultanti da Pregeo.
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