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Autore Fusione di due sub aventi corte in comune

sorrentinogius
boa87

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14 Luglio 2017 alle ore 11:41

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 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2018 alle ore 15:56

Salve a tutti devo procedere alla fusione di due sub non comunicanti appartenenti ad un palazzo ducale in dettaglio:

l'ala sinistra del palazzo ducale è denominata sub 1, dove nel proprio interno ha una stanza comunicante denominata sub 2 , poi c'è la corte e sul lato di fronte un'altra stanza non comunicante sempre denominata sub 2 ora vorrei fare la fusione delle due stanze individuate come sub 2 con l'ala del palazzo sub 1 ricordo che esiste una corte in comune classica di questi palazzi antichi , la ditta è la medesima e tutto ha come categoria abitazione, devo procedere in questo modo?:

-prima con la pratica in comune per unione delle due unità immobiliari senza opere;


-definizione del docfa con la soppressione del sub 2 e costituzione del nuovo sub 1 andando a modificare ovviamente i nuovi parametri del sub 1 cambiando i modelli 1N/2N e ovviamente realizazione di un nuovo cassone ?

grazie per l'attenzione

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Autore Risposta

EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 05 Marzo 2018 alle ore 11:13

La fusione non si può fare se ad esempio le due unità hanno una diversa destinazione rispetto ad un'abitazione, ecc.

In pratica se le due unità hanno accesso indipendente (come lo hanno) e sono capaci di produrre ciascuna reddito proprio non è possibile fonderle.

Il fatto che il sub 2 abbia compresa nella sua consistenza una stanza separata dal resto delle stanze dell'unità sub 2 medesima e che detta stanza sia comunicante con il sub 1 può anche non significare nulla.

E' necessario che entrambi i sub, per essere fusi, debbano essere complementari fra di loro.

E' non è nemmeno detto che se si trattasse di un'abitazione unica composta da due porzioni non contigue il Catasto accetterebbe la pratica.

Quando si chiede aiuto con un post è sempre meglio precisare la destinazione delle unità da trattare e dare ulteriori elementi allo scopo perchè altrimenti non è possibile dare un aiuto concreto e risolutivo.

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sorrentinogius
boa87

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14 Luglio 2017 alle ore 11:41

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 0 -  0 - Inviato: 06 Marzo 2018 alle ore 15:55

si cerco di essere più chiaro , le categorie catastali sono A/2 PER ENTRAMBI I SUB, in parole povere è come se risultassero due case ma ripeto il sub 2 è composto da due stanze una comunicante con il sub 1 ed è una stanza da letto, e l'altra è invece una grossa stanza che ha un accesso indipendente dalla sub 1 ma si trova nello stesso cortile ed hanno la stessa corte quindi.

Dovrei andare a parlare prima al Comune e poi al Catasto per vedere la fattibilità ? grazie

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sorrentinogius
boa87

Iscritto il:
14 Luglio 2017 alle ore 11:41

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 0 -  0 - Inviato: 06 Marzo 2018 alle ore 15:56

"EALFIN" ha scritto:
La fusione non si può fare se ad esempio le due unità hanno una diversa destinazione rispetto ad un'abitazione, ecc.

In pratica se le due unità hanno accesso indipendente (come lo hanno) e sono capaci di produrre ciascuna reddito proprio non è possibile fonderle.

Il fatto che il sub 2 abbia compresa nella sua consistenza una stanza separata dal resto delle stanze dell'unità sub 2 medesima e che detta stanza sia comunicante con il sub 1 può anche non significare nulla.

E' necessario che entrambi i sub, per essere fusi, debbano essere complementari fra di loro.

E' non è nemmeno detto che se si trattasse di un'abitazione unica composta da due porzioni non contigue il Catasto accetterebbe la pratica.

Quando si chiede aiuto con un post è sempre meglio precisare la destinazione delle unità da trattare e dare ulteriori elementi allo scopo perchè altrimenti non è possibile dare un aiuto concreto e risolutivo.



si cerco di essere più chiaro , le categorie catastali sono A/2 PER ENTRAMBI I SUB, in parole povere è come se risultassero due case ma ripeto il sub 2 è composto da due stanze una comunicante con il sub 1 ed è una stanza da letto, e l'altra è invece una grossa stanza che ha un accesso indipendente dalla sub 1 ma si trova nello stesso cortile ed hanno la stessa corte quindi.

Dovrei andare a parlare prima al Comune e poi al Catasto per vedere la fattibilità ? grazie

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EALFIN

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03 Dicembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 07 Marzo 2018 alle ore 21:55

A parte ciò che è di competenza del Comune ai fini della fattibilità di quanto si vuole redigere, il Catasto (in genere) oggi non ti accetta una qualsiasi pratica di costituzione e/o variazione di un'unità abitativa nel caso di mancanza di una cucina.

In altri casi ovvero con sola presenza di stanze da letto (con o senza bagno) l'unica destinazione compatibile è magazzino.

Comunque se io mi trovo ad avere due porzioni di fabbricato separate da una corte comune e/o esclusiva (oppure anche separate da una scala comune, un terrazzo comune, ecc.) e le due porzioni sono costituite, ad esempio, rispettivamente da un ambiente giorno (cucina, soggiorno, ecc.) la prima porzione, da un ambiente notte (letto, bagno, ecc.) la seconda porzione, la fusione è fattibile anche da un punto di vista catastale.

Infatti nell'insieme le porzioni permettono di esercitarvi un uso abitativo "ordinario".

Vi dico i casi che mi sono capitati (redatti di persona e non da altri tecnici) ed approvati senza riserve.

Primo caso di una porzione di fabbricato rurale nel 2012 censita al C.F. : a piano terra vi è la zona giorno; d'avanti la porta di accesso del piano terra vi è un piccolo porticato esclusivo; detto porticato confina con la scala esterna comune che ricade sulla corte comune; a piano primo la scala termina su un ballatoio e su un terrazzo comune che permette di accedere ai locali della zona notte posti a piano primo; stessa situazione per un'altra confinante unità abitativa che ha diritto ugualmente alla corte, scala, ballatoio e terrazzo comuni. Risultato: approvato senza problemi.

Secondo caso: unità già in atti catastali; viene presentata una pratica edilizia per dividere l'abitazione in due; dopo la divisione un'unità risulta composta da un piano terra dove è ubicata la zona giorno, un piano primo dove sono ubicati i locali della zona notte, un piano secondo ad uso soffitta; per l'accesso ai vari piani vi è solo la possibilità di utilizzare il vano scala interno divenuto condominiale; l'altra unità risulta composta da un piano primo dove sono ubicati tutti i locali abitabili ed un piano secondo ad uso soffitta; per accedere dalla corte esterna alla parte abitativa a piano primo si utilizza esclusivamente la scala condominiale e stesso utilizzo occorre per accedere alla soffitta; in sostanza il vano scala comune è indispensabile per accedere ad entrambi gli appartamenti (e relative porzioni non comunicanti in via esclusiva) derivati dalla divisione della preesistente abitazione. Risultato: approvato senza problemi.

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sorrentinogius
boa87

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14 Luglio 2017 alle ore 11:41

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 0 -  0 - Inviato: 10 Marzo 2018 alle ore 11:27

"EALFIN" ha scritto:
A parte ciò che è di competenza del Comune ai fini della fattibilità di quanto si vuole redigere, il Catasto (in genere) oggi non ti accetta una qualsiasi pratica di costituzione e/o variazione di un'unità abitativa nel caso di mancanza di una cucina.

In altri casi ovvero con sola presenza di stanze da letto (con o senza bagno) l'unica destinazione compatibile è magazzino.

Comunque se io mi trovo ad avere due porzioni di fabbricato separate da una corte comune e/o esclusiva (oppure anche separate da una scala comune, un terrazzo comune, ecc.) e le due porzioni sono costituite, ad esempio, rispettivamente da un ambiente giorno (cucina, soggiorno, ecc.) la prima porzione, da un ambiente notte (letto, bagno, ecc.) la seconda porzione, la fusione è fattibile anche da un punto di vista catastale.

Infatti nell'insieme le porzioni permettono di esercitarvi un uso abitativo "ordinario".

Vi dico i casi che mi sono capitati (redatti di persona e non da altri tecnici) ed approvati senza riserve.

Primo caso di una porzione di fabbricato rurale nel 2012 censita al C.F. : a piano terra vi è la zona giorno; d'avanti la porta di accesso del piano terra vi è un piccolo porticato esclusivo; detto porticato confina con la scala esterna comune che ricade sulla corte comune; a piano primo la scala termina su un ballatoio e su un terrazzo comune che permette di accedere ai locali della zona notte posti a piano primo; stessa situazione per un'altra confinante unità abitativa che ha diritto ugualmente alla corte, scala, ballatoio e terrazzo comuni. Risultato: approvato senza problemi.

Secondo caso: unità già in atti catastali; viene presentata una pratica edilizia per dividere l'abitazione in due; dopo la divisione un'unità risulta composta da un piano terra dove è ubicata la zona giorno, un piano primo dove sono ubicati i locali della zona notte, un piano secondo ad uso soffitta; per l'accesso ai vari piani vi è solo la possibilità di utilizzare il vano scala interno divenuto condominiale; l'altra unità risulta composta da un piano primo dove sono ubicati tutti i locali abitabili ed un piano secondo ad uso soffitta; per accedere dalla corte esterna alla parte abitativa a piano primo si utilizza esclusivamente la scala condominiale e stesso utilizzo occorre per accedere alla soffitta; in sostanza il vano scala comune è indispensabile per accedere ad entrambi gli appartamenti (e relative porzioni non comunicanti in via esclusiva) derivati dalla divisione della preesistente abitazione. Risultato: approvato senza problemi.



Grazie per la risposta , avendo difficoltà a caricare l'immagine dei due sub sul portale cerco di descrivere le destinazioni d'uso :

sub 1 : ala sinistra del palazzo con un piano terra in cui ci sono 4 stanze destinazione d'uso cantine e due rip ,piano primo con una stanza con destinazione d'uso cucina , 2 Rip e 3 WC , inoltre ci sono anche altre stanze ma non viene riportta la destinzione d'uso

sub 2 : stanza a piano terra separata dalla corte al sub 1 con una piccolissima stanza adibita a wc ed una stanza grande con altezza 5,30 m in cui non viene indicata alcuna destinazione d'uso, stanza a piano primo piccolina comunicante con il sub 1 a differenza del piano terra, in cui non è indicata alcuna destinazione d'uso ,

A questo punto potrei chiedere di indicare zona letto la stanza al piano primo sub 2 visto cheè piccola e comunicante come detto sopra

Invece indicarla come soggiorno la stanza a piano terra non comunicante de sub 2 .

Ed inoltre dare una destinazione letto alle restanti stanze del sub 1 di cui come specificato prima non vengono indicate le destinazioni d'uso

Procedendo in questo modo credo che la fusione dovrebbe essere accettata sia dal Comune e successvamente al Catasto
Ricordo che allo stato attuale la CAT per entrambi i sub è A/2
Cosa mi suggerite ? correggetemi se sbaglio , grazie ancora e scusate

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