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Autore FABB. RURALE CON PIU' SUB NON RIPORTATI

LP

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14 Marzo 2007

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4545-1130

 0 -  0 - Inviato: 23 Ottobre 2017 alle ore 22:01

Mi trovo in una situazione mai capitata ovvero :

Ai terreni c'è una PARTICELLA 100 censita come FR di mq. XX Intestata a ROSSI PAOLO.

ROSSI PAOLO mi ha dato incarico per regolarizzare detto immobile come tanti in questo periodo ...

fatto il sopralluogo viene fuori che su detta particella esistono due U.I.

UNA AL PIANO PRIMO DI PROPRIETA' DI ROSSI PAOLO

UNA AL PIANO TERRA DI PROPRIETA' DI ROSSI MARIA sorella di paolo ...

Alla sorella Maria non è arrivata nessuna lettera anche perchè non risulta in visura nessuna U.I.

I due hanno regolari atti di donazione in cui viene detto chiaramente che a Paolo va una unità immobiliare sita al piano primo ecc. ecc. e che un'altra al piano terra è della sorella Maria.

Mi aspettavo di trovare ai terreni UN FABBRICATO RURALE DIVISO IN SUBALTERNI ... invece trovo solo SEMPLICEMENTE FABBRICATO RURALE ...

Domanda come posso sistemare la situazione ... che posso fare ...

1) posso fare il tipo mappale per il passaggio all'Urbano della Particella 100 ... e poi come faccio la DOCFA per l'Unità immobiliare al PIANO TERRA della Sorella ...

2) visto i tempi ristretti posso intestare le 2 unità immobiliare a ROSSI PAOLO E poi con una istanza visto l'atto far rettificare il Piano Terra ...

3) oppure se sono stato chiaro nell'esposizione dei fatti come regolamentare tale situazione ...

Saluti

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Autore Risposta

EALFIN

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03 Dicembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 23 Ottobre 2017 alle ore 22:48

Per prima cosa devi verificare cosa c'è scritto nell'atto. Ovvero se si parla di particella xyz sub x e di particella xyz sub y con riferimento alle due porzioni interessate. Se le porzioni sono state identificate esattamente con particelle subalterni e se in sede di atto risultava in visura un fabbricato rurale di sicuro si fa riferimento ad un modello 6 il quale, naturalmente non è stato ancora introdotto in Catasto. Pensa che per un modello 6 del 1968, anni fa sono riuscito io a sistemarlo ovvero a farlo inserire in atti dopo circa 40 anni (possedevo l'atto con tanto di nuovi sub riportati in esso e mai inseriti in atti catastali).

A quanto risale l'atto ovvero a che anno?

Comunque l'istanza la puoi fare solo se sei in possesso, oltre che della copia dell'atto, almeno degli estremi del modello 6, a meno che il tuo caso non sia identico al mio ovvero a quanto descritto in appresso.

In passato ovvero almeno tra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70 i frazionamenti venivano allegati alla domanda di voltura e trattati dopo l'evasione della voltura stessa (come il mio caso del 1968).

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LP

Iscritto il:
14 Marzo 2007

Messaggi:
165

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4545-1130

 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2017 alle ore 00:02

Il fabbricato è molto vecchio, inizi del 1900 ... L'atto è del 1985 ...

si parla di porzione di immobile ... ma non c'è nessuna identificazione/indicazione di subalterni ...

A mio parere probabilmente l'immobile in origine era uno solo ... Piano Terra e Piano Primo ...

Nell'atto si descrive che ad uno va il piano terra e ad un'altro il piano primo ...

ma in realtà non si è proceduto a nessun frazionamente prima dell'atto, come si sarebbe proceduto oggi...

è avvenuta solo una descrizione ...

Può avere validità il frazionamento descrittivo ???

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geogradi

Iscritto il:
31 Ottobre 2008

Messaggi:
559

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Parma

 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2017 alle ore 19:23

l'atto ha valitità anche se solo descrittivo, certo che si, purche le porzioni individuate siano sul posto inequivocabili.

Se non cè nessun modello 6 e nessuna divisione in sub ai terreni (immagino che tu abbia fatto tulle le visure del caso) e tu dici di non aver tempo per fare tutti i preallineamenti:

1) tipo mappale , intestazioni entrambe le ditte Paolo per il piano terra e Maria per il piano primo,

in fase di export dovrai dichiarare "la ditta dichiarante non corrisponde alla ditta intestata ed indicare motivi di disallineamento. in relazione spieghi tutto.

con sister spunto la presenza di allegati ed allego la donazione. Non si costituira l'unita F6

2) docfa per nuova costruzione. Io non ho ancora provato ma pare che con unico docfa si possa fare 2 modelli D ( EALFIN credo di capire che lo abbia già fatto mi corregga se sbaglio e lo ha spiegato in un post) Altrimenti due docfa distinti per nuova costruzione (con la tipologia o ex rurale o art 13 comma 14 ter a seconda che abbiano perso o meno i requisiti) le date da indicare le conosci vero?

in entrambi i casi va creata la "nuova ditta con intestati", e magari due righe in relazione dicendo che si allega la donazione. In sister riallego la donazione.

Allegati in PDFa.

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EALFIN

Iscritto il:
03 Dicembre 2006

Messaggi:
4043

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 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2017 alle ore 22:08

"LP" ha scritto:
Il fabbricato è molto vecchio, inizi del 1900 ... L'atto è del 1985 ...

si parla di porzione di immobile ... ma non c'è nessuna identificazione/indicazione di subalterni ...

A mio parere probabilmente l'immobile in origine era uno solo ... Piano Terra e Piano Primo ...

Nell'atto si descrive che ad uno va il piano terra e ad un'altro il piano primo ...

ma in realtà non si è proceduto a nessun frazionamente prima dell'atto, come si sarebbe proceduto oggi...

è avvenuta solo una descrizione ...

Può avere validità il frazionamento descrittivo ???



Il Notaio che ha stipulato detto atto non poteva non sapere dell'obbligo di identificare catastalmente ogni immobile e di tutte le conseguenze che ne derivano sia in sede di voltura ma soprattutto in sede di trascrizione.

Come prima cosa bisogna fare un'istanza di rettifica della voltura e far intestare a entrambi i fratelli l'intero edificio.

Accatasti i due appartamenti ad entrambi i fratelli e poi occorre tornare dal Notaio per rettificare l'atto del 1985 (non importa se il donante è morto) ovvero per identificare l'esatta porzione del fratello e l'esatta porzione della sorella con relative esatte volture e trascrizioni di rettifica.

Solo così si aggiusta meglio la questione.

Se invece non si vuole tornare dal Notaio, dopo l'accatastamento si presenta una voltura al C.F. riferito all'atto di donazioni e quindi allegando anche copia conforme uso voltura di detto atto.

Alla voltura si allega un'autocertificazione di "esatta corrispondenza" ovvero si precisa che l'appartamento a piano terra citato nell'atto corrisponde all'unità immobiliare tal dei tali così come accatastato nel 2017 e viceversa anche per l'appartamento a piano primo. Nella voltura occorre inserire la riserva per errati dati catastali dichiarati in atto.

Qualche anno fa mi capitò un caso non simile, ma assimilabile, del tipo un fabbricato rurale era stato identificato nell'atto di donazione con la particella del C.T. intestata al donante però al C.F. esisteva già un'unità censita ma intestata al venditore (nato nell'800) che aveva ceduto l'immobile al donante. Questo perchè anche quando il donante acquistò l'immobile non furono citati (anche) gli estremi catastali del C.F. Successivamente alla donazione il Catasto aveva trasferito d'ufficio ad ente urbano la particella fabbricato rurale acquisita dal donatario (per via della presenza dell'unità già censita al C.F.), quindi la particella oggetto di donazione era sparita al Catasto Terreni (ovvero era sparita da una partita diversa rispetto a quella speciale 1). Ebbene con una voltura di rettifica dell'atto ultimo di donazione ho fatto intestare la porzione al C.F. al donante inserendo in voltura la riserva per errati riferimenti catastali in atto. In realtà le volture dovevano essere due, la prima per l'atto di vendita al donante, la seconda per la donazione dal donante al donatario. Poichè alla fine era solo un fatto di natura catastale ho bypassato la prima voltura.

Circa se si può fare un'unico Docfa per creare più ditte, lo si può fare solo nei casi di porzioni di fabbricato rurale diviso in subalterni appartenenti a più Ditte regolarmente riportate in Catasto e nel caso di redazione di unico tipo mappale. Qualche giorno fa ho spiegato come fare in un post di risposta ad un collega (l'ho fatto nel 2013 un Docfa con più ditte diverse e per 3 uniche porzioni rurali presenti in un fabbricato rurale diviso in subalterni trattato con unico tipo mappale).

Nel tuo caso, ai soli fini catastali, non puoi intestare gli appartamenti in Docfa a piacimento perchè conta sempre l'intestazione ultima catastale della particella lotto (in assenza di porzioni), né puoi far finta che la sorella non sia proprietaria di una parte del fabbricato perchè comunque esiste un atto notarile. Quindi, visto che non puoi presentare un modello 6 per dividere gli appartamenti al rurale e quindi fare una rettifica voltura, con riserva per non aver inserito i dati catastali nell'atto, intestando le porzioni rurali ai rispettivi donatari, non puoi procedere al contemporaneo passaggio delle due porzioni all'urbano con redazione di unico tipo mappale ed unico Docfa creando due ditte diverse, non resta altro che fare come ho spiegato io. Nella rettifica credo che le quote devono essere inserite per 1/2 ciascuno ma con l'annotazione "quote provvisorie da definire con atto legale" come per i casi di accatastamenti all'urbano o di variazioni all'urbano di porzioni di fabbricati appartenenti a più ditte ma demolite totalmente e ricostruite sull'area di sedime del vecchio edificio.

Non vedo altre soluzioni a meno che, rispetto a quanto sopra precisato, non sia il Catasto a volturare d'ufficio i due appartamenti e attribuendo d'ufficio due porzioni di fabbricato rurale diviso in subalterni alla particella ora intera del fabbricato ruale in questione (non mi pare che abbia il potere di poterlo fare).

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geogradi

Iscritto il:
31 Ottobre 2008

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559

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Parma

 0 -  0 - Inviato: 25 Ottobre 2017 alle ore 15:02

beh, se hai tempo allora si fanno le cose fatte bene quindi non Creando l'ente urbano intestato all'attuale ditta per poi pezzarla dopo ma inoltrando istanza con Modello 6 allegato che, nonostante abbia ragione EALFIN sul fatto che non è più utilizzato berselo per forza per queste situazioni di "difetto procedurale". Bastava infatti che concepissero l'ex modello 6 in pregeo (ovviamente solo per questi casi). Allegare anche atto di divisione.

se l'atto è prima del 1969 procederanno alla voltura d'ufficio

se l'atto è dopo chiederanno a te di farlo con voltura di afflusso a pagamento.

Farai l'afflusso asseverando le porzioni assegnate ai rispettivi proprietari e l'ufficio mettera la riserva "mancati riferimenti catastali nell'atto" ma la storia viene conservata.

Prova ad interfacciarti con l'ufficio e vedrai che devi riuscire a sistemare.



La rettifica dell'atto non è assolutamente necessaria, ripeto, se le porzioni sono identificate inequivocabilmente.

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