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Argomento: nuova versione pregeo 10 primo marzo

Autore Risposta

Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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Castel del Rio

 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2011 alle ore 09:02

Alt, Udino!

Si usa dire "imbariagannes ban on a la volta!" (ovvero: "ubriachiamoci ben uno alla volta!")
"parlando della mappa probatoria, Dioptra" ha scritto:
... E finiamola di pretendere che siano le Istituzioni a farcela...



Non pretendo che ce la facciano, le cosiddette Istituzioni.
Ma gradirei che ce la lasciassero fare.

Cosa che tra norme e procedure fuorvianti e gravemente dispersive oggi mi pare molto più che ardua.

E qui si torna ai massimi sistemi...

Leonardo

Piesse: a proposito di bicchieri, mi meraviglia parecchio che un Piemontese DOCG (Piercarlo, s'intende) si accontenti di verificare il livello di riempimento del bicchiere, senza accertarsi della qualità del contenuto :wink:

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ale81

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Bulåggna (Bologna)

 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2011 alle ore 09:47

Ciao a tutti!
Visto che siamo nel terzo millennio e tutto quello che riguarda la nostra professione è ormai informatizzato, vogliamo parlare del rilascio dei libretti delle misure di atti d'aggiornamento agli sportelli degli uffici provinciali?
Ovvero, se ti trovi ad operare in altre provincie e quindi ad aver a che fare con Uffici Prov.li dove non conosci direttamente i tecnici, i file .dat dei libretti non vengono ufficialmente rilasciati perchè "non ci sono disposizioni" e quindi non è ammesso.
Quindi se non hai conoscenze dirette ti attacchi e ti trascrivi il libretto, riga per riga, a mano!
Vi sembra possibile?

Non è ora che vengano rilasciati i file .dat dei libretti!?!?!? :x :!: :x :!: :x

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AnMar

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 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2011 alle ore 09:48

"dioptra" ha scritto:
...............
e potrà produrre autonomamente applicativi a pagamento per il mercato italiano.............


a patto che tali applicativi a pagamento li possa produrre chiunque; nel senso che il software ministeriale "faccia funzionare" anche l'applicativo di tizio e non solo quello di autodesk........o no?

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dioptra

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2011 alle ore 09:53

"AnMar" ha scritto:
"dioptra" ha scritto:
...............
e potrà produrre autonomamente applicativi a pagamento per il mercato italiano.............


a patto che tali applicativi a pagamento li possa produrre chiunque; nel senso che il software ministeriale "faccia funzionare" anche l'applicativo di tizio e non solo quello di autodesk........o no?


Salve

Ma sei un pesce?
D'aprile?
Non è ancora ora!
Forse burla di Carnevale, si!

cordialmente

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AnMar

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 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2011 alle ore 12:38

che dire....ci sono cascato come un merlo. In effetti "ACAG".....avrebbe dovuto farmi pensare.....

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dioptra

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2011 alle ore 12:53

"AnMar" ha scritto:
che dire....ci sono cascato come un merlo. In effetti "ACAG".....avrebbe dovuto farmi pensare.....



Salve
Non te la prendere...
ho anche qualche dubbio:

APAG
Allestimento Proposta AGgiornamento

ACAG
Auto Cadastral AGgiornamento

ACAG
Andate a CAG...?

cordialmente

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AnMar

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 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2011 alle ore 13:12

la terza che hai detto (anche se per quelo è sempre la seconda).

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geoalfa

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-

 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2011 alle ore 15:48

a me è piaciuto il comando GUFO !!!!!

ma Dioptra, secondo te a che serve?

anzi, provo ad indovinare:

servirà a fare la nuova mappa di gomma ?

allora deduco che i p.... Hatù rincareranno per l'imminente penuria di materia prima che seguirà l'evento !!!!

cordialità

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topogeo

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Saluzzo (CN)

 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2011 alle ore 15:48

Tornando all' oggetto iniziale del tread ..

La codifica "strana" richiesta da Cuneo e' quella prevista per i Punti Ausiliari ( come per i PA veri e propri o per i PF di altro comune avente diversa origine)

Per evitare di dover rifare il rilievo in caso di soppressione ( giusta o sbagliata) di un PF, succesiva al rilievo ma antecedente alla presentazione .. l' Ufficio ti permette di utilizzare QUEL punto come Punto Ausiliario ( non come PF perche' oramai soppresso in TAF e il sistema blocca l' elaborazione).

E come hanno detto in molti un PF soppresso NON e' RECUPERABILE con lo stesso numero. Si potrebbe ri-istituire sul medesimo manufatto ma con identificativo diverso ma , spesso, bisognerebbe sopprimere il PF "sostitutivo" nelel vicinanze ...e quindi creare difficolta' a catena .

Quindi nulal di strano . Semplicemente nelal decrazione del punto battuto viene richiesto di indicare anche il vecchio nome del PF.

Poi sulle soppressioni INGIUSTIFICATE concordo che sarebbe opportuno maggior controllo da parte dell' Ufficio e sopratutto la SEGNALAZIONE DEGLI ABUSI AL COLLEGIO ( ... dove si potrebbe dare una bella strigliata al collega "leggerino").
A Cuneo, come Collegio, abbiamo richiesto piu' volte all' ADT di segnalare i nomi dei colleghi che "sbagliano" ( soppressioni immotivate,. misurate errate ecc). Non e' che segnalazione=punizione. Tutti possiamo sbagliare e il Collegio avrebbe tutte le intenzioni din valutare caso per caso. Ma niente da fare. All' ADt non ci sentono.
Devo purtroppo osservare a Cuneo una eccessiva facilità dell' ufficio nell' accettare soppressioni per "inacessibilità" ( anche quando il punto e' determinabile da lontano con la buona, vecchia doppia intersezione).

Piercarlo

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Castel del Rio

 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2011 alle ore 18:56

Uh, già: la doppia intersezione!

È sempre un'eccellente risorsa. Ma a me è capitato (scandalo!) di rilevare un PF oltre la recinzione con il vecchio DKM2A e il Disto. Potrei aver sbagliato anche sei millimetri, ma mi rassegno.

Devo vergognarmi?

Comunque l'inaccessibilità mi pare una motivazione nella realtà poco diffusa, e quindi poco credibile!

Leonardo

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topogeo

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Saluzzo (CN)

 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2011 alle ore 21:55

..oppos .. ho sbagliato tread ...
La mia risposta di sopra era riferita al post "linkato" da dioptra qualche intervento fa.

Piercarlo

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georox

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 0 -  0 - Inviato: 27 Febbraio 2011 alle ore 21:16

Ciao Piercarlo.

"topogeo" ha scritto:
georeferenziazione automatica dei fogli di impianto mediante riconoscimento automatico dei crocicchi ( con algoritmo sviluppato dall' Ing Cina del POLI di Torino- vedi ultimo bollettino SIFET-)


Intervengo in questo thread solo su questo argomento della georeferenziazione automatica (e non) del quale, come saprai, mi occupo da diversi anni.

Tra l’altro, giusto un anno fa (fine Febbraio 2010) sono anche venuto al Collegio di Cuneo per parlarne con i tuoi colleghi geometri Corrado Fino e Carlo Cane, colleghi che, mi accorgo solo ora, hanno preferito seguire altre strade (una telefonatina per dirmelo me la sarei aspettata, ma tant’è).

Ho letto con molto interesse sull’ultimo bollettino SIFET le pagine dedicate a questo progetto (ammesso che di progetto si possa trattare, vedi sotto), in particolare la descrizione dell’algoritmo sviluppato dall’Ing. Cina e/o altri illustri cattedratici.

Si tratta effettivamente di uno studio condotto con le eccellenti cognizioni scientifiche di cui è dotato chi l’ha svolto ma che, come rilevato da Carlo Cinelli, si ferma ad un livello solo teorico.

Dico questo sulla scorta dell’esperienza che mi sono fatto in tanti mesi dedicati a questa procedura coadiuvato da un matematico che, da una vita, si occupa di raster e problematiche annesse. Un lavoro sviluppato su un significativo insieme di mappe raster provenienti da tutta Italia (come diceva Carlo, la situazione è oltremodo eterogenea).

La conclusione di tutto questo lavoro è stata che non esiste un algoritmo in grado di garantire risultati sufficienti (numero di crocicchi rilevati entro la tolleranza richiesta) per una percentuale sufficientemente alta della totalità dei fogli di una Provincia. Anzi, il numero di fogli in cui questo non avviene è in quantità tale da comportare una fase manuale costosissima, perché deve essere svolta da personale altamente competente in materia. N.B.: parlo sempre di test su mappe provenienti da tutta Italia, non solo del Piemonte o di Pavia.

Senza contare che è comunque indispensabile una fase manuale di pre-processamento delle mappe, come del resto si evince anche dallo studio di cui all’articolo SIFET che recita (pag. 46 del bollettino):

All’operatore rimane da inserire il numero di parametri decimetrici in ascissa ed in ordinata e le ascisse ed ordinate delle croci collimate nel sistema cartografico di Cassini. Attraverso tale procedura e possibile acquisire decine di mappe in un’ora di lavoro.

A parte qualche dubbio sulle "decine di mappe in un’ora di lavoro", ma lavoro di chi e pagato da chi?

Io ho provato a chiedere ad un paio di Collegi (Cuneo ed un altro) il corrispettivo di quest’opera, …. non mi hanno nemmeno risposto.

Però leggo nel bollettino SIFET (alla fine dell’articolo) che:

Questi studi sono stati condotti nell’ambito del progetto di ricerca PRIN2007 finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR).

Quindi può essere che trovino i soldi anche per finanziare il costo di tali fasi manuali …., beati loro che hanno di queste possibilità.

"geocinel" ha scritto:
Sugli altri progetti che anch'io ho letto sul Bollettino Sifet vorrei stendere un velo pietoso. Si vede come questi soggetti che conducono queste sperimentazioni siano lontani dal problema. Semplicemente perché non lo conoscono, semplicemente perché non sono mai stati sul campo e da bravi teorici riescono a metter su soltanto progetti che stanno a mezz'aria.


Dimostrazione: a pag. 53 del bollettino SIFET si legge:

La sovrapposizione tra raster e vettoriale delle particelle, invece, rivela errori planimetrici che, in questa zona, sono di circa 1.8 metri, vale a dire da 4 a 5 volte I’errore di graficismo. In un’altra parte della mappa questi errori sono minori, nella parte opposta cambiano di segno e, in sintesi, sono poco spiegabili con modelli fisici deformativi semplificati (ad esempio, una dilatazione costante). A cosa è probabilmente dovuta questa deformazione? Siccome dobbiamo escludere deformazioni residue superiori al graficismo nelle mappe originali di impianto, possiamo ipotizzare che le deformazioni del prodotto vettoriale siano dovute sia alle deformazioni delle mappe di visura utilizzate sia a quelle introdotte nel processo di vettorizzazione successivo.

Un qualsiasi Geometra che si occupa di catasto terreni avrebbe dedotto facilmente che la difformità, eterogenea, tra raster e vettoriale è stata generata dai numerosi processi di riporto degli atti di aggiornamento delle mappe stesse: lucidatura dell’impianto (Arcasol) e sua elio-copiatura (le due fasi sono state ripetute N volte), riporto degli aggiornamenti dai lucidini dei Tecnici mediante spillatura, scansione AGEA delle mappe di visura a soli fini agrari e non catastali (Wegis), etcetera, etcetera.

Sogni d’oro.

Gianni Rossi
Tecnobit S.r.l.

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