Scusate se mi intrometto.
Geocinel mi ha rampognato perché non intervengo in questo forum, e perciò ci sono entrato subito; ma mi tocca di manifestare subito qualche perplessità.
Non uso Meridiana, pur se ne ho soltanto riscontri positivi.
Troppo positivi, da quel che vedo...
Tutta la sequenza di messaggi mi pare sottintendere un pesantissimo appoggiarsi al programma, ma non sarebbe il caso di approfondire cosa chiede Pregeo?
Credo che il modo giusto di usare qualunque software (e parlo tanto di Meridiana, quanto di Pregeo) sia comprendere i problemi che affronta ed il modo in cui li risolve. Il programma deve servire per semplificare il nostro lavoro, che diventa più veloce.
Ma non può diventare più banale!
Per Pregeo sarebbe il caso di studiare cosa gli occorre, e perché.
Non mi sembra prudente "far inserire" i dati in riga 1 a Meridiana, senza assolutamente comprenderne il significato!
Le norme per utilizzare il GPS in Pregeo, sono state studiate (forse anche in modo criticabile) per garantire certi risultati topografici, e non soltanto per riuscire a compilare un libretto approvabile in poco tempo.
Per il momento mi limito ad un paio di segnalazioni, altrimenti occorrerebbe scrivere un romanzo che pochi gradirebbero:
1 - non è esatto dire che "
la lunghezza tra l'oggetto del rilievo e la stazione base fissa non può superare i 5 Km", perché questo limite riguarda solamente l'obbligo di inserire i coefficienti della matrice di varianza/covarianza nelle righe 2, che al di sotto dei 5 Km sono facoltativi.
La stazione a 4 Km, normalmente è esterna alla maglia fiduciale; ma la vecchia Circolare 2/88 prevedeva questo caso, chiedendo di inquadrare anche questa stazione in una propria maglia di PF. Il programma può calcolare una stazione interna alla maglia fiduciale dell'Oggetto del Rilievo, ma in questo modo si elude la richiesta del Catasto di fornire dati non rielaborati in alcun modo, così che sia l'Ufficio a poter gestire appieno l'aggiornamento della mappa (vabbè, non è grave; ma bisogna saperlo).
2 - la riga 1 contiene le coordinate geocentriche della stazione master (o base), e possono essere approssimate anche di parecchi metri.
POSSONO esserlo, ma non è un obbligo!
Lavorando con una Rete come quella della Lombardia, il cui Datum è certificato, le coordinate geocentriche POSSONO essere praticamente perfette, a condizione che il programma che genera il libretto Pregeo non produca effetti indesiderati. Ecco perché preferirei conoscerne il funzionamento un po' più in dettaglio, senza appoggiarmi pedissequamente...
Inoltre, il fatto di poter fornire coordinate praticamente perfette, che svincola dalla necessità di utilizzare i punti locali d'inquadramento per l'eventuale ricostruzione del libretto, conferisce al lavoro un "valore aggiunto" di cui sarebbe bene tener conto anche quando si fattura la prestazione.
Scusate, sono venale...
E scusate anche la pedanteria.
Leonardo