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alexprudenzi
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Anche se probabilmente leggermente fuori tema, intervengo perchè citato: [quote]Un'altra precisazione alex-prudenzi, utilizza con sua somma soddisfazione il Promark 3 che, pur essendo un singola frequenza utilizza i segnali EGNOS per lavorare in RTK (era uno dei motivi per cui mi sono avvicinato alla Magellan), quindi, credo che molto raramente lavori in post-processo.[/quote] ed inoltre: [quote]Leggo sempre con curiosità e ammirazione l'amico Puntogeo ed anche AlexPrudenzi che si ingegnano con strumentazioni monofrequenza e "portano a casa il risultato". [/quote] solamente per ribadire quanto già in altre occasioni ho avuto modo di indicare relativamente alle modalità di utilizzo della mia strumentazione monofrequenza: Eccettuati pochissimi casi nei quali non sono riuscito, a causa di insormontabili problemi orografici, ad utilizzare i miei radiomodem per ottenere dati rtk, memorizzo sempre ed in ogni caso anche i dati grezzi necessari per una postelaborazione che effettuo sempre. I dati rtk fissati, in altre parole, mi danno la garanzia di memorizzare dati già preliminarmente validati in campagna. In effetti sono sufficienti pochi minuti in fase di inizializzazione e pochi secondi, normalmente 15, per i punti di dettaglio per avere dati sufficienti ad una postelaborazione, ovviamente nel caso di rilievi di limitate estensioni come quelli da me effettuati. Non è quindi un aggravio sostanziale, specie nei casi come i miei, dove i punti da determinare sono al massimo qualche decina. Inoltre il tempo necessario alla postelaborazione, sempre per l' analisi dei pochi punti da me rilevati, si riduce ad una questione di pochi minuti. Con il vantaggio sostanziale, però, dopo aver scaricato dalla rete dati rinex relativi a reti a me vicine, di effettuare i calcoli all' interno di un unico sistema, e quindi eliminandomi la necessità di dover nuovamente identificare, nel caso di un successivo lavoro, punti già individuati (caso tipico per i PF nell' ambito catastale). Buon lavoro a tutti.
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Scantek
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Ai partecipanti alla discussione vorrei fare presente che esiste anche la possibilità di noleggiare una attrezzatura GPS RTK e fare delle verifiche approfondite prima di optare per l'acquisto: i costi non sono così elevati, e con una o due settimane di esperienza VERA sul campo, sarete in grado di valutare al meglio la strumentazione da acquistare. Per info sul noleggio in Toscana FI-PO info@scantek.it
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CasperSpace
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"geocinel" ha scritto:
Ma il post processing si può fare anche con strumentazione doppia frequenza!? Certo che sì ma sfido qualcuno apparte Emanuele, Enrico_p e pochi altri a farlo. Quando c'hai la pappa pronta nel piatto, la mangi. Geocinel, non credo,però, che l'uso del post processamento dei dati con una strumentazione che opera in doppia frequenza sia una metodologia di raro utilizzo solo perchè si ha già la "pappa pronta" in rtk. La maggior parte dei professionisti che scrivono su questo forum sono quasi tutti tecnici che lavorano maggiormente su pratiche catastali e su lavori che riguardano l'edilizia, ovvero operazioni topografiche riguardanti misurazioni da cantiere. Tutte situazioni in cui l'rtk ha errori compatibili con la precisione dei rilievi relativi ai suddetti lavori. Ma ricordo bene (poco più di 2 anni fà) che nelle esercitazioni che facevamo all'università utilizzavamo, con molta frequenza, sessioni di rilievo combinate sia in post processamento che in rtk, al fine di valutare e confrontare le precisioni di queste con le "battute" di rilevamento altimetrico eseguite con livello(elettronico e ottico-meccanico) a lamina piano paralella e stadia invar. Come vuole la metodologia operativa riguardante le livellazioni geometriche, essendo linee di livellazione di qualche centinaio di metri, queste venivano divise in basi di lunghezza pari a 50m circa, dove ogni punto,poi, veniva anche rilevato sia in modalità Statica che in rtk con una coppia di ricevitori Gps Trimble 5700. Ricordo bene che le differenze (in altimetria) tra rtk e processamento erano sostanziali se confrontate con le misurazioni fatte con livello. In rtk nella maggior parte dei casi si andava, mediament , proprio nei 2-3cm (in genere lo scarto medio rtk in buone condizioni)e solo in alcuni casi sotto i 2 cm. Mentre con rilievo in post processamento, a distanza di 50m, gli scarti con il rilievo eseguito con il livello erano sempre al di sotto del centimetro. Nella maggior parte dei casi riguardavo pochi millimetri e il tutto è stato sempre comprovato, con ancora maggiore precisione, per quanto riguarda gli scarti nei rilievi planimetrici. Queste non sono assolutamente cose che scopro io (si leggano le ricchissime ed interessanti testimonianze di Emanuele, Sulu etc.), ma solo per dire, o precisare, a mio avviso, che non è tanto un discorso di "pappa pronta" ma di tipologia di lavoro e relativa precisione richiesta che determina, in realtà, la modalità di rilevamento con strumentazione GPS. ...E di lavori in cui si richiedono precisioni subcentimetriche ce ne sono tanti. E' chiaro, però, che se parli di catasto, "cantiere", piani quotati e quant'altro di simile e associ a questi la velocità, l'efficienza e l'ottimizzazione del tempo da dedicare alle suddette tipologie di rilievo allora il discorso di mangiare la pappa pronta nel piatto, può essere un ragionamento più che valido.
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geocinel
Carlo Cinelli
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"CasperSpace" ha scritto: "geocinel" ha scritto:
Ma il post processing si può fare anche con strumentazione doppia frequenza!? Certo che sì ma sfido qualcuno apparte Emanuele, Enrico_p e pochi altri a farlo. Quando c'hai la pappa pronta nel piatto, la mangi. Geocinel, non credo,però, che l'uso del post processamento dei dati con una strumentazione che opera in doppia frequenza sia una metodologia di raro utilizzo solo perchè si ha già la "pappa pronta" in rtk. La maggior parte dei professionisti che scrivono su questo forum sono quasi tutti tecnici che lavorano maggiormente su pratiche catastali e su lavori che riguardano l'edilizia, ovvero operazioni topografiche riguardanti misurazioni da cantiere. Tutte situazioni in cui l'rtk ha errori compatibili con la precisione dei rilievi relativi ai suddetti lavori. Ma ricordo bene (poco più di 2 anni fà) che nelle esercitazioni che facevamo all'università utilizzavamo, con molta frequenza, sessioni di rilievo combinate sia in post processamento che in rtk, al fine di valutare e confrontare le precisioni di queste con le "battute" di rilevamento altimetrico eseguite con livello(elettronico e ottico-meccanico) a lamina piano paralella e stadia invar. Come vuole la metodologia operativa riguardante le livellazioni geometriche, essendo linee di livellazione di qualche centinaio di metri, queste venivano divise in basi di lunghezza pari a 50m circa, dove ogni punto,poi, veniva anche rilevato sia in modalità Statica che in rtk con una coppia di ricevitori Gps Trimble 5700. Ricordo bene che le differenze (in altimetria) tra rtk e processamento erano sostanziali se confrontate con le misurazioni fatte con livello. In rtk nella maggior parte dei casi si andava, mediament , proprio nei 2-3cm (in genere lo scarto medio rtk in buone condizioni)e solo in alcuni casi sotto i 2 cm. Mentre con rilievo in post processamento, a distanza di 50m, gli scarti con il rilievo eseguito con il livello erano sempre al di sotto del centimetro. Nella maggior parte dei casi riguardavo pochi millimetri e il tutto è stato sempre comprovato, con ancora maggiore precisione, per quanto riguarda gli scarti nei rilievi planimetrici. Queste non sono assolutamente cose che scopro io (si leggano le ricchissime ed interessanti testimonianze di Emanuele, Sulu etc.), ma solo per dire, o precisare, a mio avviso, che non è tanto un discorso di "pappa pronta" ma di tipologia di lavoro e relativa precisione richiesta che determina, in realtà, la modalità di rilevamento con strumentazione GPS. ...E di lavori in cui si richiedono precisioni subcentimetriche ce ne sono tanti. E' chiaro, però, che se parli di catasto, "cantiere", piani quotati e quant'altro di simile e associ a questi la velocità, l'efficienza e l'ottimizzazione del tempo da dedicare alle suddette tipologie di rilievo allora il discorso di mangiare la pappa pronta nel piatto, può essere un ragionamento più che valido. Condivido il tuo pensiero e capisco quello che vuoi dire. Il mio discorso sulla "pappa pronta" era solo una disquisizione riguardo al controllo del dato, che è maggiore in post processing. Oltre che maggiore è anche forzato. Chi infatti tra di noi, che spesso lavoriamo in RTK, va a vedere i valori di dop durante e dopo la misurazione? Sono convinto quasi nessuno. Quando il punto è fix dentro di noi esplode un "E vai!!!". Questo è il rischio! Diventare degli spippolatori. E' come se a un semaforo che a te diventa verde pur vedendo che sulla tua destra è passato uno con il rosso tu ti avvii lo stesso. Potresti morire ma è fix! Ebbene l'altro ieri stavo effettuando un rilievo e vicino ad un fabbricato mi fissava con degli scarti quadratici medi vicini a 10 cm e valori di dop altissimi. Può capitare ma bisogna sapere cosa sta succedendo. Così mi sono spostato, tutto è tornato nella normalità e quel punto l'ho rilevato per intersezione. Saluti carlocinelli
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geolux
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Scusa geocinel, e perdonate la mia limitata esperienza nel settore. Dalle prove e dalle letture che ho fatto, il fix indicherebbe che si sta rilevando con uno scarto al di sotto della tolleranza impostata. Quello che mi suona strano dal tuo discorso, invece, è che il fix non tenga conto della bontà del dop. Io, infatti, credevo che il fix indicasse il risultato di tutte le variabili in gioco (primo fra tutti il dop) che trovandosi in condizione ottimale, producono uno scarto accettabile. Non capisco come mai, in rtk, il fix prodotto dall'elaborazione del frimware interno, possa nascondere un cattivo dop. 8O La tua esperienza, dell'altro ieri, dal poco che ne capisco, indicherebbe proprio che quel dop "altissimo" ti stava fissando proprio con scarti di circa 10 cm, ma non più di quello. O sbaglio?
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geocinel
Carlo Cinelli
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"geolux" ha scritto: Scusa geocinel, e perdonate la mia limitata esperienza nel settore. Dalle prove e dalle letture che ho fatto, il fix indicherebbe che si sta rilevando con uno scarto al di sotto della tolleranza impostata. Quello che mi suona strano dal tuo discorso, invece, è che il fix non tenga conto della bontà del dop. Io, infatti, credevo che il fix indicasse il risultato di tutte le variabili in gioco (primo fra tutti il dop) che trovandosi in condizione ottimale, producono uno scarto accettabile. Non capisco come mai, in rtk, il fix prodotto dall'elaborazione del frimware interno, possa nascondere un cattivo dop. 8O La tua esperienza, dell'altro ieri, dal poco che ne capisco, indicherebbe proprio che quel dop "altissimo" ti stava fissando proprio con scarti di circa 10 cm, ma non più di quello. O sbaglio? Quì ci vorrbbero i guru del GPS tipo Sulu o Emanuele a spiegarci certi perché. Quello che posso dirti è che non ho mai impostato criteri di accettazione personalizzati degli scarti sqm e quindi mi immagino che ci siano impostati quelli di default della macchina. A volte rimane in float con sqm dell'ordine di 4 cm. ed a volte passa in fix con sqm di 10 cm. Penso che non dipenda solo dai valori di dop ma anche da altri fattori tipo il ritardo, l'ambiguità ecc. Ho riflettuto molto sull'opportunità di personalizzare gli sqm e penso che dopo quest'ultima esperienza lo farò. Devo anche dire che in due anni sono rarissimi i casi in cui ha fissato con certi valori di dop e sqm. A volte me ne sono accorto direttamente ed a volte rileggendo i dati scaricati. Saluti carlocinelli
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geolux
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vedo che anche tu non hai sonno Un mio amico con il leica 1200, personalizza il fix al limite che gli fa più comodo. Per un lavoro di GIS, per esempio, lo ha impostato a cm 10. Per ciò che riguarda la dipendenza del fix da tanti fattori e non solo dal dop, era proprio quello che dicevo io. Tu che GPS utilizzi?
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geocinel
Carlo Cinelli
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"geolux" ha scritto: vedo che anche tu non hai sonno Un mio amico con il leica 1200, personalizza il fix al limite che gli fa più comodo. Per un lavoro di GIS, per esempio, lo ha impostato a cm 10. Per ciò che riguarda la dipendenza del fix da tanti fattori e non solo dal dop, era proprio quello che dicevo io. Tu che GPS utilizzi? Topcon Hiper Pro
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Emanuele
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Come mi disse il Prof. Cina 4 anni fa....."l'RTK ha ammazzato il rilevamento con gps".....; questa affermazione è un pò il succo di quanto espresso da Geocinel! non tanto per quanto riguarda il metodo in se (che è stata la grande innovazione degli ultimi anni) quanto per la facilità di perdita di controllo di quanto si stà facendo. Sia in questo forum che parlando con altri tecnici sorgono sempre delle perplessità sulla validità del risultato finale soprattutto quando insorgono differenze tra posizionamento gps e stazione totale. Non conosco tutti i software on board dei ricevitori e dei palmari ma credo che bene o male siano abbastanza simili per cui forniscono quei dati che, nelle condizioni critiche, se ben valutati portano ad una prima verifica già in campagna. Nelle risposte precedenti è sorto il problema del fix con dop o sqm alti. Il risultato è corretto e compatibile con la "logica" gps: i dop sono valori di geometria della costellazione; si potrebbe avere una situazione di 10 satelliti visibili tutti da una parte per cui i dop sono bassi in quanto (anche se la geometria non è la migliore) c'è una grande (e magari duratura) visibilità; basta l'uscita di 2-3 satelliti che ecco che il dop sale vertiginosamente l'influenza del dop (come geometria) sulla soluzione è di "minore importanza" (a patto che si abbiano almeno 5-6 satelliti visibili) rispetto ad esempio alla latenza del segnale o alla distanza master-rover ed infatti le ditte tendono a creare firmware sempre più sofisticati che limitino il problema del fix in riferimento alla determinazione dell'N iniziale La relazione tra dop e sqm è ancora più complicata in quanto in mezzo ci sono tutte le altre variabili associate al calcolo (multipath, ritardo, baseline, ecc) ed infatti l'sqm è "l'ultimo numero" calcolato dal ricevitore in base alle informazioni più recenti (anche in relazione al livello di confidenza). Non bisogna poi dimenticare come lavora il filtro di Kalmann ed è per questo (fortunatamente) che è possibile fissare spondandosi rapidamente da una posizione buona a una critica. Per quanto riguarda i criteri d'accettazione in genere sono riferiti a soluzione e sqm ed infatti ci si può ritrovare nella condizione con soluzione float e sqm bassi che passa a fix e sqm alti (o viceversa) ma anche questo rientra nella logica della determinazione della posizione e relativo sqm
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CasperSpace
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"geocinel" ha scritto: "CasperSpace" ha scritto: "geocinel" ha scritto:
Ma il post processing si può fare anche con strumentazione doppia frequenza!? Certo che sì ma sfido qualcuno apparte Emanuele, Enrico_p e pochi altri a farlo. Quando c'hai la pappa pronta nel piatto, la mangi. Geocinel, non credo,però, che l'uso del post processamento dei dati con una strumentazione che opera in doppia frequenza sia una metodologia di raro utilizzo solo perchè si ha già la "pappa pronta" in rtk. La maggior parte dei professionisti che scrivono su questo forum sono quasi tutti tecnici che lavorano maggiormente su pratiche catastali e su lavori che riguardano l'edilizia, ovvero operazioni topografiche riguardanti misurazioni da cantiere. Tutte situazioni in cui l'rtk ha errori compatibili con la precisione dei rilievi relativi ai suddetti lavori. Ma ricordo bene (poco più di 2 anni fà) che nelle esercitazioni che facevamo all'università utilizzavamo, con molta frequenza, sessioni di rilievo combinate sia in post processamento che in rtk, al fine di valutare e confrontare le precisioni di queste con le "battute" di rilevamento altimetrico eseguite con livello(elettronico e ottico-meccanico) a lamina piano paralella e stadia invar. Come vuole la metodologia operativa riguardante le livellazioni geometriche, essendo linee di livellazione di qualche centinaio di metri, queste venivano divise in basi di lunghezza pari a 50m circa, dove ogni punto,poi, veniva anche rilevato sia in modalità Statica che in rtk con una coppia di ricevitori Gps Trimble 5700. Ricordo bene che le differenze (in altimetria) tra rtk e processamento erano sostanziali se confrontate con le misurazioni fatte con livello. In rtk nella maggior parte dei casi si andava, mediament , proprio nei 2-3cm (in genere lo scarto medio rtk in buone condizioni)e solo in alcuni casi sotto i 2 cm. Mentre con rilievo in post processamento, a distanza di 50m, gli scarti con il rilievo eseguito con il livello erano sempre al di sotto del centimetro. Nella maggior parte dei casi riguardavo pochi millimetri e il tutto è stato sempre comprovato, con ancora maggiore precisione, per quanto riguarda gli scarti nei rilievi planimetrici. Queste non sono assolutamente cose che scopro io (si leggano le ricchissime ed interessanti testimonianze di Emanuele, Sulu etc.), ma solo per dire, o precisare, a mio avviso, che non è tanto un discorso di "pappa pronta" ma di tipologia di lavoro e relativa precisione richiesta che determina, in realtà, la modalità di rilevamento con strumentazione GPS. ...E di lavori in cui si richiedono precisioni subcentimetriche ce ne sono tanti. E' chiaro, però, che se parli di catasto, "cantiere", piani quotati e quant'altro di simile e associ a questi la velocità, l'efficienza e l'ottimizzazione del tempo da dedicare alle suddette tipologie di rilievo allora il discorso di mangiare la pappa pronta nel piatto, può essere un ragionamento più che valido. Condivido il tuo pensiero e capisco quello che vuoi dire. Il mio discorso sulla "pappa pronta" era solo una disquisizione riguardo al controllo del dato, che è maggiore in post processing. Oltre che maggiore è anche forzato. Chi infatti tra di noi, che spesso lavoriamo in RTK, va a vedere i valori di dop durante e dopo la misurazione? Sono convinto quasi nessuno. Quando il punto è fix dentro di noi esplode un "E vai!!!". Questo è il rischio! Diventare degli spippolatori. E' come se a un semaforo che a te diventa verde pur vedendo che sulla tua destra è passato uno con il rosso tu ti avvii lo stesso. Potresti morire ma è fix! Ebbene l'altro ieri stavo effettuando un rilievo e vicino ad un fabbricato mi fissava con degli scarti quadratici medi vicini a 10 cm e valori di dop altissimi. Può capitare ma bisogna sapere cosa sta succedendo. Così mi sono spostato, tutto è tornato nella normalità e quel punto l'ho rilevato per intersezione. Saluti carlocinelli Infatti... Geocinel come ho detto in fase conclusiva del mio post, se è a "quello" a cui fai riferimento, il mio ragionamento,per determinate situazioni, è in linea con il tuo.
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"Emanuele" ha scritto: Come mi disse il Prof. Cina 4 anni fa....."l'RTK ha ammazzato il rilevamento con gps".....; questa affermazione è un pò il succo di quanto espresso da Geocinel! non tanto per quanto riguarda il metodo in se (che è stata la grande innovazione degli ultimi anni) quanto per la facilità di perdita di controllo di quanto si stà facendo. E' questo, effettivamente, ciò che mi sono sforzato di dire e che Emanuele ha colto al volo. Cordialmente
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CasperSpace
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"Emanuele" ha scritto:
..... Non bisogna poi dimenticare come lavora il filtro di Kalmann ed è per questo (fortunatamente) che è possibile fissare spondandosi rapidamente da una posizione buona a una critica. ...... Emanuele, questa è una cosa che mi interessa in particolar modo, poichè qualche giorno fa, nel leggere i voitri post sulla metodolgia (rischiosa) del TEF (toccata e fuga  ), andai a spulciare un po' di dispense cercando di trovare una risposta proprio attraverso il lavoro svolto dal filtro di Kalman. Quella del TEF, anche se molto raramente, è una procedura usata, con molto diffidenza, dal sottoscritto in situazioni veramente estreme e dato che quando il mio prof. parlava del filtro di kalman tirava sempre in ballo il "prossimo valore predetto" e il "prossimo valore stimato" , ho pensato che la spiegazione andasse cercata proprio in questa direzione...
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Emanuele
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Castellamonte (TO)
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Il "succo" è proprio questo. Il filtro di Kalmann lavora come un iteratore continuo, in questo modo definisce la nuova posizione a partire da quella precedente raffinandola con le nuove correzioni a patto che non venga perso (o sia troppo differente) il valore N creando una catena di posizioni nella quale la successiva dipende dalla precedente. In alcuni casi quindi il ricevitore riesce a definire la nuova posizione anche se, in normali condizioni, non riuscirebbe a fissare l'ambiguità
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gavi59
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27 Gennaio 2007
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"Emanuele" ha scritto: Il "succo" è proprio questo. Il filtro di Kalmann lavora come un iteratore continuo, in questo modo definisce la nuova posizione a partire da quella precedente raffinandola con le nuove correzioni a patto che non venga perso (o sia troppo differente) il valore N creando una catena di posizioni nella quale la successiva dipende dalla precedente. In alcuni casi quindi il ricevitore riesce a definire la nuova posizione anche se, in normali condizioni, non riuscirebbe a fissare l'ambiguità La tecnica non si chiama< TEF , ma ENT&GO ed è riportata nella "bibbia" del GPS di Leick. Strano che non ve ne siate accorti. PS ma come fa Geolux a paragonare il System 900 con il ProMark500 ? per essere onesti dovrebbe fare un raffronto alla pari col 1200I ed allora ci sarebbe da discutere saluti
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sulu
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"Emanuele" ha scritto: Come mi disse il Prof. Cina 4 anni fa....."l'RTK ha ammazzato il rilevamento con gps".....; ...è scontato dire che mi associo?... :lol:
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