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Argomento: Picchettamento diretto con coordinate WGS84
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EFFEGI
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"Pippocad" ha scritto: No FG. Leggere questa cosa mi ha fatto sorridere. Ricordo che la primissima volta che mi hai risposto su questo forum sei andato prima a cercare un mio post di dieci anni prima (in cui chiedevo un chiarimento sul GPS) e poi mi hai scritto che avevo lacune e che speravi fossero colmate. Vabbè...Ma lasciamo perdere e veniamo al dunque. La deformazione della distanza planimetrica nella proiezione cartografica UTM è influenzata dal quadrante in cui ci si trova e soprattutto dalla quota altimetrica. Pertanto non puoi semplificare e dire che “Se ti trovi con 10 cm di differenza qualcosa non ha funzionato”. Oppure “con variazione di scala parliamo di un fattore di scala prossimo a 0.9999 oppure 1.0001 altrimenti cìè sempre qualcosa che non quadra”. Questi valori li ottieni probabilmente nella tua zona ma già nella mia sono diversi. Tu non sai in che quadrante e a che quota lavora chi ha fatto la domanda. Vedi questa immagine (che posto nuovamente): postimg.cc/4nTx28bN Ciao Pippo non ricordo della discussione a cui fai riferimento e spero mi perdonerai se "all'epoca" avrò urtato la tua sensibilità, sarà stato un "errore di gioventù" per cui ti chiedo se potresti riportare il link della discussione per andarmela a rileggere, dato che vedo che hai effettivamente approfondito l'argomento. In merito all'immagine da te postata tramite in link ti dico è molto esplicativa della problematica dei sistemi di riferimento nell'ambito della geodesia prima e della topografia dopo, o viceversa. Ma.... non centra nulla con la mia precente risposta. Quando io parlo di fattore di scala pari a 1.0001 oppure a 0.9999 non è il fattore di scala relativo alla trasformazione tra sistemi geodetici diversi bensi la mera georefenziazione del secondo rilievo (quello di tracciamento) sul primo rilievo (quello iniziale che io chiamo di prima pianta). Il primo rilievo (quello iniziale) sarà nel sistema WGS84 con il piano topografico avente origine nel punto (io utilizzo il primo punto del rilievo) al quale darò le coordinate da me volute (esempio 0,0,quota ortometrica) creando di fatto il mio piano topografico mediante la famosa "trasformazione Euleriana": Origine del piano nel punto del rilievo scelto, direzione dell'asse Y parallelo al meridiano passante per l'origine del piano topografico. Quanto poi vado a fare il 2° rilievo (quello di tracciamento) faro la "calibrazione" del GNSS sui punti che in precedenza ho creato come "caposaldi" le cui coordinate (sia WGS84, sia quelle piane) sono sempre le stesse sia per il 1° rilievo che per il 2° rilievo. Tramite questa "calibrazione" o "georeferenziazione" chiamiamola come vogliamo, se utilizzo l'opzione "rigida" non avrò alcuna variazione del 2° rilievo sul primo, MA anche se utilizzassi l'opzione "con variazione di scala" o trasformazione di "HELMERT" mi aspetto di trovare sempre un valore del fattore di scala prossimo a 1.0001 oppure 0.9999, altrimenti qualcosa non quadra, proprio perchè i DUE RILIEVI appartengono allo stesso Sistema di Riferimento (SdR). A nulla importa se il rilievo è ubicato a 50 mt s.l.m. oppure a 2000 mt s.l.m. proprio perchè i due rilievi appartengono allo stesso SdR, e l'oscillazione del Geoide è uguale per entrambi i due rilievi. Cordiali saluti e scrivimi il link della vecchia discussione.
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vordcienpion
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"kemplen" ha scritto: Ciao vordcienpion. "vordcienpion" ha scritto: L'architetto o il committente di turno, non richiede le coordinate UTM. Lui richiede un elaborato dove se sul cad misura 200metri, anche in loco tirando una rollina devono essere 200metri. Ah ... allora lavorare in locale, come dicevo, è la modalità più corretta in assoluto perché hai un'esatta corrsipondenza tra la realtà dei luoghi e le coordinate che produci, senza alcuna alterazione dovuta alla conversione in sistemi di riferimento planetari (come l'UTM) e senza nemmeno la riduzione al livello del mare. "vordcienpion" ha scritto: A questo punto mi sta venendo un dubbio, che il problema sia nel mio software di campo, ovvero Survx 4.0. ... Quindi, probabilmente, mi manca l'opzione di lasciare il SR standard WGS84 Purtroppo la prima immagine che hai postato è piccola e sgranata per cui non si riesce a leggere i testi, mentre alcune altre immagini non sono caricate. Tuttavia, sì, penso anch'io che il tuo problema nasca semplicemente nel non impostare il rilievo nel sistema WGS84 standard per elaborarlo poi in coordinate topografiche piane locali. Per dire, questa elaborazione locale a partire dalle baseline WGS84 te la fa anche Pregeo stesso, basta che metti a zero la Est e la Quota media e non introduci PF. geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@co************** www.co************** Ho modificato la risoluzione delle immagini
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vordcienpion
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"kemplen" ha scritto: Ciao vordcienpion. "vordcienpion" ha scritto: L'architetto o il committente di turno, non richiede le coordinate UTM. Lui richiede un elaborato dove se sul cad misura 200metri, anche in loco tirando una rollina devono essere 200metri. Ah ... allora lavorare in locale, come dicevo, è la modalità più corretta in assoluto perché hai un'esatta corrsipondenza tra la realtà dei luoghi e le coordinate che produci, senza alcuna alterazione dovuta alla conversione in sistemi di riferimento planetari (come l'UTM) e senza nemmeno la riduzione al livello del mare. "vordcienpion" ha scritto: A questo punto mi sta venendo un dubbio, che il problema sia nel mio software di campo, ovvero Survx 4.0. ... Quindi, probabilmente, mi manca l'opzione di lasciare il SR standard WGS84 Purtroppo la prima immagine che hai postato è piccola e sgranata per cui non si riesce a leggere i testi, mentre alcune altre immagini non sono caricate. Tuttavia, sì, penso anch'io che il tuo problema nasca semplicemente nel non impostare il rilievo nel sistema WGS84 standard per elaborarlo poi in coordinate topografiche piane locali. Per dire, questa elaborazione locale a partire dalle baseline WGS84 te la fa anche Pregeo stesso, basta che metti a zero la Est e la Quota media e non introduci PF. geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@co************** www.co************** Però, se io eseguo il rilievo in UTM e poi faccio elaborare a Meridiana in coordinate locali (dando al primo punto del rilievo coordinate 0,0,0) otterrei lo stesso risultato di impostare in campagna il gps su locale?
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kemplen
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"vordcienpion" ha scritto: Però, se io eseguo il rilievo in UTM e poi faccio elaborare a Meridiana in coordinate locali (dando al primo punto del rilievo coordinate 0,0,0) otterrei lo stesso risultato di impostare in campagna il gps su locale? Non cocosco Meridiana (io sono uno sviluppatore concorrente  ) per cui non so quello che fa questo software. Tuttavia, da quello che scrivi, continuo a vedere un pericolo (e serio) quello di passare attraverso le coordinate UTM per poi da queste arrivare alle locali. Questo perché quando vai sulle UTM, hai già introdotto tutti quei parametri correttivi che trasformano le misure reali in quelle cartografiche (proiezione, riduzione al piano cartografico, ecc.). Quindi, quando poi passi dalle UTM alle locali, quegli adattamenti cartografici te li tieni sul groppone. Ti ripeto, se vuoi avere un'esatta corrispondenza tra ciò che rilevi in campagna e le coordinate che produci, devi rilevare nel sistema WGS84 standard (ellissoide globale WGS84) e trasformare direttamente le baseline nel piano topografico locale (Trasformazione Eulerianea) impostando il punto di emanazione del rilievo come ti dicevo nel post precedente. Qualsiasi passaggio attraverso sistemi di riferimento diversi può provocare le discrepanze di cui parlavo sopra. geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@co************** www.co**************
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vordcienpion
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"kemplen" ha scritto: "vordcienpion" ha scritto: Però, se io eseguo il rilievo in UTM e poi faccio elaborare a Meridiana in coordinate locali (dando al primo punto del rilievo coordinate 0,0,0) otterrei lo stesso risultato di impostare in campagna il gps su locale? Non cocosco Meridiana (io sono uno sviluppatore concorrente  ) per cui non so quello che fa questo software. Tuttavia, da quello che scrivi, continuo a vedere un pericolo (e serio) quello di passare attraverso le coordinate UTM per poi da queste arrivare alle locali. Questo perché quando vai sulle UTM, hai già introdotto tutti quei parametri correttivi che trasformano le misure reali in quelle cartografiche (proiezione, riduzione al piano cartografico, ecc.). Quindi, quando poi passi dalle UTM alle locali, quegli adattamenti cartografici te li tieni sul groppone. Ti ripeto, se vuoi avere un'esatta corrispondenza tra ciò che rilevi in campagna e le coordinate che produci, devi rilevare nel sistema WGS84 standard (ellissoide globale WGS84) e trasformare direttamente le baseline nel piano topografico locale (Trasformazione Eulerianea) impostando il punto di emanazione del rilievo come ti dicevo nel post precedente. Qualsiasi passaggio attraverso sistemi di riferimento diversi può provocare le discrepanze di cui parlavo sopra. geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@co************** www.co************** Nel parametro ellisoide (ma magari vale solo per la quota) mi ritrovo questa schermata Clicca sull'immagine per vederla intera Nel parametro proiezioni, ho questo Clicca sull'immagine per vederla intera
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EFFEGI
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"vordcienpion" ha scritto:
Però, se io eseguo il rilievo in UTM e poi faccio elaborare a Meridiana in coordinate locali (dando al primo punto del rilievo coordinate 0,0,0) otterrei lo stesso risultato di impostare in campagna il gps su locale? "kemplen" ha scritto: ....... Tuttavia, da quello che scrivi, continuo a vedere un pericolo (e serio) quello di passare attraverso le coordinate UTM per poi da queste arrivare alle locali. Questo perché quando vai sulle UTM, hai già introdotto tutti quei parametri correttivi che trasformano le misure reali in quelle cartografiche (proiezione, riduzione al piano cartografico, ecc.). Quindi, quando poi passi dalle UTM alle locali, quegli adattamenti cartografici te li tieni sul groppone. Ti ripeto, se vuoi avere un'esatta corrispondenza tra ciò che rilevi in campagna e le coordinate che produci, devi rilevare nel sistema WGS84 standard (ellissoide globale WGS84) e trasformare direttamente le baseline nel piano topografico locale (Trasformazione Eulerianea) impostando il punto di emanazione del rilievo come ti dicevo nel post precedente. Sono daccordo con Gianni (Kemplen) In particolare vordcienpion ti faccio notare quel fattore 0.9996 che compare nelle immagini da te postate. Per poter approfondire ulteriormente ci puoi dire come avviene l'esportazione dei dati? Mi spiego meglio. Tu esporti i dati "elaborati" dal tuo software oppure utilizzi un particolare metodo di esportazione. Io ad esempio esporto i dati originali in formato "Leica 1200.txt) che credo anche il tuo software dovrebbe avere essendo un sistema utilizzato da molti.... almeno penso. Facci sapere come esporti i dati del rilievo. Saluti
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kemplen
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Il fatto che indichi il Meridiano Centrale a 9° Est di longitudine significa proprio che adotta il sistema di riferimento UTM per il fuso 32 e non l'ellissoide standard WGS84: Clicca sull'immagine per vederla intera Non riesci a chiarire la cosa con quelli di Meridiana? geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@co************** www.co**************
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vordcienpion
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"EFFEGI" ha scritto: "vordcienpion" ha scritto:
Però, se io eseguo il rilievo in UTM e poi faccio elaborare a Meridiana in coordinate locali (dando al primo punto del rilievo coordinate 0,0,0) otterrei lo stesso risultato di impostare in campagna il gps su locale? "kemplen" ha scritto: ....... Tuttavia, da quello che scrivi, continuo a vedere un pericolo (e serio) quello di passare attraverso le coordinate UTM per poi da queste arrivare alle locali. Questo perché quando vai sulle UTM, hai già introdotto tutti quei parametri correttivi che trasformano le misure reali in quelle cartografiche (proiezione, riduzione al piano cartografico, ecc.). Quindi, quando poi passi dalle UTM alle locali, quegli adattamenti cartografici te li tieni sul groppone. Ti ripeto, se vuoi avere un'esatta corrispondenza tra ciò che rilevi in campagna e le coordinate che produci, devi rilevare nel sistema WGS84 standard (ellissoide globale WGS84) e trasformare direttamente le baseline nel piano topografico locale (Trasformazione Eulerianea) impostando il punto di emanazione del rilievo come ti dicevo nel post precedente. Sono daccordo con Gianni (Kemplen) In particolare vordcienpion ti faccio notare quel fattore 0.9996 che compare nelle immagini da te postate. Per poter approfondire ulteriormente ci puoi dire come avviene l'esportazione dei dati? Mi spiego meglio. Tu esporti i dati "elaborati" dal tuo software oppure utilizzi un particolare metodo di esportazione. Io ad esempio esporto i dati originali in formato "Leica 1200.txt) che credo anche il tuo software dovrebbe avere essendo un sistema utilizzato da molti.... almeno penso. Facci sapere come esporti i dati del rilievo. Saluti Io esporto i dati in una cartella intera, e poi importo in merifiana il file *.rw5 Software di campagna: Survx 4.0
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vordcienpion
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"kemplen" ha scritto: Il fatto che indichi il Meridiano Centrale a 9° Est di longitudine significa proprio che adotta il sistema di riferimento UTM per il fuso 32 e non l'ellissoide standard WGS84: Clicca sull'immagine per vederla intera Non riesci a chiarire la cosa con quelli di Meridiana? geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@co************** www.co************** Sarebbe da chiarire più che altro con chi ha realizzato il SurvX (Lavoro in Sardegna quindi i 9° ci stanno)
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Pippocad
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"EFFEGI" ha scritto: "Pippocad" ha scritto: No FG. Leggere questa cosa mi ha fatto sorridere. Ricordo che la primissima volta che mi hai risposto su questo forum sei andato prima a cercare un mio post di dieci anni prima (in cui chiedevo un chiarimento sul GPS) e poi mi hai scritto che avevo lacune e che speravi fossero colmate. Vabbè...Ma lasciamo perdere e veniamo al dunque. La deformazione della distanza planimetrica nella proiezione cartografica UTM è influenzata dal quadrante in cui ci si trova e soprattutto dalla quota altimetrica. Pertanto non puoi semplificare e dire che “Se ti trovi con 10 cm di differenza qualcosa non ha funzionato”. Oppure “con variazione di scala parliamo di un fattore di scala prossimo a 0.9999 oppure 1.0001 altrimenti cìè sempre qualcosa che non quadra”. Questi valori li ottieni probabilmente nella tua zona ma già nella mia sono diversi. Tu non sai in che quadrante e a che quota lavora chi ha fatto la domanda. Vedi questa immagine (che posto nuovamente): postimg.cc/4nTx28bN Ciao Pippo non ricordo della discussione a cui fai riferimento e spero mi perdonerai se "all'epoca" avrò urtato la tua sensibilità, sarà stato un "errore di gioventù" per cui ti chiedo se potresti riportare il link della discussione per andarmela a rileggere, dato che vedo che hai effettivamente approfondito l'argomento. In merito all'immagine da te postata tramite in link ti dico è molto esplicativa della problematica dei sistemi di riferimento nell'ambito della geodesia prima e della topografia dopo, o viceversa. Ma.... non centra nulla con la mia precente risposta. Quando io parlo di fattore di scala pari a 1.0001 oppure a 0.9999 non è il fattore di scala relativo alla trasformazione tra sistemi geodetici diversi bensi la mera georefenziazione del secondo rilievo (quello di tracciamento) sul primo rilievo (quello iniziale che io chiamo di prima pianta). Il primo rilievo (quello iniziale) sarà nel sistema WGS84 con il piano topografico avente origine nel punto (io utilizzo il primo punto del rilievo) al quale darò le coordinate da me volute (esempio 0,0,quota ortometrica) creando di fatto il mio piano topografico mediante la famosa "trasformazione Euleriana": Origine del piano nel punto del rilievo scelto, direzione dell'asse Y parallelo al meridiano passante per l'origine del piano topografico. Quanto poi vado a fare il 2° rilievo (quello di tracciamento) faro la "calibrazione" del GNSS sui punti che in precedenza ho creato come "caposaldi" le cui coordinate (sia WGS84, sia quelle piane) sono sempre le stesse sia per il 1° rilievo che per il 2° rilievo. Tramite questa "calibrazione" o "georeferenziazione" chiamiamola come vogliamo, se utilizzo l'opzione "rigida" non avrò alcuna variazione del 2° rilievo sul primo, MA anche se utilizzassi l'opzione "con variazione di scala" o trasformazione di "HELMERT" mi aspetto di trovare sempre un valore del fattore di scala prossimo a 1.0001 oppure 0.9999, altrimenti qualcosa non quadra, proprio perchè i DUE RILIEVI appartengono allo stesso Sistema di Riferimento (SdR). A nulla importa se il rilievo è ubicato a 50 mt s.l.m. oppure a 2000 mt s.l.m. proprio perchè i due rilievi appartengono allo stesso SdR, e l'oscillazione del Geoide è uguale per entrambi i due rilievi. Cordiali saluti e scrivimi il link della vecchia discussione. No FG. Se io converto le coordinate WGS84 in “coordinate topografiche rettangolari” (quelle della ST per capirci) devo definire la quota altimetrica in cui voglio il piano locale di riferimento. Perché la quota influenza le distanze planimetriche tra i punti. L’immagine del post precedente riporta un esempio chiaro. Se io faccio un rilievo a quota 2000 m slm ed ho la baseline a Bolzano (250 m slm) debbo creare un piano locale tangente a quota 2000 m slm perché se lo creo a quota Bolzano otterrò coordinate locali non corrette. Se debbo rilevare con il gps un versante con molto dislivello (tipo 1000 metri) dovrò elaborare più piani locali, a quote diverse, per ottenere delle coordinate simili a quelle della ST. Purtroppo non tutti i software di topografia hanno esplicitato il campo quota per la conversione. Ci sono quelli che prendono la quota zero (paura!) quelli che fanno la media tra tutti i punti del rilievo (mezza paura) e quelli che ti fanno selezionare un punto (per utilizzarne la quota) o hanno un campo in cui inserire il valore. Informati …. perché è frustrante se diventa un’opinione. link della vecchia discussione: www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pre... Ciao
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EFFEGI
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"Pippocad" ha scritto: "EFFEGI" ha scritto: "Pippocad" ha scritto: No FG. Leggere questa cosa mi ha fatto sorridere. Ricordo che la primissima volta che mi hai risposto su questo forum sei andato prima a cercare un mio post di dieci anni prima (in cui chiedevo un chiarimento sul GPS) e poi mi hai scritto che avevo lacune e che speravi fossero colmate. Vabbè...Ma lasciamo perdere e veniamo al dunque. La deformazione della distanza planimetrica nella proiezione cartografica UTM è influenzata dal quadrante in cui ci si trova e soprattutto dalla quota altimetrica. Pertanto non puoi semplificare e dire che “Se ti trovi con 10 cm di differenza qualcosa non ha funzionato”. Oppure “con variazione di scala parliamo di un fattore di scala prossimo a 0.9999 oppure 1.0001 altrimenti cìè sempre qualcosa che non quadra”. Questi valori li ottieni probabilmente nella tua zona ma già nella mia sono diversi. Tu non sai in che quadrante e a che quota lavora chi ha fatto la domanda. Vedi questa immagine (che posto nuovamente): postimg.cc/4nTx28bN Ciao Pippo non ricordo della discussione a cui fai riferimento e spero mi perdonerai se "all'epoca" avrò urtato la tua sensibilità, sarà stato un "errore di gioventù" per cui ti chiedo se potresti riportare il link della discussione per andarmela a rileggere, dato che vedo che hai effettivamente approfondito l'argomento. In merito all'immagine da te postata tramite in link ti dico è molto esplicativa della problematica dei sistemi di riferimento nell'ambito della geodesia prima e della topografia dopo, o viceversa. Ma.... non centra nulla con la mia precente risposta. Quando io parlo di fattore di scala pari a 1.0001 oppure a 0.9999 non è il fattore di scala relativo alla trasformazione tra sistemi geodetici diversi bensi la mera georefenziazione del secondo rilievo (quello di tracciamento) sul primo rilievo (quello iniziale che io chiamo di prima pianta). Il primo rilievo (quello iniziale) sarà nel sistema WGS84 con il piano topografico avente origine nel punto (io utilizzo il primo punto del rilievo) al quale darò le coordinate da me volute (esempio 0,0,quota ortometrica) creando di fatto il mio piano topografico mediante la famosa "trasformazione Euleriana": Origine del piano nel punto del rilievo scelto, direzione dell'asse Y parallelo al meridiano passante per l'origine del piano topografico. Quanto poi vado a fare il 2° rilievo (quello di tracciamento) faro la "calibrazione" del GNSS sui punti che in precedenza ho creato come "caposaldi" le cui coordinate (sia WGS84, sia quelle piane) sono sempre le stesse sia per il 1° rilievo che per il 2° rilievo. Tramite questa "calibrazione" o "georeferenziazione" chiamiamola come vogliamo, se utilizzo l'opzione "rigida" non avrò alcuna variazione del 2° rilievo sul primo, MA anche se utilizzassi l'opzione "con variazione di scala" o trasformazione di "HELMERT" mi aspetto di trovare sempre un valore del fattore di scala prossimo a 1.0001 oppure 0.9999, altrimenti qualcosa non quadra, proprio perchè i DUE RILIEVI appartengono allo stesso Sistema di Riferimento (SdR). A nulla importa se il rilievo è ubicato a 50 mt s.l.m. oppure a 2000 mt s.l.m. proprio perchè i due rilievi appartengono allo stesso SdR, e l'oscillazione del Geoide è uguale per entrambi i due rilievi. Cordiali saluti e scrivimi il link della vecchia discussione. No FG. Se io converto le coordinate WGS84 in “coordinate topografiche rettangolari” (quelle della ST per capirci) devo definire la quota altimetrica in cui voglio il piano locale di riferimento. Perché la quota influenza le distanze planimetriche tra i punti. L’immagine del post precedente riporta un esempio chiaro. Se io faccio un rilievo a quota 2000 m slm ed ho la baseline a Bolzano (250 m slm) debbo creare un piano locale tangente a quota 2000 m slm perché se lo creo a quota Bolzano otterrò coordinate locali non corrette. Se debbo rilevare con il gps un versante con molto dislivello (tipo 1000 metri) dovrò elaborare più piani locali, a quote diverse, per ottenere delle coordinate simili a quelle della ST. Purtroppo non tutti i software di topografia hanno esplicitato il campo quota per la conversione. Ci sono quelli che prendono la quota zero (paura!) quelli che fanno la media tra tutti i punti del rilievo (mezza paura) e quelli che ti fanno selezionare un punto (per utilizzarne la quota) o hanno un campo in cui inserire il valore. Informati …. perché è frustrante se diventa un’opinione. link della vecchia discussione: www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pre... Ciao NO Pippocad.... non hai ancora capito di cosa parlo io.... ma fa niente. Ognuno opera come meglio credo. Grazie per il link adesso vado a leggere la discussione. Saluti
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kemplen
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"vordcienpion" ha scritto: Sarebbe da chiarire più che altro con chi ha realizzato il SurvX (Lavoro in Sardegna quindi i 9° ci stanno) Certo che ci stanno .... ci stanno per tutto il territorio italiano che ricade nel fuso 32. Ma il tuo problema è che ottieni per l'appunto coordinate UTM fuso 32 e non WGS84 standard (ellissoide globale). Sono solo queste ultime quelle che ti garantiscono la conversione in topografiche piane locali senza introdurre compensazioni cartografiche. geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@co************** www.co**************
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Pippocad
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"EFFEGI" ha scritto: NO Pippocad.... non hai ancora capito di cosa parlo io.... ma fa niente. Ognuno opera come meglio credo. Grazie per il link adesso vado a leggere la discussione. Saluti Ok, semplifichiamo. Ti faccio una domanda: per convertire correttamente le coordinate WGS84 in coordinate topografiche sul piano locale è necessario considerare la quota altimetrica media del rilievo gps?
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EFFEGI
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"Pippocad" ha scritto:
Ok, semplifichiamo. Ti faccio una domanda: per convertire correttamente le coordinate WGS84 in coordinate topografiche sul piano locale è necessario considerare la quota altimetrica media del rilievo gps? Ti rispondo allegando la bella GIF del tuo "amico" Kemplen sperando che non ti arrabbi Certamente che in fase di trasformazione euleriana la quota ortometrica incide sempre. Ma per quello che asserisco io, la quota dei DUE RILIEVI (1° iniziale e 2° di tracciamento) hanno la stessa quota, per cui a valle della "calibrazione" dovrò trovarmi per forza di cose un fattore di scala prossimo a 1 se non proprio 1 (certamente un valore 1 è un pò difficile). Saluti cordiali. Clicca sull'immagine per vederla intera
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Pippocad
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"EFFEGI" ha scritto: [quote="Pippocad"] Certamente che in fase di trasformazione euleriana la quota ortometrica incide sempre. Fiuh  . Bene. "EFFEGI" ha scritto: Ma per quello che asserisco io, la quota dei DUE RILIEVI (1° iniziale e 2° di tracciamento) hanno la stessa quota, per cui a valle della "calibrazione" dovrò trovarmi per forza di cose un fattore di scala prossimo a 1 se non proprio 1 (certamente un valore 1 è un pò difficile). Saluti cordiali. Se per 1° iniziale intendi WGS 84 la sua conversione verso piano locale necessita di quota quindi la stessa serve anche per il ritorno. Ma forse tu intendi che il 1° iniziale è in UTM ETRS-89 ? quindi da UTM a locale e viceversa? Allora è più chiaro quello che intendi… ok in questo caso posso fare uno scala+rototraslazione e fregarmene della quota. Non perfetto ma lo faccio anche io. Rimane il fatto che però se tu vuoi fare la conversione rigorosa (quella che fa es pregeo ) devi tener conto della posizione in cui sei (EST MEDIA) e la quota ortometrica (quota media in pregeo). Sia in andata che in ritorno. Chiudendo i 10 cm (200.10 metri) della domanda iniziale sono compatibili anche tra UTM e topografiche perché il valore medio della deformazione lineare varia da 0,9996 a 1,0008. 200x.9996=199,92 200x1.0008=200,16 Ciao
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