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Autore GPS e rilievi catastali

Alberto

Iscritto il:
27 Dicembre 2004

Messaggi:
343

Località
Brescia

 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2005 alle ore 13:29

Buongiorno, chiedo consiglio ai più esperti in materia:
uso abitualmente una coppia di ricevitori in modalità statica ed rtk con radio;
il master è configurato per acquisire i dati in statico anche mentre opera in modalità rtk;
in ambito catastale, operando ripetutamente nelle stesse zone, ma lontano dallo studio, mi sono creato una serie di stazioni protette, dei chiodi dove vado a montare il master mentre eseguo il rilievo in rtk;
quindi per ogni cliente un chiodo, le cui coordinate sono a me note in quanto calcolate in statico su vertici IGM, vertici dell'Agenzia del Territorio o vertici della rete della Regione.
Il criterio è quello di avere sempre i rilievi in coordinate assolute, in modo che il PF rilevato per un riievo sia utilizzabile anche per i successivi rilievi.
Da quando è stata attivata la rete della Regione, sto verificando e ricalcolando tutte le mie stazioni protette acquisendo i dati in statico.
Ad esempio l'altro giorno ne ho verificata una ed ho ottenuto i seguenti risultati:

stazione calcolata due anni fa su vertici locali
xx°yy'zz,73881"N xx°yy'zz,75859"E - quota Ell = xxx,1390
stazione calcolata ora con dati rete Regione
xx°yy'zz,73918"N xx°yy'zz,75850"E - quota Ell = xxx,112

differenza distanza Ell. = 0.0115
differenza H Ell. = 0.0265
Slope Dist. = 0.0288

Poi ho rilevato un vicino vertice della rete della Regione in modalità Rtk:

Coordinate vertice Regione (da monografia)
xx°yy'zz,3037"N xx°yy'zz,4292"E - quota Ell = xxx,413
Coordinate vertice Regione rilevato in Rtk
xx°yy'zz,30299"N xx°yy'zz,42901"E - quota Ell = xxx,4242

differenza distanza Ell. = 0.0222
differenza H Ell. = -0.0121
Slope Dist. = 0.0248

Chiedo consigli su eventuali correzioni od affinamenti al mio metodo e se:
sia corretto crearsi un data base delle coordinate geocentriche dei PF cosi rilevate, da riutilizzare ad ogni rilievo, limitandosi quindi ad ogni uscita in campagna a rilevare solo l'oggetto del rilievo ed almeno un punto di controllo (vertice rete) per verificare l'inquadramento del rilievo nel data base;
sia corretto, in caso di stazioni protette adiacenti, usare le coordinate di un PF calcolate da un'altra stazione ( entro il raggio di 5 KM) ;
in caso di stazione libera, eseguita per un cliente occasionale in una zona dove abitualmente non opero, procedere comunque al calcolo in coordinate assolute ed archiviare il tutto (non si sa mai che possa servire in futuro);
sia sempre consigliabile ricalcolare e verificare le coordinate della stazione protetta ad ogni rilievo;
sia opportuno ogni volta aggiornare, correggere o compensare le coordinate rcalcolate.

Grazie a quanti mi vorranno consigliare.

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Autore Risposta

sulu

Iscritto il:
22 Agosto 2005

Messaggi:
295

Località
Torino

 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2005 alle ore 16:24

formalmente non è lecito apporre nessuna correzione..
i risultati ottenuti sono molto buoni, e diciamo "fisiologici" della modalità con cui hai operato in Statico e poi in Rtk.
Ovviamente le condizioni in campagna sono sempre uniche e poco ripetibili, per cui un'okkio agli ellissi d'errore, alla matrice di varianza-covarianda, e ai vari scarti, probabilmente ti daranno la risposta del perchè di quei cm di differenza tra le due campagne.
Per Pf intendi quelli esistenti....?
cioè li ribatti, dove stazionabili con RTK e dove non con tecniche ottiche su orientamenti in base a capisaldi RTK?

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Alberto

Iscritto il:
27 Dicembre 2004

Messaggi:
343

Località
Brescia

 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2005 alle ore 18:02

I PF sono quelli in uso, quelli presenti nella Taf; il triangolo è formato da almeno due PF di primo perimetro, il terzo può essere un vertice di rete o un PF più lontano, se facilmente rilevabile o già rilevato in precedenza ( lo so non è conforme alla 2/88, ma finchè all'Agenzia va bene così..... );
quando i PF sono rilevabili ( cinte, termini di confine ecc.) la misurazione è diretta;
per gli spigoli di fabbricati inizialmente usavo gli artifizi consentiti dalla 2/88 , ma riportare ogni volta le righe 4 e 5 per la parte planimetrica o poi quelle per la livellazione da un libretto all'altro diventava laborioso (anche se più corretto); ora rilevo due o tre punti in rtk e da ogni punto misuro la distanza allo spigolo, determinandomi poi in studio il punto di intersezione; per la quota faccio in modo di rilevare sempre un punto che abbia la stessa quota del piano di paragone del PF o se non è possibile misuro il dislivello; in pregeo introduco direttamente i delta sulle geocentriche del punto calcolato.
Quando lavoro in coord. assolute, per controllo comunque rilevo sempre un caposaldo appartenente ad una rete GPS, in modo da evitare errori.

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Emanuele

Iscritto il:
22 Marzo 2005

Messaggi:
411

Località
Castellamonte (TO)

 0 -  0 - Inviato: 14 Novembre 2005 alle ore 23:00

Il sistema di crearsi un "database" di punti è buono (lo usavo anche con la stazione totale). Io non mi fiderei dei PF da usare come "punti noti" per inquadrare più rilievi ma intensificherei la maglia dei tuoi punti di controllo (anche se non li fai in statico ma rtk direi che le precisioni sono buone).
Sulla questione degli errori dei punti sono daccordo con sulu:
gli errori che hai ottenuto sono compatibili con quelli dell'rtk
considera poi che i vertici IGM hanno precisioni diverse a seconda di quanto sono stati impiantati: nella zona dove sono io ce ne sono due con precisione (in monografia) del centimetro (e forse uno sulu l'ha usato per il rilievo dell'Orco). Bisogna inoltre vedere come sono stati elaborati i vertici della rete dell'AT, ecc

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