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Autore Georeferenziare e poi picchettare

anto_1984

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 0 -  0 - Inviato: 13 Marzo 2008 alle ore 19:03

buonasera a tutti, sicuramente gli argomenti sono gia stati trattati separatamente.
Mi ritrovo a dover mettere dei picchetti per conto di un archeologo, che vuole perimetrare delle zone a lui interessate.
Mi ha fornito una aereofotogrammetico della zona, abbastanza vasta, dove con dei cerchi mi ha indicato "grossolanamente" le zone dove mettere i picchetti.
Il mio dubbio, non avevo frazionamenti della zona a disposizione da dove poter prelevare le coordinate, sta nel poter georeferenziare questa cartografia (che con autocad non so proprio come fare, se non spostare i trigonometrici nelle loro giuste coordinate), oppure leggere con lo scalimetro dalla mappa cartacea le coordinate dei punti che mi interessano; facendo in quest'ultimo modo, che precisione potrei raggiungere? in una carta scala 1:4000 gia 1 millimetro di errore mi sembra un enormità, ma anche mezzo.
grazie infinite a tutti :P

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Autore Risposta

geosim

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 0 -  0 - Inviato: 13 Marzo 2008 alle ore 19:09

Scusami ma non ho ben capito, i punti da picchettare le devi ricavare dalla aerofotogrammetrica e non hai altri riferimenti sulla loro posizione?

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anto_1984

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04 Novembre 2007

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 0 -  0 - Inviato: 13 Marzo 2008 alle ore 19:16

E si geosim. in pratica questo archeologo mi ha fornito un aereofoto con indicate le aree dove dovrei mettere i miei picchetti.
Per altri riferimenti sulla loro posizione cosa intendi?
ciao ciao e grazie

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geosim

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08 Ottobre 2005

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Grosseto

 0 -  0 - Inviato: 13 Marzo 2008 alle ore 19:48

Pensavo ad altri riferimenti tipo confini catastali o altro. Nel tuo caso credo che tu possa solamente georeferenziare la mappa dove ci sono le zone da picchettare e poi ricavarti le coordinate da tracciare in campagna. Così a occhio direi di operare così:
1) importare la mappa su autocad (o equivalente) scalandola correttamente, ritengo che si può ovviare ad un orientamento assoluto in quanto potresti ricavarti dalla mappa dei punti di inquadramento tipo spigoli di fabbricati, termini ecc. da utilizzare per inquadrarti in campagna.
2) determinare le coordinate dei punti da picchettare e dei punti di appoggio da utilizzare in campagna.
3) realizzare in campagna una poligonale riferita ai sopra detti punti di appoggio e ricavare le coordinate delle stazioni mediante rototraslazione sui predetti punti di appoggio.
4) Dalle stazioni picchettare per coordinate le aree che ti interessano.
Questa è una possibilità, la precisione con questo metodo ritengo comunque che non sia un gran che dato che dici di utilizzare una mappa in scala 1:4000 e quindi le coordinate non saranno precise.

Vediamo se gli esperti del sito ti possono indicare metodi più soddisfacenti.

PS con un GPS la cosa sarebbe un pò più semplice, soprattutto se si tratta di opere estese.
Buon lavoro

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ccortazzo

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Ogliastro Cilento (SA)

 0 -  0 - Inviato: 13 Marzo 2008 alle ore 20:07

"geosim" ha scritto:
Pensavo ad altri riferimenti tipo confini catastali o altro. Nel tuo caso credo che tu possa solamente georeferenziare la mappa dove ci sono le zone da picchettare e poi ricavarti le coordinate da tracciare in campagna. Così a occhio direi di operare così:
1) importare la mappa su autocad (o equivalente) scalandola correttamente, ritengo che si può ovviare ad un orientamento assoluto in quanto potresti ricavarti dalla mappa dei punti di inquadramento tipo spigoli di fabbricati, termini ecc. da utilizzare per inquadrarti in campagna.
2) determinare le coordinate dei punti da picchettare e dei punti di appoggio da utilizzare in campagna.
3) realizzare in campagna una poligonale riferita ai sopra detti punti di appoggio e ricavare le coordinate delle stazioni mediante rototraslazione sui predetti punti di appoggio.
4) Dalle stazioni picchettare per coordinate le aree che ti interessano.
Questa è una possibilità, la precisione con questo metodo ritengo comunque che non sia un gran che dato che dici di utilizzare una mappa in scala 1:4000 e quindi le coordinate non saranno precise.

Vediamo se gli esperti del sito ti possono indicare metodi più soddisfacenti.

PS con un GPS la cosa sarebbe un pò più semplice, soprattutto se si tratta di opere estese.
Buon lavoro


...riprendendo quello che ha scritto geosim.....sarebbe cosa buona se tu riuscissi a reperire una aerofoto gia in formato dwg, .....io ho quelle della mia zona fatte fare dalla regione in scala 1 a 1, ...e ti assicuro......ho verificato......se batti dei fabbricati con la copertura senza cornicione.........la posizione dei fabbricati in aerofoto rispetto alle mie misurate è pressochè perfetta......almeno per fare un picchettamento di questo tipo penso che debba andare bene....se al tuo archeologo non interessano confini catastali, ma la posizione di un sito che tu devi posizionare rispetto a dei fabbricati realmente esistenti in loco.
....poi, non penso che gli interessi la posizione millimetrica, anche se si sbaglia di un metro......

Saluti

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ccortazzo

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Ogliastro Cilento (SA)

 0 -  0 - Inviato: 13 Marzo 2008 alle ore 20:12

...anto, solo per curiosità, in che zona operi?

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anto_1984

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 0 -  0 - Inviato: 13 Marzo 2008 alle ore 20:58

sono riuscito a utilizzare una mappa aereofoto al 2000, gia reoreferenziata, quindi a questo punto il gioco mi sembra fatto. Comunque, se non l'avessi avuta, come avreste proceduto Voi con il solo ausilio di 1 mappa cartacea, o di un aereofoto non georefernziato?
saluti e ancora grazie

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marcusweit

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 0 -  0 - Inviato: 13 Marzo 2008 alle ore 23:22

collimavo ad occhio..

logicamente scherzo...

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anto_1984

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 0 -  0 - Inviato: 14 Marzo 2008 alle ore 00:25

dai marcus... usi anche tu l'occhiometro!! scherzo!

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geosim

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Grosseto

 0 -  0 - Inviato: 14 Marzo 2008 alle ore 08:23

"anto_1984" ha scritto:
sono riuscito a utilizzare una mappa aereofoto al 2000, gia reoreferenziata, quindi a questo punto il gioco mi sembra fatto. Comunque, se non l'avessi avuta, come avreste proceduto Voi con il solo ausilio di 1 mappa cartacea, o di un aereofoto non georefernziato?
saluti e ancora grazie



Secondo me la georeferensazione assoluta in questi casi è utile se usi un GPS collegato a reti fisse affidabili che ti consentano ti lavorare in coordinate assolute (di solito Gauss Boaga) senza il bisogno di fare orientamenti in campagna oppure puoi stazionare con la base in un punto IGM95 vicino del quale conosci le coordinate. Se questo non è possibile, per estensioni limitate, il sistema di riferimento può essere un qualsiasi sistema locale cartesiano da scegliere secondo le tue esigenze.
Buon lavoro.

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Silvano

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 0 -  0 - Inviato: 14 Marzo 2008 alle ore 08:38

Nel caso non avessi avuto le mappe vettoriali al 2000... sicuramente non avrei considerato l'opzione georeferenziazione (parlo ovviamente per me) in quanto non assicura una precisione soddisfacente.
Premetto poi che così a occhio e croce definirei che il lavoro in se non necessiti della precisione millimetrica, ma potrei sempre sbagliare.

Caso 1 - precisione "bassa"
Mi rifarei a mappe gia in formato vettoriale. Io opero in veneto e quando non so più che pesci pigliare mi affido alle mappe della Cartografia Tecnica Regionale (CTR) che sono scaricabili gratuitamente dal sito della regione Veneto (non so se anche le altre regioni siano provviste di tale cartografia in download) dalle quali cerco di estrapolare punti di appoggio "sicuri". per sicuri indendo manufatti che abbiano una certa rilevanza storica e che non diano dubbio su eventuali modifiche planimetriche. Per il resto si è gia detto alla perfezione come proseguire.

Caso 2 - buona precisione
Non resta che recarsi nei luoghi ed eseguire un rilievo di alcuni punti necessari per effettuare una sovraposizione cartografica della realtà. In pratica si vanno a rilevare dei riferimenti che una volta in ufficio ci daranno delle coordinate precise da associare a punti in mappa. Qui con autocad si individuano i punti da picchettare e una volta in campagna ci si va ad appoggiare al precedente rilievo. In pratica la mappa in questo caso serve solo da "appoggio" per l'individuazione delle aree.

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anto_1984

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04 Novembre 2007

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Località

 0 -  0 - Inviato: 14 Marzo 2008 alle ore 08:51

Ciao Silvano, e buongiorno anche a geosim e a tutta la troupe!
sicuramente il lavoro non necessita di una precisione millimetrica, ma dato che lo devo fare, che mi costa farlo bene?
Non ho ben capito il secondo punto di Silvano. Io utilizzo un gps, come si vede dal luogo dove ho inserito il topic, in collegamento a stazioni fisse con modem gprs. Per poter picchettare, devo prima inquadrare il rilievo possibilmente e perferibilmente all'interno di un triangolo fiduciale, non importa di che lati, e utilizzo i trigonometrici che come sappiamo hanno attendibilità maggiorni di un PF. Detto cio, "In pratica si vanno a rilevare dei riferimenti che una volta in ufficio ci daranno delle coordinate precise da associare a punti in mappa. " questo è cio che afferma Silvano, quello che non riesco a capire è, che nel caso un tecnico volesse arrivare alla precisione centimetrica, per esempio di dover riconfinare, non capisco come andare avanti con quest'ultimo metodo.
Saluti a tutti e grazie! :lol:

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geosim

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Grosseto

 0 -  0 - Inviato: 14 Marzo 2008 alle ore 21:16

Se ho capito bene il caso 2 di silvano è in pratica l'oramai classico metodo di riconfinazione basato sulla mappa con rototraslazione di tipo baricentrico: individuo punti di appoggio affidabili, li rilevo e quindi rototraslo sul rilievo fatto il "sistema mappa" costituito dai punti di appoggio e dai punti da pichettare le cui coordinate sono state desunte dalla cartografia utilizzata come riferimento. Il problema di fondo sta comunque nel fatto dell'affidabilità della mappa stessa. Una mappa nata per una scala 1:2000 o superiore non può garantire precisione centimetrica proprio per il fatto che è stata realizzata per essere utilizzata in una scala nella quale un millimetro vale nella realtà due metri. La precisione centimetrica è possibile solamente se a monte ho la possibilità di avere un documento tale che mi garantisca questa precisione nella reciproca posizione dei punti di appoggio e dei punti da picchettare.
Buon lavoro

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EVVIVA

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20 Febbraio 2007

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 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2008 alle ore 14:55

Quando si vuole pichettare un'opera, è sempre bene utilizzare dei sistemi locali, in quanto tutte le coordinate di punti letti sulle cartografie risentono di errori, più o meno grandi in rapporto alla scala di rappresentazione e al tipo di cartografia (C.T.R., mappe catastali, ecc). Inoltre le coordinate lette da cartografie risentono di altre approssimazioni quali il fattore di contrazione, di scala, ecc. In pratica l'operazione consigliata della rototraslazione baricentrica con appoggi ad elementi rilevati sul posto e quella che dovrebbe dare meno problemi (avendo cura di impostare sempre il fattore di scala ad 1,0000). Con il Gps un sistema più che valido è quello di impostare all'interno del controler i sette parametri di trasformazione della zona in cui si deve lavorare (per aree non molto estese); a quel punto l'inserimento delle coordinate in Gauss e il loro picchettamento sono immediati (ovviamente non utilizzabile se si deve tracciare un fabbricato o comunque un'opera di ingegneria!!).

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