salve colleghi, non sapendo in quale sezione postare ho ritenuto che questa fosse quella più attinente...

vengo subito al dunque: è possibile vendere la propria "quota provvisoria da definire con atto legale" di un immobile?

io, sarei propenso a rispondere si, ma vi spiego brevemente quali sono le ragioni che mi fanno dubitare, riportandovi il mio caso:

- nel 2007 Tizio compra un A/3 e un C/6 in un condominio, da un immobiliare, compreso ovviamente e specificato nell'atto "...ogni diritto su pertinenza, servitù ecc...." (in parole povere acquisisce anche la propria quota sui BCNC come da C.C.);

- nel 2008, l'immobilare (credo faccia tutto da solo) costruisce su un BCNC altri tre subb cat. C/6 (da poter vendere, presumo), tali vengono attribuiti in uguale quota a tutti i condomini che avevano fino ad allora acquistato immobili nel condominio (come abbiano determinato queste quote non ci è dato sapere) con l'annotazione "quota provvisoria da definire con atto legale";

- nel 2010 Tizio vende a Caio l' A/3, il C/6 e la sua quota su "...ogni diritto su pertinenza, servitù ecc....", così come l'aveva acquistato. Nell'atto non vi è alcun accenno alle quote provvisorie da definire con atto legale, e qui la mia prima domanda:
Il notaio ha volutamente omesso tali proprietà, in quante non pervenute "legalmente", o semplicemente è stata una svista e/o negligenza dovuta magari al fatto di non aver interrogato la banca dell' AdE e di essersi fidato del solo atto precedente in possesso di Tizio?

- nel 2011, l'immobiliare (che nel frattempo ha cambiato 3-4 ragioni sociali, ma questa è un'altra storia...) insieme, presumo, con gli altri condomini, costruiscono un D1 (cabina ENEL) su un altro BCNC, intestandolo ancora in parti uguali a tutti i condomini proprietari di immobili nel condominio (che nel frattempo sono aumentati), ma una di tali quote invece che intestarla a Caio (come credo doveva esser fatto) viene ancora intestata a Tizio, omettendo, come se non fosse proprietario, il nome di Caio (???), e qui la mia seconda domanda: ammesso che Tizio abbia ancora degli immobili nel condominio (per intenderci, parlo dei tre subb cat. C/6 in "quota provvisoria da definire con atto legale"), a Caio spetterebbe la sua quota sul D/1? l'errore in questo caso è stato del tecnico che ha redatto il DOCFA?

riconosco di esser stato prolisso, ma spero che sia chiaro... grazie

Salve



Prima di dar corso alla discussione, ma con quale titolo l'immobiliare costruisce tre nuovi garage sul BCNC (di tutti i condomini) se non aveva il consenso da parte di tutti.

Cioè urbanisticamente sono regolari quei 3 C6, forse il notaio non poteva citare niente proprio per questo.

Saluti cordiali

Ciao Simba, ti ringrazio per il tuo intervento, ho chiesto al cliente di portarmi tutta la documentazione in suo possesso (e non) sull'immobile...sto ancora aspettando. Gli unici documenti che ho in mano per adesso, sono gli atti notarili di compravendita e qualche visura, nel caso di documentazione poco esaustiva farò un salto io in comune per capire dal punto urbanistico com'è messo. Ho chiesto di fare un sopralluogo e sono in attesa, poiché di fatto il cliente non ha modo di accedere allo stabile; questo perché in un EP del 2011 e successivi (redatti da tecnici diversi) non compaiono i 3 C/6 in questione, su questo vi aggiornerò di sicuro. Ma la mia domanda cmq resta, nel caso fosse tutt'ok (tutti d'accordo e prat. Urb. a posto), in linea generale questo bene "provvisorio" si può vendere/trasferire? Grazie

Salve



Direi che si può vendere se ne sono leggittimamente e preventivamente diventato proprietario.

Saluti cordiali

che nel mio caso significa: consenso di tutti i condomini, allora proprietari (del bcnc), che hanno chiesto il titolo abilitativo al comune e regolare rilascio dello stesso...se ho capito bene

Grazie mille simba, un saluto e spero di poter aggiornarmi/vi presto sul caso.

Salve

Direi di SI



Saluti cordiali