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Argomento: variazione rendita catastale superbonus

Autore Risposta

rubino
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(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 26 Settembre 2025 alle ore 17:18

"Topgun" ha scritto:
"robertopi" ha scritto:

Comunque ribadisco che il 15% si calcola sulla rendita moltiplicato 100, questo è quanto hanno detto e sono le indicazioni, poi se qualcuno si vuole arrampicare su ragionamenti propri, è libero di interpretare come vuole.



Riporto quelle pagine proiettate nel convegno di Napoli (ripetuto in altre sedi d'Italia) ricordato, dove è scritto chiaramente che si fa riferimento al valore capitale dell'immobile per il calcolo della maggiorazione.

Slide BONUS EDILIZI E VARIAZIONI CATASTALI

Pag. 26 Le unità immobiliari oggetto di rideterminazione della rendita individuate dai comuni sono quelle interessate:

a) da interventi edilizi che abbiano comportato la modifica permanente nella destinazione d'uso, ovvero un incremento stimabile in misura non inferiore al 15% del valore di mercato e della relativa redditività ordinaria derivante, di norma, da interventi edilizi di ristrutturazione edilizia, di manutenzione straordinaria, in particolare quando gli stessi abbiano comportato una variazione della consistenza ovvero delle caratteristiche tipologiche distributive ed impiantistiche originarie delle unità immobiliari, e di restauro e risanamento conservativo che abbiano interessato l'intero edificio;

Pag 32 Lettera circolare prot. n. 388196 del 16/10/2024

[...] A tal proposito, per le unità immobiliari a destinazione ordinaria*, per valutare detto incremento, si può determinare il valore capitale conseguente all’installazione sommando al valore capitale iniziale del bene (determinato dal prodotto della rendita catastale e del pertinente moltiplicatore di cui al D.M. 14 dicembre 1991) il valore del costo dell’impianto (riportato all’epoca censuaria di riferimento 1988-1989 per mezzo del più appropriato indice medio dei prezzi ISTAT e ridotto anche per il cosiddetto «deprezzamento infra-censuario»**).

4. Quando va presentato il DoCFa

SE [(V automatico − V attuale)/V attuale] × 100 ≥ 15,00 % → DOCFA

Vcapitale iniziale = Rendita 300,00 € x 100 = 30.000,00 €



.......

Da come si può notare molto semplicemente, senza tanta difficoltà, la maggiorazione dovuta ai lavori superbonus si determina sul Valore determinato dalla rendita moltiplicato un coefficiente. Si parte dalla rendita ma per arrivare al valore capitale dell'immobile.

E' anche ovvio per calcolo logico matematico che il 15% non può certamente determinarsi direttamente sulla rendita, perchè la rendita finale viene determinata dopo aver verificato con il calcolo l'opportunità di effettuare la denuncia catastale. Giustamente come dice il CNG è difficile rapportare le tariffe con il valore commerciale del bene. Occorre pertanto applicare un coefficiente (100) per cercare di creare un collegamento proporzionale tra la rendita catastale ed il valore capitale.



C'è scritto " ... individuate dai comuni ... ", la disposizione riguardava la possibilità data ai Comuni di chiedere al Catasto la rideterminazione delle rendite di u.i. in specifici comparti urbani in cui si erano verificate quelle condizioni. Pochi Comuni fecero ricorso a questa possibiltà, mi pare di ricordare Livorno o Viareggio ma non ci giurerei. A forza si è voluto tirare in ballo questa faccenda accostandola al superbonus, se proprio si vuole bisognerebbe limitarsi solo all u.i. segnalate dai Comuni oggetto delle lettere di compliance che furono inviate ad inizio anno. Giustamente Baragetti e l'AdE rimarcarono che l'eventuale aumento di dotazioni (cappotto, finestre, caldaia) erano trascurabili se non nulle per le u.i. censite nelle categorie con tariffe, e quindi con redditività, più alte (da A/7 ad A/3) e comunque, seppur realizzati oggi, vanno ragguagliati all'epoca censuaria fissata per Legge ossia al biennio 88-89, mentre forse possono trovare una ragione d'essere per le categorie da A/4 "in giù".

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