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Autore Variazione catastale

kyoto

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 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2013 alle ore 00:15

Buongiorno,

devo fare una variazione catastale di un'abitazione composta da cucina-soggiorno, 2 bagni e due camere. il problema è che il proprietario causa mancanza di denaro non è riuscito a ultimare una camera e bagno annesso. Posso dichiarare ancora in corso di costruzione o collabente la parte che è inagibile? Il fatto è che la particella ha un solo numero di mappa, dal punto di vista tecnico cosa si fa in questi casi?

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Autore Risposta

iviarco

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Sonnino (LT)

 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2013 alle ore 07:31

Collabente ha proprio un altro significato; ne ho fatta una simile l'anno scorso (a proposito, ancora non me la pagano) e le stanze non ultimate le ho trattate per quello che effettivamente erano, dei locali di sgombero, accessori all'abitazione.

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2013 alle ore 08:54

Essendo una variazione, l'unità dovrebbe essere già censita e classata in atti. Escludendo che le opere interessino un cambio di destinazione d'uso, e siano opere interne io consiglierei di confermare il classamento precedente sempre che questo sia congruo ed aggiornando solamente le modifiche realizzate ed eventualmente la consistenza in vani catastali. A meno che la parte non ultimata non sia di superficie rilevante rispetto all'intero bene. (ma non mi sembra questo il caso). Magari se proprio una parte del bene è effettivamente inutilizzabile, agirei diminuendo la classe e spiegando sulle note relative alla scelta del classamento proposto, le ragioni del declassamento, descrivendo lo stato di fatto che lo ha determinato.

Saluti.

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kyoto

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 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2013 alle ore 23:54

Il problema che mi sono dimenticato di spiegare è che a tutta la casa era stata data l'inagibilità per via del solaio del bagno e della cameretta adiacente che è pericolante. I proprietari del vano sottostante non hanno nessuna intenzione di contribuire alle spese di rifacimento.

Così visto che il proprietario non ha molta disponibilità economica gli avevo proposto di fare un bagno nuovo con D.I.A., la cucina-soggiorno e l'altra camera sarebbero rimasti inalterati dai lavori edilizi, mentre il bagno con cameretta adiacenti vorrei lasciarli inagibili.

In fondo il resto della casa è agibile, sia dal punto di vista urbanistico che statico, poi quando il proprietario avrà la disponibilità economica farà gli altri lavori.

Per questo chiedevo se potevo dichiararli collabenti o in corso di costruzione, fare magari un muro in mattoni in modo che non vi si possa accedervi vista la pericolosità.

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jema

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in giro in giro creek

 0 -  0 - Inviato: 02 Marzo 2013 alle ore 11:11

"kyoto" ha scritto:
Il problema che mi sono dimenticato di spiegare è che a tutta la casa era stata data l'inagibilità per via del solaio del bagno e della cameretta adiacente che è pericolante. I proprietari del vano sottostante non hanno nessuna intenzione di contribuire alle spese di rifacimento.

Così visto che il proprietario non ha molta disponibilità economica gli avevo proposto di fare un bagno nuovo con D.I.A., la cucina-soggiorno e l'altra camera sarebbero rimasti inalterati dai lavori edilizi, mentre il bagno con cameretta adiacenti vorrei lasciarli inagibili.

In fondo il resto della casa è agibile, sia dal punto di vista urbanistico che statico, poi quando il proprietario avrà la disponibilità economica farà gl altri lavori.

Per questo chiedevo se potevo dichiararli collabenti o in corso di costruzione, fare magari un muro in mattoni in modo che non vi si possa avvedervi vista la pericolosità.



In presenza di una situazione come quella prospettata, si potrebbe dividere il fabbricato in due distinte UIU:

- una porzione continua ad essere produttiva di reddito e quindi, si procede al classamento secondo la categoria/classe prevalenti per immobili con caratteristiche analoghe a quelle dell'unità trattata;

- per l'altra, quella dichiarata inagibile dall'Ufficio Tecnico Comunale, si presenta un cambio di destinazione d'uso (in F2 - unità collabente) indicando in relazione tecnica le consuete informazioni previste dalla normativa vigente.

Saluti


MP x kyoto

il titolo inserito non aiuta a comprendere l'argomento trattato!

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gaetano59

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 0 -  0 - Inviato: 02 Marzo 2013 alle ore 15:18

"kyoto" ha scritto:
Il problema che mi sono dimenticato di spiegare è che a tutta la casa era stata data l'inagibilità per via del solaio del bagno e della cameretta adiacente che è pericolante. I proprietari del vano sottostante non hanno nessuna intenzione di contribuire alle spese di rifacimento.

Così visto che il proprietario non ha molta disponibilità economica gli avevo proposto di fare un bagno nuovo con D.I.A., la cucina-soggiorno e l'altra camera sarebbero rimasti inalterati dai lavori edilizi, mentre il bagno con cameretta adiacenti vorrei lasciarli inagibili.

In fondo il resto della casa è agibile, sia dal punto di vista urbanistico che statico, poi quando il proprietario avrà la disponibilità economica farà gl altri lavori.

Per questo chiedevo se potevo dichiararli collabenti o in corso di costruzione, fare magari un muro in mattoni in modo che non vi si possa avvedervi vista la pericolosità.





A mio parere,

1) pratica di variazione catastale per portare tutta la u.i.u. in F2 (collabente), nel rispetto della dichiarazione di inagibilità;

2) pratica di variazione catastale (divisione e cambio di destinazione) di quella parte di u.i.u. che a seguito dei lavori di cui alla D.I.A. che intendi presentare, diviene agibile e, quindi, produttiva di reddito.



saluti

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jema

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 02 Marzo 2013 alle ore 16:00

"gaetano59" ha scritto:
A mio parere,


1) pratica di variazione catastale per portare tutta la u.i.u. in F2 (collabente), nel rispetto della dichiarazione di inagibilità;

2) pratica di variazione catastale (divisione e cambio di destinazione) di quella parte di u.i.u. che a seguito dei lavori di cui alla D.I.A. che intendi presentare, diviene agibile e, quindi, produttiva di reddito.



La procedura che indichi è dal punto di vista tecnico "corretta", ma personalmente preferirei gestire il tutto con un'unica denuncia di variazione attraverso una nuova certificazione di inagibilità limitata alla porzione non utilizzabile.

Saluti

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gaetano59

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 0 -  0 - Inviato: 02 Marzo 2013 alle ore 16:15

"jema" ha scritto:
"gaetano59" ha scritto:
A mio parere,


1) pratica di variazione catastale per portare tutta la u.i.u. in F2 (collabente), nel rispetto della dichiarazione di inagibilità;

2) pratica di variazione catastale (divisione e cambio di destinazione) di quella parte di u.i.u. che a seguito dei lavori di cui alla D.I.A. che intendi presentare, diviene agibile e, quindi, produttiva di reddito.



La procedura che indichi è dal punto di vista tecnico "corretta", ma personalmente preferirei gestire il tutto con un'unica denuncia di variazione attraverso una nuova certificazione di inagibilità limitata alla porzione non utilizzabile.

Saluti





Certo Emanuele,

quoto anche il tuo punto di vista.

Però, nel caso prospettato ci troviamo di fronte ad una situazione certa, che è la dichiarazione di inagibilità dell'intera u.i.u.

..... e di fronte ad una situazione "incerta" che è una probabile " se e quando" accettazione di una DIA parziale da parte del comune e/o dagli altri enti preposti (genio civile, asl, etc.) che potrebbero anche non consentire una sistemazione parziale.

saluti

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kyoto

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 0 -  0 - Inviato: 18 Marzo 2013 alle ore 16:16

Ho fatto la pratica come mi avete proposto, mi hanno risposto che Non è possibile passare da UIU con rendita a F/2.

Scusate ma allora se mi hanno dato l'inagibilità e le unità F/2 la prevedono e la parte di UIU non è ingrado di fornire una rendita non vi pare che è assurdo tutto questo?

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 18 Marzo 2013 alle ore 16:27

"kyoto" ha scritto:
Ho fatto la pratica come mi avete proposto, mi hanno risposto che Non è possibile passare da UIU con rendita a F/2.

Scusate ma allora se mi hanno dato l'inagibilità e le unità F/2 la prevedono e la parte di UIU non è ingrado di fornire una rendita non vi pare che è assurdo tutto questo?



Salve

Se vuoi dei consigli di come affrontare la tua situazione con il catasto devi spiegare esattamente come hai presentato il tuo docfa, specificando il più chiaro possibile.

Saluti

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kyoto

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13 Febbraio 2012

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 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2013 alle ore 22:48

"SIMBA64" ha scritto:
"kyoto" ha scritto:
Ho fatto la pratica come mi avete proposto, mi hanno risposto che Non è possibile passare da UIU con rendita a F/2.

Scusate ma allora se mi hanno dato l'inagibilità e le unità F/2 la prevedono e la parte di UIU non è ingrado di fornire una rendita non vi pare che è assurdo tutto questo?



Salve

Se vuoi dei consigli di come affrontare la tua situazione con il catasto devi spiegare esattamente come hai presentato il tuo docfa, specificando il più chiaro possibile.

Saluti





La legge prescrive che non si può passare da UIU già accatastata all'urbano con rendita a unità F/2 mediante Variazione Catastale. Pertanto ho diviso con Docfa in due parti la UIU e poi ho fatto un'altro Docfa con causale unità afferente relativa alla parte non agibile e la pratica è andata a buon fine.

Jema, purtroppo non posso modificare il titolo, la prossima volta presterò maggiore attenzione.

Ciao!

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 08:24

"kyoto" ha scritto:
"SIMBA64" ha scritto:
"kyoto" ha scritto:
Ho fatto la pratica come mi avete proposto, mi hanno risposto che Non è possibile passare da UIU con rendita a F/2.

Scusate ma allora se mi hanno dato l'inagibilità e le unità F/2 la prevedono e la parte di UIU non è ingrado di fornire una rendita non vi pare che è assurdo tutto questo?



Salve

Se vuoi dei consigli di come affrontare la tua situazione con il catasto devi spiegare esattamente come hai presentato il tuo docfa, specificando il più chiaro possibile.

Saluti





La legge prescrive che non si può passare da UIU già accatastata all'urbano con rendita a unità F/2 mediante Variazione Catastale. Pertanto ho diviso con Docfa in due parti la UIU e poi ho fatto un'altro Docfa con causale unità afferente relativa alla parte non agibile e la pratica è andata a buon fine.

Jema, purtroppo non posso modificare il titolo, la prossima volta presterò maggiore attenzione.

Ciao!





guarda che non e' vero, devi semplicemente allegare il certificato di inagibilita' rilasciato dal comune, e l'agenzia accetta la pratica, se cerchi nel forum, trovi soiegata la procedura.

..pero' il tuo caso non era questo!!!



Saluti

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 08:53

"kyoto" ha scritto:
Ho fatto la pratica come mi avete proposto, mi hanno risposto che Non è possibile passare da UIU con rendita a F/2.

Scusate ma allora se mi hanno dato l'inagibilità e le unità F/2 la prevedono e la parte di UIU non è ingrado di fornire una rendita non vi pare che è assurdo tutto questo?



Forse il mio intervento è passato inosservato. ma io ho proposto un altro procedimento e sulla base dell'esito negativo ottenuto, potrebbe assumere forse più credito.

"Totonno" ha scritto:
Essendo una variazione, l'unità dovrebbe essere già censita e classata in atti. Escludendo che le opere interessino un cambio di destinazione d'uso, e siano opere interne io consiglierei di confermare il classamento precedente sempre che questo sia congruo ed aggiornando solamente le modifiche realizzate ed eventualmente la consistenza in vani catastali. A meno che la parte non ultimata non sia di superficie rilevante rispetto all'intero bene. (ma non mi sembra questo il caso). Magari se proprio una parte del bene è effettivamente inutilizzabile, agirei diminuendo la classe e spiegando sulle note relative alla scelta del classamento proposto, le ragioni del declassamento, descrivendo lo stato di fatto che lo ha determinato.



Sarebbe assurdo procedere così come già scritto?

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jema

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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 09:09

"totonno" ha scritto:
"kyoto" ha scritto:
Ho fatto la pratica come mi avete proposto, mi hanno risposto che Non è possibile passare da UIU con rendita a F/2.

Scusate ma allora se mi hanno dato l'inagibilità e le unità F/2 la prevedono e la parte di UIU non è ingrado di fornire una rendita non vi pare che è assurdo tutto questo?



Forse il mio intervento è passato inosservato. ma io ho proposto un altro procedimento e sulla base dell'esito negativo ottenuto, potrebbe assumere forse più credito.

"Totonno" ha scritto:
Essendo una variazione, l'unità dovrebbe essere già censita e classata in atti. Escludendo che le opere interessino un cambio di destinazione d'uso, e siano opere interne io consiglierei di confermare il classamento precedente sempre che questo sia congruo ed aggiornando solamente le modifiche realizzate ed eventualmente la consistenza in vani catastali. A meno che la parte non ultimata non sia di superficie rilevante rispetto all'intero bene. (ma non mi sembra questo il caso). Magari se proprio una parte del bene è effettivamente inutilizzabile, agirei diminuendo la classe e spiegando sulle note relative alla scelta del classamento proposto, le ragioni del declassamento, descrivendo lo stato di fatto che lo ha determinato.



Sarebbe assurdo procedere così come già scritto?


Caro Antonio,
il declassamento di un'UIU provvista di rendita catastale è disciplinato da norme precise e non vedo per quale motivo, in questa occasione, dovremmo giocare all'italiana.


Allego alcuni link interessanti:

www.geolive.org/guide/procedure-e-metodo...

http://www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/docfa/declassamento-abitazione-fatiscente-28767/start/15/

http://www.geometri.pd.it/dwload/user/catasto_pd__2012_Regole_interne_comportamento.pdf

Saluti

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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 09:31

"jema" ha scritto:
Caro Antonio,
il declassamento di un'UIU provvista di rendita catastale è disciplinato da norme precise e non vedo per quale motivo, in questa occasione, dovremmo giocare all'italiana.




Ciao, Emanuele.

Questo è un caso italiano e particolare, e ciò non giustifica il mettersi a giocare. A ma pare che il Catasto abbia delle difficoltà a recepire, in questa occasione, la procedura attuata che, se pur giusta e condivisibile, è articolata e di difficile apprendimento per l'ufficio. A volte intestardirsi su una strada intrapresa non va a vantaggio dell'utente e attuare una diversa procedura, più alla portata dell'ufficio stesso, può portare comunque al medesimo risultato che ci si propone.

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