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Autore SOSPENSIONE PER RAPPORTO CORTE SEDIME FABB.TO SUPERIORE A 6

GeomFederico

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27 Giugno 2007

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 0 -  0 - Inviato: 10 Luglio 2015 alle ore 19:09

Salve, mi hanno respinto un docfa finalizzato all'ampliamento della corte urbana, dopo aver regolarmente registrato il Tipo Mappale, motivando come segue:

"corte eccessiva, relazionare sull'effettiva destinazione, la corte da portare all'urbano deve essere quella effettivamente a servizio dei fabbricati ed il rapporto tra corte e sedime dei fabbricati non può superare 6."


L'immobile in oggetto riguarda una stalla già acc.ta in D/10, con corte esclusiva (unica scheda no sub), ora la ditta committente necessita di ampliare detta corte, quindi ho redatto il tipo mappale passando da una sup. iniziale di 14.335 mq a 30.255,00 mq.

Non riesco a trovare nessuna circolare dove ci siano i limiti di ampiezza della corte rispetto al fabbricato, motivo principe della sopsensione, non vorrei che fosse una "legge non scritta"!!!!!!!.

sapete aiutarmi??



grazie in anticipo

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Autore Risposta

CESKO

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07 Novembre 2006

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 10 Luglio 2015 alle ore 19:54

"GeomFederico" ha scritto:
Salve, mi hanno respinto un docfa finalizzato all'ampliamento della corte urbana, dopo aver regolarmente registrato il Tipo Mappale, motivando come segue:

"corte eccessiva, relazionare sull'effettiva destinazione, la corte da portare all'urbano deve essere quella effettivamente a servizio dei fabbricati ed il rapporto tra corte e sedime dei fabbricati non può superare 6."


L'immobile in oggetto riguarda una stalla già acc.ta in D/10, con corte esclusiva (unica scheda no sub), ora la ditta committente necessita di ampliare detta corte, quindi ho redatto il tipo mappale passando da una sup. iniziale di 14.335 mq a 30.255,00 mq.

Non riesco a trovare nessuna circolare dove ci siano i limiti di ampiezza della corte rispetto al fabbricato, motivo principe della sopsensione, non vorrei che fosse una "legge non scritta"!!!!!!!.

sapete aiutarmi??



grazie in anticipo



secondo me la Circolare che si avvicina di più al tuo caso è la Circolare 134/41.

100. Giardino - Orto. Un giardino, orto ecc. annesso ad un fabbricato si accerta all'urbano per la parte di esso che ha funzioni di integrazione dell'uso di una o più unità immobiliari, delle quali concorre a costituire il reddito. La parte riconosciuta come urbana sarà accertata come dipendenza di uso, esclusivo della unità immobiliare alla quale è annessa, anche se serve di passaggio per l'accesso ad altre unità immobiliari.

per quanto sopra, a mio avviso non esistono limiti........
saluti

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lucabgeom

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Felsina

 0 -  0 - Inviato: 10 Luglio 2015 alle ore 21:37

"GeomFederico" ha scritto:
Salve, mi hanno respinto un docfa finalizzato all'ampliamento della corte urbana, dopo aver regolarmente registrato il Tipo Mappale, motivando come segue:

"corte eccessiva, relazionare sull'effettiva destinazione, la corte da portare all'urbano deve essere quella effettivamente a servizio dei fabbricati ed il rapporto tra corte e sedime dei fabbricati non può superare 6."


L'immobile in oggetto riguarda una stalla già acc.ta in D/10, con corte esclusiva (unica scheda no sub), ora la ditta committente necessita di ampliare detta corte, quindi ho redatto il tipo mappale passando da una sup. iniziale di 14.335 mq a 30.255,00 mq.

Non riesco a trovare nessuna circolare dove ci siano i limiti di ampiezza della corte rispetto al fabbricato, motivo principe della sopsensione, non vorrei che fosse una "legge non scritta"!!!!!!!.

sapete aiutarmi??



grazie in anticipo





Salve, che io sappia non esiste circolare o norma in merito, e' una prassi che varia da provincia a provincia, ma se quella che vuoi portare all' urbano e' realmente l' area di corte pertinenziale del fabbricato, ritengo che ragionevolmente il limite si possa derogare magari dichiarando il tutto in relazione tecnica.

Saluti

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anonimo_leccese

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29 Ottobre 2009

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 0 -  0 - Inviato: 11 Luglio 2015 alle ore 10:35

"GeomFederico" ha scritto:
L'immobile in oggetto riguarda una stalla già acc.ta in D/10, con corte esclusiva (unica scheda no sub), ora la ditta committente necessita di ampliare detta corte, quindi ho redatto il tipo mappale passando da una sup. iniziale di 14.335 mq a 30.255,00 mq.



Sarà la mia solita "pignoleria", ma c'è qualche cosa che non mi quadra,..favorevolmente per Federico, se è già D10, cosa cavolo c'entra la proporzione della pertinenza scoperta, dato che quest'ultima in caso di categoria D è parte integrante dell'immobile, anzi guai se non vi fosse !!

Quello scoperto come viene conteggiato ai fini della rendita ?

Quindi che motivo hanno di sospenderlo ? Almeno che non abbia cambiato categoria !!!

Buon sabato !!!

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GeomFederico

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27 Giugno 2007

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 0 -  0 - Inviato: 11 Luglio 2015 alle ore 17:02

Grazie per i vostri punti di vista in merito alla questione in oggetto, preciso che non ho cambiato categoria, D/10 iniziale e D/10 dopo variazione.

In proposito stavo pensando di allegare una dettagliata relazione tecnica che specifichi le nuove sopraggiunte esigenze della ditta committente che necessita della variazione, sperando che non mi creino nuovi intoppi.

Vorrei comunque concentrarmi sul fatto che i tecnici catastali, pur non basandosi su nulla di scritto (leggi o circolari) decidono arbitrariamente di sospendere pratiche, senza considerare che ciò potrebbe causare problemi ai soggetti interessati, come nel caso in cui ci fosse un preliminare di vendita con scadenza ben definita e quindi clausola con penale pecuniaria in caso di mancato rogito entro i termini previsti.

Tutto questo arbitrariamente e senza conseguenza......

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topogeo

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01 Febbraio 2003

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Saluzzo (CN)

 0 -  0 - Inviato: 11 Luglio 2015 alle ore 17:59

Nel 2004 ho partecipato alla redazione di un volume su Pregeo 8 ( e problematiche generali su Catasto Terreni) nato dalla collaborazione fra Unione dei Collegi del Piemonte e Direzione Compartimentale dell' Agenzia del Territorio ( che ha partecipato con propri funzionari tanto che le riunuioni si sono svolte presso la Direzione Regionale e la pubblicazione e' stato visionata e accettata a Roma prima di essere distribuita).

Fra i tanti problemi affrontati vi era pure quello relativo all' estensione massima dell' area di pertinenza acccetabbile .

Orbane NESSUNA norma che fissi questo limite e' stata rintracciata.

Si era pertanto definito di accettare come limite 10 volte la superficie coperta SALVO possibilità di esternderla dietro MOTIVAZIONE ( per esempio piazzali per deposito merci, aree di cava , aree per fabbricati residenziali totalmente recinztate ed effettivbamente adibite a giardino/orto)



topogeo

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 11 Luglio 2015 alle ore 20:29

"GeomFederico" ha scritto:
decidono arbitrariamente di sospendere pratiche, senza considerare che ciò potrebbe causare problemi ai soggetti interessati, come nel caso in cui ci fosse un preliminare di vendita con scadenza ben definita e quindi clausola con penale pecuniaria in caso di mancato rogito entro i termini previsti.Tutto questo arbitrariamente e senza conseguenza......



Tanto che se ne fregano, hanno lo stipendio assicurato a fine mese,...loro,..se mettono nei guai un privato cittadino son cavoli suoi -

E soprattutto non hanno responsabilità "reali"

Per il 10 volte tanto, confermo, ma nel caso di immobili per civili abitazioni,...ma non nel caso di categorie D in genere, non sarebbero proprio dovuti entrare nel merito...



Buon fine sabato,..me ne esco a prendere un pò di fresco,..in casa si "muore"..

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thopos61

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 0 -  0 - Inviato: 11 Luglio 2015 alle ore 20:32

Pensa che nell'Agenzia dove opero, il rapporto è inspiegabilmente di 1 a 2 (1 superfice fabbricato 2 corte). ma si sa, ogni Agenzia è una repubblica presidenziale, il cui presidente, è naturalmente, il funzionario di turno.

Ti auguro buona fortuna.

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GeomFederico

Iscritto il:
27 Giugno 2007

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 0 -  0 - Inviato: 21 Luglio 2015 alle ore 19:02

Ciao a tutti, porto un aggiornamento della situazione in oggetto, sperando possa essere utile ai posteri......

Oggi mi sono recato all'agenzia per mostrare al tecnico di turno la relazione tecnica da allegare al docfa al fine di spiegare l'utilizzo dell'area in ampliamento, Tra l'altro ho rintracciato un decreto che parla del famigerato rapporto sedime area di corte ed è il seguente : Decreto del 2/08/1969 - Min Lavori Pubblici (caratteristiche delle abitazioni di lusso).

Descrive infatti i criteri per i quali un'abitazione viene considerata di lusso e tra questi all'art. 5 dice "... Costruzioni aventi come pertinenza un'area scoperta della superficie di oltre sei volte l'area coperta."


da precisare che il detto decreto all'art. 8 precisa che affichè un'abitazione venga considerata di lusso deve avere almeno 4 delle caratteristiche del presente decreto, e non 1.

Detto questo, il tecnico di turno e persino il dirigente generale, non hanno voluto sentire ragioni in proposito, scartando la mia relazione e adducendo l'impossibilità di registrare il mio docfa perchè va contro le disposizioni che loro si sono prefissati. A questo punto ho chiesto se gentilmente potessero citarmi le normative sulle quali si basavano le loro affermazioni in modo tale da potermi giustificare e spiegare al mio cliente la situazione, la risposta del dirigente......

"...ma tu mi vuoi mettere in difficoltà, ora non l'ho sottomano, dovrei cercarla....... lasciami un recapito che te le faccio avere."

sono rabbrividito, comunque gli ho lasciato la mia e.mail e ora attendo una sua comunicazione.

SONO MOLTO CURIOSO.



Salve a tutti

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lucabgeom

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01 Aprile 2005

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Felsina

 0 -  0 - Inviato: 21 Luglio 2015 alle ore 19:33

"GeomFederico" ha scritto:
Ciao a tutti, porto un aggiornamento della situazione in oggetto, sperando possa essere utile ai posteri......

Oggi mi sono recato all'agenzia per mostrare al tecnico di turno la relazione tecnica da allegare al docfa al fine di spiegare l'utilizzo dell'area in ampliamento, Tra l'altro ho rintracciato un decreto che parla del famigerato rapporto sedime area di corte ed è il seguente : Decreto del 2/08/1969 - Min Lavori Pubblici (caratteristiche delle abitazioni di lusso).

Descrive infatti i criteri per i quali un'abitazione viene considerata di lusso e tra questi all'art. 5 dice "... Costruzioni aventi come pertinenza un'area scoperta della superficie di oltre sei volte l'area coperta."


da precisare che il detto decreto all'art. 8 precisa che affichè un'abitazione venga considerata di lusso deve avere almeno 4 delle caratteristiche del presente decreto, e non 1.

Detto questo, il tecnico di turno e persino il dirigente generale, non hanno voluto sentire ragioni in proposito, scartando la mia relazione e adducendo l'impossibilità di registrare il mio docfa perchè va contro le disposizioni che loro si sono prefissati. A questo punto ho chiesto se gentilmente potessero citarmi le normative sulle quali si basavano le loro affermazioni in modo tale da potermi giustificare e spiegare al mio cliente la situazione, la risposta del dirigente......

"...ma tu mi vuoi mettere in difficoltà, ora non l'ho sottomano, dovrei cercarla....... lasciami un recapito che te le faccio avere."

sono rabbrividito, comunque gli ho lasciato la mia e.mail e ora attendo una sua comunicazione.

SONO MOLTO CURIOSO.



Salve a tutti





....penso che la norma non la troveranno perche' non c'e'.....

comunque sono molto curioso anche io tienici informati sull' esito...

saluti.

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GeomFederico

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27 Giugno 2007

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 0 -  0 - Inviato: 03 Agosto 2015 alle ore 12:33

Ciao a tutti, purtroppo non ho potuto aggiornare prima la discussione poichè la risposta dall'agenzia mi è arrivata solo nei giorni scorsi, copio di seguito l'email che un dirigiente mi ha inviato:

"Innanzitutto mi scuso per il ritardo, ma è un periodo particolare. Purtroppo, per quanto abbia cercato e fatto cercare, non sono riuscito a trovare una normativa di riferimento specifica per il suo caso.



Tuttavia il comportamento di questo Ufficio si basa su una prassi di estimo catastale coerente, ormai da decenni consolidata e peraltro condivisa anche dagli altri uffici provinciali.

Tale prassi non posso e non voglio mutare, anche per ovvie esigenze di uniformità fiscale di comportamento con l’utenza.

Il fatto di rifiutare una corte di eccessive dimensioni rispetto al fabbricato cui fa riferimento, deriva dalle definizioni stesse di corte e di particella.

Quando si definisce – geometricamente – una corte, si intende uno spazio che è effettivamente a servizio del fabbricato: può essere uno spazio di manovra, di deposito momentaneo, di percorrenza dei mezzi diretti al fabbricato o per il raggiungimento della strada pubblica, ecc.

La particella, catastalmente, si definisce invece come una superficie di uso omogeneo e di proprietà della stessa Ditta.

Il limite geometrico utilizzato (che per noi è 5 – 6 volte la superficie del fabbricato, ma per qualche altro ufficio può anche essere un numero diverso) si basa più che altro su criteri di ordinarietà, dettati dagli usi locali in merito alla tipologia degli immobili rurali utilizzati e più frequentemente riscontrabili.

Non può essere associata al fabbricato una superficie di notevoli dimensioni e di uso diverso da quello del fabbricato e della sua corte, anche se ad esso è collegata dalla comune attività agricola.

Nel caso specifico, in conclusione, la particella utilizzata per il pascolo degli animali deve essere classata con una qualità idonea di catasto terreni (pascolo),non può essere definita corte di un fabbricato (D10) anche se questo è adibito al ricovero degli stessi animali.



Nella speranza di aver chiarito la questione, la saluto cordialmente. "




Io rimango sbigottito rispetto a queste considerazioni, poichè tra le altre cose, la zona in questione non è un pascolo (campo libero) bensì un paddok (area adibita alla stabulazione esterna degli animali) distinzione che il dirigente non ha voluto considerare rispondendomi che lui non è tenuto a sapere la differenza tra paddok e pascolo e che per lui quell'area è PASCOLO. ....... ora credo mi rivolgerò al collegio di provincia per chiarire la situazione, sono però curioso di sentire vostri pareri in proposito.



saluti



Geom Federico

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 03 Agosto 2015 alle ore 14:12

Direi che già il fatto che ti abbia risposto è un segno positivo della serietà del dirigente.



Per quanto riguarda il ragionamento...... che dire, così ragiona anche il mio ufficio, con la differenza che la regola non scritta è quella del rapporto 1 a 10.



So di pratiche passate, cioè con regolare denuncia all'urbano, dove d'ufficio hanno provveduto a stralciare la corte costituendola come area urbana, aree troppo elevate legate ad un fabbricato non "proporzionato" sono sinonimo di elusione delle tasse, queste le motivazioni......non scritte!



Saluti

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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 0 -  0 - Inviato: 03 Agosto 2015 alle ore 14:28

Sì, Bioffa69, il fatto che il Dirigente abbia dato una risposta è un buon segno. Vista la risposta, però, più che della sua serietà direi che è segno della buona fede: sbaglia, e secondo me sbaglia gravemente, ma non si nasconde. Senza una richiesta scritta non aveva neppure un termine entro il quale rispondere!

Ma sbaglia gravemente perché in mancanza di una norma non c'è alcun valido motivo per tenere quella condotta. Oltre tutto come potrebbe giustificare il "5 - 6 volte" in caso di contenzioso? 5 agli antipatici?

Quindi il comportamento più corretto mi pare quello indicato da Topogeo: per le situazioni "normali" si può sciabolare sulla relazione, ma questa comunque è buona cosa redigerla; e quindi in casi via via più particolari avrò cura di fare relazioni via via più particolareggiate.

Dopo di che il Dirigente non può prendere decisioni arbitrarie, intendendo per tali quelle non pienamente motivate.

Più che al Collegio mi rivolgerei alla Direzione Regionale o a quella Centrale con istanza scritta. Di solito sono molto più prudenti nel dettare proibizioni senza supporto normativo. E comunque, se per caso decidessero di farlo, scriverebbero qualcosa a valenza nazionale e finiremmo con l'assurdità di "per qualche altro ufficio può anche essere un numero diverso".

Buon lavoro

Leonardo

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SIMBA964

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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20 Marzo 2014 alle ore 17:05

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1781

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in fede con DIO

 0 -  0 - Inviato: 03 Agosto 2015 alle ore 14:46

Salve

Premetto che quoto Leo, nella mia Agenzia difficilmente creano problematiche di questo genere, nel senso che se io dichiaro nel tm una superficie, a servizio del fabbricato, che eccede il rapporto di 1 a 10 non entrano più di tanto nel merito.

Certo è che sono io che mi assumo la responsabilità di quello che dichiaro, cioè se io ho un fabbricato di S.P. di 100 mq con un soggiorno estivo di 1500 mq, dove dovrebbe stare il problema a dichiarare tale corte di 1500 mq??

Se vanno sul posto e verificano troveranno una corte di 1500 mq., per cui nessun problema.



Saluti cordiali

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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
19 Maggio 2006

Messaggi:
8611

Località
Firenze

 0 -  0 - Inviato: 04 Agosto 2015 alle ore 12:41

Cosa cambia se l'area in eccesso viene censita al terreni come pascolo e la stalla in D10? A me sembra anche molto più corretto secondo la descrizione fatta da Federico. Situazione assurda sarebbe quella opposta di annettere vasti terreni agricoli ai fabbricati in maniera sproporzionata e distorta. La regola sarebbe censire i fabbricati al catasto fabbricati e i terreni al catasto terreni. Considerare un ampio terreno agricolo come accessorio di una stalla secondo me non corrisponde alla realtà. Anzi è più congruo che la stalla sia accessorio del terreno a cui è a servizio.

Saluti

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