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Autore sgabuzzino molto piccolo

marcollu

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11 Febbraio 2013 alle ore 13:16

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 0 -  0 - Inviato: 11 Febbraio 2013 alle ore 18:51

In catasto ho visto che l'appartamento di mia madre, costituito di due camere, cucinotta, bagno, entrata e cantina, in seguito a condono di una veranda e' passato da 3,5 vani a 4,5 vani. Ho parlato con il tecnico dell'agenzia e sostiene che il calcolo e' corretto perche' bisogna considerare anche 1/3 di vano per un piccolissimo sgabuzzino di 0,5 mq, disegnato in mappa, che porta il totale dei vani da 4,25 a 4,58.

Il tecnico mi suggerisce fare una correzione della rappresentazione sulla mappa cambiando in armadio a muro la rappresentazione dello sgabuzzino.

Gli altri appartamenti, all'ultimo piano, con la stessa superficie e distribuzione hanno tutti la consistenza di 4 vani, ignorando di conteggiare il piccolissimo sgabuzzino.

Qualcuno ha un suggerimento su cosa mi conviene fare ?

Se faccio ricorso in autotutela e mi danno torto non so se riesco poi a ribaltare il risultato alla commissione provinciale.

Marco

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Autore Risposta

totonno
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 0 -  0 - Inviato: 12 Febbraio 2013 alle ore 00:21

"marcollu" ha scritto:
In catasto ho visto che l'appartamento di mia madre, costituito di due camere, cucinotta, bagno, entrata e cantina, in seguito a condono di una veranda e' passato da 3,5 vani a 4,5 vani. Ho parlato con il tecnico dell'agenzia e sostiene che il calcolo e' corretto perche' bisogna considerare anche 1/3 di vano per un piccolissimo sgabuzzino di 0,5 mq, disegnato in mappa, che porta il totale dei vani da 4,25 a 4,58.

Il tecnico mi suggerisce fare una correzione della rappresentazione sulla mappa cambiando in armadio a muro la rappresentazione dello sgabuzzino.

Gli altri appartamenti, all'ultimo piano, con la stessa superficie e distribuzione hanno tutti la consistenza di 4 vani, ignorando di conteggiare il piccolissimo sgabuzzino.

Qualcuno ha un suggerimento su cosa mi conviene fare ?

Se faccio ricorso in autotutela e mi danno torto non so se riesco poi a ribaltare il risultato alla commissione provinciale.

Marco



Secondo me il problema è la veranda che è diventata 1 vano da aggiungere ai 3,5 vani. Comunque da qualche parte ho letto che i vani inferiori al mq. non sono computabili nella consistenza e mi sembrerebbe logico se non sacrosanto. Visto che il tuo di 1/2 mq. può fare solo da scarpiera e una persona dentro non ci entra neanche se è vuoto. Mi sembrano valide motivazioni.

Per il resto l'accoglimento in autotutela da parte dell'ufficio è un ammissione di errore unilaterale dell'ufficio stesso che provvede a correggere l'errore riconosciuto a favore dell'utente, senza che qualcuno al di sopra delle parti esprima un giudizio su dove stia la verità e la giustizia. Il ricorso quindi non fa riferimento all'eventuale esito negativo della autotutela proprio perchè la commissione tributaria è un organo indipendente dalle parti, per questo può giudicare in maniera del tutto equa pro o contro l'ufficio e pro o contro l'utente in egual misura. E' del tutto giustificato quindi ricorrere prima all'autotutela e poi in caso di esito negativo procedere al diritto del ricorso senza che le fasi e l'esito di queste entrino in contrasto tra loro, influenzando il giudizio della commissione tributaria.

Saluti.

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marcollu

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11 Febbraio 2013 alle ore 13:16

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 0 -  0 - Inviato: 12 Febbraio 2013 alle ore 12:26

grazie per la risposta

No la veranda in vetro alluminio di circa 3x2,5m e' correttamente calcolata come vano accessorio per 1/3 di vano. Purtoppo ho verificato che i tecnici, ho parlato con due, hanno posizioni diverse sul calcolo del corridoio di entrata che in mappa presenta una porta mai esistita, e per alcuni deve essere conteggiato come due accessori separati e non con uno solo come previsto espressamente nel massimario, purche' di dimensioni inferiori al vano utile minimo.

Il tecnico che dovrebbe esaminare il ricorso in autotutela considera correttamente il corridoio unico accessorio per 1/3 ma dice che deve conteggiare lo sgabuzzino di 0,5 Mq per 1/3 di vano suggerendomi di fare una variazione in armadio a muro.

Tu o qualche lettore puo' darmi qualche riferimento sul limite minimo di 1 Mq ?

grazie

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 12 Febbraio 2013 alle ore 12:42

"marcollu" ha scritto:
grazie per la risposta

No la veranda in vetro alluminio di circa 3x2,5m e' correttamente calcolata come vano accessorio per 1/3 di vano. Purtoppo ho verificato che i tecnici, ho parlato con due, hanno posizioni diverse sul calcolo del corridoio di entrata che in mappa presenta una porta mai esistita, e per alcuni deve essere conteggiato come due accessori separati e non con uno solo come previsto espressamente nel massimario, purche' di dimensioni inferiori al vano utile minimo.

Il tecnico che dovrebbe esaminare il ricorso in autotutela considera correttamente il corridoio unico accessorio per 1/3 ma dice che deve conteggiare lo sgabuzzino di 0,5 Mq per 1/3 di vano suggerendomi di fare una variazione in armadio a muro.

Tu o qualche lettore puo' darmi qualche riferimento sul limite minimo di 1 Mq ?

grazie



Il limite minimo di 1 mq. è una conseguenza della descirzione di cosa sia un vano accessorio e l'utilizzo a cui è destinato. Un locale, autonomo, di superficie inferiore a 1 mq. è caratterizzato dall'impossibilità oggettiva di essere utilizzato come accessorio diretto o indiretto dell'unità principale. Per questo è sbagliato, e oltretutto scorretto, quanto suggerisce il funzionario che inserendo il termine armadio vengano cambiati i requisiti del presunto locale escludendolo dal computo della consistenza. Il funzionario dovrebbe astenersi a suggerire queste bestialità..e bisognerebbe fargliele mettere per iscritto. E' come se un locale soggiorno, cambiando il termine in ripostiglio, solo per questo il locale dovrebbe essere computato 1/3 di vano. Qualcuno diceva: "Ma mi faccia il piacere...!"

L'ingresso-corridoio deve essere considerato uno quando presenta soluzione di continuità ciò vale a dire che l'unicità del locale accessorio non è dato dalla presenza di una porta nel mezzo, e neanche dalla forma in pianta a "elle",ma deve avere elementi sostanziali che dimostrino la divisione e discontinuità fisica in maniera incontestabile e inequivoca, devono cioè essere locali separati e mai contigui e/o direttamente collegati tra loro.


Saluti.

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Marlin

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 0 -  0 - Inviato: 12 Febbraio 2013 alle ore 13:18

Sei sicuro che la veranda ti è stata conteggiata 1/3 di vano? Te lo dico perchè a suo tempo, a Bari, in occasione dell'ultimo condono del 2003, le verande le conteggiavano tutte 1 vano in considerazione che, quasi sempre, erano adibite a cucinino. Ma il docfa di variazione che consistenza dava? Per il resto concordo con quanto detto da totonno per ciò che riguarda il corridoio. Per lo sgabuzzino di 0.5 mq. dici che è rappresentato in mappa, quindi suppongo che stia in un giardino, o sbaglio?. Se così fosse, occorrerebbe aggiungere anche il contributo di quest'ultimo. Date le ridotte dimensioni dello sgabuzzino poteva non essere oggetto di censimento. Cambiarne l'utilizzo, giustamente come dice anche totonno, non influenzerebbe sulla consistenza complessiva ma ritengo che non debba essere oggetto di computo.

saluti

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marcollu

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11 Febbraio 2013 alle ore 13:16

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 0 -  0 - Inviato: 12 Febbraio 2013 alle ore 17:17

grazie per i contributi

La spiegazione logica su cosa e' un vano accessorio praticabile e' sicuramente corretta, e sicuramente la utilizzero' a mio favore nella mia richiesta di correzione, purtroppo non so se sara' sufficiente a convincere il tecnico che mi ha gia dato parere negativo.

Non e' una cucina e quindi e' giusto 1/3 di vano, Il condono a cui faccio riferimento e' quello del 1986, ed a quel tempo non esisteva DOCFA, ma il tecnico presentava la domanda di condono al comune e la variazione in catasto lasciando a questa la resposabilita' del nuovo accatastamento che ufficialmente non mi e' mai stata comunicata.

Secondo voi quali sono gli elementi cruciali per un eventuale ricorso alla commissione provinciale, inoltre, potro' difendermi senza l'assistenza di un professionista ?

saluti

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 13 Febbraio 2013 alle ore 17:48

Puoi difenderti da solo in questo caso, senza l'assistenza di un professionista. Però attento che il processo tributario ha una sua ritualità ed obblighi formali in assenza dei quali il ricorso è considerato nullo.

Daltronde non sono neppure così sicuro che sia ammissibile un ricorso improntato esclusivamente sul numero di vani, ma non ti so dare adesso elementi certi, è solo un dubbio che mi sfiora. Certamente lo strumento principe per il ritocco dei vani è l'Autotutela.

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