Ciao a tutti sono nuovo del forum, anche se lo seguo già da tempo trovando in esso molte risposte a dubbi e molti spunti per imparare cose nuove.

Ora avrei un quesito: sono stato ingaggiato da un acquirente di un'abitazione per verificare che sia tutto conforme catastalmente e urbanisticamente. Si tratta di una villetta a schiera del 1990 costituita da piano seminterrato, rialzato e primo piano e ho verificato questi due aspetti:

1) la villetta dispone di scoperto esclusivo, riportato sia sull'atto notarile che sull'elaborato planimetrico, ma non nella planimetria catastale (del 1990) e non conteggiato quindi nella superficie comprensiva delle aree scoperte. A mio avviso ci sarebbe l'obbligo di rappresentazione e quindi sarebbe necessario aggiornare la planimetria prima dell'atto. E' corretta la mia opinione o nel 1990 non c'era l'obbligo pertanto la planimetria così com'è si può ritenere conforme?

2) in prossimità della rampa che scende al garage interrato sotto la scala di accesso al piano rialzato comprendente anche un balcone è stato ricavato un piccolo vano che potremmo definire tecnico (in realtà è un ripostiglio). Su questo ho due dubbi, il primo se questo vano necessiterebbe di un titolo edilizio (so che è il forum docfa ma magari qualcuno al volo mi dà la sua opinione) e secondo se c'è poi l'obbligo di rappresentarlo nella planimetria catastale. Io sarei per il sì nella planimetria e per il no nel titolo edilizio

Ringrazio anticipatamente chi vorrà darmi il suo contributo in merito

Salve



R1- tutto ciò che è di proprietà esclusiva della u.i. deve essere rappresentato nella planimetria, per cui è da rifare



R2-Se il vano non è rappresentato/identificato nel progetto depositato al Comune, deve essere sanato e anche la planimetria va aggiornata.



Saluti cordiali