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Sanzione per tardata presentazione Docfa a chi spetta pagarla |

Vittoriar89
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Buonasera, volevo porre un quesito specifico. Sono prossima all'acquisto di un'appartamento, il tecnico dell'attuale proprietario ha presentato un Docfa e rettificato la rendita catastale abbassandola di ben 4 classi e di circa 400€. Essendomi resa conto dell'errore ho sollecitato una rettifica della rendita e della classe, il tecnico dell'attuale proprietario ha presentato un nuovo Docfa inserendo una data fine lavori successiva ai 30 giorni. Stando a quando esposto il mio tecnico mi ha avvisata della probabilitá che arrivi una sanzione; io farò il contratto definitivo entro qualche mese, sicuramente prima che arrivi la sanzione. La domanda è a chi arriverà la sanzione: a me in qualità di nuova proprietaria o al vecchio proprietario in quanto soggetto che ha delegato il professionista ad apportare le modifiche di cui sopra? Aiutatemi perché non trovo risposte.
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Pippocad
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Südtirol
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La sanzione catastale (ravvedimento operoso) la paga direttamente il tecnico che presenta la pratica di variazione. Poi si farà dare i soldi da chi gli ha dato l'incarico. Tu non sei proprietaria. Ancora non esisti per il catasto per quell'immobile.
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bioffa69
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"Pippocad" ha scritto: La sanzione catastale (ravvedimento operoso) la paga direttamente il tecnico che presenta la pratica di variazione. Poi si farà dare i soldi da chi gli ha dato l'incarico. Tu non sei proprietaria. Ancora non esisti per il catasto per quell'immobile. Ma il ravvedimento operoso, non è obbligatorio, e non si è obbligati ad adempiere in fase di invio, da quanto si capisce dalla domanda, sembra che non sia stato pagato, per cui arriverà sanzione alla proprietà di 1000 e rotti €, che se pagati subito, si riducono a paco più di 400€. Se nel frattempo la proprietà è passata, la sanzione arriva alla proprietà che aveva presentato la pratica, o al proprietario che nel frattempo ha acquistato? I suppongo a chi ha fatto la denuncia, ma non essendomi mai capitato, non lo dò per certo, anzi, lascio aperte tutte le porte. Saluti
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Pippocad
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Si, forse ho interpretato male io. Non è mai capitato nemmeno a me. A logica dovrebbe arrivare al vecchio proprietario perché è lui da "sanzionare" perché non ha … L’acquirente dovrebbe rispondere dal rogito in poi.
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EFFEGI
f.g.
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Irpinia
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Concordo naturalmente con quanto scrive pippocad in merito al ravvedimento operoso, sperando che lo stesso sia stato applicato in fase di invio della pratica docfa. E' pur vero, anche quello che dice Bioffa69, laddove il tecnico sprovveduto non abbia richiesto il ravvedimento operoso. In ogni caso, laddove dovesse arrivare la sanzione per il mancato ravvedimento operoso, questa verrà notificata al sottoscrittore della pratica docfa (quindi al vecchio proprietario ove nel frattempo si dovesse stipulare un rogito di compravendita) e non alla nuova proprietaria essendo quest'ultima una terza estranea alla pratica docfa. Saluti
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Manero
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A scanso di equivoci, è possibile chiedere al venditore la pratica docfa e la ricevuta di registrazione e pagamento dei tributi ed eventuali sanzioni. Il tecnico redattore e firmatario del docfa se non le ha già consegnate al cliente, di sicuro ce le ha in studio.
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Vittoriar89
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Il punto è che il tecnico della parte venditrice ha dapprima errato a declassare l'appartamento di ben 6 classi, sottolineato l'errore non ha proceduto tramite ravvedimento operoso ma attraverso un nuovo Docfa del quale non sono in possesso. Temo pertanto che nel nuovo Docfa abbia riportato la fine lavori precedente, da ciò derivando il superamento dei 30 giorni per la presentazione del Docfa e la conseguente sanzione. Io diverrò proprietaria prima che verrà notificata la sanzione (generalmente passa 1 anno per la notifica) per questo mi domandavo se in qualità di nuova proproetaria potessi essere coinvolta, anche in solido, nel pagamento di hna sanzione che tecnicamente non mi compete.
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Vittoriar89
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Ho provveduto a chiedere il nuovo Docfa, sono in attesa, tuttavia ad oggi non penso siano state sollevate sanzioni, in genere passa 1 anno circa.
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rubino
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"Vittoriar89" ha scritto: Buonasera, volevo porre un quesito specifico. Sono prossima all'acquisto di un'appartamento, il tecnico dell'attuale proprietario ha presentato un Docfa e rettificato la rendita catastale abbassandola di ben 4 classi e di circa 400€. Essendomi resa conto dell'errore ho sollecitato una rettifica della rendita e della classe, il tecnico dell'attuale proprietario ha presentato un nuovo Docfa inserendo una data fine lavori successiva ai 30 giorni. Stando a quando esposto il mio tecnico mi ha avvisata della probabilitá che arrivi una sanzione; io farò il contratto definitivo entro qualche mese, sicuramente prima che arrivi la sanzione. La domanda è a chi arriverà la sanzione: a me in qualità di nuova proprietaria o al vecchio proprietario in quanto soggetto che ha delegato il professionista ad apportare le modifiche di cui sopra? Aiutatemi perché non trovo risposte. Ancora una volta mettiamo un pò d'ordine: il tecnico, in fase di classamento propone sempre la rendita ma ha due possibilità: accettare il classamento automatico che gli fornisce la procedura informatica DOCFA oppure, se lo ritiene iniquo perchè non ci sono le condizioni che giustificano consistenza, categoria, classe e rendita catastale (in altri termini, il classamento) del docfa (mettiamo che sia, ad esempio 8 vani 100 mq A/2 di 14 classe), essendo lui che si sostiuisce al funzionario catastale quando entra nell'unità immobiliare, può effettivamente proporre un suo classamento perchè il modello matematico elaborato dal docfa non è equo, e questo per tanti motivi, ad esempio tiene conto della posizione dell'u.i. nel foglio di mappa, come capita ad una abitazione che ho qui davanti a me, ho fatto questo esperimento: se l'u.i. sta nel suo foglio 105 è 4 classi più alta se la sposto nel nel fg. 48 ma fra foglio 105 e 48 c'è una strada pubblica, la logica vuole che non può essere diversa la redditività se l'u.i. sta da una parte o dall'altra di Via N.V.. Tornando a lei, egli non ritiene equo il classamento automatico e propone, giustificando: 8 vani, 100 mq, categoria A/2 di 10 classe. Questo ha fatto, e deve giustistificando questa scelta scrivendo le motivazioni nel documento che il Catasto riceve. Questo per dire che l'incipit non è corretto: il tecnico, fino alla prova di aver agito con dolo e/o impreparazione, non ha commesso nessun errore perchè rientra nelle sue prerogative accettare o meno il classamento del docfa (a parte che le rendite catastali che entrano in atti sono tutte proposte, sia che derivino dal classamento automatico sia che vengano effettivamente prodotte dal tecnico e sa perché? Per lasciare mano libera ai signori del catasto di cambiarla, anche aggiornando d'ufficio interi condomini); noi abbiamo la responsabilità di tutto ma non dobbiamo essere per forza d'accordo con un sofware e tanto meno pensare che tutto quanto venga dal catasto, direttamente e/o indirettamente, è cosa buona e giusta, lo scrivo perchè questo si evince dal seguito: mi sono resa conto dell'errore: in base a cosa asserisce questo? Quale sarebbe questo errore, non aver attaccato il padrone dove vuole il ciuccio? Lei giustamente vuole sapere delle conseguenze: l'ufficio deve convalidare la rendita proposta, dovrebbe farlo dopo un sopralluogo per vedere se effettivamente il tecnico ha detto la verità o meno (per questi signori noi siamo, notoriamente, emeriti ignoranti e potenziali truffatori) in caso contrario la rigetta e ripristina il classamento automatico, dandone comunicazione all'intestato in quel momento in atti, non al vecchio proprietario/dichiarante e tanto meno al tecnico redattore. Nel frattempo lei ha fatto l'atto, il notaio ha calcolato le imposte con la rendita proposta ecc. ecc.: che io sappia il catasto non si è mai rivalso per le imposte dopo la variazione della rendita da presunta ad automatica, ma potrebbe farlo. Questo è l'errore che ha fatto il Collega, sapendo che si doveva vendere l'u.i. avrebbe potuto farsi i fatti suoi e vivere tranquillo, lei avrebbe pagato più del dovuto ma chi se ne importa. E' un errore aver voluto far bene il proprio lavoro? Per quanto alla sanzione per il ritardo, arriverà sempre all'intestato attuale è sarà, per il momento, il minimo edittale, circa 300 euro.
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rubino
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(GURU)
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"Vittoriar89" ha scritto: Il punto è che il tecnico della parte venditrice ha dapprima errato a declassare l'appartamento di ben 6 classi, sottolineato l'errore non ha proceduto tramite ravvedimento operoso ma attraverso un nuovo Docfa del quale non sono in possesso. Temo pertanto che nel nuovo Docfa abbia riportato la fine lavori precedente, da ciò derivando il superamento dei 30 giorni per la presentazione del Docfa e la conseguente sanzione. Io diverrò proprietaria prima che verrà notificata la sanzione (generalmente passa 1 anno per la notifica) per questo mi domandavo se in qualità di nuova proproetaria potessi essere coinvolta, anche in solido, nel pagamento di hna sanzione che tecnicamente non mi compete. Scusi, ma non era di 4 il declassamento? Com'è che adesso sono diventate sei?
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Vittoriar89
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Probabilmente non mi sono spiegata, la casa è stata oggetto di ristrutturazione da parte dei vecchi proprietari che non hanno mai chiuso la cila; la casa è stata migliorata e da 6 1/2 vani è passata a 6 vani, per quanto figura da la rendita da €505 classe 8, il tecnico ha declassato l'immobile a classse 2 rendita 200€. Essendo palese l'errore, ho sottoposto all'attenzione del tecnico la questione è lo stesso ha presentato un nuovo Docfa per diversa distribuzione degli spazi, nonostante non fossero state apportate ulteriori modifiche. Nel nuovo Docfa ha indicato la data fine lavori già indicata nel primo Docfa che a quel punto era successiva ai 30 gg da qui lanquestione della sanzione.
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Pippocad
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"Vittoriar89" ha scritto: Probabilmente non mi sono spiegata, la casa è stata oggetto di ristrutturazione da parte dei vecchi proprietari che non hanno mai chiuso la cila; la casa è stata migliorata e da 6 1/2 vani è passata a 6 vani, per quanto figura da la rendita da €505 classe 8, il tecnico ha declassato l'immobile a classse 2 rendita 200€. Complimenti per la correttezza. Il 99% dei clienti avrebbe fatto i salti di gioia per un errore così...a loro favore.
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bioffa69
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A mio avviso non è questione del classamento che fa il DCOFA, penso che nessun tecnico lo tenga in considerazione, certo è che se in banca dati ho una classe 8, non la metto in 2, soprattutto se si tratta di un condominio. A mio avviso è evidente l'errore/furbata del tecnico, poi per carità, magari qualcuno è così abituato, a mio avviso inconcepibile. Le sanzioni minime, notificate, sono di € 1.032, questo dal 01/05/2011, che verrà ridotta ad 1/3, se pagata entro 30 giorni. Saluti
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bioffa69
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"Pippocad" ha scritto: "Vittoriar89" ha scritto: Probabilmente non mi sono spiegata, la casa è stata oggetto di ristrutturazione da parte dei vecchi proprietari che non hanno mai chiuso la cila; la casa è stata migliorata e da 6 1/2 vani è passata a 6 vani, per quanto figura da la rendita da €505 classe 8, il tecnico ha declassato l'immobile a classse 2 rendita 200€. Complimenti per la correttezza. Il 99% dei clienti avrebbe fatto i salti di gioia per un errore così...a loro favore.  Non ne sono sicuro, sapere di avere una cosa sbagliata, anche se con rendita minore, non mi farebbe stare tranquillo, personalmetne cerco sempre di fare solo le cose corrette, di conseguenza la rendita. Saluti
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rubino
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(GURU)
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Non è che non s'è spiegata, non l'ha scritto ma comunque cambia poco, la data di ultimazione da indicare nella denuncia di variazione è quella della chiusura dei lavori comunicati con la cila e non può essere un'altra. Per quanto al calcolo della consistenza, ovviamente non ho la documentazione per verificare il palese l'errore ma se lei sostiene che essa sia diminuita di mezzo vano rispetto al classamento originario per dolo del tecnico dovrebbe dimostrarlo: come ha fatto, dichiarando il falso? Il meccanismo di proposta della classe gliel'ho già spiegato, ci scriva cosa ha dichiarato il tecnico nel documento inviato al catasto per dimostrare che è equa la seconda classe e non la ottava e ne riparliamo.
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