Salve a tutti, premetto che sono un
proprietario e non un tecnico; quindi ho bisogno di un parere da parte di chi è più esperto di me.
Riassumo brevemente la mia
storia.
- Acquisto come singola unità immobiliare un immobile che, nei fatti, è da considerarsi doppio dal punto di vista catastale e fiscale (due unità autonome funzionalmente).
- Tale unità immobiliare (nella sua interezza) è protetta dalla Sovrintendenza e gode del vincolo di indivisibilità urbanistico (alias, non si può vendere come separato) né fare interventi edilizi che non passino "al vaglio" di un ente.
- I precedenti proprietari hanno sempre mantenuto due subalterni distinti (lato fiscale), e li hanno riunificati (senza interventi edilizi) in concomitanza della vendita; in quanto non potevano vendere i due subalterni separati.
- Un anno dopo il mio acquisto c'è stato un controllo catastale che ne ha rivelato il doppio profilo fiscale, in rottura, cioè, con quanto mi era stato venduto e proposto in fase di vendita (sempre lato fiscale).
- In precedenza al controllo di sopra si sono avviati dei lavori di ristrutturazione (svolti da me) su quella che si credeva essere una singola unità immobiliare anche dal lato fiscale. Dal punto di vista "burocratico", quindi, risulta che i lavori in atto sono su un singolo subalterno; quello dell'atto di vendita.
La mia
domanda è la seguente: il tecnico può presentare la chiusura lavori sul subalterno dell'atto di vendita (cioè, quello pre-controllo catastale) nonostante questo sia stato dichiarato, in un certo senso, illegittimo?
Cosa fare diversamente?