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Autore Rettifica di un ampliamento

sergiosqueglia

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18 Luglio 2019 alle ore 08:09

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 0 -  0 - Inviato: 18 Luglio 2019 alle ore 08:31

Nel verificare le difformità riscontrate in occasione di un trasferimento di quote di proprietà, ho constatato degli errori. In particolare ho visto che il tecnico che all'epoca ha eseguito l'accatastamento di una porzione di fabbricata, a seguito condono edilizio, nel riportare la planimetria della nuova porzione quale ampliamento delle precedenti, ha omesso di riportare la planimetria della parte di fabbricato preesistente, come constatato con il tecnico dell'Agenzia del Territorio di Salerno. Lo stesso tecnico, resosi conto dell'errore, mi consigliava di redigere un docfa come variazione planimetrica (causale Ampliamento) precisando in relazione tecnica che "Il modello XX n.XX del XX con cusale ampliamento erroneamente presentava solo la planimetria del seminterrato così come verificato nella partita XX del Comune di XX". E' corretta l'indicazione che mi ha dato?L'operazione è priva di sanzioni?Grazie

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Autore Risposta

EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 18 Luglio 2019 alle ore 21:44

Le sanzioni dipendono dalla data in cui è stato commesso l'errore ovvero dalla data di presentazione del Docfa errato.

Se tale data è superiore al periodo di maturazione della prescrizione come avviene per i normali Docfa la sanzione non si deve pagare.

In caso contrario si deve pagare.

Fermo restando che non avendo elementi ulteriori non possiamo sapere di eventuali problematiche che potrebbero insorgere (se parli di ampliamento bisogna vedere dove materialmente avviene detto ampliamento ovvero se su area di proprietà esclusiva o meno, il tutto perché in Catasto potrebbero fare storie se trattasi di ampliamento ad esempio su attuale B.C.N.C. di più ditte, anche se detto ampliamento materialmente c'è sempre stato).

In linea di massima la causale ampliamento dovrebbe essere corretta, nel senso che l'ho utilizzata anche io quando, ad esempio, il precedente tecnico aveva dimenticato di inserire una parte di fabbricato nonostante che, dalle foto che ho allegato al Docfa, si evince chiaramente che detto ampliamento nella realtà esisteva già alla data del Docfa errato.

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sergiosqueglia

Iscritto il:
18 Luglio 2019 alle ore 08:09

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 0 -  0 - Inviato: 19 Luglio 2019 alle ore 06:34

Allora ti ringrazio per la risposta e ti fornisco ulteriori elementi, che ti possono essere necessari per una corretta indicazione.

Nel 1985 acquisto una porzione di una villetta bifamiliare. E' una villetta composta da un pian terreno e da una corte esclusiva, ma poichè è sul versante di una xcollina ha un volume tecnico sottostante.A tale data esiste ed è accatastata quindi pian terreno e corte esclusiva. Tali elementi si desumono dall'elaborato planimetrico presente in Catasto.

Successivamente viene utilizzato e reso abitabile il volume tecnico, viene presentata pratica di condono edilizio, che viene accolto dal comune, tanto da ottenere la licenza in sanatoria, accatastato dal tecnico che se ne occupa ( e che non sono io).In quel momento la proprietà è di tutt'e due fratelli.

Ora cosa succede: nel 1989 il tecnico presenta un docfa in cui denunzia l'ampliamento, tramite il modello 44, dell'unità immobiliare, sopprime le particelle preesistenti e ne crea un'altra ma in cui include solo la porzione condonata, "dimenticandosi" di riportare la parte preesistente. Quindi si tratta dell'ampliamento di una parte soppressa!

Da tale data fino a tutt'oggi abbiamo regolarmente pagato i tributi locale e le tasse statali, sulla base della rendita della parte condonata e su una rendita presunta della restante parte, rendita non tanto presunta visto che si riferiva a villette uguali per consistenza ed esposizione, visto che parliamo di un parco di seconde case. Tuttavia essendo una proprietà coindivisa, i miei genitori e mio fratello non ritengono ancora opportuno regolarizzare la situazione.

Fino a quest'anno che raggiungo un accordo con mio fratello, con cui sono sempre stato comproprietario, di permutare le quote di proprietà e di diventare un'unico proprietario di questa unità immobiliare. da qui l'esigenza di regolarizzare la situazione preventivamente all'atto.

Ecco che , ormai tecnico, mi chiarisco tutta la situazione recandomi un paio di volte All'agenzia del territorio, per prendere visione della situazione degli atti. La soluzione trovata mi è stata indicata dal tecnico del catasto, dopo aver preso visione del contenuto della partita catastale.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro e resto a tua disposizione per i chiarimenti che ritenessi necessari, ma ti ringrazio anticipatamente dell'attenzione e dell'aiuto che mi darai.

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SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 19 Luglio 2019 alle ore 11:37

Salve

la causale per me non è ampliamento ma "recupero situazione pregressa" nel docfa come data di fine lavori devi indicare quella della denuncia precedente dove non è stato dichiarato tale ampliamento.

Devi allegare al nuovo docfa una relazione esplicativa di tutto ciò altrimenti l'operatore catastale fa fatica a comprendere cosa è accaduto realmente.

Per il sottoscritto non è corretto mettere come causale "ampliamento" primo sarebbe una motivazione non congrua con quanto è successo realmente e secondo chi visionerà successivamente una visura storica si troverebbe un ampliamento mai realmente costruito, ma sempre esistito fin dal docfa precedente.

cordiali saluti

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 19 Luglio 2019 alle ore 22:13

In tutti i casi di accatastamenti redatti da tecnici precedenti palesemente difformi dallo stato di fatto ho sempre adottato causali quali ampliamento, demolizione parziale, diversa distribuzione spazi interni, ecc. a seconda delle circostanze.

Come data di ultimazione lavori ho sempre messo una data non successiva alla data dell'accatastamento errato ovvero la data di effettiva ultimazione dei lavori (a suo tempo) qualora noti (anche rilevati sul precedente Docfa).

Nella relazione e soprattutto in allegati al Docfa ho sempre prodotto foto, documenti, relazioni e quant'altro per chiarire che le causali adottate non riguardavano lavori realmente eseguiti dopo la presentazione del precedente accatastamento (sballato) ma riguardavano le causali coerenti con le variazioni eseguite; esempio se la precedente planimetria riportava un'unità delle dimensioni esterne 5 x 5 mentre l'unità è sempre stata di dimensioni 6 x 5, quindi si trattava di errore del precedente tecnico e non di un vero ampliamento realizzato in seguito, ho sempre messo la causale ampliamento.

Mi sono capitati diversi casi simili di cui sopra e mai ho avuto problemi nelle approvazioni dei relativi Docfa.

Il Tecnico dell'Agenzia che ha consigliato Sergiosqueglia di indicare come causale Ampliamento e di precisare in relazione la circostanza (ovvero di chiarire che la parte oggetto di ampliamento era sparita per errore con il precedente accatastamento), risulta in linea con quanto da sempre adottato dal sottoscritto in casi simili.

Naturalmente nulla toglie che altre Agenzie e/o altri colleghi ritengano che si debbano adottare causali diverse e quindi facciano utilizzare e/o utilizzino causali Docfa diverse da quelle sopra da me prospettate e prospettate dall'Agenzia Provinciale a Sergiosqueglia.

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