Buongiono a tutti,
premetto un ringraziamento agli utenti di questo forum che consulto spesso con profitto ed in un cui scrivo per la prima volta.
La situazione è la seguente:
A/2 appartamento con cantina ai piani P1 e S1.
C/6 autorimessa al piano S1.
Dopo la morte del proprietario gli eredi decidono di sanare alcune irregolarità, procedono con la sanatoria edilizia, mi incaricano di regolarizzare i documenti catastali.
Oltre a qualche modifica distributiva interna all'appartamento la cantina e l'autorimessa sono state rese un unico locale. Per questo procederei con un DOCFA per "diversa distr. spazi interni, frazionamento e fusione" avendo il solo appartamento al P1 in A/2 su una planimetria e una sola grande autorimessa C/6 al piano S1.
Fino a qui la parte facile.
Il problema sorge per il fatto che al piano interrato, accessibile solo dall'interno dell'autorimessa, esiste da quando è stato costruita la palazzina un piccolo "locale caldaia" che pur essendo autorizzato nei progetti edilizi, non è mai stato inserito nelle planimetrie delle due unità immobiliari (allegate anche all'atto di compravendita).
I locali al piano S1 sono accessibili solo da scala esterna di proprietà esclusiva.
Il buon senso mi dice che è stato un errore di rappresentazione nella predisposizione delle schede del 1982 (insieme a molti altri pasticci che non vi descrivo), ma il buon senso non ha grande presa verso l'Agenzia delle Entrate.
La soluzione potrebbe essere quella di costituire il nuovo locale, intestandolo a tutti i proprietari della palazzina, far fare atto notarile e poi fondere con il resto dell'interrato, ma i condomini non si parlano nemmeno, non c'è amministratore, sarebbe un bagno di sangue...
qualcuno sa suggerirmi delle alternative?
Vi ringrazio!