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Argomento: Rappresentazione scoperto di pertinenza
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SIMBA6464
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09 Giugno 2021 alle ore 15:08
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"Gibe" ha scritto: "SIMBA6464" ha scritto:
Salve Gibe, ma ti piace proprio questa SR eh, non ho mai sentito che nel Docfa per lo scoperto si indichi la SR, o meglio se ai terreni é SR allora anche ai fabbricati sarà indicata graficamente una SR. cordiali saluti Salve Hai capito male. Nessuno ha scritto che al fabbricati va indicata l'annotazione SR. Oppure indicarne una a capocchia. Nel docfa va inserita una planimetria in cui è rappresentato graficamente lo scoperto nella sua consistenza corrispondente alla superficie REALE misurata. Questa superficie REALE rappresentata e poligonata in docfa può anche essere difforme dalla superficie indicata al terreni a partita 1, perchè quella indicata al terreni è una superficie nominale e può non coincidere con la misurazione reale del lotto. Ricordo che la superficie nominale al terreni è una superficie non derivata da misurazioni complete del contorno della particella, per questo può non essere corrispondente con la consistenza esatta dello stato dei luoghi. Lo scoperto rappresentato in planimetria all'urbano con DOCFA deve necessariamente essere corrispondente con la consistenza reale proveniente dallo stato dei luoghi. Se al terreni la superficie è annotata SR, vuol dire che è misurata e allora necessariamente all'urbano la consistenza dello scoperto deve per forza corrispondere alla superficie riportata al terreni ed effettivamente misurata. Buon lavoro Salve scusa Gibe, se sul posto trovi il lotto su cui insiste il fabbricato, oggetto di docfa-planimetria, a forma pentagonale e sulla mappa wegis è a forma esagonale, cosa indichi tu in planimetria? Si riporta sempre la forma del lotto nella planimetria docfa come da mappa wegis, e si cerca (anzi direi obbligo) di far concidere la sup. grafica della planimetria con la sup. censita in visura ai terreni, come Rubino sostiene. cordiali saluti
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Orlando1973
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"SIMBA6464" ha scritto: "Gibe" ha scritto: "SIMBA6464" ha scritto:
Salve Gibe, ma ti piace proprio questa SR eh, non ho mai sentito che nel Docfa per lo scoperto si indichi la SR, o meglio se ai terreni é SR allora anche ai fabbricati sarà indicata graficamente una SR. cordiali saluti Salve Hai capito male. Nessuno ha scritto che al fabbricati va indicata l'annotazione SR. Oppure indicarne una a capocchia. Nel docfa va inserita una planimetria in cui è rappresentato graficamente lo scoperto nella sua consistenza corrispondente alla superficie REALE misurata. Questa superficie REALE rappresentata e poligonata in docfa può anche essere difforme dalla superficie indicata al terreni a partita 1, perchè quella indicata al terreni è una superficie nominale e può non coincidere con la misurazione reale del lotto. Ricordo che la superficie nominale al terreni è una superficie non derivata da misurazioni complete del contorno della particella, per questo può non essere corrispondente con la consistenza esatta dello stato dei luoghi. Lo scoperto rappresentato in planimetria all'urbano con DOCFA deve necessariamente essere corrispondente con la consistenza reale proveniente dallo stato dei luoghi. Se al terreni la superficie è annotata SR, vuol dire che è misurata e allora necessariamente all'urbano la consistenza dello scoperto deve per forza corrispondere alla superficie riportata al terreni ed effettivamente misurata. Buon lavoro Salve scusa Gibe, se sul posto trovi il lotto su cui insiste il fabbricato, oggetto di docfa-planimetria, a forma pentagonale e sulla mappa wegis è a forma esagonale, cosa indichi tu in planimetria? Si riporta sempre la forma del lotto nella planimetria docfa come da mappa wegis, e si cerca (anzi direi obbligo) di far concidere la sup. grafica della planimetria con la sup. censita in visura ai terreni, come Rubino sostiene. cordiali saluti Concordo l'area scoperta rappresentata in scheda è sempre quella da wegis .
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robertopi
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Dico la mia, benchè, purtroppo mi perda nel leggere i messaggi precedenti. Tratto perlopiù speciali, quindi non poligonate, ed ovunque (quadro H, G ed M) faccio coincidere la superficie totale della p.lla terreni con quella inserita nel docfa. Ora capisco che il problema per un'ordinaria derivi dalla poliganazione, ma in effetti tra poligono ed SN senza dubbio ci potrà essere una discrasia e (S&o) prevarrà quella poligonata. saluti
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carletto.architetto
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Grazie, hai fatto bene ricordarmi di inserire la giusta scala soprappensiero e di corsa potrei sbagliare. Ciao "Gibe" ha scritto: Si che puoi. Ricordati di indicare la giusta scala durante l'associazione delle planimetrie graffate.
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carletto.architetto
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Si che ho provato ma purtroppo lo scoperto è grande e mi ci sta giusto giusto in un A/4 al 500. Grazie Giancarlo "EFFEGI" ha scritto: "carletto.architetto" ha scritto: Buonasera, devo presentare un aggiornamento DOCFA con la rappresentazione dello scoperto di pertinenza, per farlo entrare nei "modelli" docfa dovrei usare A4-500, mi chiedo se è possibile rappresentre solamente lo scoperto con il sedime della casa in questa planimetria al 500 e poi allegare un'altra planimetria con rappresentato l'immobile al 200. Grazie Giancarlo Hai provato con un unico layout A3 in scala 1:200. Se riesci ad inserire tutto in un'unica piantina è sempre molto meglio, perchè il disegno diventa molto più "leggibile". Saluti
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rubino
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Buongiorno architetto, permetta una domanda: cosa ne pensa del sub-argomento di cui stiamo discutendo?
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SIMBA6464
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"Gibe" ha scritto: "SIMBA6464" ha scritto:
Salve scusa Gibe, se sul posto trovi il lotto su cui insiste il fabbricato, oggetto di docfa-planimetria, a forma pentagonale e sulla mappa wegis è a forma esagonale, cosa indichi tu in planimetria? Si riporta sempre la forma del lotto nella planimetria docfa come da mappa wegis, e si cerca (anzi direi obbligo) di far concidere la sup. grafica della planimetria con la sup. censita in visura ai terreni, come Rubino sostiene. Abbiamo debordato, lo so, ma non è colpa mia. Riportare la forma del lotto da wegis quando nella realtà la forma è difforme, che ti sembra una dichiarazione vera (addirittura obbligatoria ?) quando il tecnico in planimetria al fabbricati deve rappresentare lo stato rilevato sul posto, annessi e connessi? Tra l'altro si fa confusione tra wegis, superficie censuaria e superficie reale misurata. Quando c'è un evidente disallineamento tra lo stato dei luoghi e la mappa il tecnico deve intervenire ad aggiornare la mappa o comunque ad allineare lo stato dei luoghi con quanto rappresentato in mappa, prima di fare il docfa. Occhio che il catasto va a fare i sopralluoghi adesso anche all'urbano e se ti trova una planimetria presentata difforme alla realtà sono guai. Salve ne ho subite tanti di controlli docfa, ma chi controlla non mi ha mai misurato la definizione del contorno del lotto, specialmente se il perimetro non è certificato da alcun documento. Ancora, se il perimetro del lotto, trattato nel docfa, non è definito da elementi visibili, cosa controlla il verificatore catastale? Controlla che quanto indicato in planimetria corrisponda con la mappa wegis, chi invece controlla il docfa lato Agenzia controlla anche che la sup. dichiarata nei poligoni corrisponda con la sup. censita in banca dati. E' evidente che se la forma del lotto sul posto è clamorosamente diversa dalla mappa wegis, io informo le parti, ma procedo comunque al mio docfa, anche perchè se le parti non vogliono sistemare cosa posso fare io? Se arriva il tecnico catastale a controllare cosa fa lui? non saprei dirti, credo che possa segnalare ai proprietari la difformita, (cioè la mappa wegis non corriponde con lo stato dei luoghi), ma poi che succede non saprei dirti perchè non mi è mai capitato. Ma eventualmente che sia il catasto ad obbligare a rettificare i confini, non certo io. cordiali saluti S.
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SIMBA6464
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"Gibe" ha scritto: "SIMBA6464" ha scritto:
Salve ne ho subite tanti di controlli docfa, ma chi controlla non mi ha mai misurato la definizione del contorno del lotto, specialmente se il perimetro non è certificato da alcun documento. Ancora, se il perimetro del lotto, trattato nel docfa, non è definito da elementi visibili, cosa controlla il verificatore catastale? Controlla che quanto indicato in planimetria corrisponda con la mappa wegis, chi invece controlla il docfa lato Agenzia controlla anche che la sup. dichiarata nei poligoni corrisponda con la sup. censita in banca dati. E' evidente che se la forma del lotto sul posto è clamorosamente diversa dalla mappa wegis, io informo le parti, ma procedo comunque al mio docfa, anche perchè se le parti non vogliono sistemare cosa posso fare io? Se arriva il tecnico catastale a controllare cosa fa lui? non saprei dirti, credo che possa segnalare ai proprietari la difformita, (cioè la mappa wegis non corriponde con lo stato dei luoghi), ma poi che succede non saprei dirti perchè non mi è mai capitato. Ma eventualmente che sia il catasto ad obbligare a rettificare i confini, non certo io. cordiali saluti S. Quindi tu rappresenti in docfa uno scoperto che è conforme al wegis, ma non nella realtà. Tutte quelle belle storie che il tecnico deve accatastare quello che rileva dell'unità immobiliare nella realtà.. qui sembrano buffonate. La difformità tra wegis e realtà, poi, all'urbano, incide sulla consistenza e quindi sulla rendita. Rappresentare un wegis difforme dalla realtà all'urbano, comporta una scorretta determinazione degli importi fiscali nei trasferimenti dell'immobile e di IMU. Comunque, ne ho sentite tante, ormai non mi sorprendo piu' di niente. Qui chiudo. Saluti Sara' ma non riesco a comprenderti, ma di che realtà parli in loco, se non sono identifcati i confini sul posto? che reale misuri se non esistono il loco? Cosa verifica il catasto (quello del docfa) se non lo vede sul posto? Bho. mi fermo. buona giornata S.
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bioffa69
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BRESCIA
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La consistenza della proprietà si vede dalla mappa, personalmente considero corretta quella sulle mappe NCTR, piuttosto che wegis, però è chiaro che quella è la proprietà, e che all'urbano non può differire. Saluti
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Orlando1973
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Concordo che la rappresentazione area al docfa deve coincidere con quella wegis (o mappa d'impianto ) anche' perche' ogni qualvolta che non lo fosse ( nella maggior parte dei casi non coincide mai perfettamente ) si dovrebbe procedere ad una rettifica di confini , passaggi di proprietà e quant'altro ..... Inoltre una pratica DOCFA presentata con un'area palesemente difforme dalla wegis (anche se in realtà corretta) non puo' essere di certo approvata dal tecnico di turno .
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bioffa69
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BRESCIA
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"Orlando1973" ha scritto: Concordo che la rappresentazione area al docfa deve coincidere con quella wegis (o mappa d'impianto ) anche' perche' ogni qualvolta che non lo fosse (nella maggior parte dei casi non coincide mai perfettamente ) si dovrebbe procedere ad una rettifica di confini , passaggi di proprietà e quant'altro ..... Inoltre una pratica DOCFA presentata con un'area palesemente difforme dalla wegis (anche se in realtà corretta) non puo' essere di certo approvata dal tecnico di turno . Quoto
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rubino
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"Gibe" ha scritto: "SIMBA6464" ha scritto:
Salve ne ho subite tanti di controlli docfa, ma chi controlla non mi ha mai misurato la definizione del contorno del lotto, specialmente se il perimetro non è certificato da alcun documento. Ancora, se il perimetro del lotto, trattato nel docfa, non è definito da elementi visibili, cosa controlla il verificatore catastale? Controlla che quanto indicato in planimetria corrisponda con la mappa wegis, chi invece controlla il docfa lato Agenzia controlla anche che la sup. dichiarata nei poligoni corrisponda con la sup. censita in banca dati. E' evidente che se la forma del lotto sul posto è clamorosamente diversa dalla mappa wegis, io informo le parti, ma procedo comunque al mio docfa, anche perchè se le parti non vogliono sistemare cosa posso fare io? Se arriva il tecnico catastale a controllare cosa fa lui? non saprei dirti, credo che possa segnalare ai proprietari la difformita, (cioè la mappa wegis non corriponde con lo stato dei luoghi), ma poi che succede non saprei dirti perchè non mi è mai capitato. Ma eventualmente che sia il catasto ad obbligare a rettificare i confini, non certo io. cordiali saluti S. Quindi tu rappresenti in docfa uno scoperto che è conforme al wegis, ma non nella realtà. Tutte quelle belle storie che il tecnico deve accatastare quello che rileva dell'unità immobiliare nella realtà.. qui sembrano buffonate. La difformità tra wegis e realtà, poi, all'urbano, incide sulla consistenza e quindi sulla rendita. Rappresentare un wegis difforme dalla realtà all'urbano, comporta una scorretta determinazione degli importi fiscali nei trasferimenti dell'immobile e di IMU. Comunque, ne ho sentite tante, ormai non mi sorprendo piu' di niente. Qui chiudo. Saluti Bravo, chiudi che è meglio: di quale incidenza sulla consistenza parli se l'ampiezza dello scoperto incide nel calcolo della consistenza come da: Allegato C al D.P.R. 138 /98 NORME TECNICHE PER LA DETERMINAZIONE DELLA SUPERFICIE CATASTALE DELLE UNITA' IMMOBILIARI A DESTINAZIONE ORDINARIA per evitare di farti scrivere scemate ho inserito il link e tu non hai avuto nemmeno il buon senso di andartelo a leggere/ripassare; sta ancora là, vedi un pò tu. Semai incide sul classamento, nel senso che - so per esperienza personale - che se l'ampiezza della pertinenza supera 300 mq allora l'u.i.u. diventa A/7, al di sotto no, diventa A2 o A3.; sapendo questo, molti furbi hanno aggirato il corretto classamento non dichiarandola nel docfa, agevolati dal non aver portato all'urbano nemmeno un mq di corte o di strada d'accesso, e così ti ho spiegato quello che non hai capito primo e quello che Draghi ha detto agli Uffici di verificare per evitare la riforma del Catasto: il corretto censimento delle u.i.u. già in atti. I controlli: qualsiasi controllo, di qualsiasi organi della P.A. può riguardare solo le misure e i dati numerici dichiarati, scritti, quotati esplicitamente dal tecnico: qualunque controllore non può e non deve prelevarle mediante squadretta, scalimetro, occhiometro ecc. dal documento tecnico, soprattutto da è una planimetria catastale, che non hanno nè hanno mai avuto valore metrico.
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