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Argomento: Posso trasformare un fabbricato diruto in collabente?
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totonno
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"geogradi" ha scritto: TOTONNO la contraddizione te l'ho appena evidenziata sopra. L'ho letta, infatti mi riferito al tuo intervento. C'è il caso in cui, con tetto non interamente crollato, nella parte crollata l'edificio presenti pareti che non raggiungono il metro. In questo caso il fabbricato è diruto e non collabente. Poi può essere che l'Agenzia consideri un collabente, un edificio diruto, ma non rispetterebbe la circolare, oppure il fabbricato nella realtà non è diruto come dichiarato dalla parte che ora si contraddice. Saluti
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geogradi
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"totonno" ha scritto:
C'è il caso in cui, con tetto non interamente crollato, nella parte crollata l'edificio presenti pareti che non raggiungono il metro. In questo caso il fabbricato è diruto e non collabente. Rispetto la tua opinione ma nel tuo caso cosi generico potrei invece vedere benissimo un collabente. esempio: un paio di metri di parete in mezzo ad un edificio 15x10 crollano con circa 3/4 metri quadri di tetto sovrastante, che magari non raggiunge nemmeno il colmo (altezza muri crollati inf. al metro) per me non è assolutamente un diruto. Mentre assomiglia di più ad un diruto un rettangolo di muratura 15x10 con muricomunque alti 1,10 ml. e ancora i sassi tutti in torno. Ma ripeto io sono convinto che la circolare e la nota non siano esaustive e si contraddicano tu invece sei sicuro, beato te.
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totonno
(GURU)
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"geogradi" ha scritto:
esempio: un paio di metri di parete in mezzo ad un edificio 15x10 crollano con circa 3/4 metri quadri di tetto sovrastante, che magari non raggiunge nemmeno il colmo (altezza muri crollati inf. al metro) per me non è assolutamente un diruto. Se si rispetta le indicazioni della circolare l'edificio è un diruto perchè devono essere rispettate due condizioni rstrutturali: il tetto non è completamente crollato (e ci siamo con l'altezza) ma le pareti non raggiungono il metro, quindi non l'edificio non è definito nel suo perimetro. "geogradi" ha scritto:
Mentre assomiglia di più ad un diruto un rettangolo di muratura 15x10 con muri comunque alti 1,10 ml. e ancora i sassi tutti in torno. Questo è sempre un diruto perchè il tetto è interamente crollato anche se è rispettata l'impronta perimetrale dell'edificio. Beato me. Saluti
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geogradi
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Ora confondi la nota con la circolare... La nota dice una cosa (entrambe le caratteristiche), la circolare postuma ne dice un altra diversa(una sola caratteristica) mah. Con la confusione che fai non vedo sviluppi positivi nella nostra discussione.
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totonno
(GURU)
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"geogradi" ha scritto: Ora confondi la nota con la circolare... La nota dice una cosa (entrambe le caratteristiche), la circolare postuma ne dice un altra diversa(una sola caratteristica) mah. Con la confusione che fai non vedo sviluppi positivi nella nostra discussione. Meno male che rispettavi la mia opinione. Pigliati la ragione che vuoi. Saluti
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EFFEGI
f.g.
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Come ho già detto un fabbricato per poter essere censito in categoria F/2 deve soddisfare due condizioni: -essere individuabili; -perimetrabili. Per poter considerare un fabbricato individuabile E/O perimetrabile si devono verificare ENTRAMBE queste due condizioni: - NON DEVONO essere privi TOTALMENTE della copertura e della relativa struttura portante o di tutti i solai; - DEVONO essere delimitati da muri che abbiano un' altezza minima di un metro. La nota 29439 del 30/07/2013 e la successiva circolare 27E del 2016 non sono assolutamente in contrasto tra loro e la seconda si rifà appunto alla nota 29439/2013. A pagina 3 della suddetta circolare 27E si chiarisce bene quali sono i requisiti di un fabbricato collabente. Che potevano essere scritte meglio sia la nota che la successiva circolare, ma questo è risaputo .... siamo in Italia. Buon fine settimana
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EALFIN
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"EFFEGI" ha scritto: "EALFIN" ha scritto: In merito ai fabbricati diruti, in deroga alle disposizioni e Circolari, il Catasto ha trasformato d'ufficio e/o su richiesta di parte i fabbricati ex rurali non produttivi di reddito perché fatiscenti e non recuperabili con semplici interventi di manutenzione (in pratica quei fabbricati simili ai cosiddetti collabenti del C.F.), non necessariamente non dotati di coperture e/o di parti di muri perimetrali Un fabbricato per poter essere censito in F/2 deve avere almeno una porzione di copertura, tutti i solai ed essere individuabile e perimetrabile con muri di almeno un metro. Ririmando alla lettura della nota della Direzione catasto e cartografia dell'Agenzia delle entrate 30/07/2013 n. 29439 che chiarisce quanto sopra affermato. (pagina 2 della nota: ) www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&... Buona serata. La mia affermazione è relativa ad un dato di fatto. Il Catasto ha trasformato d'ufficio in diruto anche quegli ex fabbricati rurali dotati di copertura le cui caratteristiche tipicamente sono quelle richieste per poter censire al C.F. i suddetti edifici come collabenti. Questo perché prima, in caso di richiesta da parte del Catasto, bastava solo dimostrare che l'edificio rurale non poteva produrre reddito per questioni oggettive di fatiscenza, in tal caso il suddetto edificio rimaneva censito come fabbricato rurale. Nel 2016 (mi pare) vi sono state disposizioni che obbligavano gli uffici provinciali ad esaminare tutte le particelle con qualità fabbricato rurale per cui, quelli non aventi obbligo di iscrizione al C.F. , d'ufficio o dopo la segnalazione delle parti allegando foto, ecc., sono stati tutti trasformati in fabbricati diruti, anche quelli apparentemente in buone condizioni ovvero che non presentavano crolli nella copertura o pezzi mancanti di elementi portanti. Per quelli soggetti ad obbligo di accatastamento al C.F. (perché produttivi di reddito) sono state attuate le procedure per poter regolarizzare la posizione catastale sulla base delle vigenti leggi (proprio sti giorni sto trattando accatastamenti di fabbricati rurali mai censiti al C.F. ed oggetto di richiesta con preavviso di accertamento catastale regolarmente notificato alle parti un mese fa). Appena avrò tempo segnalo gli estremi delle disposizioni dell'anno 2016 (mi pare) in merito.
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geogradi
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"totonno" ha scritto:
Meno male che rispettavi la mia opinione. Pigliati la ragione che vuoi. Saluti Le opiniosi le rispetto, confondere i dettami della circolare, con quelli della nota richiamate entrambe sopra...è un altra cosa
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EFFEGI
f.g.
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"EALFIN" ha scritto:
La mia affermazione è relativa ad un dato di fatto. Il Catasto ha trasformato d'ufficio in diruto anche quegli ex fabbricati rurali dotati di copertura le cui caratteristiche tipicamente sono quelle richieste per poter censire al C.F. i suddetti edifici come collabenti. Questo perché prima, in caso di richiesta da parte del Catasto, bastava solo dimostrare che l'edificio rurale non poteva produrre reddito per questioni oggettive di fatiscenza, in tal caso il suddetto edificio rimaneva censito come fabbricato rurale. Quanto da te affermato è vero, bastava dichiarare al catasto che il fabbricato era diruto e il catasto te lo cancellavano dall'elenco dei fabbricati rurali. Il committente pagava nulla o poco, e quindi era contento, poichè se diversamente voleva accatastare il fabbricato come collabente doveva dare incarico ad un tecnico e pagarlo con una spesa ben maggiore. Dato che censire un collabente non è un obbligo ma una scelta, molti hanno optato per trasformarlo in "fabbricato diruto" facendo perdergli il requisito di fabbricato essendo diventato diruto. Oggi per vari motivi (che possono essere tanti) i committenti (come nel caso nel quesito postato) vogliono "tornare indietro" e trasformare il fabbricato diruto in collabente. Questa trasformazione catatale si può fare, ma devono essere rispettate le condizioni previste per nella nota 29439/2013 e nella circolare 27E/2016, ossia che il fabbricato deve essere individuabile e perimetrabile.
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geogradi
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EALFIN - grazie del tuo intervento. Aggiungo che probabilmente tra i fabbricati analizzati puntualmente magari potrebbe saltar fuori che qualche "fabbricato diruto" diventi "costruzione non abitabile" non essendo obbligatorio censire all'urbano in F2.
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geogradi
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"EFFEGI" ha scritto:
Dato che censire un collabente non è un obbligo ma una scelta, molti hanno optato per trasformarlo in "fabbricato diruto" facendo perdergli il requisito di fabbricato essendo diventato diruto. Solo una precisazione o se vogliamo un aggiunta al tuo pensiero Ovviamente non è detto che il fabbricato in questione non sia recuperabile urbanisticamente parlando.
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totonno
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"geogradi" ha scritto: "EFFEGI" ha scritto:
Dato che censire un collabente non è un obbligo ma una scelta, molti hanno optato per trasformarlo in "fabbricato diruto" facendo perdergli il requisito di fabbricato essendo diventato diruto. Solo una precisazione o se vogliamo un aggiunta al tuo pensiero Ovviamente non è detto che il fabbricato in questione non sia recuperabile urbanisticamente parlando. Qui, che il comune abbia chiesto il collabente, ha il suo perché... Saluti
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geogradi
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"totonno" ha scritto: Qui, che il comune abbia chiesto il collabente, ha il suo perché... Saluti Certo, come tutti i Comuni che chiedono cose senza conoscerlo sto perchè... Ho già sentito colleghi qua in Provincia... poi se vuoi litigare, tiri fuori la Legge Regionale... Se non vuoi litigare fai come dicono...
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totonno
(GURU)
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Se il comune chiede la collabenza del fabbricato, vuol dire che considera lo stato di diruto una stato dell'edificio differente dal collabente. Questa differenza dal punto di vista urbanistico diventa sostanziale. Per il collabente il volume può essere rilevato, per il diruto che ha il tetto interamente crollato no. Il proprietario solo qualche mese fa dichiara l'immobile crollato (forse perchè notificato come fabbricato fantasma, che è non rappresentato nella mappa catastale, per cui la procedura di accatastamento forzato d'ufficio può essere evitata con una dichiarazione che l'edificio non c'è più (diruto) con notevole risparmio al contribuente per sanzioni e oneri). Questa dichiarazione contrasta con la dichiarazione di collabenza che dichiarerebbe l'interessato oggi per ripescare la volumetria urbanistica che vuole riutilizzare. Ci vuole il tipo mappale per l'inserimento in mappa dell'edificio. Le dichiarazioni di parte sono autodenunce e, se contraddittorie, mal si giustificano come veritiere nei confronti della pubblica amministrazione. Comunque se la destinazione urbanistica dell'area di sedime lo consente, e se il comune ha un ritorno economico in termini di oneri concessori e autorizzativi forse può trovare una via consensuale che accontenti tutti. Se invece la destinazione urbanistica dell'area è agricola, dichiarando che l'edificio prima esistente non c'è più, buonanotte suonatori. Bisognerebbe cominciare a pagare tutti le sanzioni e contributi evitati con la prima autodichiarazione di fabbricato diruto e poi se ne parla. Saluti
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geogradi
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ma porca miseria.. l'F2 è una unità facoltativa! se ti porto delle foto devi capire che il fabbricato c'è (sempre che si sia) a prescindere da come è accatastato! e se non ti fidi ci vieni a vedere! Se è della fattispecie collabente lo è punto e basta a prescindere da quello che c'è scritto in visura! poi se non vuoi litigare fai quello che ti chiede il Comune cosa ti devo dire? a mè è capitato di litigare con un ufficio tributi (tramite PEC non al telefono) perchè ne valeva la pena. Hanno chiesto un recupero imu di 8000 euro ad un mio "diventato cliente" poichè non riconoscevano la ruralità di un suo fabbricato ex rurale essendo quest'ultimo censito come D7, Gli ho spiegato cosa voleva dire "requisito di ruralità e che non dipendeva dalla categoria catastale ma non è bastato e mi hanno risposto "per noi rurale solo C6, C2, D10 ecc" ho coinvolto l'AdE del mio territorio che in sostanzaha scritto "il Comune non ha le competenze...." insomma mi ha dato ragione quindi poi è bastato. L'edificio è rimasto D7 e gli 8000 sono stati sgravati. Se non ne valeva la pena non ci andavo di testa ma con la mano tesa! Nel post l'utente diceva... cosi il Comune ci calcola il Volume.... Se costituisci un collabente e non hai uno stato di fatto come lo calcoli il volume? Piuttosto invece come hai fatto a dichiarare un collabente senza foto? hai dato la foto di un altro immobile? In buona sostanza perchè devo accatastare per forza un edificio all'urbano come unità collabente quando dovrebbero bastare le foto di un reale e misurabile stato di fatto? Aggiungo, eventualmente, di uno stato appena precedente ad un crollo più o meno recente... ma qui la cosa si potrebbe complicare.. Il proprietario ha dichiarato due anni fa (non due mesi) perchè avrà sentito in giro che non era necessario un accatastamento in F2 che costava dei soldi ma bastava un docte.(o ex mod 26) Siccome pensava di essere più furbo degli altri (solo perchè lo ha sentito in giro) ha detto al geometra di fare cosi e giusto o sbagliato il collega cosi ha fatto. A parte che volendo c'erano a disposizione altre qualità, forse più idoneo chissà, tipo la 276 (COSTR NO AB) o la meno adatta , perchè dice tutto o niente, ovvero la qualità 517 ( FABBRICATO). Se il cliente (che pensa di saperne più del geometra) voleva spendere meno compilava un contact center o il modulo di segnalazione da consegnare a mano (con le foto) flaggando tra le varie opzioni quella più idonea, per esempio " fabbricato non produttivo di reddito a causa dell'accentuato livello di degrado) lasciando all'AdE l'onere della sua qualificazione. Ma è andata cosi che ti devo dire. Comunque denunce "false" non ce ne sono perchè il nostro collega (per conto del cliente) ha allegato le foto e quindi non solo in buona fede ma ampiamente supportato dalla prassi e, meglio ancora come detto dal nostro amico EALFIN, dalle innumerevoli dichiarazioni fatte D'UFFICIO dalla stessa Agenzia. Qui non ci vuole un tipo mappale per inserire un edificio, ci vuole un edificio per cui sia giusto poter presentare un tipo mappale! La destinazione urbanistica dell'area è un altra faccenda e qui non si sta discutendo quella. Se ci fosse una potenzialità urbanistica non saremmo qui a cercare di capire se si possa o meno recuperare la volumetria di una costruzione esistente.
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