"jeanpier01" ha scritto:
Ti ringrazio totonno
sei sempre molto esaustivo.
nella fattispecie desumo che la porta sia sempre esistita (ma me ne accerterò) ed in ogni caso provvederò a regolarizzarla anche a livello urbanistico.
Catastalmente, però, come va rappresentata? Devo indicare graficamente proprio che c'è una porta? Cioè disegno il simbolo della porta e poi scritto l'identificativo dell'unità confinante?
Devo precisare.
L'apertura di una porta interna non è un opera che riguarda l'aspetto urbanistico del bene ma solo quello edilizio. Molti non la sanno la differenza, ma è sostanziale.
In termini di abuso la proporzione è di una multa in divieto di sosta (edlizio) contro una sanzione per guida in stato di ubriachezza (urbanistico). Non so se mi sono spiegato.
Mentre l'aspetto edilizio lo possiamo pure tralasciare informando la parte che può essere regolarizzato in qualsiasi momento basta che vengano rispettate le norme di regolamento edilizio locale, quello urbanistico (esempio: cambi di destinazione, ristrutturazioni, nuove costruzioni, aumenti di volume) no.
La porta catastalmente io la identifico interrompendo la parete con il simbolo del passaggio e poi scritto l'ID del subalterno confinante, proprio come hai descritto tu.
Non ripresento però la planimetria confinante (se già in atti) anche se la porta non sia rappresentata, perchè la apertura non è rilevante ai fini fiscali non incidendo sul classamento e sulla rendita.
Saluti.