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Obbligo Presentazione Planimetrie Precedenti |

vinsco
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Salve gentili Colleghi, ho fatto una ricerca nel Forum e non ho trovato risposta adeguata al mio Quesito che di seguito vi espongo: - devo redigere una pratica docfa per cambio di destinazione d'uso di un immobile da A/2 ad A/10, tale immobile fu costruito nel 1930 e successivamente (1946) è stato classato dall'Ufficio Tecnico Erariale. Alla presentazione del Cambio d'Uso mi viene respinto in quanto richiedono prima la presentazione della planimetria originaria al fine di ricostruire la storia "grafica" dell'immobile, è corretto? E' dovuto? Lo stesso problema è sorto per altro immobile (stesso fabbricato) ristrutturato nel 1960 e del quale non ci sono grafici originari, nè i proprietari ricordano la vecchia distribuzione. Alla presentazione della pratica per diversa distribuzione interna mi è stato richiesto di presentare prima la situazione precedente magari "inventandomela". Come devo comportarmi? Grazie anticipatamente.
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treepwood_g
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Ti assumeresti la responsabilità di dichiarare una cosa inventata? 8O Penso basti questo come risposta.
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vinsco
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"treepwood_g" ha scritto: Ti assumeresti la responsabilità di dichiarare una cosa inventata? 8O Penso basti questo come risposta. Io no, infatti non ho intenzione di fare "Invenzioni", ma come devo procedere?
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treepwood_g
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Padova
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Non ti posso assicurare che sia il procedimento corretto, ma io chiederei in base a quale legge devo presentare planimetrie precedenti, già in atti (anche se non associati). La pratica è stata scartata dal sistema? Se si, il sistema avrà risposto con qualche errore e ti avranno consegnato la stampa. Se no, potrebbe essere soltanto un'assurda richiesta del tecnico. Io proverei a parlare con le pubbliche relazioni o con un altro tecnico.
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vinsco
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"treepwood_g" ha scritto: Non ti posso assicurare che sia il procedimento corretto, ma io chiederei in base a quale legge devo presentare planimetrie precedenti, già in atti (anche se non associati). La pratica è stata scartata dal sistema? Se si, il sistema avrà risposto con qualche errore e ti avranno consegnato la stampa. Se no, potrebbe essere soltanto un'assurda richiesta del tecnico. Io proverei a parlare con le pubbliche relazioni o con un altro tecnico. Non si tratta di Planimetria già in atti e non associata, ma di planimetria che non esiste in quanto all'epoca della costruzione del fabbricato non era obbligatorio presentarla. La pratica è stata presentata anche in Front Office ed ho parlato con l'ingegnere responsabile Area DOCFA il quale sostiene quanto sopra.
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dado48
(GURU)
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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"Vinsco" ha scritto: Non si tratta di Planimetria già in atti e non associata, ma di planimetria che non esiste in quanto all'epoca della costruzione del fabbricato non era obbligatorio presentarla. Invece l'obbligo fu istituito nel 1939 ( Legge 13.04.1939 nº 652): Art. 3. L'accertamento generale degli immobili urbani è fatto per unità immobiliare in base a dichiarazione scritta presentata: a) dal proprietario o, se questi è minore o incapace da chi ne ha la legale rappresentanza; b) per gli enti morali, dal legale rappresentante; c) per le società commerciali, legalmente costituite, da chi, a termini dello statuto o dell'atto costitutivo, ha la firma sociale; d) per le società estere, da chi le rappresenta nel Regno. Art. 4. Si considerano come immobili urbani i fabbricati e le costruzioni stabili di qualunque materiale costituite, diversi dai fabbricati rurali. Art. 5. Si considera unità immobiliare urbana ogni parte di immobile che, nello stato in cui si trova, è di per se stessa utile ed atta a produrre un reddito proprio. Art. 6. La dichiarazione di cui al precedente art. 3 deve essere redatta, per ciascuna unità immobiliare, su apposita scheda fornita dalla amministrazione dello Stato e presentata al Podestà del comune ove l'unità immobiliare è situata, entro il giorno che sarà stabilito con decreto del Ministro per le finanze. La dichiarazione va estesa alle aree e ai suoli che formano parte integrante di una o più unità immobiliari, o concorrono a determinarne l'uso e la rendita. Non sono soggetti a dichiarazione: a) i fabbricati rurali già censiti nel catasto terreni; b) i fabbricati costituenti le fortificazioni e loro dipendenze; c) i fabbricati destinati all'esercizio dei culti; d) i cimiteri con le loro dipendenze; e) i fabbricati di proprietà della Santa Sede di cui agli artt. 13, 14, 15 e 16 del trattato lateranense ll febbraio 1929. [quote]Alla presentazione della pratica per diversa distribuzione interna mi è stato richiesto di presentare prima la situazione precedente magari "inventandomela". Come devo comportarmi? [/quote] E' indispensabile, prima di arrendersi ed affermare che non esistoni " grafici originari", eseguire un'accurata ricerca presso l'archivio comunale o, anche, all'interno di eventuali Atti di Vendita che riportavano frequentemente il Tipo Planimetrico dell'immobile. Mi è capitato lo scorso anno di ritrovare il Nulla Osta del " Progetto di costruzione di un muro da farsi a divisione dei localli di proprietà ..." timbrato per approvazione dal Comune, Commissione Igienico - Edilizia nella seduta del 2 Marzo 1934 - Anno XII. Caio, buon lavoro.
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totonno
(GURU)
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"vinsco" ha scritto: Salve gentili Colleghi, ho fatto una ricerca nel Forum e non ho trovato risposta adeguata al mio Quesito che di seguito vi espongo: - devo redigere una pratica docfa per cambio di destinazione d'uso di un immobile da A/2 ad A/10, tale immobile fu costruito nel 1930 e successivamente (1946) è stato classato dall'Ufficio Tecnico Erariale. Alla presentazione del Cambio d'Uso mi viene respinto in quanto richiedono prima la presentazione della planimetria originaria al fine di ricostruire la storia "grafica" dell'immobile, è corretto? E' dovuto? Lo stesso problema è sorto per altro immobile (stesso fabbricato) ristrutturato nel 1960 e del quale non ci sono grafici originari, nè i proprietari ricordano la vecchia distribuzione. Alla presentazione della pratica per diversa distribuzione interna mi è stato richiesto di presentare prima la situazione precedente magari "inventandomela". Come devo comportarmi? Grazie anticipatamente. Hai provato con la causale non codificata: presentazione di planimetria mancante e contestuale cambio d'uso? Del resto l'immobile è censito senza planimetria associata ed il classamento è stato fatto d'ufficio senza l'ausilio della stessa, credo mediante sopralluogo a vista e riempimento dei modelli sul posto, a Firenze ne ho visti in archivio di questi accertamenti. Mi sembra comunque pretestuoso richiedere una planimetria mancante per poter eseguire il confronto con quella attuale per verificare la mancanza o meno di opere per tale cambio di destinazione. Non basta la dichiarazione della proprietà che non sono state eseguite opere dalla data della costituzione dell'immobile ad oggi da allegare al nuovo docfa, che poi sarebbe la stessa cosa, ma semplificata? Saluti.
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SIMBA64
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"vinsco" ha scritto: Salve gentili Colleghi, ho fatto una ricerca nel Forum e non ho trovato risposta adeguata al mio Quesito che di seguito vi espongo: - devo redigere una pratica docfa per cambio di destinazione d'uso di un immobile da A/2 ad A/10, tale immobile fu costruito nel 1930 e successivamente (1946) è stato classato dall'Ufficio Tecnico Erariale. Alla presentazione del Cambio d'Uso mi viene respinto in quanto richiedono prima la presentazione della planimetria originaria al fine di ricostruire la storia "grafica" dell'immobile, è corretto? E' dovuto? Lo stesso problema è sorto per altro immobile (stesso fabbricato) ristrutturato nel 1960 e del quale non ci sono grafici originari, nè i proprietari ricordano la vecchia distribuzione. Alla presentazione della pratica per diversa distribuzione interna mi è stato richiesto di presentare prima la situazione precedente magari "inventandomela". Come devo comportarmi? Grazie anticipatamente. Secondo me devi concordare la soluzione al tuo problema previa accordi presi con Adt. Però una soluzione potrebbe essere questa, sempre che il catasto accetti, primo presentare un docfa per presentazione di planimetria mancante specificando in relazione che la redazione della vecchia A2 è solo a scopo indicativo senza alcun valore urbanistico (questo ti mette al riparo da eventuali problematiche che potrebbero sorgere). Se accettano questo poi presenti un'altro docfa per cambio d'uso da A2 ad A10.
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vinsco
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"SIMBA64" ha scritto: Secondo me devi concordare la soluzione al tuo problema previa accordi presi con Adt. Però una soluzione potrebbe essere questa, sempre che il catasto accetti, primo presentare un docfa per presentazione di planimetria mancante specificando in relazione che la redazione della vecchia A2 è solo a scopo indicativo senza alcun valore urbanistico (questo ti mette al riparo da eventuali problematiche che potrebbero sorgere). Se accettano questo poi presenti un'altro docfa per cambio d'uso da A2 ad A10. Questa soluzione, dal colloquio che ho avuto con il Responsabile dell'AdT, l'accetterebbero; il problema è che io sono costretto, laddove sono state apportate anche delle modifiche interne, a sottoscrivere un falso in quanto l'attuale distribuzione interna è diversa da quella all'epoca della costruzione. Comunque quello che vorrei chiedere è: per poter effettuare una variazione catastale di un immobile privo di planimetria perchè all'epoca della costruzione non era obbligatoria, "devo" presentare preliminarmente la planimetria mancante?
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Flaviano
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Francamente non riesco a capire per quale motivo voglia una planimetria precedente... quando manca in banca dati non dovrebbero fare storie. :?:
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