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Autore NUOVA PIANTINA DOPO NUOVO CLASSAMENTO DEL CATASTO?

mauro71

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 0 -  0 - Inviato: 10 Settembre 2020 alle ore 15:06

Credo che qualcuno del forum saprà aiutarmi. Ho redatto un docfa per nuova costruzione assegnandogli la categoria catastale c/2, L'agenzia delle entrate, dopo circa un anno fa giungere al mio cliente un "avviso di accertamento catastale" con il nuovo classamento e rendita castale, in sostanza all'immobile viene assegnata la categoria catastale A/7. Ok, ci abbiamo provato, nulla da eccepire. Il dubbio che ho è: la piantina catastale allegata al docfa ha la scritta "DEPOSITO" nei vari locali; avendo loro cambiato la categoria catastale e di conseguenza avendo assegnato loro una destinazione per i vari locali diversi da "DEPOSITO", devo provvedere ad inviare nuova piantina castale con le destinazione dei vari locali conformi alla categoria A//. Ho letto bene la lettera e non è richiesto espressamente, faccio la domanda in quanto il mio cliente potrebbe voler accedere al superbonus e quindi non vorrei che questa "discrepanza" tra la categoria catastale in visura e la destinazione dei locali nella piantina potesse rappresentare evntualmente un problema. Grazie per l'attenzione

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Autore Risposta

bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 10 Settembre 2020 alle ore 19:29

Per quanto ne so io, devi rifarla si, e con la data della prima presentazione, per cui pagando le sanzioni, come giusto che sia, .......non mi esprimo su questo modo di lavorare.

Saluti

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 10 Settembre 2020 alle ore 21:18

Io contesto, se mi è permesso, la frase "ci abbiamo provato".

Il geometra ovvero un tecnico abilitato alla presentazione di pratiche catastali non "ci deve provare" ma deve rispettare la Legge.

E per me il Catasto ha voluto bene al tecnico in quanto avrebbe pure potuto fare una segnalazione al Collegio di competenza con rischio di sanzioni disciplinari.

Per di più se la variazione catastale è stata fatta per eludere le imposte (Imu, ecc.) facendo risultare un'appartamento come magazzino di pertinenza della prima abitazione allora a mio avviso vi sono anche problematiche maggiori.

Non voglio condannare Mauro71 in quanto non conosco la pratica e quindi non saprei in merito alla effettiva destinazione d'uso, ecc. dell'unità (esempio se un negozio viene accatastato come magazzino in quanto tale e poi il Catasto gli cambia la destinazione non è che il tecnico ha colpe) per cui quanto sopra da me affermato tiene solo conto della frase detta dal medesimo.

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 10 Settembre 2020 alle ore 21:48

Proprio a questo mi riferivo EALFIN, nello scrivere che non mi esprimo, e sai che la segnalazione al Collegio non è detto non sia stata fatta.



Saluti

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mauro71

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23 Luglio 2016 alle ore 11:20

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 0 -  0 - Inviato: 10 Settembre 2020 alle ore 22:59

Perdonatemi, io nel dubbio faccio sempre in modo che il mio cliente possa risparmiare. Quando scrivo "Ok, ci abbiamo provato, nulla da eccepire" intendo dire che l'oggetto del mio quesito non è rappresentato dalla valutazione giusta o meno della nuova categoria, con la speranza, vana,che chi gentilmente avesse voluto aiutarmi, non si fosse concentrato su quest'aspetto della faccenda. Stiamo parlando di un edificio in zona agricola con delle caratteristiche intrinseche non evidenti da Villa, il dubbio se fare o meno ricorso continua a rimanere. Poi ovviamente liberi di criticare il mio operato, ci mancherebbe.... noto solamente che escluso questo intervento, a cui ho volutamente risposto, gli altri due, tra cui un'altro fatto dallo stesso Bioffa69 ( te o lei insomma), si sono concentrati sulle varie torture che meriterei senza rispondere alla domanda. In questo intervento é stato fatto e ti (la) ringrazio. Chiedo: quando dici (dice) per quanto ne so, intendi (de) che hai (ha) esperienza diretta o indiretta ma certa o nel che immagini (na) vada così?, credo che nella lettera ci sarebbe dovuto essere scritto, casomai chiedo direttamente in catasto. Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno rispondere nel merito.... e poi magari dopo averlo fatto si adoperino pure in giudizi più o meno sommari.

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2020 alle ore 07:58

Bioffa è Fabio, al contrario, un soprannome.

Non ho esperienza diretta, nel senso che non mi è mai capitato, ma quando mi sono informato in catasto, per un caso in cui la proprietà voleva "provare" a denunciare un fabbricato come collabente, perchè con alcuni problemi alla copertura, prima mi sono consultato con l'Ufficio, perchè a mio avviso lo scopo è fare le cose giuste, non per far risparmiare qualcuno, fermo restando che facendole giuste, si risparmiano sempre tutte le rotture successive.



Comunque in quella occasione il tecnico, visionando le foto, e quanto gli avevo riprotato, visto che personalmente non ritenevo collabente quella unità, mi ha detto, che io chiaramente potevo denunciarla come collabente, poi l'Ufficio avrebbe fatto le sue verifiche.

Se da tali verifiche avesse ritenuto che detta unità non era collabente, ma utilizzabile, avrebbe notificato il cambio di categoria, e che poi il tecnico di parte avrebbe dovuto procedere alla presentazione della planimetria corretta, visto che al momento quanto in atti non corrispondeva pù al classamento e che la data di efficacia, per l'Ufficio, sarebbe stata quella della prima denuncia e che pertanto la prorpietà avrebbe dovuto pagare le sanzioni.



Avvisata , nel mo caso, la prorpietà, esposto il mio punto di vista, quello del tecnico catastale, ed i rischi a cui andava in contro, il mio cliente ha ritenuto di non procedre alla variazione, in questo modo a mio avviso ha riparmiato.



Questa la mia esperienza.



Saluti

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mauro71

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 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2020 alle ore 09:00

"bioffa69" ha scritto:
Bioffa è Fabio, al contrario, un soprannome.

Non ho esperienza diretta, nel senso che non mi è mai capitato, ma quando mi sono informato in catasto, per un caso in cui la proprietà voleva "provare" a denunciare un fabbricato come collabente, perchè con alcuni problemi alla copertura, prima mi sono consultato con l'Ufficio, perchè a mio avviso lo scopo è fare le cose giuste, non per far risparmiare qualcuno, fermo restando che facendole giuste, si risparmiano sempre tutte le rotture successive.



Comunque in quella occasione il tecnico, visionando le foto, e quanto gli avevo riprotato, visto che personalmente non ritenevo collabente quella unità, mi ha detto, che io chiaramente potevo denunciarla come collabente, poi l'Ufficio avrebbe fatto le sue verifiche.

Se da tali verifiche avesse ritenuto che detta unità non era collabente, ma utilizzabile, avrebbe notificato il cambio di categoria, e che poi il tecnico di parte avrebbe dovuto procedere alla presentazione della planimetria corretta, visto che al momento quanto in atti non corrispondeva pù al classamento e che la data di efficacia, per l'Ufficio, sarebbe stata quella della prima denuncia e che pertanto la prorpietà avrebbe dovuto pagare le sanzioni.



Avvisata , nel mo caso, la prorpietà, esposto il mio punto di vista, quello del tecnico catastale, ed i rischi a cui andava in contro, il mio cliente ha ritenuto di non procedre alla variazione, in questo modo a mio avviso ha riparmiato.



Questa la mia esperienza.



Saluti





Grazie mille per la risposta Fabio, credo che la situazione sia leggermente differente nel senso che se non erro l'unità collabente non necessita l'invio della piantina bensì il solo elaborato planimetrico e quindi in quel caso è ovvio che bisognerebbe procedere alla presentazione della piantina. Ciò ovviamente non toglie che vada ugualmente ripresentata la piantina "corretta" nel caso da me riportato.

Grazie ancora.

Ciao

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2020 alle ore 12:07

Vista la posta in gioco: "superbonus" non avrei dubbi sul procedere senza tante domande alla ripresentazione della planimteria.

Te la senti di arramparticarti sugli specchi e nelle pieghe nella prassi per tentare di convincere qualcuno che la planimetria è conforme ala normativa catastale cercando di rimediare al forte danno economico arrecato al cliente?

Credo di no.

Saluti.

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mauro71

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 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2020 alle ore 12:18

"samsung" ha scritto:
Vista la posta in gioco: "superbonus" non avrei dubbi sul procedere senza tante domande alla ripresentazione della planimteria.

Te la senti di arramparticarti sugli specchi e nelle pieghe nella prassi per tentare di convincere qualcuno che la planimetria è conforme ala normativa catastale cercando di rimediare al forte danno economico arrecato al cliente?

Credo di no.

Saluti.



Grazie anche a te per la risposta samsung,

scusami, ma non capisco perchè si debba tendere a fraintendere le parole altrui, lo dico con simpatia nei tuoi confronti dato che hai espresso il tuo punto di vista senza offendere nessuno. Io non ho intenzione di convincere nessuno (arrampicarmi sugli specchi) in merito al fatto che non vada presentata la piantina (che comunque ricordo essere esattamente uguale a quella agli atti sia per disposizione che dimensioni planimetriche che per dimensioni volumetriche) cerco solo di sapere, ammesso che la cosa sia già capitata a qualche collega, come ci si deve comportare nel caso in esame rispettando le norme. Il problema reale è che, a causa di questo stra-maledettissimo Covid(maledettissimo in primis per il dolore causato a tante persone) il catasto, nell'area tecnica, è inaccessibile, non si può parlare con nessuno.

Detto ciò apprezzo il consiglio che mi hai dato in merito all'inserimento della problematica nel contesto Superbonus

Ciao

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totonno
(GURU)
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 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2020 alle ore 12:37

Se il catasto assegnava la categoria A8 invece che A7 si giocava pure il superbonus..



Chissà il catasto come ha fatto a calcolare pure la consistenza in vani al posto dei mq e stabilito i dati di classamento, rendita e superficie poligoni dell'unità immobiliare.

E' stupefacente il caso.

La planimetria con tutto il docfa, a mio parere, va rifatto, non tanto per la conformità grafica, quanto anche per ristabilire il giusto classamento e il giusto censuario che sembra calcolato d'ufficio...



Saluti

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samsung

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29 Ottobre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2020 alle ore 13:39

"mauro71" ha scritto:
...scusami, ma non capisco perchè si debba tendere a fraintendere le parole altrui...

...Io non ho intenzione di convincere nessuno (arrampicarmi sugli specchi) in merito al fatto che non vada presentata la piantina (che comunque ricordo essere esattamente uguale a quella agli atti sia per disposizione che dimensioni planimetriche che per dimensioni volumetriche) cerco solo di sapere, ammesso che la cosa sia già capitata a qualche collega, come ci si deve comportare nel caso in esame rispettando le norme...


...Detto ciò apprezzo il consiglio che mi hai dato in merito all'inserimento della problematica nel contesto Superbonus



Forse mi sono espresso male inducendo te a fraintendere lo scritto.

L'intenzione di accedere al superbonus è l'argomento fondamentale che dovrebbe toglierti ogni dubbio in merito alla ripresentazione della planimetria. L'arrampicarsi sugli specchi è relativo al tuo ipotetico tentativo di difesa nel momento che il cliente con il fuoco che gli esce dalle narici viene a maltrattarti in ufficio per aver perso il ricco contributo.

Considerando l'argomento privo di alternative non ho ampliato l'intervento con altre considerazioni che Totonno invece intoduce:

Il classamento operato dall'Agenzia sarà corretto o approssimativo ?

Che probabilità ci sono che sia corretto ? rispondo: non molte.

Come ha calcolato la consistenza senza l'indicazione delle destinazioni ?

Quanta voglia avrà avuto il tecnico esaminatore di applicarsi per giungere al classamento più probabile ? rispondo: pochissima.

Rinnovo il suggerimento: ripresenta.

Saluti

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2020 alle ore 13:44

Concordo coi colleghi.



Saluti

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mauro71

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 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2020 alle ore 14:12

Il conteggio dei vani non credo sia così complesso, ma l'appunto in astratto è condivisibile. Presentare il docfa apre nuove problematiche del tipo: che causale mettere?.Il tutto tralasciando, perché da me omesso nella trattazione del caso, che nel frattempo c'è un atto di donazione dell'A/7 dal padre al figlio (il notaio ha visto la piantina?, non vorrei che l'ufficio abbia modificato le destinazione, meglio richiedere la piantina dal sister).

Grazie cmq a tutti per il tempo che avete dedicato al caso.

Buon lavoro

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2020 alle ore 14:45

"mauro71" ha scritto:
Presentare il docfa apre nuove problematiche del tipo: che causale mettere?.Il tutto tralasciando, perché da me omesso nella trattazione del caso, che nel frattempo c'è un atto di donazione dell'A/7 dal padre al figlio (il notaio ha visto la piantina?, non vorrei che l'ufficio abbia modificato le destinazione, meglio richiedere la piantina dal sister).



Adesso capisco il tuo desiderio che la planimetria dovesse essere conforme. Sei già nella condizione di doverti arrampicare sugli specchi in quanto se non riesci a trovare in aggancio di qualche tipo ristudiando la normativa applicata al tuo caso ti ritrovi già con l'atto di donazione nullo.

Come questa nullità si materializzi è un mistero che ancora non conosco, cioè non ho ancora visto annullare un atto ai sensi della 122/10.

Alla fine potresti anche riuscire a non caricarti la responsabilità di questo fattaccio e neppure il notaio, questo perchè la conformità l'avrà dichiarata il padre col figlio, ma deontologicamente hai lasciato ii cliente nei guai, e la possibilità di usufruire del superbonus si complica ulteriormente.

Il notaio avrà applicato la 154, forse le tasse pagate saranno giuste... devi studiarla con tutti i documento in mano... ma è dura.. è argomento da azzeccagarbugli.

Coraggio.

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mauro71

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 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2020 alle ore 14:58

Non saprei bene come stanno le cose, nel senso che non saprei se il tutto è così complesso, la mia opinione è che se lo fosse (complesso) sarebbe molto difficile da accettare. Stiamo parlando di un atto di donazione con oggetto un immobile in categoria A/7 (così come risulta in catasto) con una planimetria catastale che riporta esattamente è fedelmente la pianta (e le altezze) dei vari vani (locali), è dovrebbe compromettere tutto ciò il fatto che in qualche vano c'è scritto deposito e che in nessun vano è riportata la K. Ripeto, non so se questo possa addirittura inficiare l'atto... fosse così... boh.

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