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Argomento: METTERE LE MISURE SULL' ELABORATO PLANIMETRICO
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robertopi
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Fino a ieri era vietato inserire quote, qualche anno fa litigai, per una divisione ideale di un terrazzo, non ci fu verso. Ora si sono convinti, lo anticiparano i capi dell'Ade al convegno di dicembre. Saluti
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carlocinelli
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"robertopi" ha scritto: Fino a ieri era vietato inserire quote, qualche anno fa litigai, per una divisione ideale di un terrazzo, non ci fu verso. Ora si sono convinti, lo anticiparano i capi dell'Ade al convegno di dicembre. Saluti Roberto Vietato non lo è stato mai. Diciamo che qualcuno non le gradiva. Cordialmente Carlo Cinelli
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geoalfa
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"robertopi" ha scritto: Fino a ieri era vietato inserire quote, qualche anno fa litigai, per una divisione ideale di un terrazzo, non ci fu verso. Ora si sono convinti, lo anticiparano i capi dell'Ade al convegno di dicembre. Saluti "carlocinelli" ha scritto:
Roberto, Vietato non lo è stato mai. Diciamo che qualcuno non le gradiva. Cordialmente Carlo Cinelli Questo è stato il risultato dela impreparazione di alcuni funzionari! Non vi pare? Cordialità
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robertopi
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16 Dicembre 2004
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Il problema in Italia è che quando una cosa non è scritta espressamente, viene interpretata. Se l'intepretazione la fa l'impiegato poco elastico, allora si trasforma in divieto. In una vecchia circolare c'era scritto: nell'EP ci va questo e quello, di conseguenza tutto il resto è vietato. Ecco la mancanza di elasticità. Saluti
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st-topos
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Buongiorno In effetti l'elaborato planimetrico nasce solo come rappresentazione grafica dei contorni delle u.i.u. per la corretta individuazione. Di conseguenza non dovrebbe contenere altro. L'introduzione di misure francamente stride con la sua destinazione di utilizzo. D'altronde anche le planimetrie delle uiu non possono contenere misure. Ma oramai i vademecum sono le nuove bibbie, qualsiasi str......a scritta è verità incontrovertibile, anche se non precisamente veritiera.
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carlocinelli
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"st-topos" ha scritto: Buongiorno In effetti l'elaborato planimetrico nasce solo come rappresentazione grafica dei contorni delle u.i.u. per la corretta individuazione. Di conseguenza non dovrebbe contenere altro. L'introduzione di misure francamente stride con la sua destinazione di utilizzo. D'altronde anche le planimetrie delle uiu non possono contenere misure. Ma oramai i vademecum sono le nuove bibbie, qualsiasi str......a scritta è verità incontrovertibile, anche se non precisamente veritiera. Caro St-topos Io ci sono cresciuto con le misure sugli elaborati planimetrici. Le mettevamo quasi sempre sulle aree scoperte per scongiurare liti future. Credo di aver partecipato a decine di Convegni in questi ultimi venti anni dove i Tecnici ai vertici dell'Agenzia hanno sempre ripetuto: nessuno vi vieta di mettere le misure sull'EP. Ne conoscevano bene l'utilità. Poi sono venuti quelli che volevano far vedere che esistevano, come in tutti gli uffici pubblici, e li sono cominciati i problemi. Però, ripeto, non è scritto da nessuna parte se non in quei vademecum che non possiamo mettere le misure sull'EP. E se questa operazione può aiutare la futura ricostruzione di linee ben venga. Cordialmente Carlo Cinelli
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robertopi
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"Burbe" ha scritto: "robertopi" ha scritto: Fino a ieri era vietato inserire quote, qualche anno fa litigai, per una divisione ideale di un terrazzo, non ci fu verso. Ora si sono convinti, lo anticiparano i capi dell'Ade al convegno di dicembre. Saluti Cosa vuol dire: "divisione ideale di un terrazzo" ? Un terrazzo sul quale non c'erano divisioni materiali tra le diverse proprietà e dove non si potevano mettere per questioni di passaggi/servitù, per cui era molto utile avere delle quote. Saluti
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SIMBA6464
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Adria Città Etrusca
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Salve Corretta individuazione delle u.i., per le F1, se non create ai terreni, si individuano solo con misure riportate in uno sviluppo dell'EP. Io non vedo altra corretta individuazione se non quella delle misure. Ho seguito cause civile che vertivano proprio su F1 create solo su EP non quotate, sono cavoli amari da mandare giù. Ovviamente le quote che di riportano sull'EP devono essere riferite a elementi fissi e certi, tipo spigoli di fabbricati. Cordiali saluti
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OLMO67
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Buongiorno a tutti, riprendo l'argomento per porvi un quesito e/o avere un vostro parere riguardo il metodo di quotatura dell'elaborato planimetrico. Appurato che le quote si possano mettere (come da slide distribuite all'incontro di qualche tempo fa), su queste slide sono previsti 2 metodi di quotatura, quello con quotature incrementali (come nei vecchi tipi mappali) e quotature assolute. Ovviamente gli esempi mostrano lotti e fabbricati perfettamente rettangolari, con relative quotature molto semplici, cosa che nella realtà accade sempre! Io devo dividere un cortile comune per stralciarne una parte da unire come corte esclusiva a una U.I.; questa corte ha forma molto contorta e irregolare, praticamente impossibile da quotare con i metodi di cui sopra. Visto che vorrei fare in modo che le linee di divisione si possano ricostruire sul posto per evitare problemi futuri, avrei pensato di creare una seconda pagina dell' EP con ogni punto della corte numerato o individuato con una lettera, e poi riportare in una lista per ogni punto le coordinate, o quelle relative, oppure quella assolute ricavate da rilievo gps. Voi cosa ne pensate? qualcuno ha già fatto una cosa simile? a me sembrerebbe un metodo furbo e preciso, ma si sa l'elasticità mentale non sempre è di casa a catasto... grazie
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bertone
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Io lo farei, magari con coordinate catastali (oppure tue, riferite ad un tuo sistema locale) anzichè quelle del GPS (poco userfriendly). Dobbiamo metterci sempre nei panni del povero cristo (molto probabilmente non noi...) che un domani dovrà ricostruire in loco le dividenti. Buon lavoro.
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vordcienpion
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Io son del parere che le dividenti vadano ricostruite dalla concessione edilizia e non da un elaborato planimetrico che - alla meglio - è redatto in scala 1:500. Di sicuro le quote sono utili se trovano conformità con il titolo edilizio abilitativo
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OLMO67
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Certo, per coordinate intendevo anche quelle semplicemente riferite all'oggetto del rilievo, tipo ad esempio partendo con la coordinata 0,0 da uno spigolo di fabbricato, giusto per poter poi ricostruire facilmente su cad la planimetria, e da lì poter ricavare ogni misura che ci possa servire. Non ci sono concessioni edilizie o titoli abilitativi, è semplicemente una divisione della corte tra le varie unità immobiliari. Visto che comunque a seguito di queste divisioni ci sarà un atto di compravendita, sto pensando che forse sarebbe più opportuna una planimetria da allegare in atto con tutte le quote dettagliate e particolareggiate, invece che un elaborato planimetrico quotato alla bene e meglio.
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Latemar
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29 Agosto 2022 alle ore 22:25
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"OLMO67" ha scritto: Certo, per coordinate intendevo anche quelle semplicemente riferite all'oggetto del rilievo, tipo ad esempio partendo con la coordinata 0,0 da uno spigolo di fabbricato, giusto per poter poi ricostruire facilmente su cad la planimetria, e da lì poter ricavare ogni misura che ci possa servire. Non ci sono concessioni edilizie o titoli abilitativi, è semplicemente una divisione della corte tra le varie unità immobiliari. Visto che comunque a seguito di queste divisioni ci sarà un atto di compravendita, sto pensando che forse sarebbe più opportuna una planimetria da allegare in atto con tutte le quote dettagliate e particolareggiate, invece che un elaborato planimetrico quotato alla bene e meglio. Fai un elaborato grafico in scala mettici qualche misura e allegalo all'atto di compravendita. In questo modo l'elaborato è sottoscritto dalle parti insieme alla compravendita e pure pubblico e trascritto. In catasto l'elaborato planimetrico è sottoscritto unilateralmente e non è un atto pubblico, nonha alcun attributo formale, è modificabile in qualsiasi momento da chiunque voglia poi ripresentare l'elaborato e lo sovrappone al tuo.
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geoalfa
(GURU)
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Nello specifico, un elaborato planimetrico catastale deve contenere necessariamente le seguenti informazioni: perimetro dell'edificio in oggetto; parti coperte e scoperte su ogni piano del fabbricato; perimetro di ogni unità immobiliare; punti di accesso; numero di subalterno di ciascuna porzione/unità;
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