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Intestatario catasto terreni diverso da catasto urbano |

Fenrir89
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Salve a tutti, domanda da principiante: casa indipendente (1 subalterno) e box (2 subalterno) entrambi su stessa particella. Al catasto terreni la parte di terreno dove c'è il box, risulta essere un'altra particella ancora intestata al padre defunto dell'attuale intestatario. Notaio ha chiesto di procedere alla cancellazione della particella al catasto terreni. In pratica come si deve correttamente procedere? Grazie a tutti
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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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"Fenrir89" ha scritto: Salve a tutti, domanda da principiante: casa indipendente (1 subalterno) e box (2 subalterno) entrambi su stessa particella. Al catasto terreni la parte di terreno dove c'è il box, risulta essere un'altra particella ancora intestata al padre defunto dell'attuale intestatario. Notaio ha chiesto di procedere alla cancellazione della particella al catasto terreni. In pratica come si deve correttamente procedere? Grazie a tutti Intestazione all'urbano ? le unità immobiliari sono già censite correttamente all'urbano ?
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Fenrir89
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"totonno" ha scritto: "Fenrir89" ha scritto: Salve a tutti, domanda da principiante: casa indipendente (1 subalterno) e box (2 subalterno) entrambi su stessa particella. Al catasto terreni la parte di terreno dove c'è il box, risulta essere un'altra particella ancora intestata al padre defunto dell'attuale intestatario. Notaio ha chiesto di procedere alla cancellazione della particella al catasto terreni. In pratica come si deve correttamente procedere? Grazie a tutti Intestazione all'urbano ? le unità immobiliari sono già censite correttamente all'urbano ? Si assolutamente, al catasto fabbricati sia la casa che il box sono correttamente intestati agli eredi cioè figlio e moglie
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EALFIN
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Tutto dipende a quando risale l'accatastamento (o meglio l'inizio dell'accatastamento, nel caso vi siano state anche variazioni successive). Nel senso che se risale a prima dell'entrata in vigore dell'obbligo del tipo mappale si può pure provare con un'istanza a far sopprimere la particella del C.T. per passaggio ad Ente Urbano. In caso contrario presenta un tipo mappale, con lettera di incarico e inserimento riserva, alla fine quindi rimangono solo le unità intestate agli eredi. L'unica cosa che non ho capito bene e che se parli di sub 2 per il box ci dovrebbe anche essere un problema di identificativi catastali. Nel senso che forse detto box ricade su particella diversa da quella in cui è ora censita. In tal caso potresti fondere la particella del C.T. in cui ricade il box all'ente urbano della casa, ammesso che ti validano il Pregeo per fusione di una particella ente urbano sulla quale vi ricadono unità intestate a soggetti diverso da quelli della particella del C.T. che deve essere fusa a detto Ente Urbano. Diversamente dopo il passaggio della particella del C.T. ad Ente Urbano devi fare un Docfa per cambio identificativi relativi al box. Ammesso che box ed abitazione siano divisi da cielo a terra ed il loro confine corrisponda a quello di mappa delle due particelle.
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Fenrir89
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"EALFIN" ha scritto: Tutto dipende a quando risale l'accatastamento (o meglio l'inizio dell'accatastamento, nel caso vi siano state anche variazioni successive). Nel senso che se risale a prima dell'entrata in vigore dell'obbligo del tipo mappale si può pure provare con un'istanza a far sopprimere la particella del C.T. per passaggio ad Ente Urbano. In caso contrario presenta un tipo mappale, con lettera di incarico e inserimento riserva, alla fine quindi rimangono solo le unità intestate agli eredi. L'unica cosa che non ho capito bene e che se parli di sub 2 per il box ci dovrebbe anche essere un problema di identificativi catastali. Nel senso che forse detto box ricade su particella diversa da quella in cui è ora censita. In tal caso potresti fondere la particella del C.T. in cui ricade il box all'ente urbano della casa, ammesso che ti validano il Pregeo per fusione di una particella ente urbano sulla quale vi ricadono unità intestate a soggetti diverso da quelli della particella del C.T. che deve essere fusa a detto Ente Urbano. Diversamente dopo il passaggio della particella del C.T. ad Ente Urbano devi fare un Docfa per cambio identificativi relativi al box. Ammesso che box ed abitazione siano divisi da cielo a terra ed il loro confine corrisponda a quello di mappa delle due particelle. Grazie della risposta. Si box e abitazione sono divisi da cielo a terra. Il sub 2, cioè il box ha la stessa particella dell'abitazione, mentre la particella incriminata del catasto terreni con intestatario il decuius ha un altro numero (il successivo) è come se ci fosse una sovrapposizione, cioè quel box appartiene sia alla particella dell'abitazione ma al tempo stesso esiste una particella del catasto terreni diversa sulla stessa area FU D'ACCERT. Il notaio parlava di cancellare quella del catasto terreni, vi risulta possibile?
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SIMBA4
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"Fenrir89" ha scritto: Salve a tutti, domanda da principiante: casa indipendente (1 subalterno) e box (2 subalterno) entrambi su stessa particella. Al catasto terreni la parte di terreno dove c'è il box, risulta essere un'altra particella ancora intestata al padre defunto dell'attuale intestatario. Notaio ha chiesto di procedere alla cancellazione della particella al catasto terreni. In pratica come si deve correttamente procedere? Grazie a tutti Salve a mio avviso deve essere fatta una indagine preventiva con gli atti di provenienza per capire cosa si è, nel tempo, trasferito e a chi. Accertato questo le soluzioni possono anche essere più di una. Quindi indaga e poi facci sapere. cordiali saluti
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totonno
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Si tratta di allineare la grafica e i dati del terreni con quelli del catasto fabbricati. Se l'edificio è rappresentato in mappa conformemente allo stato dei luoghi conviene fare un TM di accorpamento delle due particelle mantenendo l'identificativo presente al fabbricati. Il lotto derivato deve essere conforme anch'esso allo stato attuale e alla banca dati dell'urbano. Ho solo un dubbio sulla qualità della particella da unire che è FUA ma pregeo e la normativa non dovrebbero ostacolare la procedura, basta provare. Saluti
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geom_zeta
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Ho un fabbricato correttamente censito al C.E.U. intestato al legittimo proprietario ricadente su una particella ancora censita al CT con intestatario diverso da quello del C.E.U., ossia il padre, deceduto da oltre 25 anni. Questo perchè quando è stato fatto il rogito, nel '90 fu trasferito e volturato solo il fabbricato, quindi il terreno è rimasto censito. Il fabbricato fu accatastato nel lontano 1971, senza T.M. E' corretto procedere con T.M. per nuova costruzione, ditta intestataria quella del C.E.U. e lettera d'incarico per l'intestatario diverso al C.T.? Mi scuso per la richiesta ma non sono più aggiornato sulla materia........ Grazie e saluti
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Manero
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"geom_zeta" ha scritto: Ho un fabbricato correttamente censito al C.E.U. intestato al legittimo proprietario ricadente su una particella ancora censita al CT con intestatario diverso da quello del C.E.U., ossia il padre, deceduto da oltre 25 anni. Questo perchè quando è stato fatto il rogito, nel '90 fu trasferito e volturato solo il fabbricato, quindi il terreno è rimasto censito. Il fabbricato fu accatastato nel lontano 1971, senza T.M. E' corretto procedere con T.M. per nuova costruzione, ditta intestataria quella del C.E.U. e lettera d'incarico per l'intestatario diverso al C.T.? Mi scuso per la richiesta ma non sono più aggiornato sulla materia........ Grazie e saluti Sì. Per allineamento catasto terreni e fabbricati. Conferma la particella presente all'urbano e indica sul TM in fase di dematerializzazione pregeo gli identificativi dell'unità immobilare censita all'urbano. Firma il soggetto intestatario all'urbano e non c'è bisogno di allegare la lettera di incarico.
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bioffa69
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BRESCIA
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"Manero" ha scritto: "geom_zeta" ha scritto: Ho un fabbricato correttamente censito al C.E.U. intestato al legittimo proprietario ricadente su una particella ancora censita al CT con intestatario diverso da quello del C.E.U., ossia il padre, deceduto da oltre 25 anni. Questo perchè quando è stato fatto il rogito, nel '90 fu trasferito e volturato solo il fabbricato, quindi il terreno è rimasto censito. Il fabbricato fu accatastato nel lontano 1971, senza T.M. E' corretto procedere con T.M. per nuova costruzione, ditta intestataria quella del C.E.U. e lettera d'incarico per l'intestatario diverso al C.T.? Mi scuso per la richiesta ma non sono più aggiornato sulla materia........ Grazie e saluti Sì. Per allineamento catasto terreni e fabbricati. Conferma la particella presente all'urbano e indica sul TM in fase di dematerializzazione pregeo gli identificativi dell'unità immobilare censita all'urbano. Firma il soggetto intestatario all'urbano e non c'è bisogno di allegare la lettera di incarico. Non mi è mai capitato, come fai a gestire l'intestato ai terreni? Avrei un caso, che potrebbe essere risolto nello stesso modo. La situazione è questa, il lotto all'urbano, come il fabbricato, sono di fatto il doppio di quanto rappresentato in mappa. L'accatastamento è stato fatto nel 1985, era una variazione, /B, e il tecnico (furbo lui), ha fatto solo le schede, poi compravendute, fra parenti. Adesso per sistemare la mappa, devo frazionare e ricavare la consistenza del lotto urbano, ai terreni, il TF lo firmano gli intestatari ai terreni, sempre parenti, che sono ancora proprietari di fatto del lotto confinante col mio. Ne deriveranno due lotti, uno in carico ai parenti,e censito ai tereni, l'altro da foindere con il mio eu, che però ha ditta diversa. Per cui il mio lotto dovrà comprendere questo nuovo, ed il fabbricato, devo ampliarlo, in parte, su questo nuovo. Come gestire l'intestazione della nuova particella da fondere con la mia, visto che diversa?
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samsung
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Anch'io ho un caso simile anche se di diversa origine. Il costruttore fece un frazionamento senza TM (all'epoca avrebbe dovuto farlo l'UTE) e vendette il fabbricato. Una fetta del fabbricato risulterebbe su altro terreno per effetto del TF non proprio accurato. Suggerirono usucapioni, ma il fabbricato è stato venduto per intero e con scheda catastale che ne descrive correttamente la dimensione, per cui lo escludo, non sarebbe corretto. Essendo il fabbricato trascritto per primo rispetto alla vendita del terreno adiacente , fare un'usucapione sarebbe un falso giuridico. Non ho ancora approfondito come risolvere il problema che poni in quanto la proprietà mi ha frenato. Mi sembrava (ma devo ancora verificarne a fondo la possibilità) che con ampia relazione che provi la proprietà quantomeno del fabbricato, e con gli atti e la loro trascrizione è possibile, e con la controfirma del confinante coinvolto per conoscenza del problema ed accettazione della sua regolarizzazione sia possibile modificare la mappa portandola a coincidere con la planimetria e la realtà. Non ti sono di grande aiuto perchè non ho ancora potuto proseguire per sbatterci il naso, ma è un 'idea.
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Manero
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"bioffa69" ha scritto: "Manero" ha scritto: "geom_zeta" ha scritto: Ho un fabbricato correttamente censito al C.E.U. intestato al legittimo proprietario ricadente su una particella ancora censita al CT con intestatario diverso da quello del C.E.U., ossia il padre, deceduto da oltre 25 anni. Questo perchè quando è stato fatto il rogito, nel '90 fu trasferito e volturato solo il fabbricato, quindi il terreno è rimasto censito. Il fabbricato fu accatastato nel lontano 1971, senza T.M. E' corretto procedere con T.M. per nuova costruzione, ditta intestataria quella del C.E.U. e lettera d'incarico per l'intestatario diverso al C.T.? Mi scuso per la richiesta ma non sono più aggiornato sulla materia........ Grazie e saluti Sì. Per allineamento catasto terreni e fabbricati. Conferma la particella presente all'urbano e indica sul TM in fase di dematerializzazione pregeo gli identificativi dell'unità immobilare censita all'urbano. Firma il soggetto intestatario all'urbano e non c'è bisogno di allegare la lettera di incarico. Non mi è mai capitato, come fai a gestire l'intestato ai terreni? Avrei un caso, che potrebbe essere risolto nello stesso modo. La situazione è questa, il lotto all'urbano, come il fabbricato, sono di fatto il doppio di quanto rappresentato in mappa. L'accatastamento è stato fatto nel 1985, era una variazione, /B, e il tecnico (furbo lui), ha fatto solo le schede, poi compravendute, fra parenti. Adesso per sistemare la mappa, devo frazionare e ricavare la consistenza del lotto urbano, ai terreni, il TF lo firmano gli intestatari ai terreni, sempre parenti, che sono ancora proprietari di fatto del lotto confinante col mio. Ne deriveranno due lotti, uno in carico ai parenti,e censito ai tereni, l'altro da foindere con il mio eu, che però ha ditta diversa. Per cui il mio lotto dovrà comprendere questo nuovo, ed il fabbricato, devo ampliarlo, in parte, su questo nuovo. Come gestire l'intestazione della nuova particella da fondere con la mia, visto che diversa? Sul caso e su quello di Samsung, è molto complicato pronunciarmi senza analizzare quanto meno uno schema grafico che rappresenti la situazione. Il caso del geom_zeta riguarda il lotto di terreno su cui è stato costruito il fabbricato, rappresentato in mappa in una particella conforme allo stato di fatto, e c'è però un disallineamento sull'identificativo mappale e delle proprietà, dovuto al fatto che il lotto non è stato riportato a partita 1 che è priva di intestati co l'omissione del TM. Per questo è sufficiente con il TM oggi inserire il fabbricato ed assegnare al lotto la categoria Ente urbano. Bisogna solo prestare attenzione affinchè il sistema non crei l'unità immobiliare fittizia F6 all'urbano intestata ai non più soggetti proprietari, Per fare questo occorre indicare nelle info UIU in fase di predisposizione del file modulistica, l'identificativo della UIU censita al fabbricati.
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3L
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Lecce S
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Dal quesito geom_zeta non mi è chiaro se: - Gli identificativi particella sono gli stessi tra Catasto Terreni e NCEU; - In Catasto Terreni è riportata la sagoma in mappa.
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geom_zeta
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Per 3L Gli identificativi non sono gli stessi tra CT e CEU. Al CT non è riportata la sagoma del fabbricato, altrimenti non c'era bisogno del TM. Per Manero E' corretto quello che ha scritto. E' esattamente il mio caso. Grazie a tutti
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3L
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Lecce S
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Per mia esperienza recente, nel caso di diversi identificativi particelle tra CT e NCEU, nel TM non è possibile proporre il numero particella già presente all' urbano, tranne che nei casi di "fabbricati fantasma" con identificativo NCEU già fissato dall'ufficio. Nel mio caso con l' Uff. Prov.le Lecce non si è riusciti ad aggirare il sistema che genera necessariamente l'unità F/6, con nuova particella al CT ed al CF. Si è dovuto poi procedere con: a) Istanza allineamento CT per rinominare la nuova particella generata dal TM con la numerazione già presente all' urbano; b) Docfa di soppressione della F/6. Quanto indicato sopra da Manero: "indicare nelle info UIU in fase di predisposizione del file modulistica" se non erro, dovrebbe applicarsi al caso in cui nel TM per nuova costruzione si voglia conservare la numerazione della particella originaria (perché già presente all' urbano) che altrimenti verrebbe variata. Nel mio caso, simile a quello di geom_zeta, detta funzionalità non era neppure operativa in pregeo. Un contatto preventivo con l' Ufficio non guasterebbe. P.s. Anche in presenza di sagoma al C.T., ma non a partita 1, mi pare necessario il TM.
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