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Argomento: imu e porzioni di u.i.u unite di fatto

Autore Risposta

lorussod

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 0 -  0 - Inviato: 14 Gennaio 2016 alle ore 16:11

hanno aperto una porta, presumo senza comunicazioni al Comune, che collega le due originarie abitazioni

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 14 Gennaio 2016 alle ore 16:41

Per me non si può unire di fatto ai fini fiscali due unità immobiliari che rimangono due distinte.



Comunque conviene andare a parlare in Agenzia.



Saluti.

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lorussod

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 0 -  0 - Inviato: 14 Gennaio 2016 alle ore 16:45

Quindi, se ho capito bene, facendo una CILA l'operazione poi si potrebbe fare

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 14 Gennaio 2016 alle ore 16:58

Dipende dalla categoria di opere. Dovresti fare una serie di interventi che portino ad un unica entità immobiliare. Dovresti togliere una cucina, unificare gli impianti. Attuare, insomma, tutte quelle modifiche che non consentano di utilizzarle comunque le due porzioni separate. Non so se mi spiego. Per me solo con una ristrutturazione globale riusciresti. Non so però quanto convenga l'importante investimento.



Saluti

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lorussod

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 0 -  0 - Inviato: 14 Gennaio 2016 alle ore 17:02

Grazie a tutti....mi è più chiaro il problema adesso

Buon lavoro

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lorussod

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 0 -  0 - Inviato: 15 Gennaio 2016 alle ore 13:14

Da colloquio telefonico avvenuto con l'ADT pare che il problema non risiede nel fatto che le due unità seppur realmente unite possano o meno configurarsi autonome ma bensì nel fatto che le intestazioni sono completamente diverse l'una dall'altra. Avevo reinviato le pratiche e mi sono state sospese nuovamente con la seguente motivazione:

La nota richiamata fa espresso riferimento ad unita' immobiliari aventi almeno un soggetto in comune. Nella fattispecie trattasi di intestazioni distinte e separate. Annotazione non consentita.

Lunedì andrò personalmente cercando di far capire che quanto riportato nella nota è un esempio e non come pensano loro che è l'unica fattispecie possibile su cui mettere l'annotazione

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 15 Gennaio 2016 alle ore 14:01

[quote="lorussod"]La nota richiamata fa espresso riferimento ad unita' immobiliari aventi almeno un soggetto in comune/quote]

Quando vai portati la nota stampata su carta e chiedigli: "sarebbe così gentile da sottolinearmi dove sta scritto che le unità devono avere almeno un soggetto in comune, visto che la nota ne fa espresso riferimento ?

Ti mostrerà l'esempio alché... se gli esempi sono destinati ad escludere altre fattispecie...

La nota dice: "Un esempio esplicativo" uno, uno fra altri, uno solo per non annoiarvi.

"Nell'esempio in esame": significa che si potrebbero esaminare anche altri esempi.

Se fosse come dice colui che si ostina a respingerti il docfa, ci sarebbero in Italia moltissine unità unite di fatto irregolari, anch'io ne ho già presentate: si trattava, di mamma e figlia e di zia e nipote. Nei miei casi si trattava di immobili di cui era stata avviata la sanatoria ed in fase di accatastamento si riscontravano tagliati da linee diivdenti inequivocabili. I ritagli erano privi di autonoma utilizzazione, ma uniti al resto completavano per esempio una camera da letto.

Sarebbe assurdo se fossi costretto ad accatastare da solo un triangolo di stanza formato da due pareti esterne ed una linea passante per la diagonale di una stanza. Ed un immoblile dove giunti in una stanza dìangolo mi ritrovo affacciato sul vuoto. Con che categoriadovrei censire il triangolo? C/2 ? quando in Comune risulta un tutt'uno con la restante abitazione ?

Lo vedete l'assurdità dell'interpretazione di quell'ufficio. La norma non pensava solo agli sposini, ma voleva rendere accatastabili con senso compiuto immobili in queste condizioni. Non vorrei confondermi, ma mi pare che la norma vorrebbe mettere ordine evitando certi vecchi accatastamenti con la dicitura "ognuno per i propri diritti".

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 28 Dicembre 2020 alle ore 11:06

"bioffa69" ha scritto:
particelle non significa ditte! comunque se intendi dire che procedi con la nota 15232/2002 per porzioni di u.i.u. , visto che hai ditte diverse, non e' questione di convenienza e' questione di correttezza, e' un'unita'? se si procedi con la nota !



Salve ho lo stesso dilemma, due locali commerciali autonomi fin chè erano di due ditte diverse,..ora uno dei due locali è stato acquistato da quello affianco, e con scia son stati fusi in unico esercizio commerciale tramite apertura di un vano porta interno. Essendo su due particelle, se pur confinanti diverse, con vari sub per ognuno,..e quindi abbastanza complessa come pratica docfa, dovendo fare, come suppongo elaborati planimetrici per entrambi, etcc etcc... Son quindi obbligato a fondere i due sub con la famosa circ. 15232/2002, oppure posso lasciare correre tanto a livello urbanistico è tutto ok ? - Buona continuazione di feste.... più o meno !!!

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 28 Dicembre 2020 alle ore 11:12

"anonimo_leccese" ha scritto:
"bioffa69" ha scritto:
particelle non significa ditte! comunque se intendi dire che procedi con la nota 15232/2002 per porzioni di u.i.u. , visto che hai ditte diverse, non e' questione di convenienza e' questione di correttezza, e' un'unita'? se si procedi con la nota !



Salve ho lo stesso dilemma, due locali commerciali autonomi fin chè erano di due ditte diverse,..ora uno dei due locali è stato acquistato da quello affianco, e con scia son stati fusi in unico esercizio commerciale tramite apertura di un vano porta interno. Essendo su due particelle, se pur confinanti diverse, con vari sub per ognuno,..e quindi abbastanza complessa come pratica docfa, dovendo fare, come suppongo elaborati planimetrici per entrambi, etcc etcc... Son quindi obbligato a fondere i due sub con la famosa circ. 15232/2002, oppure posso lasciare correre tanto a livello urbanistico è tutto ok ? - Buona continuazione di feste.... più o meno !!!





Nel tuo caso, anonimo, si tratta di una semplice fusione, visto che mi pare di capire che la ditta sia la stessa per entrambe le uiu.



Gli elaborati li devi aggiornare solo se esistono.



Saluti

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 28 Dicembre 2020 alle ore 11:17

Ciao Bioffa, semplice fusione se insistessero sulla medesima particella con sub diversi,...quindi sopprimerei ad esempio i sub 3 e 4 della part. 100 e creerei il nuovo sub 5, è un gioco da ragazzi,..il problema è che trattasi di part. 100 sub 3 ed part 200 sub 4.... confinanti e collegati da nuova porta interna.

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SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 28 Dicembre 2020 alle ore 12:05

Salve

Mai sentito, anonimo, parlare di graffatura?

Buone feste

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 28 Dicembre 2020 alle ore 12:18

Buone feste anche a te,..il problema è che non esistono EP in atti...

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SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 28 Dicembre 2020 alle ore 12:30

Salve

Come ti ha già detto bioffa69, se non esistono in atti E.P. non devi aggiornare niente.

Se invece con il tuo docfa devi creare qualche bcnc allora devi fare anche l'E.P..

L'importante è che i due locali commerciali abbiano caratteristiche per essere considerati catastalmente uno, e allora farai un docfa per fusione creando una unità graffata.

Cordiali saluti

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 28 Dicembre 2020 alle ore 12:31

Per il catasto non c'è bisogno di fusione in quanto trattasi di opere di collegamento tra due UIU che urbanisticamente rimangono tali.



Se proprio vogliamo fare i professionisti bravi possiamo presentare in catasto le variazioni di entrambi gli immobili per opere interne con la rappresentazione dell'apertura di collegamento.

Ovviamente senza EP, oppure con, se vogliamo fare i professionisti pignoli e precisi.

La circolare 15232 non serve a nulla in questo caso essendo locali commerciali pagano l'IMU senza differenze rispetto a prima.

Saluti

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SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 28 Dicembre 2020 alle ore 12:55

Salve

Ma anonimo, visto che hai presentato scia per fusione, il Comune non ti chiede nulla a livello catastale?

Cordiali saluti

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