"jema" ha scritto:
MP X totonno
Anto, mi pare che anche Tu stia "perdendo" inutilmente tempo in divagazioni che poco attengono al tema in questione.
Ciò che interessa, a fini catastali, è se le porzioni sono utilizzabili in maniera indipendente (secondo il consueto principio dell'ordinarietà), o mi sfugge qualcosa?[/color] :wink:
Buonasera Emanuele.
Non sono daccordo. Io non posso togliere la cucina in un abitazione per poterla fondere con l'abitazione accanto magari già unita funzionalmente. Questo è chiaro intervento falloso da dietro, mirato a diminuire le uscite fiscali. L'ufficio non la può far passare. Occorre ben altro per dimostrare il numero delle unità immobiliare che si possiedono. E' facile, per poter realizzare un frazionamento, dimostrare, quando ci fa comodo, che esistevano due unità immobiliari al posto di una perchè in archivio al Catasto era denunciato così, per poi cambiare idea, magari successivamente, perchè il tizio utilizza di fatto solo una unica unità immobiliare. Occorre approfondire bene la questione, ed il numero di unità immobiliari non si inventa a comodo secondo l'utilizzo e caratteristiche attuali del bene, ma facendo uno studio sulla storia urbanistico-catastale, che dimostri inequivocabilmente la quantità di beni presenti in quel fabbricato. Se poi si riscontrano delle inesattezze provocate da abusi o negligenze di accatastamento, beh.., allora è un altra questione. Non possiamo presciondere dalla questione urbanistica, perchè il numero delle Unità immobiliari, la loro consistenza e la loro destinazione possono influire sul carico urbanistico. Sai Te se le stanze al piano sopra gli è stata data un tempo, una indipendenza ed una destinazione perchè non potevano essere utilizzate a residenza, non avendo magari la prescritta altezza?
In dipendenza di cosa si vuol fare di un immobile, per esempio per venderne una porzione si tirano fuori documenti dei più disparati per dimostrare che una volta vi erano due UI distinte, oppure al contrario per pagare meno IMU oggi si tende a riunire i beni all'abitazione principale tirando in gioco l'utilizzo da sempre, che i proprietari si inventano le procedure da effettuare e che pensano basti denunciare in catasto la situazione di comodo per trarne vantaggio.
Comunque la tua affermazione
"jema" ha scritto:
Il fatto che le due porzioni possano essere autonomamente utilizzabili e che, per esigenze personali o transitorie, costituiscano (oramai dal lontano 1958) una sola unita abitativa, NON autorizza a ritenere che si tratti un'unica unica immobiliare.
è in perfetta sintonia con quanto sostengo io.
Perdonami se ho divagato e dilungato troppo il discorso. :lol:
Saluti approfonditi. :wink: