Mi capita la seguente fattispecie.
Nel 1979 hanno accatastato un fabbricato su terreno che non era di proprietà (Così come non lo è ancora oggi!) dei titolari del fabbricato medesimo.
Dalla ricerca esperita in archivio sulle schede Mod. 1M CEU si fa riferimento ad un tipo mappale che, quasi sicuramente, all’epoca sarà stato redatto e presentato con tanto di protocollo.
Poiché dalle Vax non risulta ad oggi essere stato riportato in mappa mi sono preoccupato di cercare in archivio lo stesso T.M., ma con esito negativo.
A questo punto mi chiedo, fermo restando il problema dell’intestazione dell’area di sedime dell’immobile ai fini del futuro rogito notarile che comunque in qualche modo bisognerà poi affrontare e risolvere con un notaio, come faccio a far inserire in mappa l’immobile?
Certo dovrei fare un T.M. con le norme vigenti oggi, ma se così fosse come la metto con l’intestazione del 3SPC?
Rischierei di dover intestare il tutto in parte ai titolari catastali del suolo e in parte ai proprietari del fabbricato contrastando con l’esito ad oggi delle visure all’Urbano che vengono fuori con i reali proprietari del fabbricato.
Come mi devo regolare secondo voi, sperando di essere stato chiaro nell’esposizione, per mettere in condizione questi potenziali clienti di poter trasferire le unità in cui si compone l’intero immobile con regolare atto notarile?
Può essere un percorso questo?:
Fraziono la superficie di terreno corrispondente al cassone del fabbricato, quindi provvedo a far acquistare formalmente il suolo (con atto notarile o sentenza per usucapione), poi redigo Tipo mappale a nome dei legittimi proprietari, e in ultimo aggiorno la situazione al NCEU previo eventuale annullamento di quanto lì oggi esiste?
Troppo farraginoso e costoso?
Allora come fare?
Grazie a chi riscontrerà.
Buon lavoro a tutti.