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Autore Fabbricato in classe "A"- categoria catastale

factor55

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 0 -  0 - Inviato: 13 Marzo 2015 alle ore 22:27

Mi succede che un cliente che ha costruito un nuovo edificio,seppure piccolo e cioè 40 mq. per piano che sta ottenendo la certificazione CASACLIMA in classe A,mi contesta il fatto che l'ho accatastato attribuendo nel DOCFA la categoria A2 classe 2,peraltro come da classamento automatico.

In particolare mi contesta il fatto che i fratelli proprietari di fabbricati vicini ovviamente non nuovi ma solamente ristrutturati,possiedono una categoria A3 classe 3.

Avete qualche notizia in merito al protocollo CASACLIMA se prevede una categoria catastale minima (A2 o A7)?

Io onestamente quando sento certe contestazioni resto basito. Forse mi sbaglio ?

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Autore Risposta

samsung

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 0 -  0 - Inviato: 14 Marzo 2015 alle ore 09:23

Ci sono casi in cui attribuire una categoria non è così facile o scontato per chi conosce il fabbricato e la zona in cui è inserito, figurati sulla base delle informazioni che ci fornisci. Tre anni fa abbiamo costruito anche noi una casa con queste caratteristiche energetiche, ma l'accatastamento ha seguito le stesse regole di sempre. La classe A ti potrà fornire qualcosa in più in termini di classe catastale, ma non di categoria.

Sorvolo sul classamento automatico, la cui validità dovrebbe essere nota a tutti, ma se è vero che i fabbricati vicini, paragonabili al tuo (indipendentemente dal casaclima) sono di categoria A/3 questa è la categoria che dovevi proporre. Sarebbe stato il Catasto eventualmente a modificarla in A/2 e il tuo cliente avrebbe avuto la soddissfazione di decidere lui se accettarla o contestarla.

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factor55

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Provincia di TREVISO

 0 -  0 - Inviato: 14 Marzo 2015 alle ore 17:49

Come sempre ogni opininone è degna di rispetto ma onestamente in questo caso mi sembra che bisogna fare uno sforzo sovrumano per essere d'accordo con te quando dici che a un fabbricato NUOVO,perdipiù candidato a ricevere da CASACLIMA la targhetta di Classe A e quindi con caratteristiche costruttive ed impiantistiche di classe elevata,può essere attribuita la categoria A/3 e perdipiù classe 3 solo perche ci sono altri fabbricati vicini costruiti in epoca remota (anni 50) ed ovviamente con caratteristiche neanche paragonabili alle attuali.Ricordo che sono classificate in A/3 Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche di economia sia per i materiali impiegati che per la rifinitura, e con impianti tecnologici limitati ai soli indispensabili.Addirittura questo fabbricato dovrebbe essere classificato in categoria A/7 perchè "avente caratteristiche strutturali,tipologiche particolarmente aggraziate nonché aspetti tecnologici e di finitura tipici del fabbricato di tipo economico medio alto o civile, dotato per tutte le unità immobiliari di aree cortilizie a giardino anche se come parti comuni" .In tutta la mia più che trentennale carriera ai fabbricati unifamiliari nuovi ho sempre assegnato la cat. A/2 o A/7 e a questo punto mi sorge un atroce dubbio e cioè di aver commesso in questi casi delle enormi stronzata se è sostenibile quanto affermi.

Io invece sono convinto di aver agito deontoligicamente e professionalmente in maniera corretta,non perchè mi sia fatto degli scrupoli morali quando si trattava di fare il furbo per compiacermi il cliente (...tanto dopo ci pensa il Catasto a correggere la rendita) ma perchè penso che ci debba essere sempre un limite alla spudoratezza. Per concludere,so che il mondo è dei furbi e degli azzeccagarbugli,ma in questo caso mi interesserebbe conoscere anche il parere di altri amici in merito a quanto esposto.

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dado48

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Terzo pianeta del Sistema Solare

 0 -  0 - Inviato: 14 Marzo 2015 alle ore 18:59

Link estratto dall'Enciclopedia Catastale, ponderosa e completa raccolta di tutta la normativa catastale, da cui si possono trarre utili suggerimenti per il caso in questione:

www.geolive.org/guide/procedure-e-metodo...

Poi ci sono anche queste altre indicazioni che, in gran parte, collimano con le precedenti:

A/2 Abitazioni di tipo civile.
Gradi di finimento fra il ricco e l'ordinario, media ampiezza dei vani, completezza di impianti tecnologici. Nelle località a vocazione turistica possono essere classificate in A/2 anche abitazioni prive di riscaldamento.
"Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive, tecnologiche, di rifinitura e dotazione di impianti e servizi di livello rispondente alle locali richieste di mercato per fabbricati di tipo residenziale. Sono compatibili con la categoria anche quelle unità immobiliari - minialloggi - di consistenza notevolmente inferiore a quella propria delle abitazioni di tipo civile e quelle appartenenti a quella propria delle abitazioni di tipo civile e quelle appartenenti a fabbricati a schiera, con caratteristiche costruttive, di rifinitura e dotazioni di impianti e servizi propri della categoria".

A/3 Abitazioni di tipo economico.
Grado di finimento fra l'ordinario e il semplice, ampiezza dei vani medio-piccola, completezza di impianti tecnologici e dotazione di non più di un servizio igienico.
"Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche di economia, sia per i materiali impiegati che per la finitura e con impianti tecnologici limitati ai soli indispensabili, ma che, comunque, soddisfano i minimi standard attuali. Sono compatibili con la categoria anche quelle unità immobiliari - minialloggi - di consistenza inferiore a quella propria delle abitazioni di tipo economico e quelle appartenenti a quella propria delle abitazioni di tipo economico e quelle appartenenti a fabbricati a schiera, con caratteristiche costruttive, tecnologiche, di rifinitura e dotazioni propri della categoria".

A/7 Abitazioni in villini.
È ammessa nel fabbricato la compresenza di sole C/6 e C/7.
"Si intende per villino un fabbricato, anche se suddiviso in più unità immobiliari, avente caratteristiche tipologiche e costruttive tipiche del villino, nonché aspetti tecnologici e di rifinitura propri di un fabbricato di tipo civile o economico e dotato, per tutte o parte delle unità immobiliari che lo compongono, di aree coltivate o no a giardino. Sono compatibili con la categoria quelle unità immobiliari appartenenti a fabbricati a schiera e quelle di consistenza notevolmente inferiore a quella propria delle abitazioni in villini, e cioè, i minialloggi stagionali. Detti immobili, inoltre, devono rispondere ai parametri indicati dall'Ufficio, con riferimento a ogni zona territoriale omogenea, all'algoritmo di classamento automatico1 e principalmente a quello indicato al n.2 del prospetto 9 e cioè al numero delle u.i.u. abitative comprese nel fabbricato - esclusi i fabbricati a schiera - oltre il quale l'immobile stesso non è classificabile nella categoria A/7".

Ciao, buon lavoro

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 14 Marzo 2015 alle ore 20:57

Tutto giusto. Ma la classificazione energetica non può incidere sulla categoria catastale. Si costruisce per risparmiare energia, obbligatoriamente, per giunta, per poi pagare più tasse ?? Il risparmio energetico è un esigenza ambientale mondiale non del proprietario di un Immobile. Brutto vizio quelli di far ricadere i costi di ammodernamento del comparto immobiliare dal punto di vista di consumo energetico al contribuente il quale deve essere agevolato per questo non tartassato!

Saluti.

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factor55

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 0 -  0 - Inviato: 14 Marzo 2015 alle ore 21:10

Non è certo mia intenzione farne una specie di crociata o di alterare i toni,tuttavia ritengo che ormai ci sia una prassi consolidata almeno per quanto riguarda una certa categoria di fabbricati,finalizzata ad agire in un determinato modo. A mio parere,ribadisco,non dovrebbero esserci dubbi nell'attribuire ai nuovi fabbricati di qualunque dimensione od ubicazione almeno la cat. A/2 perchè è impensabile che a fronte di una normativa in materia di isolamento termo-acustico,conformità degli impianti o di pericolosità sismica ormai estesa a quasi tutto il territorio nazionale,ci sia ancora qualcuno che impiega tecniche di costruzione obsolete e soluzioni impiantistiche non adeguate alle normativa vigente.

Pertanto,al di là di qualche tentazione di aggirare le norme fiscali in maniera più o meno fraudolenta attribuendo valori non in linea con la realtà,dovrebbe essere ormai un fatto acquisito quanto sopra sostenuto e cioè che alle nuove costruzioni costituite da villette o fabbricati unifamiliari,deve essere attribuita la categria A/2 o A/7.

Qualsiasi altra argomentazione mi sembra francamente un tentativo maldestro di arrampicarsi sugli specchi.

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factor55

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 0 -  0 - Inviato: 14 Marzo 2015 alle ore 21:16

"totonno" ha scritto:
Tutto giusto. Ma la classificazione energetica non può incidere sulla categoria catastale. Si costruisce per risparmiare energia, obbligatoriamente, per giunta, per poi pagare più tasse ?? Il risparmio energetico è un esigenza ambientale mondiale non del proprietario di un Immobile. Brutto vizio quelli di far ricadere i costi di ammodernamento del comparto immobiliare dal punto di vista di consumo energetico al contribuente il quale deve essere agevolato per questo non tartassato!

Saluti.



Questo effettivamente è un punto interessante e meritevole di essere preso in considerazione dal legislatore in quanto sarebbe un ulteriore incentivo per dare aria al ns. asfittico settore però con un provvedimento ad hoc chiaro e mirato che non si presti ad interpretazioni.

Detto questo però,con la situazione normativa vigente, non vedo come questo possa cambiare il quadro normativo appunto e quindi al momento non ci resta che adeguarci seppure a malincuore.

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 15 Marzo 2015 alle ore 01:30

Factor, sciacquati le dita prima digitare insulti per favore.

Sono già due interventi, che mi dai del “furbo”, dello “spudorato”, dell’”azzeccagarbugli”, “raggiratore di norme fiscali”, “fraudolento”, “maldestro”. E meno male che rassicuri sul fatto che ogni opinione è degna di rispetto e che non è tua intenzione fare una specie di crociata o di alterare i toni. Grazie per il garbo che mi usi.

Se vuoi rileggere la tua domanda originaria fai solo riferimento alla certificazione Casaclima chiedendo rassicurazioni che quest’unica caratteristica possa valere la categoria A/2 o A/7. Dici anche che la casa è piccola 40 mq per piano, non sappiamo nient’altro.

Ti ho risposto che valutare un immobile che non si vede, non se ne conosce la consistenza, la dimensione dei locali, la loro disposizione ecc. e neppure il contesto in cui è inserito rende impossibile sparare una categoria.

Però, siccome parlavi di A/3 presenti nei pressi e del fatto che venivi accusato di non aver attribuito la stessa categoria ho aggiunto che se… ( “se” particella condizionale - dubitativa - introduttiva di un ipotesi ), … se la tua nuova costruzione è paragonabile a quelle A/3 allora era questa la categoria da attribuire.

Perché le definizioni di categoria richiamate da Dado sono validissime, ma se in un determinato comune ed in una determinata zona un certo tipo di fabbricato è classato A/3 indipendentemente da quelle definizioni, il nostro nuovo fabbricato andrà censito egualmente A/3.

Si trattava di una ipotesi: data questa premessa, la conseguenza è questa… se invece la premessa è un’altra e avresti anche potuto introdurla gentilmente, e cioè che si tratta di un fabbricato con le caratteristiche di un A/7 per nulla paragonabile agli A/3 circostanti, allora è con la categoria A/7 che avresti dovuto censirla. Ma questo solo perché ha tutte le caratteristiche di un A/7 non perché è una Casaclima.

Piccolo inciso visto che ti stracci le vesti trovandoti di fronte a mascalzoni come me fraudolenti raggiratori di norme fiscali: Perché, se ritieni che la casa abbia le caratteristiche di un A/7 hai proposto l’A/2 ?

Torniamo alle Casaclima che sono il piatto forte della discussione: Il fatto di essere una casa ad elevata prestazione energetica non la rende sublime, ci sono caseclima piuttosto scialbe, anonime, penose persino, che sia una Casaclima non è per nulla evidente e si confondono beatamente nel contesto edilizio circostante (perché mai dovrebbero essere classate diversamente ?).

Per cui: Casaclima simile ad un A/3 è un’A/3, Casaclima simile ad un A/2 è un’A/2, Casclima simile ad un A/7 è un A/7, box Casaclima è un C/6, magazzino Casaclima è un C/2, agriturismo Casaclima è un D/10 ecc. ecc.

E parliamo un po’ del costo: è stimato e considerato diffusamente che mediamente una Casaclima costi dal 10 al 20% in più di una tradizionale, diamo nel mezzo: 15 %. Ti dice niente 15%. Quel 15% in più è il motivo per cui ti accennavo al fatto che al limite la casaclima potrebbe incidere sulla classe, su una classe.

Detto questo ti inviterei a smetterla con le illazioni, a produrre pensieri sul tema articolati e stimolanti, e a proseguire con civiltà, perché l’argomento è interessante e spingerlo verso quelle noiose beghe, per fortuna ultimamente diradate, non aiuta nessuno. Io non pretendo di avere assolutamente ragione e mi piacerebbe che chi volesse spiegarmi l’errore in cui cado lo facesse con educazione e rispetto.

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factor55

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 0 -  0 - Inviato: 15 Marzo 2015 alle ore 11:50

Effettivamente ammetto di aver usato qualche espressione "forte" e se SAMSUNG si è sentito offeso non ho nessun problema a scusarmi e rimettere la discussione nei canali giusti in quanto non era mia intenzione buttarla in caciara.Probabilmente forse non mi ha aiutato il fatto che il mio post l'ho scritto di getto dopo aver ricevuto la mail del mio cliente che mi "rimproverava" di aver attribuito una classe elevata alla sua abitazione dandomi in pratica dell'incompetente.Sulla corretta classificazione è probabile che il fatto che l'immobile da me citato sia un CASACLIMA sia un pò fuorviante rispetto al quesito che ho posto.Infatti era mia intenzione porre l'accento sulla corretta classificazione dei fabbricati nuovi individuandone la giusta categoria a prescindere appunto da altri aspetti collaterali .A questo punto formulo correttamente la domanda allo scopo di sentire diverse opinioni come una specie di sondaggio:

Un fabbricato di nuova costruzione isolato e unifamiliare dotata di area scoperta esclusiva,impiegando tecnologie costruttive di buon livello e ovviamente conformi alle normative vigenti in materia di isolamento termico,impianti tecnologici e antisismico in quale categoria catastale va classificato ? A/2, A/3 o A/7 ?

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 15 Marzo 2015 alle ore 18:56

Factor55.

Probabilmente tu hai ragione. Come tecnico avrai valutato tutto l'insieme delle caratteristiche e tutti gli elementi per assegnare la categoria giusta all'immobile. Ma se punti tutto, per difenderti, sul classamento energetico, passi dalla parte del torto.



Il fabbricato unifamiliare può essere A2, A3 o A7. Ma anche A1. Dipende da molti altri fattori oltre che in minima parte dal classamento energetico. Se tu pensi di assegnare una categoria catastale per valori di merito sei fuori strada. Non è che sei hai l'abitazione in classe energetica A, ti meriti una categoria A2 come premio piuttosto che una A3. No, non è così. Ormai il classamento è assegnato in atti, concentrati su altri elementi più significativi che giustifichino la tua stima. Ad esempio, la dotazione dell'area esterna, sperando che gli A3 della tua zona non abbiano area esterna esclusiva. Non ti impuntare nemmeno sul fatto che la costruzione è nuova perchè il proprietario ti mangia il capo, tra cinque sei anni torna e vuole abbassata la rendita per vetustà!



Saluti.

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factor55

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 0 -  0 - Inviato: 16 Marzo 2015 alle ore 08:52

"totonno" ha scritto:
Factor55.

Probabilmente tu hai ragione. Come tecnico avrai valutato tutto l'insieme delle caratteristiche e tutti gli elementi per assegnare la categoria giusta all'immobile. Ma se punti tutto, per difenderti, sul classamento energetico, passi dalla parte del torto.



Il fabbricato unifamiliare può essere A2, A3 o A7. Ma anche A1. Dipende da molti altri fattori oltre che in minima parte dal classamento energetico. Se tu pensi di assegnare una categoria catastale per valori di merito sei fuori strada. Non è che sei hai l'abitazione in classe energetica A, ti meriti una categoria A2 come premio piuttosto che una A3. No, non è così. Ormai il classamento è assegnato in atti, concentrati su altri elementi più significativi che giustifichino la tua stima. Ad esempio, la dotazione dell'area esterna, sperando che gli A3 della tua zona non abbiano area esterna esclusiva. Non ti impuntare nemmeno sul fatto che la costruzione è nuova perchè il proprietario ti mangia il capo, tra cinque sei anni torna e vuole abbassata la rendita per vetustà!



Saluti.



Infatti come avrai visto dal post ho lasciato perdere il discorso CASACLIMA perchè mi sembra di aver capito che non è importante, anche se mi resta qualche dubbio,chiedendo agli amici del forum come si comportano in casi di nuovi fabbricati "normali" . Mi sembra che siamo tra persone abbastanza esperte per soffermarci a disquisire su particolari specifici della zona,casi particolari,costruzioni extra lusso ecc. che sappiamo benissimo possono indirizzare la valutazione in un senso o in un altro.

Ripeto a me continua a sembrare curioso che ci si scandalizzi se insisto a vole attribuire a un fabbricato nuovo,ripeto normale, la categoria A/2 o A/7 mentre a me pare fuori dal mondo attribuire a questo tipo di fabbricato la categoria A/3 (fabbricato economico) a meno che uno l'abbia costruito con pezzi di cartone e con il tetto in plastica,senza impianti e con un unico wc.

Dopo, se prevale l'orientamento che è preferibile attribuire una categoria qualsiasi anche A/6 tanto ci penserà entro l'anno l'Ufficio a correggerla,è meglio che non perdiamo neanche tempo a discutere perchè sicuramente tutti abbiamo sicuramente meglio da fare.

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 16 Marzo 2015 alle ore 09:47

"factor55 ha scritto:


...a me pare fuori dal mondo attribuire a questo tipo di fabbricato la categoria A/3 (fabbricato economico) a meno che uno l'abbia costruito con pezzi di cartone e con il tetto in plastica,senza impianti e con un unico wc.




Te sottovaluti gli A3. Ti sembra che il fabbricato accanto a quello del tuo cliente sia stato costruito col cartone ed in plastica ? Sei esagerato per come consideri un A3 in negativo e sei anche però esagerato a valutare un A2. Un edificio in cartone non sarebbe abitabile.

Cerca di essere più equilibrato nella determinazione del classamento e cerca di fare il confronto con i fabbricati esistenti nella zona tenendo presente e valutando tutti gli aspetti determinanti che caratterizzano le costruzioni esistenti, la loro forma, la loro distribuzione interna, la grandezza degli spazi, la dotazione impiantistica e degli accessori.

Saluti

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 16 Marzo 2015 alle ore 10:19

Sono del parere che si straparla troppo!

é sufficiente consultare le Guide per trovare gli indirizzi su come classificare le uiu, oppure fare una senmplice ricerca come questa:

http://www.google.it/cse?cx=partner-pu...

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