Salve, scusate se sottopongo un quesito banale per molti di voi ma al momento per me è veramente un rompicapo.





L’oggetto in questione è una piccola porzione di giardino che il costruttore nel 1979 non hai mai trasferito dal Terreni al Fabbricati e quindi è stata classificata fino ad oggi come ente urbano (p.lla 5/534). L'AdT chiede la definizione della posizione e quindi mi muovo in due fasi: 1) istituisco una nuova unità sul fabbricati (p.lla 5/60/501 di tipo F1, 60 perchè poi la dovevo graffare con l'immobile posto al piano terra 5/60/7) facendo attenzione di specificare il tipo mappale in quanto già esistente; 2) faccio un nuovo Docfa di Variazione per fusione graffando l'unità appena creata (p.lla 5/60/501) con l’immobile di cui è pertinenza (p.lla 5/60/7) e quindi nel quadro U inserisco entrambi gli estremi. La pratica mi viene però rifiutata con la seguente motivazione: IL RESEDE E' POSTO SULLA P.LLA 534.

Ho quindi sbagliato a fare il primo docfa dove ho creato la 5/60/501? dovevo crearla con un altro "nome" ovvero 5/534/501?

grazie dell'aiuto.

domanda:

ma l'immobile posto al piano terra 5/60/7 a chi appartiene? (sempre al medesimo costruttore)

Sì, esatto. Scusa mi ero dimenticato di specificarlo.

correzione: confermo che appartiene allo stesso proprietario, è però un soggetto diverso dal costruttore.

e quindi se il terreno non è stato trasferito (dal costruttore ad altro soggetto), come puoi pretendere di graffare il giardino in questione con il piano terra 5/60/7?

o sbaglio....

il giardino (ente urbano p.lla 5/534) risulta già intestato all'attuale proprietario tanto che l'AdT gli ha chiesto di regolazzarlo perchè mai trasferito al fabbricati. Visto il diniego della pratica mi viene il dubbio sul "nome" che ho attribuito in fase di accatastamento dell'ente urbano, ovvero l'ho chiamato p.lla 5/60/501 pensando poi di doverlo abbinare all'appartamento che è il 5/60/7. In fase di accatastamento dell'ente urbano la particella che andavo a costituire la dovevo chiamare 5/534/501 poichè insiste sulla 5/534?

scusa la domanda..... ma da dove si evince che il giardino è già intestato all'attuale proprietario visto che è un Ente Urbano?

mi sembra in contrasto rispetto a quanto hai postato inizialmente:

in banca dati risulta intestato al mio cliente e a conferma di questo c'è la comunicazione che gli è arrivata dall' AdT, altro non so dirti.

ok.....

ma se è un "ENTE URBANO" da dove si evince la titolarità?

facci sapere!

nella comunicazione dell'AdT si chiede al mio cliente di regolarizzare la p.lla 5/534. Faccio una visura sul fabbricati e non c'è niente, la faccio sul terreni e intestato al mio cliente trovo la p.lla 5/534 che è un ente urbano.

perdonami ma non riesco a seguirti e/o capirti.....

se la p.lla 5/534 è un Ente Urbano (Partita 1 - priva di ditta catastale) come fa ad uscire intestato al tuto cliente?

non è che stai confondendo l'ente urbano con l'area urbana (categoria F/1 - censita al C.F.)?

chiaro il concetto!

ti confermo che è un ENTE, non un area. Come faccia ad essere intestato al mio cliente non lo so, è una delle tante cose che ancora oggi mi sfugge del catasto. Da quello che mi scrivono nelle motivazioni di rifiuto sembra però che il problema sia da un'altra parte. Quello che ho scritto prima (nome della p.lla, ....) ti sembra plausibile? nella fase di accatastamento ho fatto errori oppure l'errore è nella fase di variazione?

A quanto sembra la particella è un ente urbano costituito con precedente tipo mappale più o meno del 1979 e non si trovano riscontri al C.F. . Occorre vedere da una visura storica al C.T. se si risale al vecchio intestatario (sempre nel caso in cui il passaggio a ente urbano sia avvenuto dopo l'impianto con tipo mappale o simile). Il vecchio intestatario prima del trasferimento a Ente Urbano è il costruttore e non il proprietario dell'appartamento che utilizza detta area? L'unica possibilità di accatastarla e/o intestarla detta area (a qualsiasi modo), a nome del proprietario dell'appartamento a piano terra, è quella in cui in sede di acquisto da costruttore a proprietario sia stata identificata (la medesima area) come particella di ente urbano o comunque con elementi probatori tali da consentire il trasferimento dell'area in proprietà all'acquirente a piano terra. Se da un punto di vista dell'atto l'area è stata trasferita commettendo però errori di identificativi si deve operare così: si accatasta come area urbana a nome del costruttore. Si esegue una voltura con allegata copia autentica dell'atto e con allegato atto notorio con dichiarazione di esatta corrispondenza far quanto riportato in atto e quanto censito come area urbana (dopo l'accatastamento a nome del costruttore). Far apporre la riserva per errati identificativi in atto e dopo che l'area è catastalmente intestata al proprietario dell'appartamento a piano terra si può fare una fusione fra appartamento e area urbana da trasformare in corte esclusiva.