Buonasera a tutti,
mi è stato respinto un DOCFA all'ufficio di Bergamo con questa motivazione:
SU INDICAZIONE DELL'UFF. DI BERGAMO SI INVITA A SPECIF. NEL QUADRO D GLI ESTREMI DELL'ATTO AUTORIZZATIVO ALL'ESECUZIONE DEI LAVORI ADEGUAMENTO
Vi chiedo se c'è una normativa e/o circolare che prescriva di indicare gli estremi della pratica comunale in relazione per un cambio di destinazione d'uso? inoltre si tratta di cambio da C/3 a C/2 senza opere e superficie inferiore a 150 m2, quindi mi sembra senza obbligo di comunicazione.
Grazie
Francesco

Per il cambio d'uso senza opere occorrerebbe una S.C.I.A. salvo eventuali diversi titoli inerenti le nuove disposizioni in materia emanate nel 2016. Almeno così ho fatto circa un anno fa dopo aver studiato la materia (non ricordo gli estremi e gli articoli della norma che avevo visionato). Circa l'obbligo di indicare gli estremi catastali non mi risulta che possa essere motivo di bocciatura del Docfa. Però credo che richiedere gli estremi dei titoli autorizzativi possa essere una facoltà del Catasto anche per verificare l'esatta data di riferimento per la ultimazione lavori. Poi, nel tuo caso, il cambio d'uso da un laboratorio ad un magazzino pone non pochi dubbi al Catasto in merito all'effettiva variazione d'uso e se realmente avvenuta.

E' una stupidata quella di respingere il docfa che ostacola anche l'attività di controllo degli edifici costruiti illegalmente, tant'è che per i fabbicati fantasma si invita i proprietari a registrarli al catasto indipendentemente dalla presenza del titolo autorizzativo alla costruzione del bene non censito, altrimenti provvede l'ufficio di conseguenza.

Saluti