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Argomento: definizione linee planimetrie docfa
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Scatenina
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"geoalfa" ha scritto: direi che è il caso che leggete un pò la FAQ che indico, mica per perdere tempo, ma solo perchè quando si delieava l'entrata in servizio di DocFa, nel lontano......... ho partecipato a più riunioni delle comissioni interregionali del centro italia a bologna dove l'ing. Selleri ( uno dei padri di DocFa ) ci ha ripetuto più e più volte di comportarci come scritto qui: www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&fi... cordialità Riprendo questa passata discussione perchè, con l'uscita della Circ. 4/2009, viene riportato tale passo "la planimetria,...., deve contenere:..... la rappresentazione, con tratto sottile, e mediante semplice accenno, della posizione del vano scala comune, del pianerottolo e dell'eventuale disimpegno di accesso all'unità immobiliare e, in mancanza dell'elaborato planimetrico, anche del perimetro del fabbricato...." Sarò sincero, io ho sempre rappresentato nella planimetria la sola unità immobiliare con, salvo eccessive dimensioni, il perimetro del fabbricato in modo che fosse chiara la posizione dell'u.i., in presenza o no dell'elaborato. Ma, da quando non si può più campire l'interno dei muri esclusivi, ho sempre omesso di disegnare le parti comuni in quanto, se presenti nella planimetria, venivano spesso interpretate come esclusive della specifica u.i. (diciamo che nei condomini le cose sono chiare ma in molti altri casi gli spazi comuni, disegnati nella planimetria in modo identico alle parti esclusive, sono stati oggetto di grandi liti fra i vicini). Quindi, se l'AdT vuole il disegno delle parti comuni e lo vuole con tratto sottile, significa che le parti esclusive debbano essere disegnate con un tratto spesso? Potrebbe veramente essere così, visto che le disposizioni dell'AdT su come disegnare la planimetria erano rivolte a renderla più leggera possibile come dimensione e non è lo spessore della linea che modifica i kb del file. Un'altra considerazione, se dovessimo disegnare anche gli spazi comuni, utilizzando il medesimo spessore delle parti esclusive, allora si deve, penso, indicare la destinazione anche dello spazio comune (ad es. "corridoio comune") come veniva fatto, spesso, prima dell'avvento dell'elaborato. Voi cosa pensate?
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jema
(GURU)
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in giro in giro creek
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"Scatenina" ha scritto: Riprendo questa passata discussione perchè, con l'uscita della Circ. 4/2009, viene riportato tale passo "la planimetria,...., deve contenere:..... la rappresentazione, con tratto sottile, e mediante semplice accenno, della posizione del vano scala comune, del pianerottolo e dell'eventuale disimpegno di accesso all'unità immobiliare e, in mancanza dell'elaborato planimetrico, anche del perimetro del fabbricato...." Sarò sincero, io ho sempre rappresentato nella planimetria la sola unità immobiliare con, salvo eccessive dimensioni, il perimetro del fabbricato in modo che fosse chiara la posizione dell'u.i., in presenza o no dell'elaborato. Ma, da quando non si può più campire l'interno dei muri esclusivi, ho sempre omesso di disegnare le parti comuni in quanto, se presenti nella planimetria, venivano spesso interpretate come esclusive della specifica u.i. (diciamo che nei condomini le cose sono chiare ma in molti altri casi gli spazi comuni, disegnati nella planimetria in modo identico alle parti esclusive, sono stati oggetto di grandi liti fra i vicini). Quindi, se l'AdT vuole il disegno delle parti comuni e lo vuole con tratto sottile, significa che le parti esclusive debbano essere disegnate con un tratto spesso? Potrebbe veramente essere così, visto che le disposizioni dell'AdT su come disegnare la planimetria erano rivolte a renderla più leggera possibile come dimensione e non è lo spessore della linea che modifica i kb del file. Un'altra considerazione, se dovessimo disegnare anche gli spazi comuni, utilizzando il medesimo spessore delle parti esclusive, allora si deve, penso, indicare la destinazione anche dello spazio comune (ad es. "corridoio comune") come veniva fatto, spesso, prima dell'avvento dell'elaborato. Voi cosa pensate? Penso che la rivoluzione che ha portato la Circolare 4/09 sia molto più devastante di quanto si creda, ma ci abitueremo anche a questa (come avviene solitamente). In merito alla Tua perplessità, direi che la risposta è abbastanza semplice in quanto si fa riferimento al " semplice accenno" che tradotto significa rappresentare una parte delle porzioni comuni (vano scala, pianerottolo e disimpegno di accesso), in modo da individuare i maniera migliore l'unità immobiliare. Saluti 8)
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Scatenina
Iscritto il:
07 Dicembre 2005
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"jema" ha scritto: "Scatenina" ha scritto: Riprendo questa passata discussione perchè, con l'uscita della Circ. 4/2009, viene riportato tale passo "la planimetria,...., deve contenere:..... la rappresentazione, con tratto sottile, e mediante semplice accenno, della posizione del vano scala comune, del pianerottolo e dell'eventuale disimpegno di accesso all'unità immobiliare e, in mancanza dell'elaborato planimetrico, anche del perimetro del fabbricato...." Sarò sincero, io ho sempre rappresentato nella planimetria la sola unità immobiliare con, salvo eccessive dimensioni, il perimetro del fabbricato in modo che fosse chiara la posizione dell'u.i., in presenza o no dell'elaborato. Ma, da quando non si può più campire l'interno dei muri esclusivi, ho sempre omesso di disegnare le parti comuni in quanto, se presenti nella planimetria, venivano spesso interpretate come esclusive della specifica u.i. (diciamo che nei condomini le cose sono chiare ma in molti altri casi gli spazi comuni, disegnati nella planimetria in modo identico alle parti esclusive, sono stati oggetto di grandi liti fra i vicini). Quindi, se l'AdT vuole il disegno delle parti comuni e lo vuole con tratto sottile, significa che le parti esclusive debbano essere disegnate con un tratto spesso? Potrebbe veramente essere così, visto che le disposizioni dell'AdT su come disegnare la planimetria erano rivolte a renderla più leggera possibile come dimensione e non è lo spessore della linea che modifica i kb del file. Un'altra considerazione, se dovessimo disegnare anche gli spazi comuni, utilizzando il medesimo spessore delle parti esclusive, allora si deve, penso, indicare la destinazione anche dello spazio comune (ad es. "corridoio comune") come veniva fatto, spesso, prima dell'avvento dell'elaborato. Voi cosa pensate? Penso che la rivoluzione che ha portato la Circolare 4/09 sia molto più devastante di quanto si creda, ma ci abitueremo anche a questa (come avviene solitamente). In merito alla Tua perplessità, direi che la risposta è abbastanza semplice in quanto si fa riferimento al " semplice accenno" che tradotto significa rappresentare una parte delle porzioni comuni (vano scala, pianerottolo e disimpegno di accesso), in modo da individuare i maniera migliore l'unità immobiliare. Saluti 8) Anche io la intendevo in questo modo e, in verità, l'accenno del contorno degli spazi comuni, l'ho sempre messo, prima e dopo la pubblicazione della famosa Circ. 4! E nessuno mi ha mai detto niente fino a ieri quando, qualcuno mi ha respinto il Docfa con la seguente motivazione: "Errata rappresentazione grafica: rappresentare le parti comuni, l'accesso all'u.i., la dicitura "altra u.i.u." e/o num. mapp. e sub. delle parti confinanti" Il mio pensiero è stato di una mia diversa interpretazione della circ. rispetto al tecnico catastale e sarebbe mia intenzione ripresentando la pratica con minime modifiche (per disegnare le parti comuni come vorrebbero loro dovrei provvedere anche al relativo rilievo nemmeno semplice, vista la dimensione, con i relativi, ritengo inutili, oneri per il mio cliente). Il mio vuole anche essere un ragionamento da fare insieme a voi, sul disegno degli spazi comuni e sullo spessore delle linee, ecc.
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Richard
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06 Febbraio 2010
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"ambrosi_gianluca" ha scritto: Se avete autocad provate ad usare "Applicativo per Docfa" www.pregeo.it/modules.php?name=Downloads... si scarica dal questo sito quindi è sicuro. Vi permette di realizzare poligoni, dare spessori alle linee, fare più planimetrie all'interno dello stesso file, computo sup. utili. Usatelo e vedrete che troverete un ottimo aitante per il vostro catasto urbano Il link che hai indicato è fasullo e collega a pagine di volta in volta diverse e del tutto inattendibili o addirittura pericolose per attacchi di virus. Quando indichiamo qualche aiuto agli altri colleghi, cerchiamo di essere seri !!!
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geoalfa
(GURU)
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02 Dicembre 2005
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quello che mi meraviglia maggiormente è come si persegue pervicacemente l'uso di spessori linee, nonostante sia scritto e detto in più occasioni che nella rappresentazione grafica delle uiu si deve essere il più possibile parchi nella indicazione di simboli e spessore di linee come abitualmente si fa nel disegno architettonico! e questo nonostante che nella famosa circolare 4 abbiano abbondato con esempi che agli inizi alcuni tecnici degli UP avevano confuso come se dovessero essere seguiti pedissequamente, ovviamente generando confusione e disorientamento, agevolando il ritorno al passato! consiglio: le circolari vanno lette interamente e non prese e lette a sprazzi! scusate l'insistenza, ma quando ci vuole... ci vuole!
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ciccioxx
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