Marcusweit e Amostorto, buongiorno.
Sono intervenuto, in quanto, leggendo i vari post dei colleghi mi è venuto il dubbio su una pratica che ho eseguito tempo fa in cui inserivo un edificio in F2, senza che l'Agenzia mi avesse richiesto l'autodichiarazione e neanche il Certificato di inagibilità. Leggendo questo post son subito andato a leggermi la guida che Jema e Geobax hanno realizzato. Non dico che è oro colato, però mi tranquillizza un pò, considerato soprattutto il fascino intellettuale degli autori.
Riporto l'inizio della suddetta guida per analizzarla meglio.
La categoria F/2 è regolamentata dal DM 28/98 art. 3 comma 2 lettera b) ed art. 6 comma 1 lettera c). Le richieste del contribuente nel merito, possono essere di due tipi: 1) richiesta di iscrizione presso l'Agenzia del Territorio, ovvero di mera individuazione dell'immobile ai fini del trasferimento di diritti. In tal senso è sufficiente la dichiarazione (in relazione tecnica - PreGeo e DoCFa) sottoscritta da Tecnico e Denunciante, così come richiesto dall'art. 6 comma 1 lettera c) del DM 28/98 (nota C3/95/98 del 22/10/1998); 2) variazione catastale volta a far risultare l'avvenuta perdita dei requisiti intrinseci che avevano a suo tempo permesso l'inventariazione in una delle categorie ordinarie: in questo caso, in deroga al punto 6 della Circ. 9/2001, è necessaria l'attestazione degli organi comunali ovvero degli organi competenti nel merito e, per la trasparenza degli atti, si deve riportare nella Relazione Tecnica la dicitura "unità immobiliare dichiarata permanentemente inagibile dal Comune di ............. con prot. ..... del gg/mm/aaaa", come da nota C3/494 del 11/12/1997. Riguardo il punto 1 si individua l'immobile ai fini del trasferimento di diritti e
non ci vuole alcuna dichiarazione e certificato, ma basta sottoscriverlo nella relazione docfa. Classico caso di fabbricato ex rurale da iscriversi per la prima volta al catasto fabbricati. Oggi è obbligatorio comunque anche se non per soli scopi di trasferimento, ma a mio parere comunque non ci vuole l'autodichiarazione o il certificato su un fabbricato diruto.
Il punto 2 riguarda la variazione catastale di un fabbricato già inserito agli atti del catasto dei fabbricati
"che avevano a suo tempo permesso l'inventariazione in una delle categorie ordinarie". Quegli immiobili cioè già inseriti in atti con categoria A2,oppure A3 o latro in cui c'è già una dichiarazione sullo stato di fatto dell'immobile e sulla sua funzionalità.
Ribadisco che l'inagibilità di un immobile non è finalizzata all'inserimento del bene in categoria catastale F2, ma sopraggiunge per motivi di sicurezza e per permettere al Comune di ingiungere all'ordinanza di sgombero del bene per motivi di sicurezza o per sopraggiunti gravi danneggiamenti dovuti anche al degrado, che privano l'immobile di quegli accessori necessari, che non permettono assolutamente l'utilizzo dello stesso, da parte di persone per le quali il Comune o anche altri enti preposti hanno il dovere di intervenire per preservare l'incolumità degli abitanti dell'edificio e degli spazi circostanti. Fermo restando che gli immobili in categoria F2 non sono esenti dal pagamento delle imposte tra le quali l'IMU o la vecchia ICI e anzi, questo tipo di immobili, hanno vita difficile perchè non avendo rendita diventa complicato determinarne l'imponibile che dovrà essere basato più verso un valore di mercato sicuramente più alto dell'imponibile determinato sul valore catastale, ed inoltre sarà sempre soggetto a eventuale accertamento dell'ufficio.
Le conclusioni sono che Amostorto sostiene le stesse cose che dico io in un ottica diversa. Per me distinguere un bene come nuova costruzione o aggiornarlo con una variazione vuol dire che la distinzione riguarda il censimento o meno dell'immobile e da questa dobbiamo partire per capire se ci vuole o meno il certificato di inagibilità. A Marcuswueit rispondo che quando dobbiamo inserire un bene (già censito al fabbricati) in F2 dobbiamo considerare a priori che ciò non si può fare e poi applicare quella procedura eccezionale che raramente si verifica e valutare il caso. Qualche Agenzia, forse con eccesso di presunzione, ha emesso circolari interne che negano la possibilità di inserire in F2 immobili censiti nelle categorie ordinarie, quindi a prescindere da tutto quanto di ragionevole si possa discutere.
Saluti funzionali.