Sto ragionando in merito alla conformità catastale che deve essere dichiarata in sede di atti traslativi della proprietà, e trovo qualche dubbio applicativo.

Pur considerando le disposizioni che limitano la necessità di aggiornamento ai casi in cui le difformità modifichino la rendita o la classe, mi restano alcuni interrogativi, ad esempio:

1) il non corretto inserimento in mappa catastale è da considerare una non conformità?

quando si verifica tale situazione in fabbricati condominiali diventa problematico aggiornare la mappa, visto che il tipo mappale deve essere presentato con la firma (o comunque l'autorizzazione) di tutti gli aventi diritto

2) capita a volte di trovare fabbricati con ampliamenti realizzati in data successiva al primo accatastamento in cui le planimetrie rappresentano anche l'ampliamento, mentre la sagoma del fabbricato in mappa non è aggiornata e magari la porzione di ampliamento ricade in una particella diversa... magari rimasta a seminativo ... e che nel tempo con le varie compravendite che si sono succedute è stata intestata pro quota a diversi soggetti. Tutte situazioni che oggi sarebbero veramente complesse da risolvere.

Puoi consultare questa GUIDA:

www.geolive.org/guide/procedure-e-metodo...

Cordialità

Nella guida si parla di "planimetria" e basta, quindi Geoalfa limiteresti le verifiche di conformità alla planimetria? tralasciando le altre possibili inesattezze su mappa e quant'altro?

La planimetria o scheda che dir si voglia ha valore legale che la mappa notoriamente non ha, come in più sentenze è stato sancito, per esempio:

www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/cir...

Consulta:

https://www.geolive.org/guide/procedure-e-metodologie/riconfinazioni/valenza-legale-dei-dati-desunti-dalle-immagini-raster-24982/

Cordialità