Gli errori o meglio differenze notevoli su vari elaborati planimetrici che si sono susseguiti nel tempo per un medesimo immobile, redatti da diversi professionisti, ve ne sono parecchi in giro. Circa i balconi io li ho sempre messi da quando la Circolare 4/2009 ha specificato (paragrafo 3.6, pagina 11) che "gli elaborati planimetrici devono contenere, a pena di rifiuto, le seguenti indicazioni:
- per ogni piano, le parti coperte e quelle scoperte;
- il perimetro dell'edificato;"
Per me parti scoperte dal piano primo in poi non possono essere altro che logge, balconi, terrazzi, ecc.
Del resto, per una corretta visione, la consistenza di un'unità immobiliare è data, internamente, dal perimetro dell'unità immobiliare, esternamente dal perimetro delle relative parti scoperte quali, corti, balconi, terrazzi, portici, logge, scale esterne, ecc.
Per i piani rialzati vi è sempre il problema di rappresentazione nel senso che se si indica, ove ricorre, la piccola rampa di scala e relativo ballatoio per accedere all'unità immobiliare si sottrae alla visione grafica, parte della corte che ricade sotto la scala e ballatoio esterno.
Altre problematiche vi sono quando un fabbricato ricade su un terreno scosceso dove una corte esclusiva dell'ultima unità immobiliare più in bassa di dislivello (ad esempio garage), sulla planimetria risulta al piano sottostrada e sull'elaborato planimetrico risulta a piano terra.
In un caso del 2015, non so se corretto ma approvato, avevo inserito nell'elaborato planimetrico due piani terra, uno indicava l'esatto perimetro sia della corte che del fabbricato (senza indicare in quest'ultimo il numero di subalterno relativo, indicando però il perimetro delle parti murarie delle scale esterne che appoggiavano sul terreno ovvero il perimetro del piano di imposta delle scale), l'altro indicava la situazione esistente a piano rialzato ovvero il perimetro del fabbricato con scale esterne, rampe, balconi, logge, ecc. , il tutto condito da numerazione di subalterno, freccia di accesso all'unità del fabbricato, ecc.
Preciso che nel caso di cui sopra si trasferiva un'unità in corso di costruzione a piano rialzato per cui era importante sia di definire tutto il perimetro coperto e scoperto della porzione stessa, sia di definire il perimetro esatto della corte condominiale, fino ad allora posseduto (compreso l'intero edificio) da un solo proprietario .
Circa quello che dovresti riportare nell'elaborato planimetrico preoccupati di dettagliare l'unità immobiliare del cliente e relative aree adiacenti mentre per il resto della costruzione ricopia l'ultimo elaborato planimetrico in atti, come la Legge prevede.