Buongiorno,
spero che il mio caso sia simile a questa situazione.
NOn mi è chiaro se devo trattare il tutto come "accatastameto di unità afferenti" o " variazione con edificazione di unità afferenti".
Premetto anche che si opera su un terreno in pendenza dove in base alla quota reali in cui mi metto il piano primo può essere inteso piano terra e il piano terra può essere inteso piano interrato.
Fisso come piano terra la quota del terreno su cui si imposta il fabbricato che sta a 4 metri sopra la quota ingresso carrale dalla strada.
A piano terra per divisioni di proprietà già effettuate è stato costituita a fianco del fabbricato originale un F/1 sub 705 di proprietà di BIANCHI.
Ora a lavori finiti al posto di questa f/1 sub 705 a piano terra vi sarà un c/6 di proprietà di BIANCHI e a piano primo, in parziale proiezione-elevazione sopra la 705, vi sarà una porzione di A/2 sub XX di proprietà di ROSSI.
ROSSI a piano primo del fabbricato originale è già proprietrio dell'altra porzione di A/2 identificato come sub 701.
Per il problema che ho già anticipato relativo al terreno in pendenza il sub XX in elevazione rispetto all'originario sub 705 e posto di fianco al sub 701, come quota, occuperà anche parte di una seconda area urbana, sub 709, questa già di proprietà di ROSSI.
Mi sta venendo un gran mal di testa per capire come fare per evitare che l'ampliamento in elevazione sul sub 705 sia intestato solo a BIANCHI ( proprietario a del futuro c(6 a piano terra) e quindi fare in modo che il piano primo che sorge, in parte sul sub 705 ( di BIANCHI) e in parte su sub 709 di ROSSI, venga intestato direttamente a ROSSI senza che ci siano di mezzi ulteriori atti.
Allego EP attuale
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ed EP finale (parziale).[img]E:\00_lavoro\CHIUDUNO%20-%20COLOMBELLI\00_chiusura%20pratica\ep%20finale%20parziale.jpg[/img]
Grazie a chi avrà la pena di consigliarmi