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Argomento: Categoria A/6 classe "R"
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geocape
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Cortona (AR)
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Se il fabbricato è stato accatastato ad esempio 3 anni ma era esistente precedemente al quinquennio non ci sono problemi..basta dichiarare che comunque aveva i requisiti. Nelle note allegate ai modelli si esplica inoltre: "Nel caso in cui l’immobile sia entrato nel possesso del soggetto dichiarante da meno di cinque anni, è possibile anche integrare la presente dichiarazione con autocertificazione dei precedenti titolari di diritti reali, o di loro eredi, con cui è dichiarata la sussistenza dei requisiti di ruralità per il periodo complementare al quinquennio previsto dalla legge". Come si vede si parla di POSSESSO non di costruzione. Forse sarà un'interpretazione dell'Agenzia (o un errore)..ma tanto basta a fare eventuale opposizione. Anche perchè sennò sarebbe come il paradosso di Achille e la tartaruga! Buon lavoro a tutti...
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CESKO
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Agro Nocerino Sarnese
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"totonno" ha scritto: Io credo sia obbligatorio già inserirli in A6 per forza, o in D10 per gli immobili strumentali. mmm..ho dei forti dubbi......
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jema
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"CESKO" ha scritto: "geocape" ha scritto: Scusate colleghi..sarà la stanchezza..ma io continuo a leggere "requisiti di ruralità" e non accatastamento. Il che dovrebbe essere una cosa ben differente. Buon lavoro a tutti... ma se lo fai oggi il fabbricato, da dove li prendi i requisiti da oltre un quinquennio? La questione è molto più banale (potremmo definirla un'equazione di 1° grado), infatti la recente norma è esclusivamente da riferirsi ad immobili già iscritti all'AdT che rispettino tutti i paletti indicati. Tutte le altre considerazioni relative agli immobili residenziali di nuova costruzione, nei Comuni in cui la categoria A6 non è presente, per quanto mi riguarda sono solamente inutili perdite di Tempo! Perdita di Tempo, per il fatto che Legge e Circolare successivamente emanata nulla riferiscono a riguardo. Resto in attesa (fiducioso) dei "chiarimenti interpretativi" (che spiegheranno, per esempio, in quale categoria inserire i fabbricati di tipo non abitativo collabenti) e della inevitabile proroga, che eviterà (quest'ultima) la formazione di assembramenti non autorizzati, così come auspicati da Antonio in un topic parallelo. :lol: :wink: Cordialmente
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totonno
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"CESKO" ha scritto: "totonno" ha scritto: Io credo sia obbligatorio già inserirli in A6 per forza, o in D10 per gli immobili strumentali. mmm..ho dei forti dubbi...... Art.4 Circolare n.6 del 22.09.2011. Tratta della presentazione delle dichiarazioni di nuova costruzioni ovvero di variazione e delle relative autocertificazioni. A tal riguardo: " Si precisa che i professionisti, in fase di redazione della dichiarazione, dovranno compilare, anche per le abitazioni di cui viene proposto il classamento A/6, classe R, tutti i quadri previsti dal programma....." "Per tale proposta di classamento in categoria A/6, classe R, è in corso l'adeguamento della procedure informatiche". Penso voglia dire "alla contadina" (senza offesa, anzi..): C'è l'obbligo di accatastare in A/6 ma non c'è il mezzo per farlo....attendete fiduciosi. Altro che proroga! Non c'è pericolo di assembramenti, ma l'operatore rurale è una categoria che va rispettata specie oggi che la terra non la lavora più nessuno, compreso me. Da noi si dice: La terra è bassa!!! Saluti.
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jema
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"BOJINOV" ha scritto: Intendevo dire che la nuova procedura Docfa presumibilmente prevederà le A/6 classe R, proprio per soddisfare esclusivamente quanto sancito dal DM e dalla Circ.6 e creare una categoria speciale in cui classare le abitazioni rurali; il resto rimarrà invariato: non si metteranno a rifare i quadri tariffari. Almeno questo è ciò che si dice. Ritengo evidente che non sia necessario procedere al ripristino dei quadri tariffari, per il semplice motivo che: a) le u.i. strumentali all'attività agricola saranno iscritte in categoria speciale D10, determinando la rendita (come già avviene, per questo tipo di immobili) attraverso una stima diretta; b) le u.i. di tipo abitativo saranno iscritte nella nuova categoria A6-R, senza alcuna rendita catastale. "totonno" ha scritto: "CESKO" ha scritto: "totonno" ha scritto: Io credo sia obbligatorio già inserirli in A6 per forza, o in D10 per gli immobili strumentali. mmm..ho dei forti dubbi...... Art.4 Circolare n.6 del 22.09.2011. Tratta della presentazione delle dichiarazioni di nuova costruzioni ovvero di variazione e delle relative autocertificazioni. A tal riguardo: " Si precisa che i professionisti, in fase di redazione della dichiarazione, dovranno compilare, anche per le abitazioni di cui viene proposto il classamento A/6, classe R, tutti i quadri previsti dal programma....." "Per tale proposta di classamento in categoria A/6, classe R, è in corso l'adeguamento della procedure informatiche". Penso voglia dire "alla contadina" (senza offesa, anzi..): C'è l'obbligo di accatastare in A/6 ma non c'è il mezzo per farlo....attendete fiduciosi. Altro che proroga! Non c'è pericolo di assembramenti, ma l'operatore rurale è una categoria che va rispettata specie oggi che la terra non la lavora più nessuno, compreso me. Da noi si dice: La terra è bassa!!! Saluti.  Vedi Antonio, leggendo con attenzione l'ultimo comma che hai giustamente estratto dall'articolo 4 della Circolare 6/2011, bisogna convenire che l'uso del verbo al futuro "dovranno compilare" presuppone un modus operandi che ancora (pur con tutte le buone intenzioni) non possiamo applicare, constatato che la categoria A6 classe R non è prevista nel programma che utilizziamo. Sono quindi dell'idea che quel particolare passaggio deve interpretarsi come un'indicazione a comportarci come abbiamo sempre fatto, con l'unica novità (se così vogliamo chiamarla) che consiste nell'integrare la Denuncia DoCFA, mediante: a) l'autocertificazione che giustifichi la sussistenza dei requisiti di ruralità; b) eventuali altri documenti che attestino i titoli per il passaggio nelle categorie previste; c) l'indicazione di causale non codificata nel campo 5 - AltrE: "richiesta di categoria rurale". Tutto ciò in maniera che l'Ufficio entro il prossimo 20 novembre (?), dopo aver effettuato le necessarie verifiche, convalidi l'autocertificazione prodotta ed attribuisca la categoria catastale richiesta. Cordialmente 8) PS: confido inoltre sul fatto che ci spieghino anche in quale categoria catastale inserire le unità pertinenziali alle abitazioni (C2, C6, C7, tanto per fare qualche banale esempio), che NON sono strumentali all'attività agricola, ed altre piccole anomalie che per il momento non mi vengono in mente.
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anonimo_leccese
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totonno
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"jema" ha scritto: Vedi Antonio, leggendo con attenzione l'ultimo comma che hai giustamente estratto dall'articolo 4 della Circolare 6/2011, bisogna convenire che l'uso del verbo al futuro "dovranno compilare" presuppone un modus operandi che ancora (pur con tutte le buone intenzioni) non possiamo applicare, constatato che la categoria A6 classe R non è prevista nel programma che utilizziamo. Sono quindi dell'idea che quel particolare passaggio deve interpretarsi come un'indicazione a comportarci come abbiamo sempre fatto, con l'unica novità (se così vogliamo chiamarla) che consiste nell'integrare la Denuncia DoCFA, mediante: a) l'autocertificazione che giustifichi la sussistenza dei requisiti di ruralità; b) eventuali altri documenti che attestino i titoli per il passaggio nelle categorie previste; c) l'indicazione di causale non codificata nel campo 5 - AltrE: "richiesta di categoria rurale". Tutto ciò in maniera che l'Ufficio entro il prossimo 20 novembre (?), dopo aver effettuato le necessarie verifiche, convalidi l'autocertificazione prodotta ed attribuisca la categoria catastale richiesta. Cordialmente 8) PS: confido inoltre sul fatto che ci spieghino anche in quale categoria catastale inserire le unità pertinenziali alle abitazioni (C2, C6, C7, tanto per fare qualche banale esempio), che NON sono strumentali all'attività agricola, ed altre piccole anomalie che per il momento non mi vengono in mente. Emanuele, la tua interpretazione non fa una piega! Rimane questo regime transitorio per le nuove costruzioni rurali che dobbiamo inserire nelle categorie ordinarie fino a quando non istituiranno d'ufficio le nuove categorie A6-R. E giusta è l'osservazione sugli immobili non strumentali ma che sono a servizio dell'abitazione rurale. Attendiamo chiarimenti. Saluti. P.S. La proroga, nonostante gli sforzi, non è comunque arrivata...
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SERGIO_1971
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LE LANGHE
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Posso chiedere una delucidazione?? Ad oggi dovendo accatastare la porzione abitativa di un fabbricato in possesso dei requisiti di ruralità (tutti ma proprio tutti i requisiti) occorre aspettare obbligatoriamente la revisione del software Docfa con l'introduzione della nuova categoria A/6-R?? Ormai dal 22/09 è passato 1 mese, quando si decideranno a rilasciare tale aggiornamento?? Se per cause di urgenza dovessi produrre l'accatastamento immediatamente, dovrei utilizzare le categorie ordinarie (A/2 o A/3) e per poi ottenre il riconoscimento della categoria rurale procedere ad ulteriore variazione appena modificato il software; è corretto?? Grazie dell'attezione, saluti a tutti.
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jema
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"SERGIO_1971" ha scritto: Ad oggi dovendo accatastare la porzione abitativa di un fabbricato in possesso dei requisiti di ruralità (tutti ma proprio tutti i requisiti) occorre aspettare obbligatoriamente la revisione del software Docfa con l'introduzione della nuova categoria A/6-R?? NO "SERGIO_1971" ha scritto: Ormai dal 22/09 è passato 1 mese, quando si decideranno a rilasciare tale aggiornamento?? "BOJINOV" ha scritto: ... la sogei ci sta già lavorando giorno e notte... Clicca sull'immagine per vederla intera ">Clicca sull'immagine per vederla intera ">Clicca sull'immagine per vederla intera ">[img]http://i47.servimg.com/u/f47/12/8... "SERGIO_1971" ha scritto: Se per cause di urgenza dovessi produrre l'accatastamento immediatamente, dovrei utilizzare le categorie ordinarie (A/2 o A/3) e per poi ottenre il riconoscimento della categoria rurale procedere ad ulteriore variazione appena modificato il software; è corretto??
La modalità di presentazione delle dichiarazioni di nuova costruzione ovvero di variazione è specificata al punto 4 della Circolare 6, che riprende quanto indicato dal Decreto. Per quanto concerne il cosiddetto "travaso", qualcosa mi dice che quando sarà finalmente istituita la nuova categoria A6+R, sarà sufficiente una "semplice" domanda affinché chi di dovere provveda alla nuova collocazione nel panorama censuario. Saluti :wink:
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jema
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[size=18] Inoltro, per conoscenza:[/size] In quest’ultimo periodo è considerevolmente aumentato il numero di denunce docfa che propongono unità immobiliari in categoria A/6 – “ Abitazioni di tipo rurale”, e quindi con rendita catastale, intese però come “immobili rurali ad uso abitativo" in coerenza a quanto indicato con l’art. 7, commi 2-bis, 2-ter e 2-quater del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70. Nel merito si espone quanto segue. 1. Il Decreto ministeriale 14 settembre 2011, art. 1, comma 2, ha istituito la classe “R” – senza determinazione della rendita catastale - per gli immobili abitativi da censire in categoria A/6 per i quali sussistono i requisiti di ruralità di cui all’art. 9 del D.L. n. 557/1993; 2. La conseguente prassi catastale, elaborata dalle Sedi centrali dell’Agenzia, fa riferimento alla categoria A/6, classe “R” (priva di rendita catastale); 3. In particolare il § 2 della Circolare n. 6/2011 precisa che “ … la categoria A/6, classe “R”, (priva di rendita catastale) è attribuita, indipendentemente dalle caratteristiche dell’unità presa in considerazione, …”; 4. Da quanto precede, è evidente che per recepire nel data-base censuario l’unità immobiliare censita in categoria A/6, classe “R”, occorre aggiornare (Sogei) il quadro tariffario a) introducendo la categoria A/6 nelle banca dati censuaria delle province dove questa manchi e b) inserendo la classe “R” (priva di rendita catastale) nella base censuaria di tutte le province; 5. Appare quindi scontato: a) che l’immobile abitativo rurale sia da censire in categoria A/6, classe “R” (priva di rendita catastale) e non in categoria A/6 con l’eventuale classe di pertinenza; b) che la relativa denuncia docfa possa essere presentata soltanto dopo che sia stata introdotta nel data-base censuario la categoria A/6, classe “R” (priva di rendita catastale); 6. Poiché la categoria A/6, classe “R” (priva di rendita catastale) non è stata ancora introdotta nel data-base censuario, non è possibile ad oggi denunciare con docfa l’immobile abitativo rurale; 7. In coerenza con quanto prima esposto, le denunce docfa - presentate allo sportello o telematiche, - che propongono la categoria A/6 con rendita catastale, - che riportano nel campo ”Note…….” le annotazioni di cui alla Circolare 6/2011; - accompagnate dalle documentazioni previste dalla Circolare n. 6/2011, saranno respinte; 8. In caso di insistenza da parte del professionista l’Ufficio: - accetterà la denuncia, - riclasserà l’immobile entro ventiquattro ore dalla presentazione conformemente alle “ … caratteristiche (intrinseche ed estrinseche) dell’unità presa in considerazione, …” attribuendo la categoria e classe di merito, - invierà immediatamente la notifica ai titolari dei diritti gravanti sull’immobile; 9. Ovviamente rimane la possibilità, ad oggi invero remota, di proporre il classamento di un immobile urbano non strumentale al fondo agricolo in categoria A/6, cl…., “ Abitazioni di tipo rurale”, qualora le condizioni intrinseche-estrinseche dell’unità ancora lo consentano. RICORDATI CHE A/6: Abitazioni di tipo rurale Sono UIU con rendita catastale, aventi particolari caratteristiche intrinseche-estrinseche riferite a peculiari aspetti edilizi e urbanistici e di cui, a suo tempo, furono elaborate le unità tipo. A/6 cl R: Immobili rurali ad uso abitativo Sono UIU prive di rendita catastale, aventi i requisiti di ruralità oggettivi-soggettivi di cui all’art. 9 del D.L. n. 557/1993 a prescindere dalle caratteristiche intrinseche-estrinseche e dei peculiari aspetti edilizi e urbanistici e di cui non possono esistere le unità tipo.
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geomaio
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14 Marzo 2011
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scusate il ritardo ma a distanza di circa 4 mesi è stata rilasciata o no una versione aggiornata che permetta di accatastare la categoria A/6 classe R ? ciao a tutti
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pzero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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08 Luglio 2003
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Firenze - nome@cognome.it
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no, ma è uscita la nota prot. 65987 del 1/12/2011 che chiarisce come operare. saluti paolo
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vomisa
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03 Luglio 2007
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