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Argomento: CATEGORIA A3 A2 o A7?
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totonno
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"geocinel" ha scritto: Che sia stata accettata non significa niente. La categoria corretta era l' A/7. Rigurdatevi bene la Circolare 5 del 1992; è molto chiara. Cordialmente Carlo Cinelli Dalla circolare si legge: "Per villino deve intendersi un fabbricato, anche se suddiviso in unità immobiliari, avente caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture proprie di un fabbricato di tipo civile o economico ed essere dotato, per tutte o parte delle unità immobiliari, di aree coltivate o no a giardino." Geocinel, se questa è molto chiara, io sono un poeta. Si parla di fabbricato che sarebbe un villino formato da una o più unità immobiliari, dotato di giardino anche se le singole unità immobiliari non siano tutte fornite di terreno coltivato o meno....Quelle senza giardino dove le inserisci? A leggere questa barzelletta dovrebbe andare tutto il fabbricato in A7. E quelle UI al piano terzo che hanno l'orticello al piano terra? Comunque l'ufficio, nel caso in questione, se lo ritiene opportuno, verificherà il corretto classamento dopo l'inserimento in atti e non lo fa mai contestualmente. Saluti.
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geocinel
Carlo Cinelli
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Sono reduce da un ottimo seminario con il nostro Direttore Provinciale, che è un vero e proprio luminare del settore. Dove c'è giardino esclusivo è A/7. E se leggi bene quella Circolare capisci che è così. E se si leggono bene tutte le normative presenti si capisce anche quanti casini abbiamo fatto. Tutti. Cordialmente Carlo Cinelli
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totonno
(GURU)
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"geocinel" ha scritto: Sono reduce da un ottimo seminario con il nostro Direttore Provinciale, che è un vero e proprio luminare del settore. Dove c'è giardino esclusivo è A/7. E se leggi bene quella Circolare capisci che è così. E se si leggono bene tutte le normative presenti si capisce anche quanti casini abbiamo fatto. Tutti. Cordialmente Carlo Cinelli Ad onor del vero, i miliardi di classamenti e rendite definitive determinate dal catasto (e non da noi), nonchè le unità tipo che servono da riferimento per inserire l'immobile in una determinata categoria, in molti casi dicono tutt'altra cosa. So che sono cose che non posso provare, anche perchè le schede di unità tipo io l'ho viste solo da ragazzo ai miei primi corsi e non so se adesso sono reperibili o a disposizione dei tecnici, perchè l'ufficio di questi documenti è sempre stato molto gelosissimo. Non so se oggi i funzionari del catasto ancora utilizzino tali schede per classare un immobile, penso di no, vuoi perchè tali unità tipo sono un pò vetuste e vuoi perchè i nuovi classamenti sono demandati completamente a noi tecnici esterni (così a fare casini siamo noi!). Io, per calcolare il classamento di un immobile faccio una bella ricerca sugli immobili simili della zona, non uno, ma di più, e cerco quelli dotati di classamento definitivo fornito dal catasto e si scopre delle belle informazioni. Riporto tutto in relazione Docfa. Dispiace leggere e sentire affermazioni da un Direttore Provinciale, al di là delle sue indubbie capacità di luminare che non discuto. E' molto limitativo riportare una Circolare e sentenziare in un solo senso a un seminario, senza tener conto o dimenticarsi che le rendite fino a non molto tempo fa, siamo all'inizio degli anni '90, venivano fornite dal catasto stesso, e tutt'oggi l'ufficio provvede a classare l'arretrato, almeno nella mia Provincia era ed è così. Questo per dire che gli eventuali casini per qualità e quantità non si sono prodotti noi. Dico questo perchè chi si appresta oggi a cominciare l'attività di tecnico catastale, leggendo solo la circolare, ascoltando ed attuando le affermazioni di un Direttore Provinciale, senza adoperarsi ad utilizzare procedimenti ben più affidabili ed attendibili, essendo inesperto e non adeguatamente preparato, non avendo, inoltre, memoria storica, la quale per l'ufficio, è meglio non fare emergere, egli potrebbe provocare casini ben più gravi di quelli cui fai cenno. Meno male ho la fortuna per adesso di dimostrare ancora l'attività che l'ufficio in passato esercitava, in modo che si possano fare confronti con la nostra di attività. Quando tutto questo sparirà saranno dolori. Detto questo, non è che gli immobili, come quello in questione, non debbano andare in A7, ma quelli che noi andiamo a classare, devono avere la categoria e classe più idonea in base alle loro caratteristiche e alla zona dove sono insediati. Noi per determinarli dobbiamo servirci di elementi incontestabili, e tra questi vi sono le rendite definitive che l'ufficio ha calcolato in passato. Ciao.
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SIMBA64
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"geocinel" ha scritto: Sono reduce da un ottimo seminario con il nostro Direttore Provinciale, che è un vero e proprio luminare del settore. Dove c'è giardino esclusivo è A/7. E se leggi bene quella Circolare capisci che è così. E se si leggono bene tutte le normative presenti si capisce anche quanti casini abbiamo fatto. Tutti. Cordialmente Carlo Cinelli Scusa Carlo, ma un appartartamento al 10 piano con giardino esclusivo al piano terra va classato in A7. A me sembra proprio non consono. Forse è meglio distinguere e analizzare caso per caso prima di classare un'abitazione in A7. Condivido al 100% quello che ha scritto totonno. Saluti con un pranzo dolce
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geocinel
Carlo Cinelli
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Caro Antonio Non è proprio così. Il mondo è andato avanti e sono intervenute nuove norme che hanno aggiornato quelle vecchie. Sempre sullo stesso principio dell'ordinarietà. Nella stessa circolare 5 del 1992 si parla anche delle A/5 e delle A/6 che oggi sono sempre comprese nel quadro traiffario ma che non hanno più diritto di esistere perché quelle caratteristiche non sono più presenti nelle tipologie dei fabbricati. La comparazione va bene ma sempre nel principio e nel rispetto della norma e dell'ordinarietà. Cordialmente Carlo Cinelli
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geocinel
Carlo Cinelli
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"SIMBA64" ha scritto: "geocinel" ha scritto: Sono reduce da un ottimo seminario con il nostro Direttore Provinciale, che è un vero e proprio luminare del settore. Dove c'è giardino esclusivo è A/7. E se leggi bene quella Circolare capisci che è così. E se si leggono bene tutte le normative presenti si capisce anche quanti casini abbiamo fatto. Tutti. Cordialmente Carlo Cinelli Scusa Carlo, ma un appartartamento al 10 piano con giardino esclusivo al piano terra va classato in A7. A me sembra proprio non consono. Forse è meglio distinguere e analizzare caso per caso prima di classare un'abitazione in A7. Condivido al 100% quello che ha scritto totonno. Saluti con un pranzo dolce Penso che a trarre in inganno sia proprio il nome della categoria "Abitazione in Villino". Se vai a leggere le caratteristiche nella Circolare 5/92: Per villino deve intendersi un fabbricato, anche se suddivIso in unità immobiliari, avente caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture proprie di un fabbricato di tipo economico o civile ed essere dotato, per tutte o parte delle unità immobiliari, di aree coltivate o no a giardino. Domanda: Qual'è l'elemento discriminante? Il problema è che ognuno di noi, io nelle prime posizioni, ci siamo fatti una nostra scaletta indipendente alle normative. Io, grazie a questo corso e spero criticamente, sto molto riflettendo su tanti aspetti e comportamenti del passato. Come coordinatore della commissione catasto del Collegio di Pistoia e insieme al mio Presidente abbiamo fortemente voluto questo seminario, consapevoli dell'enorme ignoranza che ci appartiene. Come dice giustamente il Direttore : "Conoscendo la normativa non è difficile classare un edificio". Cordialmente Carlo Cinelli
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jema
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in giro in giro creek
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"geocinel" ha scritto: Come dice giustamente il Direttore : "Conoscendo la normativa non è difficile classare un edificio". Peccato per Lui che si limiti a conoscere solamente quella dell'ultimo periodo! Ad integrazione di quanto già affermato dal mancato poeta (Antonio) inviterei a leggere solamente un paio di interventi dell'anonimo padovano, quando ancora ci pregiava di illuminarci con le Sue conoscenze. www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/doc... http://www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/docfa/a2-o-a7-6917/ Saluti
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geocinel
Carlo Cinelli
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"jema" ha scritto:
Peccato per Lui che si limiti a conoscere solamente quella dell'ultimo periodo! Niente di più falso, Emanuele. Lui è, con De Santis e Polizzi, il maggior conoscitore della materia oggi in Italia. Nel Seminario, il Direttore ha fatto un escursus di tutta la normativa e di come essa si sia modificata nel concetto di ordinarietà. Dalla costituzione del catasto urbano ad oggi le cose sono cambiate. Lo sapevate, per esempio, che il Catasto dovrebbe essere soggetto a revisione degli Estimi ogni dieci anni? Poi era ed è demandato tutto alla firma del Ministro e ciò non è successo ma la legge lo prevedeva. E di quì lo spirito. Passo e chiudo perché ho parlato anche troppo di cose che mi appassionano poco. Ero intervenuto in questo topic, fresco del Seminario, solo per evidenziare un errore grossolano. Penso infatti di non essere mai, prima d'ora, intervenuto in nessun topic sul Catasto Urbano ad eccezione di quello sull'EP per le sue implicazioni civilistiche (gliel'hanno date). Tengo solo a ribadire la nostra grande ignoranza in materia di classamento. Cordialmente Carlo Cinelli
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geoalfa
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vorrei dire a Carlo, che la brutaalità è mia esclusica prerogativa! ... non direi grande ignoranza, ma grande disinformazione..... !! ma l'informazione chi la dovrebbe dare? se non gli organi istituzionali ? e gra questi in primo luogo l'AdT, poi via via i Collegi etcc.... a Emanuele vorrei suggerirgli, che se prima aveva ragione, ora che le cose stanno velocemente cambiando, ed il più delle vole di nascosto, e senza la dovuta corretta informazione.... non mi sembra che abbia tutte le ragioni che chiede...... !!! ora vo in catasto per presentare fisicamente due domande, già inviate una telematicamente ed una per raccomandata, che stranamente - per una amministrazione efficiente - non si trovano più ...... !!!! per aggiornarvi, leggete su l' AdT cosa fa l' OMI ed in merito ho fatto una nuova Guida, tanto per fare qualcosa di utile , spero! buona giornata
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dado48
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"Geocinel" ha scritto: Nel Seminario, il Direttore ha fatto un escursus di tutta la normativa e di come essa si sia modificata nel concetto di ordinarietà. Intervengo per ringraziare, innanzitutto, gli interlocutori ed anche per chiedere se non è possibile, in qualche modo, pubblicare gli atti di quel Seminario, vista e constatata la "tremenda ignoranza" che ci attanaglia. Nel contempo, rinnovo ancora i ringraziamenti a Geocinel poichè comprendo quel " Passo e chiudo perché ho parlato anche troppo di cose che mi appassionano poco." Nell'attesa, ciao e buon lavoro a tutti.
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geocinel
Carlo Cinelli
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Gianni Ignoranza non è dispregiativo ma viene da ignorare, non conoscere. Poi nel lessico dire "sei un ignorante" capisco che è considerato offensivo. A Dado rispondo che il Direttore mi dovrebbe autorizzare a pubblicare le slide sul sito del Collegio di Pistoia o in giornata o al massimo domani. E allora vi informerò tempestivamente su questo Topic. Cordialmente Carlo Cinelli P.S. Scusa Dado ma ognuno di noi ha le sue passioni e le mie vanno alla cartografia. Avevo 6/7 anni ed i miei divertimenti erano stendere, sul pavimento di casa, la cartina geografica dell'Italia e guardarla per ore.
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totonno
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"geocinel" ha scritto: "jema" ha scritto: Peccato per Lui che si limiti a conoscere solamente quella dell'ultimo periodo! Niente di più falso, Emanuele. Lui è, con De Santis e Polizzi, il maggior conoscitore della materia oggi in Italia. Nel Seminario, il Direttore ha fatto un escursus di tutta la normativa e di come essa si sia modificata nel concetto di ordinarietà. Dalla costituzione del catasto urbano ad oggi le cose sono cambiate. Lo sapevate, per esempio, che il Catasto dovrebbe essere soggetto a revisione degli Estimi ogni dieci anni? Poi era ed è demandato tutto alla firma del Ministro e ciò non è successo ma la legge lo prevedeva. E di quì lo spirito. Passo e chiudo perché ho parlato anche troppo di cose che mi appassionano poco. Tengo solo a sttolineare la nostra grande ignoranza in materia. Cordialmente Carlo Cinelli Noi professionisti che operiamo nel settore abbiamo l'onere di gestire una materia complicata e difficile (altro chè...) non perchè ignoriamo le leggi, ma perchè chi ci deve dare indicazioni ed elementi validi per svolgere senza iniquità fiscali il nostro compito, ignora la pratica. La mente e il braccio vanno ognuno per cavoli propri. Per cui a mio parere il Direttore Provinciale, non credo abbia affermato che noi abbiamo provocato danni nell'applicare diversamente a nostro vantaggio la normativa, altrimenti veramente ignora molte cose della pratica di tutti i giorni. D'altronde per sua qualifica (mi sembra logico) non credo neanche che abbia provato a classare un immobile e si sia limitato a leggere e interpretare certamente al meglio la normativa ma senza applicarla in pratica. Io son convinto che nella AdT dove il tizio è Direttore Provinciale ci sono immobili con giardini o orti annessi non inseriti in A7. Perchè non affronta il problema nella propria AdT provinciale ed applica la Circolare in questione, mandando notifiche a tutti gli interessati in autotutela? Non è che avanza qualche dubbio? Un conto è discutere della bontà o meno di una normativa e riflettere su tutte le conseguenze che può portare, un conto è la sua applicazione reale sul campo. Per questi motivi io non mi ritengo uno che ignora o che ha provocato danni, e durante la mia attività mi son preoccupato più di non procurare danni ben più ingenti al cliente che ha una casa con orto annesso in mezzo a un centro abitato con dintorno tutti immobili della stessa tipologia inseriti dal catasto in categoria A3. Cosa dovrei fare? Interpretare la circolare come la interpreta il Direttore Provinciale, ammesso che abbia ragione, e applicarla di conseguenza, mettendo clamorosamente l'immobile in A7? Tra il presunto danno all'erario e quello reale al cliente preferisco evitare il secondo che per me è ben più grave oltre che di entità maggiore. Il pericolo è che, se un professionista novello va a un corso, e sente il relatore affermare che tutti gli immobili che possiedono un orto vanno in A7, è chiaro che l'attività del professionista sia caratterizzata verso quella direzione. E' questo il danno. O sbaglio? Ciao.
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geocinel
Carlo Cinelli
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"totonno" ha scritto: Noi professionisti che operiamo nel settore abbiamo l'onere di gestire una materia complicata e difficile (altro chè...) non perchè ignoriamo le leggi, ma perchè chi ci deve dare indicazioni ed elementi validi per svolgere senza iniquità fiscali il nostro compito, ignora la pratica. La mente e il braccio vanno ognuno per cavoli propri. Per cui a mio parere il Direttore Provinciale, non credo abbia affermato che noi abbiamo provocato danni nell'applicare diversamente a nostro vantaggio la normativa, altrimenti veramente ignora molte cose della pratica di tutti i giorni. D'altronde per sua qualifica (mi sembra logico) non credo neanche che abbia provato a classare un immobile e si sia limitato a leggere e interpretare certamente al meglio la normativa ma senza applicarla in pratica. Io son convinto che nella AdT dove il tizio è Direttore Provinciale ci sono immobili con giardini o orti annessi non inseriti in A7. Perchè non affronta il problema nella propria AdT provinciale ed applica la Circolare in questione, mandando notifiche a tutti gli interessati in autotutela? (???????) Non è che avanza qualche dubbio? Un conto è discutere della bontà o meno di una normativa e riflettere su tutte le conseguenze che può portare, un conto è la sua applicazione reale sul campo. Per questi motivi io non mi ritengo uno che ignora o che ha provocato danni, e durante la mia attività mi son preoccupato più di non procurare danni ben più ingenti al cliente che ha una casa con orto annesso in mezzo a un centro abitato con dintorno tutti immobili della stessa tipologia inseriti dal catasto in categoria A3. Cosa dovrei fare? Interpretare la circolare come la interpreta il Direttore Provinciale, ammesso che abbia ragione, e applicarla di conseguenza, mettendo clamorosamente l'immobile in A7? Tra il presunto danno all'erario e quello reale al cliente preferisco evitare il secondo che per me è ben più grave oltre che di entità maggiore. Il pericolo è che, se un professionista novello va a un corso, e sente il relatore affermare che tutti gli immobili che possiedono un orto vanno in A7, è chiaro che l'attività del professionista sia caratterizzata verso quella direzione. E' questo il danno. O sbaglio? Ciao. Non ho niente da aggiungere a quello che hai detto. E' perfetto e chiarificatore del Tuo pensiero. Cordialmente Carlo Cinelli
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dado48
(GURU)
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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”Geocinel” ha scritto: ... ognuno di noi ha le sue passioni e le mie vanno alla cartografia. Avevo 6/7 anni ed i miei divertimenti erano stendere, sul pavimento di casa, la cartina geografica dell'Italia e guardarla per ore. Carissimo Carlo, proprio perchè ognuno di noi “ha le proprie passioni” ed in quelle esplica al meglio il proprio pensiero, ancora ringraziamenti per esserti “appassionato” ad un argomento che, in ogni modo, interessa tutti noi. Ciao, buon lavoro.
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totonno
(GURU)
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"geocinel" ha scritto: Non ho niente da aggiungere a quello che hai detto. E' perfetto e chiarificatore del Tuo pensiero. Cordialmente Carlo Cinelli Sono soddisfatto che tu abbia capito il mio pensiero. Però, i punti interrogativi che hai aggiunto sarebbe più costruttivo li mettessi nella circolare in questione. Dappertutto ed in particolare laddove si parla degli A7. Grazie, Carlo, anche da parte mia. Saluti. Antonio.
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